Ciao Heynz, chiaramente ora non riesco a ricordare il vecchio commento cui ti riferisci, ma sommatamente si può dire che sia così. Più precisamente, prima della concessione la tutela è già piena (nel senso che l'istante può esperire nelle more della concessione tutti i rimedi esperibili dal titolare del brevetto) ma precaria. Non si ha quindi una tutela meno energica, ma una tutela la cui protrazione dipende ovviamente dall'esito del procedimento che, se negativo, avrebbe importato qualche rogna legale e spese evitabili. Tuttavia l'ipotesi di esito negativo erano alquanto remote stante l'esistenza di un brevetto nazionale concesso dall'UIBM sulla base delle ricerche di anteriorità effettuate dall'EPOrg stessa. Non mi dilungo perché non voglio annoiare nessuno con questi discorsi, però più che un ostacolo dire che la mancanza del brevetto potrebbe costituire una forte remora. Anche se solitamente la strategia commerciale è correlata alla strategia brevettuale, io credo che in questo caso tale correlazione sia semplicemente minore per il concorso di altri fattori. Non sottovaluterei ad esempio la normativa in materia di esclusive commerciali (i.e. principio di esaurimento comunitario per cui se la società avesse immesso in commercio anche un solo prodotto in Italia, avrebbe perso l'esclusiva di commercio - non quella di fabbricazione - in tutto il territorio europeo) e non sottovaluterei neppure le evidentissime implicazioni sul piano concorrenziale.
Alle questioni sulla stabilità del preparato francamente - anche se non metto in dubbio che vi siano state - credo fino ad un certo punto, lo dissi già e non intendo muovermi da questa posizione. Comunque non ho neanche titolo per parlarne quindi il mio parere vale ben poco, ma questa è l'idea che mi sono fatto per varie ragioni.
Per Ad3: nessuna informazione, semplicemente questi sono i tempi. Se non è questo mercoledì è comunque questione di giorni.