Urtroppo sulla velocità delle sgaleate ci sono pareri molto discordanti. Se non ricordo male una sgaleata deve durare 3 secondi più o meno.
Il mio consiglio rimane sempre quello di provare diverse velocità e trovare quella più adatta a voi: la gf deve essere personalizzata in base alle proprie esigenze!
Ma se vogliamo buttare li un paio di linee guida, direi che le sgaleate veloci aumentano almeno temporaneamente l'afflusso sanguigno di più di quelle lente: questo al pari dell'attività aerobica.
Poi però Fo ci ricorda che il movimento rallentato fa largo uso sopratutto della muscolatura profonda, che è perlopiù inconscia. Inoltre una sgaleata lenta dovrebbe servire sopratutto, se non ad aumentare la grandezza dei muscoli (penso che quelli facciali siano diversi sotto questo aspetto dalle solite fasce muscolari) a migliorarne le prestazioni, come un classico programma di pesistica.
A questo punto un paio di considerazioni si fanno obbligatorie:
- probabilmente sarebbe buona cosa alternare attività aerobica ed anaerobica. Magari a giorni alterni, e prevedendo riscaldamento e raffreddamento come faccio io. Inoltre mgliorando prestazioni e ?massa? dei pellicciai aumento/miglioro anche l'afflusso sanguigno (quindi nutrienti, ossigenazione, e...qualcuno si ricorda quando avevamo accennato del gel piastrinico?).
- Come diceva sopra kris, c'è una cosa che ogni buon sportivo, anche amatoriale, sa': che tu faccia pesistica o running, lo stretching è fondamentale. Ma come lo dovremmo tradurre lo stretching applicato alla gf? Bastano sgaleate intense, con un movimento ampio? Se si allora sarebbe bene dedicare 2/3 minuti, al termine degli esercizi alla Hagerty, a delle sgaleate ampie eseguite mantenendo contratti e distesi gli occipitali per un tot di secondi probabilmente.
Ci sarebbe molto da discutere a riguardo, mi piacerebbe impostare i miei esercizi come imposto la mia solita attività fisica, mescolando sapientemente attività aerobica, di pesistica, stretching e riposo. Ma prima dovrei sapere come funZionano i muscoli facciali.
Inutile chiedersi cosa cambierebbe migliorando i muscoli pellicciai come i bicipiti quando la galea non è un muscolo: con lo stretching andremmo ad agire anche su di essa, dei muscoli facciali (non solo pellicciai, ma di tutto il viso) migliorerebbero lafflusso di nutrienti ovunque (e quindi galea compresa), in più andremmo ad allenare muscolatura profonda e inconscia, che è quella che ho potuto notare (nessun dal alla mano, solo osservazioni) ben allenata nei capelloni (leggetevi di mio cugino nel precedente post).
Stavo anche pensando di aprire un 3d...sulla mente. [:246]
No, non mente intesa come influenza della mente sulla calvizie, quanto piuttosto quanto conta la mente nel successo di una cura.
Quanto conta un certo atteggiamento per perseguire un dato obbiettivo senza perdersi d'animo ed essere costanti, e anche segreti, trucchi e stratagemmi per farcela. Questo mi è venuto in mente leggendo non solo dei successi e dell'ottimismo di henri, ma anche imparando a conoscere sul forum persone come Marlin e leggendo schede come quella di Proxy: quest'ultima mi ha colpito positivamente. Farmaci o meno, ha sempre perseguito il suo obbiettivo con costanza e pacatezza. Sempre fiducioso e tranquillo, è anche grazie al suo atteggiamento che ha alle spalle 10 anni di successi, mentre (al di la della naturale risposta individuale alle cure) molto spesso qui sul forum si assiste a gente preoccupatissima che si avvicina alle cure con timore, col rischio di abbandonare tutto in preda alla frustrazione.
Non sò se quindi avete capito cosa intendo in questo caso con predisposizione mentale e successo in una cura: di sicuro qualcosa di ben diverso dalla forza della mente (che comunque appoggio) affrontata in questi giorni tra una pioggia di polemiche.
Comunque ora vedo come impostarlo (il tempo è tiranno), e lo pubblicherò qui o in sezione psicologia (forse più adatto e maggiormente frequentato da un gruppo eterogeneo di utenti: deve riguardare tutti a prescindere dalla cura, non solo i ginnasti).