Trinov Capelli Fidia (già PGE1, dr. Brotzu)

kibith2

Utente
16 Novembre 2013
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Digitalone ha scritto:
riccardo123 ha scritto:
Sil fatto che il problema dell'aga sia dht ho molto da ridire....comunque propongo di svrivere a FIDIA che diano delle info.

Si chiama alopecia androgenetica, ovvero derivante dalla genetica dell'uomo, di cui il DHT è un fattore determinante.
In ogni caso, se il DHT non c'entrasse nulla, perché in questa lozione ci hanno messo pure l'equolo che tende a ridurre gli effetti del DHT?


Il DHT sembra scatenare l'AGA (e forse non solamente lui eh), però purtroppo eliminandolo o abbassandolo con fina, duta, RU o altri antiandrogeni non si ritorna mica alla situazione di partenza, anzi, molti continuano a perdere capelli, magari in modo rallentato, ma l'AGA avanza.

Se fosse il DHT il vero problema avremmo già risolto da tempo, purtroppo la fina sembra servire solo a tirare il freno diciamo della macchina che sta ormai andando in discesa, ma per salire serve un motore, che ancora non è stato trovato, vediamo se la questione circolatoria con la Brotzu aiuta in tal senso.

 

kibith2

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16 Novembre 2013
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ad3 ha scritto:
su ht un utente ha trovato che il 9 agosto la richiesta di validazione e estensione del brevetto ai paesi europei è stata eliminata. Qualcuno che possa spiegare?


Questa me l'ero persa...

Ma vuol dire che è stata accettata la domanda? O che Fidia sta annullando tutto? Sarebbe terribile..

Oppure è stato annullato QUEL brevetto perchè ne è stato formulato un altro? Magari uno che funzioni a temperatura ambiente?

Oppure è un solo altro troll...

 

ad3

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25 Maggio 2017
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Non so cosa voglia dire, sto attendendo con ansia risposte in questo senso perché sono un po' preoccupato.
 

marlin

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9 Maggio 2004
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Il DHT c'entra per la parte andro(gena), il resto è appunto la parte genetica (c'è pure una parte ambientale, ma si limita al 20%, forse 1 grado della scala N/H di differenza).

Ciao

MA - r l i n
 

holly88

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8 Aprile 2017
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ad3 ha scritto:
su ht un utente ha trovato che il 9 agosto la richiesta di validazione e estensione del brevetto ai paesi europei è stata eliminata. Qualcuno che possa spiegare?


Ma forse non è stata approvata.
 

fagiolo92

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23 Maggio 2017
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Tranquilli non è successo nulla. La società aveva proposto istanza di estensione in Bosnia ed Erzegovina, Marocco e Montenegro, del brevetto comunitario e successivamente l'ha ritirata rinunciando (almeno per ora) a conseguire la tutela brevettuale in questi paesi. Per il resto tutto come prima.

P.s.) Se ho capito bene questo ht è un forum pressoché omologo. Se sono americani non dategli troppo retta su queste cose.

Saluti.
 

digitalone

Utente
19 Aprile 2017
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Il DHT sembra scatenare l'AGA (e forse non solamente lui eh), però purtroppo eliminandolo o abbassandolo con fina, duta, RU o altri antiandrogeni non si ritorna mica alla situazione di partenza, anzi, molti continuano a perdere capelli, magari in modo rallentato, ma l'AGA avanza.

Se fosse il DHT il vero problema avremmo già risolto da tempo, purtroppo la fina sembra servire solo a tirare il freno diciamo della macchina che sta ormai andando in discesa, ma per salire serve un motore, che ancora non è stato trovato, vediamo se la questione circolatoria con la Brotzu aiuta in tal senso.
Se la finasteride non funziona, vuol dire che non è efficace per il proprio caso e va usato qualcosa di più pesante. Il problema è che molti non vanno oltre la finastaride perché altrimenti, oltre ai soliti effetti collaterali, femminilizzerebbero il loro corpo.
 

