Cosa cambierà la Brexit?

ilkraken

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artiglio5825 ha scritto:
a noi ci converrebbe essere governati direttamente da brussel, altro che exit.


Perchè secondo te chi comanda adesso? Se pensi che Bruxel sia meglio dei vari Berlusconi Prodi Andreotti accomodati pure.
Ma quando non puoi decidere della tua politica monetaria, non puoi decidere se salvare o meno le tue banche(e quindi i risparmiatori), non puoi controllare come vuoi la tua politica sull'immigrazione secondo te chi sta comandando???
Al presidente del consiglio non gli resta che decidere sulle leggi elettorali, sui diritti civili, sull'appendere o meno il crocifisso in aula.
 

artiglio5825

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22 Luglio 2010
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nemmeno salvare le banche sempre e comunque e non punire mai minimamente chi provoca i fallimenti va bene, altrimenti fallisce il governo per non far fallire le banche.
che poi sono fallimenti annunciati, bisogna vigilare, non salvare.
 

de rossi

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9 Agosto 2007
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ilkraken ha scritto:

Stiamo andando contro un muro.
Quando hai la certezza di morire, vale la pena o no fare un salto nel buio?



Ciao,in teoria sono d'accordo col tuo pensiero, ma la pratica ci insegna cose molto diverse perché se è vero che ora l'Europa non va a gonfie vele non è detto che senza euro le cose andrebbero meglio.

Prendi l'Italia, quali sarebbero le conseguenze di un'uscita dall'eurozona? Se io imprenditore compro in euro è un conto, se compro in lire pago le conseguenze della svalutazione, del cambio etc. ergo ci vado a perdere e per guadagnare aumenterò i prezzi. Le famiglie dal canto loro avrebbero molti problemi a cominciare dall'inflazione che schizzerebbe ma anche i mutui triplicherebbero.

Paghiamo tutto in dollari ed euro e le bollette aumenterebbero, ci sarebbero dazi sulle merci italiane e l'export ne risentirebbe. Aumenterebbe il gasolio e con questo i trasporti su gomma che riforniscono buona parte del paese quindi aumenterebbero i prezzi delle merci sugli scaffali, i Btp svaluterebbero di circa il 40%.

Devo aggiungere altro? In questo quadretto non riesco a vedere benefici in grado di ribaltare questa ipotetica situazione per cui resto del parere che uscire dall'euro sarebbe un salto nel buio che arricchirebbe pochi e danneggerebbe molti.









 

ilkraken

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19 Settembre 2010
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La pratica ci insegna che dall unioni monetarie, quando un paese è in crisi, si esce e dopo un periodo di svalutazione inevitabile si riparte. Questa è storia. Pensare che siccome siamo italiani ladri, allora la soluzione sia farci governare da altri è un errore madornale. Siamo il popolo più autorazzista del pianeta, come se la corruzione ce l avessimo solo noi.
 

de rossi

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9 Agosto 2007
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ilkraken ha scritto:
La pratica ci insegna che dall unioni monetarie,
quando un paese è in crisi, si esce e dopo un periodo
di svalutazione inevitabile si riparte. Questa è
storia. P


Sarà pure storia caro mio ma a memoria non ricordo
nessuna situazione analoga all'Europa con l'Euro.
Sarò troppo giovane o ignorante ma per favore citami
un esempio che reggerebbe il paragone con la ns situazione
ovvero a quali unioni monetarie ti riferisci?

Io credo comunque che l'Italia sia un paese troppo debole
e mal governato per cui comunque vanno le cose resterà fregato.
Sono 3 anni che sento dire la frase Italia Riparte addirittura
Italia locomotiva d'Europa. Secondo me l'Italia sta come la
Grecia ma non vuole ammetterlo e come la Grecia essendo i più
esposti sono i più fragili.

Se si resta nell'euro si paga lo scotto di normative schiaccianti,
se si esce si fa quel famoso salto nel buio che in realtà non si farà
mai perché in Italia nessuno farà quel referendum come in Uk e tra
l'altro mi pare che la costituzione italiana nemmeno lo preveda.





