Trinov Capelli Fidia (già PGE1, dr. Brotzu)

marco9272

Utente
19 Dicembre 2016
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Nel profilo personale della persona che avete nominato è presente uno stato che lascia a presagire che quella frase sia riferita alla lozione. Non c'è niente di specifico.
 

giuseppe1954

Utente
19 Settembre 2003
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https://www.facebook.com/giuseppe.brotzu?lst=1558692056%3A1299902567%3A1512855487


Immagine:/Public/data/giuseppe1954/2017129231728_Immagine BROTZU ok.jpg 107,65 KB
 

perduto

Utente
16 Marzo 2008
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guardate che il fatto che il brevetto sia stato accettato ieri o l'altro ieri non vuol dire nulla infatti, la domanda di brevetto, da diritto all'esclusiva di utilizzo e alle relative tutele legali già da quando viene depositata. Se poi non viene accettata ciò che contiene il brevetto potrà essere usato da chiunque, ma ripeto, se avessero voluto potevano già vendere la lozione lo stesso giorno del deposito all'ufficio brevetti.
 

ad3

Utente
25 Maggio 2017
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se parla di lavoro e sorride... tra l'altro con una persona che ha indirettamente bisogno della lozione....
 

ad3

Utente
25 Maggio 2017
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che la lozione venga distribuita ancora si sapeva, non so da chi, però. Di sicuro si sa che la lozione fatta da fidia (e che verrà presumibilmente commercializzata) è migliore della originale di Brotzu.
 

blasko42

Utente
31 Maggio 2016
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Dai Ragazzi che la portiamo a casa !! Porco mondo a sto Giuseppe Brotzu se davvero funziona dovrebbero dargli due Nobel Prize, non uno ! [8D][:D]

Dai Dai Dai !!!
 

fagiolo92

Utente
23 Maggio 2017
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Salve, scusate se scrivo in ritardo ma ho potuto solo ora. Faccio una sintesi:

- Il brevetto non è stato ancora concesso. La concessione ha effetto esclusivamente dal momento in cui la menzione viene pubblicata nel bollettino europeo dei brevetti (ex Reg. '73), quindi è questo che bisogna controllare se si vuole la certezza assoluta della concessione.

- Come avevo ricordato qualche tempo addietro, la normativa non contempla termini precisi per la concessione, svolgendosi il procedimento come un dialogo (tra ufficio e richiedenti) che progressivamente porta al brevetto. Nondimeno, l'ultima fase del procedimento è in via di conclusione. In altri termini, l'EPOrg e Fidia devono pervenire ad un accordo sul contenuto del fascicolo. L'EPOrg ha inoltrato alla società tutti i documenti così come intende pubblicarli ai fini della concessione, Fidia ora deve rispondere e a seconda della risposta si concluderà o meno il procedimento. Se Fidia accetta - l'ipotesi a mio avviso più probabile - espleta gli ultimi adempimenti amministrativi ed il brevetto è concesso; se non accetta, formula una controproposta di modifica/rettifica ed allora l'EPOrg o concede, sic, il brevetto o riapre l'esame di merito e si prosegue così finché il summenzionato accordo sul contenuto non è raggiunto.

Più semplice di così non saprei spiegare.

Mi pare di capire che il figlio del Dott. Brotzu abbia espresso qualche parola di soddisfazione in proposito. È possibile che sappia che Fidia ha intenzione di accettare il testo senza proporre modifiche/rettifiche (come anche io credo) ed allora il brevetto possiamo ormai considerarlo concesso.

Una considerazione:
qualcuno prima ha posto in luce una correlazione tra efficacia della lozione ed esami endoprocedimentali effettuati dall'EPOrg. È sbagliato pensare che tale correlazione esista. I funzionari, sebbene altamente qualificati, non verificano l'efficacia delle invenzioni. È vero che tra i requisiti di brevettabilità v'è quello dell'inventività (cioè l'invenzione per cui si richiede il brevetto deve scaturire da attività inventiva), ma tale accertamento si risolve nel c.d. giudizio di non ovvietà. Mi fermo qui perché si aprirebbe un discorso molto ampio, tecnico e non pertinente. Però ecco, dedurre che un'invenzione sia efficace in ragione del conseguimento del brevetto è affatto arbitrario. Del resto sappiamo perfettamente che in commercio vi è una quantità incalcolabile di prodotti brevettati e al contempo poco o per nulla efficaci.

Saluti.
 
29 Settembre 2017
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Fagiolo92 ha scritto:
Salve, scusate se scrivo in ritardo ma ho potuto solo ora. Faccio una sintesi:

- Il brevetto non è stato ancora concesso. La concessione ha effetto esclusivamente dal momento in cui la menzione viene pubblicata nel bollettino europeo dei brevetti (ex Reg. '73), quindi è questo che bisogna controllare se si vuole la certezza assoluta della concessione.

- Come avevo ricordato qualche tempo addietro, la normativa non contempla termini precisi per la concessione, svolgendosi il procedimento come un dialogo (tra ufficio e richiedenti) che progressivamente porta al brevetto. Nondimeno, l'ultima fase del procedimento è in via di conclusione. In altri termini, l'EPOrg e Fidia devono pervenire ad un accordo sul contenuto del fascicolo. L'EPOrg ha inoltrato alla società tutti i documenti così come intende pubblicarli ai fini della concessione, Fidia ora deve rispondere e a seconda della risposta si concluderà o meno il procedimento. Se Fidia accetta - l'ipotesi a mio avviso più probabile - espleta gli ultimi adempimenti amministrativi ed il brevetto è concesso; se non accetta, formula una controproposta di modifica/rettifica ed allora l'EPOrg o concede, sic, il brevetto o riapre l'esame di merito e si prosegue così finché il summenzionato accordo sul contenuto non è raggiunto.

Più semplice di così non saprei spiegare.

Mi pare di capire che il figlio del Dott. Brotzu abbia espresso qualche parola di soddisfazione in proposito. È possibile che sappia che Fidia ha intenzione di accettare il testo senza proporre modifiche/rettifiche (come anche io credo) ed allora il brevetto possiamo ormai considerarlo concesso.

Una considerazione:
qualcuno prima ha posto in luce una correlazione tra efficacia della lozione ed esami endoprocedimentali effettuati dall'EPOrg. È sbagliato pensare che tale correlazione esista. I funzionari, sebbene altamente qualificati, non verificano l'efficacia delle invenzioni. È vero che tra i requisiti di brevettabilità v'è quello dell'inventività (cioè l'invenzione per cui si richiede il brevetto deve scaturire da attività inventiva), ma tale accertamento si risolve nel c.d. giudizio di non ovvietà. Mi fermo qui perché si aprirebbe un discorso molto ampio, tecnico e non pertinente. Però ecco, dedurre che un'invenzione sia efficace in ragione del conseguimento del brevetto è affatto arbitrario. Del resto sappiamo perfettamente che in commercio vi è una quantità incalcolabile di prodotti brevettati e al contempo poco o per nulla efficaci.

Saluti.


Salve Fagiolo,

Se ti riferisci al mio messaggio in verità non ho parlato di efficacia della lozione, cosa della quale sicuramente io non posso portar prova, bensì ho parlato di conformità e idoneità del prodotto stesso; per porre in risalto l'idoneo procedimento espletato da Fidia e sulla effettiva serietà della stessa (messa in dubbio più volte in sede di forum).