mattew23

Utente
21 Febbraio 2015
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Io avevo fatto la tesi di laurea sul mercato farmaceutico e sul lancio di un nuovo prodotto per il trattamento del Parkinson. Mi era stato spiegato che alcuni mercati, vuoi per ragioni economiche, vuoi per ragioni socio politiche, erano meno attrattivi di altri. Quindi se pensiamo che la lozione non va a curare un problema grave come una malattia neurodegenerativa ma è un semplice cosmetico, possiamo capire come questa news di una mancata estensione del brevetto in questi paesi sia del tutto irrilevante.
Non siate così psicolabili però..
 

heynz

Utente
30 Settembre 2009
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Fagiolo92 ha scritto:
Tranquilli non è successo nulla. La società aveva proposto istanza di estensione in Bosnia ed Erzegovina, Marocco e Montenegro, del brevetto comunitario e successivamente l'ha ritirata rinunciando (almeno per ora) a conseguire la tutela brevettuale in questi paesi. Per il resto tutto come prima.

P.s.) Se ho capito bene questo ht è un forum pressoché omologo. Se sono americani non dategli troppo retta su queste cose.

Saluti.


Grazie del chiarimento Fagiolo, si vede che è il tuo lavoro [:)]
Io me ne intendo meno di te, però mi pare d'aver capito che la normativa sulla tutela dei brevetti a livello internazionale non sia completamente omogenea, dunque è normale tutelarsi in diversi passaggi, p.es. quando si parla di paesi extra-UE, oppure del mercato asiatico o USA, ecc.
In questo caso mi sembra probabile che la società voglia prima provare a mettere qualcosa in commercio, vedere la risposta del mercato, ed eventualmente estendere la validità del brevetto prima di commercializzare il prodotto altrove.
Al massimo gli utenti che abitano nella ex-jugoslavia dovranno aspettare un po' di più o (se ne vale la pena) rifornirsi in Italia [;)]
 

ad3

Utente
25 Maggio 2017
885
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HeynZ ha scritto:
Fagiolo92 ha scritto:
Tranquilli non è successo nulla. La società aveva proposto istanza di estensione in Bosnia ed Erzegovina, Marocco e Montenegro, del brevetto comunitario e successivamente l'ha ritirata rinunciando (almeno per ora) a conseguire la tutela brevettuale in questi paesi. Per il resto tutto come prima.

P.s.) Se ho capito bene questo ht è un forum pressoché omologo. Se sono americani non dategli troppo retta su queste cose.

Saluti.


Grazie del chiarimento Fagiolo, si vede che è il tuo lavoro [:)]
Io me ne intendo meno di te, però mi pare d'aver capito che la normativa sulla tutela dei brevetti a livello internazionale non sia completamente omogenea, dunque è normale tutelarsi in diversi passaggi, p.es. quando si parla di paesi extra-UE, oppure del mercato asiatico o USA, ecc.
In questo caso mi sembra probabile che la società voglia prima provare a mettere qualcosa in commercio, vedere la risposta del mercato, ed eventualmente estendere la validità del brevetto prima di commercializzare il prodotto altrove.
Al massimo gli utenti che abitano nella ex-jugoslavia dovranno aspettare un po' di più o (se ne vale la pena) rifornirsi in Italia [;)]

commento molto interessante. Fagiolo tu cosa dici?
 
1 Giugno 2016
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un utente su ht ha scritto a fidia per chiedere chiarimenti e se la lozione fosse stata sospesa, gli è stato risposto di non preoccuparsi che la lozione è attualmente in sviluppo.
su ht c'è lo screen della mail
 
21 Novembre 2016
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kibith2 ha scritto:
...Attualmente in sviluppo... era meglio se fosse in fase finale...uff...




Anche io ho avvertito lo stesso fastidio leggendo la.frase. Ma forse ha ragione ad3.
 

ad3

Utente
25 Maggio 2017
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John P Coltrane ha scritto:
kibith2 ha scritto:
...Attualmente in sviluppo... era meglio se fosse in fase finale...uff...