 

ilkraken

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19 Settembre 2010
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I notai sono daccordo, i dentisti stanno cominciando a scricchiolare pure loro gli avvocati non se la passano bene da un po.
 

marlin

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Milano
Il problema italiano si chiama debito pubblico eccessivo e l'abbiamo fatto noi, non altri, ne abbiamo approfittato per espandere il nostro benessere e ora vorremmo non pagare il dazio, un popolo maturo e civile si assumerebbe la reponsabilità di tutto questo, ma noi cerchiamo sempre di fare i furbetti e di scansare gli incomodi. Ora è in atto una grande operazione propagandistica per rimuovere queste nostre colpe dovute alla solita leggerezza, gli altri sono i cattivi, peccato che gli altri non siano così fessi da cascarci ecco allora che ci inventiamo i cattivi esterni, quando i cattivi sono tutti interni, ossia una classe politica e dirigente voluta da tutti che ha pensato al presente e non ai nostri figli e nipoti.

Il debito pubblico è salito negli ultimi vent'anni, proprio moltiplicando la spesa in periferia e non nello stato centrale, il federalismo piaceva a tutti perché voleva dire il moltiplicarsi delle poltrone a dismisura e della spesa improduttiva a favore delle rispettive clientele. Ora è arrivato il conto di tanta leggerezza e da buoni cialtroni ecco che diamo la colpa di tutto a complotti stranieri ai nostri danni.

Questo bisognerebbe dire in faccia nei talk show della malainformazione a questi signori che hanno mandato a rotoli il Paese e ora cercano di confondere le carte per restare in sella al potere che hanno usato in modo così esecrabile per demolire un'economia di grande livello da perfetti irresponsabili. Hanno buon gioco solo perché noi abbiamo la memoria corta e comunque tendiamo a dare ragione a chi ci fa credere di non avere nessuna colpa o responsabilità e che i cattivi sono gli altri.

Ciao

MA - r l i n
 

ilkraken

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19 Settembre 2010
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Strano che il debito pubblico negli ultimi 25 anni sia proprio stabile attorno al 110-120% del PIL (quindi non è salito come dici te), mentre negli anni di maggior sviluppo, anni 60-70-80 dove l'Italia è diventata tra le prime potenze al mondo a livello industriale, il debito pubblico sia salito.
Il grafico http://www.movimentolibertario.com/wp-content/uploads/2014/06/DEBITOITALIANO.png

In ogni caso il debito pubblico non a caso è sempre espresso in percentuale rispetto al PIL di un paese. Un debito pubblico è sostenibile quando si ha crescita, e allo stesso modo il sistema pensionistico. Se si avesse crescita il debito pubblico può essere anche del 2000%, non sarebbe un problema.
Le regole attuali dell'europa impediscono la crescita, questo è innegabile, l'unico buco nero del MONDO dove si ha recessione così grave e prolungata è l'EUROZONA.
Altri dati??? PErchè qui mi pare che c'è chi cita dei dati e chi si limita ai luoghi comuni.
Classifica dei tassi di crescita dei vari paesi a partire da gennaio 2014.
http://www.indexmundi.com/g/r.aspx?v=66&l=it
Non c'è bisogno di scorrere tutta la lista. Basta andare in fondo dove ci sono quelli in rosso. Ecco quelli sono gli stati in recessione, dove il PIL(al netto dell'inflazione) da gennaio 2014 non è aumentato ma si è ridotto (tradotto la gente è più povera). Sono una 20 di stati. Chiedetevi di tutti quelli quanti hanno l'Euro.
 

kiske202

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Koz beato te che da voi trovi trilocali in affitto a 500 euro :O Dalle mie parti con quella somma non vai oltre il bilocale (ma piiiiccccoooolo eh) spesso e volentieri in luoghi angusti e con vicinato che saltare per saltare tanto vale lasciare il gas aperto ;-):-D:-D:-D
 

artiglio5825

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22 Luglio 2010
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in effetti se non fosse per le pensioni che fanno da ammortizzatore sociale avremmo un tasso di emigrazione tipo quello di fine 800 e primi 900, tempi in cui le pensioni non esistevano.
 

de rossi

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koz ha scritto:

Con 100 euro di spesa non porti a casa niente, nemmeno una settimana e il frigo è vuoto.

Non voglio fare bastian contrario ma oggi ho fatto proprio 100 euro di spesa: 3 porzioni di filetto, 3 kg pasta, tonno, pomodoro (6 lattine), 2 bottiglie d'olio, 2 spicchi di parmigiano, pane, insalate varie, 3 bottiglie di chianti, 3 kg di frutta, 1 conf di caffè, 2 pacchi di biscotti, 2 conf uova, yogurth e latte.

