Buonasera,
ne approfitto per augurare un Buon 2018 a tutti.
Con Proxy stiamo raccogliendo le foto dei tester a 90 giorni. Mancano ancora in parecchi e attendiamo quindi per aggiornare il Power Point.
Insieme alle foto abbiamo anche i commenti dell’esperienza dei primi tre mesi di AppleMets. Ci sono feedback molto positivi e pienamente soddisfatti, ad esempio Pieramar ha inviato foto in cui ha mostrato la nascita di alcuni nuovi capellini da zone glabre, prima piccoli e sottili, che poi allungati e pigmentati sono diventati veri e propri capelli.
Anche l’esperienza di Proxy stesso, ha evidenziato prima la nascita di vellus che poi sono diventati piccoli capelli pigmentati in via di crescita.
Su una popolazione piccolissima di 17 persone, come ci aspettavamo ci sono chiaramente anche casi meno fortunati e non ampiamente soddisfatti, cosa che accade del resto in qualsiasi terapia.
C’è da dire però, che nella quasi totalità degli utilizzatori, anche con aga avanzata, il fattore comune é la nascita di vellus. Questo rimane un dato importante per evidenziare il potenziale di AppleMets, che può essere ulteriormente incrementato, altro fattore sul quale si lavorerà.
In ogni caso ringrazio sopratutto gli utenti non tester, che si sono spesi nel riportare, nel bene e nel male, testimonianze preziose per il nostro lavoro.
Ci sono ancora molti aspetti da approfondire, alcune delle domande che vengono poste, non sempre possono essere contraccambiate da risposte esaustive. Solo gli esperimenti in corso sulle cellule ed eventualmente futuri trial più specifici potranno chiarire i tanti meccanismi coinvolti.
Come già detto sono stati programmati test su particolari modelli cellulari in vitro basati sull'utilizzo di cellule umane primarie, selezionate dalle categorie hair cell system e skin cell system. Tali modelli derivano direttamente da biopsie umane acquisite da specifici distretti cutanei (tipicamente regioni occipitali e temporali della nuca). Il lavoro su colture primarie consente di valutare risposte in cellule che derivano direttamente da tessuti umani e che, mantenute in opportune condizioni fisiologiche e non essendo geneticamente modificate, conservano inalterate tutte le caratteristiche metaboliche e funzionali dei tessuti da cui sono state isolate. Questi complessi modelli sperimentali in vitro, richiedono tempo, ma ci consentiranno di ottenere dati sperimentali del tutto sovrapponibili a quelli della sperimentazione in vivo.
Intanto esorto tutti i tester a inviare le foto considerato che continueranno per altri tre mesi la terapia.
Saluti
Fabrizia Guerra