ho comprato e letto il libro di pecchiai, davvero illuminante. Le teorie che espone sono assolutamente incontrovertibili, anche perchè non nega affatto l'esistenza della componente ereditaria ed ormonale nella genesi della calvizie precoce.
Dunque il ruolo della genetica della calvizie è rappresentato in questa maniera:
1)è una predisposizione allo sviluppo di un distrofismo muscolare con relativi disfunzionamenti delle ghiandole sebacee che oltre a secernere il classico sebo, utile per la protezione del capelli, ne espellono anche un altro ricco di ormoni, agenti ossidanti e degeneranti (forfora).
2)il dht è fondamentale per los viluppo della calvizie ma non rappresenta il fattore scatenante.
3)quest'ultimo è rappresentato dal terreno sul quale gli ormoni androgeni, già predisposti per essere presenti in maniera massiccia, si esplicano in assoluta liberta'. Questo terreno è proprio il muscolo della testa, che essendo divenuto distrofico a causa dello stress, di fattori transitori e dell'azione degli ormoni producono capelli sempre piu' sottili ed infiammazioni delle ghiandole sebacee.
Da questo punto di vista, recuperare un trofismo del tessuto muscolare contribuisce a ricreare una neogenesi follicolare, cioe' nuovi capelli strutturalmente diversi dai precendenti, nel senso propriamente anatomico, dotati cioe' di nuove ghiandole sebacee maggiormente regolamentate dal fatto che il capelli crescono su un terreno piu' forte.
La predisposizione genetica è fondamentale, ma viene esasperata da fattori esterni. Molti studi sono stati fatti anche in altri campi fra l'elemento genetico e quello epigenetico (fattori ambientali) che contribuirebbero alla espressione della patologia.
Ognuno di noi in famiglia ha almeno un calvo,potrebbe avere un malato di tumore, un diabetico e via discorrendo ma non è detto che tale situazione si verifichi anche nella prole a meno che non sia agevolato da fattori esterni.
Dunque l'obiettivo è quello di ricreare un terreno fertile, migliore, trofico, sano: per fare questo occorre la ginnastica facciale, unita ovviamente a tutta una serie di accorgimenti utili alla creazione metabolica di un capello sano. Pecchiai parla di trattamento probiotico, cioe' un'alimentazione basata su elementi sani,ecc.
Ricreare un terreno trofico non è un'operazione semplice ed a breve termine, soprattutto quando la calvizie è istaurata da tempo. I processi ai quali si assiste inizialmente è una caduta maggiore, perchè i capelli vecchi devono essere sostituiti da quelli nuovi, non piu' miniaturizzati ma maggiormente robusti.
Occorre quindi almeno un anno di lavoro muscolare per ottenere uan sostituzione definitiva di tutti i capelli insani con quelli piu' robusti.
Il lavoro è quindi difficile, complesso e multifattoriale: occorre una rigenerazione totale dal punto di vista psico-fisico, perchè spesso la caduta dei capelli è associata ad un indebolimento generale della salute del soggetto.
Inoltre concorrono spesso alcuni elementi transitori che producono cadute di capelli anche in soggetti meno predisposti. Alcuni elementi possono essere eliminati, alcuni sono inevitabili. Essi sono:
1)fattore stagionale
2)alcuni periodi della vita
3)trattamenti farmacologici
4)alimentazione scorretta
5)cattiva gestione dei capelli, permanenti,ecc
6)azione distrofizzante dei piu' diversi tossici (fumo, alcol)
7)tossici endogeni
8)lo stato di stress
Ora, è chiaro come un soggetto afflitto dalla presisposizione genetica alla calvizie entrera' spesso e volentieri in una dinamica depressiva o quantomeno preoccupante, cosa che esaspera l'ultimo fattore aggravante, lo stress. La giovane eta' del soggetto colpito favorisce l'insorgenza del punto 6 e 4, ossia l0acquisizione di stili di vita frenetici e sregolati (chi 20enne non fa uso di canne, alcolici, fumo, ritmi sonno-veglia sballati, ecc, almeno per un periodo della propria vita?). Il punto 1 e 2 sono quelli inevitabili, ma devono rappresentare le uniche armi a disposizione della predisposizione genetica e dell'azione tossica del dht. Il punto 7 (disfunzioni interne, metaboliche, ormonali,ecc, devono essere quantomeno controllate con opportune analisi).
Infine Pecchiai non nega un fatto di cui si è discusso molto, ossia, la troppa violenza degli ormoni androgeni, che condurrà il soggetto verso l'inevitabile. Il meccanismo perverso cessera' soltanto quando i capelli che dovevano cadere saranno caduti ed il tutto si stabilizzera'. Questo che cosa significa?
1) che i risultati maggiori, esclatanti, si acquisiscono solo dopo la fine del processo andorgenetico. Per questo motivo piu' si è avanti con l'eta' maggiori saranno i benefici.
2)il processo puo' cmq essere combattuto e rallentato. I processi infiammatori (sebo e forfora) come dimostrano anche trattamenti farmacologici, possono essere addirittura eliminati del tutto. Questo significa che anche soggetti giovani possono trarre benefici, anche se relativi. Ed in ogni caso, dato che lo scopo è trofizzare i muscoli prima che siano troppo malridotti, è sempre meglio inizaire la ginnastica dello scalpo per trovarsi avanti nel recupero in tarda eta'.
L'aga è un problema estetico, quindi migliorare la qualita' del capello, piu' che la salute dello stesso, è lo scopo di tutti noi. Con tutti i consigli di Pecchiai, protratti con costanza e determinazione nel tempo, è sicuramente possibile raggiungere questo scopo.
Spero di essere stato chiaro, e consiglio a tutti di acquistare questo libro. La catena guida, se presente nella vostra citta', lo detiene di sicuro.
Ciao e buona gf a tutti!!!