Personalmente non mi lamento, ho fatto una buona spesa che basta per molto più di 1 settimana (siamo in 2 persone). 4 settimane cioè 1 mese = circa 300 euro + extra varie.

Anni fa quando abitavo a Milano con l'equivalente (circa 200 mila) avrei fatto la spesa per 3 settimane ma avrei guadagnato unmilione400mila, erano tanti anni fa e un aumento dei costi ci sta pure.

Il vero problema (a parte gli stipendi e le pensioni che non aumentano) è che all'atto della conversione lira-euro si è lucrato e molti prodotti sono partiti da livelli più alti.

Personalmente proporrei ai governanti un calmiere sui prezzi per regione rivalutando il reale importo dei costi al consumo. Ad esempio ci sono regioni italiane dove 1 kg di patate alla produzione viene pagato pochi cents ma sui banchi viene rivenduto a 2-3 euro, come si giustifica?





 

de rossi

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9 Agosto 2007
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Certamente la vita di oggi è cara. Anni fa miei parenti coltivavano orto,
avevano galline, frutta e si facevano il vino. Alcune cose si scambiavano
e si risparmiava molto (senza tener conto della genuinità). Ma nei piccoli
centri è ancora così e tanti ragazzi stanno rivalutando la terra. In città
è tutto diverso, si è schiavi di ritmi e costi maggiori specie se si è in fitto.

A conti fatti 2 persone con 2 stipendi campano bene, se la casa è di proprietà
ancor meglio. La famiglia media italiana padre, madre e 2-3 figli non può
esistere più a parte quei paesi del sud Italia dove la gente non so come faccia
a far tanti figli senza lavoro.

Il vero problema è che l'Italia non ha più le aziende di una volta che assorbivano
mano d'opera e io non credo che tornare alla lira favorirebbe la nascita di nuove
aziende perché le aziende hanno chiuso per le tasse e perché producendo all'estero
guadagnano di più.

Ma qui c'è davvero qualcuno che pensa che tornando alla lira l'Italia ritornerebbe
ai fasti degli anni 80? Ci si ritroverebbe con un pacco di soldi che valgono carta
straccia.

Inoltre la lira non farà tornare i politici più onesti, non cancellerà
la mafia e la corruzione veri cancri dell'Italia, non c'è lira che
tenga.






 

ilkraken

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19 Settembre 2010
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Ti ho fatto una lista di stati elencati per crescita di PIL. Dal 2014 l'Eurozona è l'unico posto al MONDO dove i paesi sono andati in recessione se si escludono i paesi dove in corso una guerra. In pratica tra una guerra e l'euro non c'è differenza in termini di distruzione di ricchezza. Se guardi gli stati che sono in surplus e ti accorgi che hanno una moneta che in confronto alla liretta, che tanto demonizzate, è un moscerino. Non ti parlo di economie emergenti, ma di stati sviluppati comparabili con l'italia.
http://www.indexmundi.com/g/r.aspx?v=66&l=it
La Corea del Sud, 50 milioni di abitanti, moneta Won Sudcoreano (lo avete mai sentito??!??!) cresce di quasi 3 punti di PIl.
Svezia, 9 milioni di abitanti, moneta corona svedese, cresce di un punto di Pil (se pensate che sia poco è il tasso di cui normalmente crescono le economie mature).
Norvegia,5 milioni di abitanti come una regione italiana di medie dimensioni, corona norvegese, cresce di un punto e sei di PIL.
Australia, 24 milioni di abitanti,moneta dollaro australiano, cresce di 2.5 punti di PIL.
Ma con quale diritto affermate che i mercati piccoli nella globalizzazione sono penalizzati, che le monete deboli sono facilmente attaccabili dalla speculazione brutta e cattiva?!!!?!?!? Quali basi, quali dati avete??? Per favore ditemelo che voglio proprio sapere da dove traete certe affermazioni.

AH ma l'italia, la liretta, non varrebbe niente, non ci sono più le industrie di una volta....MA dove pensate di vivere????? In un posto dove c'è solo corruzione e mafia????? Leggete qui:
http://www.adnkronos.com/soldi/economia/2014/06/04/industria-italia-scivola-all-ottavo-posto-nel-mondo-anni-perso-oltre_q8mqlM3khtViM33PEm1ZKO.html?refresh_ce

Siamo l'ottava potenza industriale del MONDO NONOSTANTE in 13 anni (di euro) abbiamo perso il 25% della nostra industria!!!!. Ma vi rendete conto delle dimensioni che ha l'italia?????


