Vi riporto alcuni dati:
l’Adenosina possiede un effetto dromotropo e cronotropo negativo.
Nel trattamento delle tachicardie sopraventricolare l’efficacia della terapia con Adenosina è elevata (90 – 95%). Inoltre l’adenosina agisce in tempi brevissimi (20 – 30 secondi).
L’adenosina può causare bradicardia e tachicaria sinusale di riflesso, i pazienti trattati sperimentano a volte un forte senso di malessere, con i seguenti effetti collaterali: dispenea, vampate al volto, dolore toracico, ipotensione, nausea ed ansietà.
Non è mia intenzione ovviamente criticare l’Adenosina, anche perché credo che l’Adenosina sotto forma di applicazioni topiche non può essere certamente comparato con i trattamenti per via sistemica, però, c’è un però... sappiamo tutto sull’adenosina? Il minoxdil è stato ben studiato, provato e riprovato, invece sull’adenosina che prove abbiamo?
Mi viene in mente il Reishi, è un frutto di un fungo (Giapponese) utilizzato dalla tradizione sin dai tempi antichi, ritenuta un erba della longevità come il Ginseng per le sue caratteristiche toniche e curative. Sfogliando quà e là e facendo delle ricerche pare che questa pianta contenga adenosina in forma naturale. L’adenosina impiegata nelle lozioni invece è sintetica e come si sà le molecole di sintesi spesso nascondono delle insidie, che a volte neanche i medici conoscono.
Saluti
Blue100