Marlin non capisco perchè, ma non trovo niente di leggibile nel primo link...il secondo invece è molto interessante...ma ultimamente odio l'inglese
julien incoraggianti i tuoi risultati, ci ricordi la tua situazione per favore?
io ho smesso mesi fà dopo circa 3 settimane e mezzo.
Però non è detto che questa ginnastica si debba fare ogni giorno ora che ci penso, ora saranno 4 giorni che ho ripreso, ma penso che la farò a giorni alterni quando ricomincerò a lavorare...in effetti sono migliorato un bel pò nell'ultimo periodo(non per la ginnastica probabilmente), tanto che a capelli puliti non si vede nessun diradamento neanche a cercarlo, a parte forse un pò al vertex, per cui situazione quasi perfetta, almeno per ora.
A proposito di quest'interleuchina...Dite che è la responsabile dell'aggressione ai bulbi?
L' interleuchina 1 (IL-1) è una citochina secreta da vari tipi di cellule del sistema immunitario tra cui macrofagi, monociti e cellule dendritiche, ma anche da fibroblasti e cellule endoteliali. Deve il suo nome al fatto di essere stata la prima citochina a venire scoperta.
Questa proteina viene prodotta tra l'altro in risposta a infezioni batteriche (la sua produzione viene stimolata soprattutto dall' LPS, una endotossina dei batteri Gram negativi), alla presenza di TNF e dall'interazione delle cellule produttrici con linfociti T - CD4 positivi.
La IL-1 ha molteplici effetti a livello sia locale che generale nell'organismo tra cui quello di favorire processi infiammatori in risposta ad infezioni batteriche quali vasodilatazione, crampi e febbre. Inoltre stimola la produzione di prostaglandine da parte di vari tipi di cellule (muscolari, epiteliali, ecc), la produzione di altre citochine quali IL-2 e l'attivazione e il reclutamento di altre cellule del sistema immunitario.
Queste attività sono sintomo dell'attività di questa molecola: infatti stimolando la vasodilatazione dei vasi sanguigni (per mezzo delle prostaglandine), favorisce la migrazione di cellule immunitarie quali macrofagi e linfociti verso il sito di infezione. Inoltre aumenta l'espressione di molecole di adesione nelle cellule dell'endotelio dei vasi sanguigni, favorendo l'ancoraggio dei leucociti alle pareti dei vasi stessi e la loro migrazione verso i tessuti. Un'altra capacità di queste chemochine è quella di contribuire ad attivare linfociti T helper e alla maturazione e all'espansione clonale (moltiplicazione di linfociti B in grado di riconoscere lo stesso antigene) dei linfociti B. In caso di infezione sistemica, l'interleuchina 1 agisce in maniera simile al TNF-alfa, stimolando la produzione nel fegato delle cosiddette proteine di fase acuta.
Oltre a stimolare processi infiammatori, l' IL-1 è in grado direttamente e autonomamente di stimolare la febbre, anche in assenza di altri stimoli (antigeni batterici), ed è per questo conosciuto come un pirogeno endogeno. Questa citochina si lega a recettori presenti nelle cellule endoteliali dell'ipotalamo e sembra essere in grado di resettare il suo centro termoregolatore facendo aumentare la temperatura del corpo provocando febbre. In queste condizioni la replicazione batterica e virale diminuisce mentre la risposta immune diviene più efficiente.
Sono stati identificati finora diversi tipi di IL-1 tra cui:
IL1 alfa
IL1 beta
Queste due classi hanno attività simili ma strutture diverse, e infatti sono codificate da geni diversi e mostrano una identità di meno del 30% tra le loro sequenze, mentre all'interno delle loro sottofamiglie l'omologia sale al 60-70%. Entrambe sono sintetizzate a partire da precursori (33 kDa) che in seguito a processamento originano le forme attive (circa 17 kDa).
Sia IL1#945; che IL1#946; agiscono sullo stesso recettore, che viene poi internalizzato per portare agli effetti sopra citati.
Oltre a queste 2 classi, esiste un'altra citochina strutturalmente omologa alle 2 (e quindi in grado di legarsi ai suoi stessi recettori), ma funzionalmente inattiva. Essa agisce quindi da inibitore competitivo bloccando gli effetti di IL1#945; e IL1#946; e viene perciò chiamata IL-1 RA (cioè IL-1 Receptor Antagonist).
In quanto queste interleuchine svolgono un ruolo fondamentale nella regolazione dei processi infiammatori, giocano anche un ruolo importante nella patogenesi di alcune malattie autoimmuni croniche, quale l'artrite reumatoide.
Trattamento con corticosteroidi, ormoni prodotti dalle ghiandole surrenali inibisce l'azione dell' IL-1 ed è usato per ridurre le infiammazioni. Esiste anche una forma ricombinante dell'IL-1 RA (conosciuta sotto il nome di anakinra) che viene impiegata nel trattamento dell'artrite reumatoide.