 

artiglio5825

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22 Luglio 2010
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ai tempi della grecia un po ci speravo che uscisse dall'euro per vedere cosa sarebbe potuto accadere, molti in effetti dicevano che la grecia si sarebbe potuta riprendere ma tsipras non ha avito le palle sotto per andare avanti.
 

de rossi

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9 Agosto 2007
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Secondo me alcuni di voi stanno facendo delle ipotesi
e delle riflessioni che esulano dai problemi veri dell'
Italia: malapolitica, corruzione, evasione, mafia.

Come mai l'Italia sta peggio della Germania, della Francia
della Spagna etc.? Eppure anche loro hanno l'Euro e accettano
le leggi comunitarie. Come mai certi movimenti sono forti in
alcuni paesi e in altri no?

Se in se l'euro fosse un problema per tutti, tutti se ne
lamenterebbero. La verità, al di la delle cose negative della
UE che sono innegabili, è che in Italia come in Gracia ci
sono problemi legati alla malapolitica, alla corruzione ed
all'evasione. In Italia abbiamo in più i fenomeni mafiosi come
ciliegina sulla torta.

Hanno fatto studi e stabilito che se in Italia non ci fossero
questi problemi probabilmente il benessere sarebbe addirittura
superiore ad altri paesi.

L'euro è diventato il capro espiatorio per attaccarsi a qualcosa
perché si è consci del fatto che corruzione, evasione e criminalità
sono fenomeni troppo radicati, direi storici, in Italia. Foraggiano
troppa gente e nessuno ha interesse ad eliminarli.

 

artiglio5825

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22 Luglio 2010
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è uno dei tanti capri espiatori tipo i flussi migratori, quando c'è crisi un bel caprone espiatorio fa sempre comodo per fare campagna elettorale.
 

de rossi

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9 Agosto 2007
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artiglio5825 ha scritto:
è uno dei tanti capri espiatori tipo i flussi migratori, quando c'è crisi un bel caprone espiatorio fa sempre comodo per fare campagna elettorale.


Infatti è ciò che fanno alcuni politici in Italia e in Francia per sfruttare a caldo la situazione. A dirla tutta manco gli inglesi avevano particolari problemi e probabilmente hanno votato exit per via dei flussi migratori.

La UE ha imposto un'eccessiva accoglienza e non si può accogliere tutta l'Africa, ciò ha provocato perplessità anche in virtù degli
attentati.

Ma a mio parere se in Italia si eradicassero o si riducessero drasticamente certi fenomeni come corruzione, mafia ed evasione
si camperebbe davvero meglio e di molto.







 

ilkraken

Utente
19 Settembre 2010
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Un altro luogo comune è che la mafia, Evasione e corruzione ci siano solo in Italia. Non so se avete seguito il caso Wolkswagen, uno degli scandali più grandi dei tempi recenti, come lo scandalo Siemens qualche tempo fa sempre da parte dei virtuosissimi tedeschi.
Per quanto riguarda l'immigrazione, credo a prescindere che la gente in fuga dalla guerra vada aiutata. Ma quando una massa enorme di persone, e quindi di potenziali lavoratori, si spostano in un paese dove già la disoccupazione è alle stelle, non ci vedo nulla di strano che una parte della popolazione si infastidisca. La capacità di accoglienza di un paese la si misura dalla quantità di lavoro che il paese è grado di offrire.
Non credo quindi che i movimenti definiti secondo me impropriamente populisti, tipo Salvini e LePen i ascesa in tutta europa, cavalchino il malcontento, ma rispondono alla paura che le persone hanno di perdere il lavoro o non trovarlo più. Si dice spesso che noi italiani siamo un popolo di emigranti, ma quando noi italiani andammo in America c era un bisogno disperato di manodopera e il lavoro si trovava in ogni angolo.
Un'altro argomento che sento dire da alcuni politici e che davvero mi fa arrabbiare è che dell immigrazione ne abbiamo bisogno perché gli italiani non fanno più figli. Ma il problema non si dovrebbe risolvere mettendo in condizioni i giovani di mettere su famiglia, incentivando politiche di sostegno economico??? No il problema secondo alcuni si risolve incentivando l immigrazione di persone che fanno figli perche si accontentano,per cultura, a tenori di vita inferiori, magari dormendo in 5 in una stanza. Così si distrugge una civiltà.