Anche io ho avvertito lo stesso fastidio leggendo la.frase. Ma forse ha ragione ad3.


per carità, anche io ho avuto le vostre impressioni, ma magari è come la penso io. Il fatto è che non so quanto ci voglia tra la fine dello sviluppo e la commercializzazione di un prodotto...
 

fagiolo92

Utente
23 Maggio 2017
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ad3 ha scritto:
HeynZ ha scritto:
Fagiolo92 ha scritto:
Tranquilli non è successo nulla. La società aveva proposto istanza di estensione in Bosnia ed Erzegovina, Marocco e Montenegro, del brevetto comunitario e successivamente l'ha ritirata rinunciando (almeno per ora) a conseguire la tutela brevettuale in questi paesi. Per il resto tutto come prima.

P.s.) Se ho capito bene questo ht è un forum pressoché omologo. Se sono americani non dategli troppo retta su queste cose.

Saluti.


Grazie del chiarimento Fagiolo, si vede che è il tuo lavoro [:)]
Io me ne intendo meno di te, però mi pare d'aver capito che la normativa sulla tutela dei brevetti a livello internazionale non sia completamente omogenea, dunque è normale tutelarsi in diversi passaggi, p.es. quando si parla di paesi extra-UE, oppure del mercato asiatico o USA, ecc.
In questo caso mi sembra probabile che la società voglia prima provare a mettere qualcosa in commercio, vedere la risposta del mercato, ed eventualmente estendere la validità del brevetto prima di commercializzare il prodotto altrove.
Al massimo gli utenti che abitano nella ex-jugoslavia dovranno aspettare un po' di più o (se ne vale la pena) rifornirsi in Italia [;)]

commento molto interessante. Fagiolo tu cosa dici?


Il ritiro dell'istanza, è una cosa di pochissimo conto, un'inezia che quasi certamente non rinviene la propria cagione in scelte di tipo strategico, ma credo che scaturisca da fatti di natura meramente procedimentale. Considerate che questo, è una sorta di sub-procedimento che si svolge nell'ambito di un procedimento internazionale disciplinato da normative talmente vaste che io ho paura anche solo di consultare. Se ne consideriamo la complessità, va da sé che alla base della mancata estensione del brevetto a quei paesi, potrebbe esserci qualsiasi motivo. A dire il vero, penso che non sia stata neppure una scelta della società, ma dello studio legale mandatario. E ciò, peraltro, non significa necessariamente che la società rinuncerà a qualsiasi tutela in quei paesi, ma semplicemente che non si avvarrà della procedura centralizzata (in estensione), potendo comunque richiedere separatamente i brevetti nazionali dei rispettivi paesi. Quasi inutile dire che Fidia è libera di vendere anche in paesi presso cui non ha conseguito alcun tipo di tutela sull'invenzione (ivi compresa quella brevettuale), la qual cosa però non le consentirebbe di esperire i rimedi a difesa della privativa industriale (e.c. azione di contraffazione, sequestro, distruzione, ecc.) nei confronti di chi sfruttasse economicamente l'invenzione non brevettata (fermo restando che in diversi ordinamenti - incluso il nostro - anche l'invenzione non brevettata riceve una seppur limitata tutela).
In definitiva, escluderei che sia l'indice rivelatore di una strategia commerciale, ma concediamoci il beneficio del dubbio...

Per rispondere all'utente Heynz: siamo assolutamente lontani da un diritto commerciale europeo uniforme, vieppiù da un diritto internazionale. Per quanto pertiene al brevetto, qualche passo in avanti è stato fatto, ma limitatamente alle procedure. Si prevedono procedure centralizzate (domanda unica, deposito unico, controllo unico, ecc.) al termine dei quali vengono rilasciati tanti brevetti quanti sono i paesi aderenti alla convenzione istitutiva dell'EPorg, ed ogni brevetto soggiace alla - diversa - legislazione nazionale. Parliamo di circa 150 paesi diversi, con altrettante legislazioni. Un primo importante traguardo sarà raggiunto quando entrerà in vigore il brevetto comunitario contemplato dalla Convenzione del Lussemburgo (unica la procedura, unica la disciplina legislativa in tutti gli stati) ma perché ciò sia possibile bisognerà attendere la ratifica di tutti gli stati membri dell'UE. Può sembrare poco, ma giuridicamente segnerebbe una svolta importantissima.
Insomma attualmente un brevetto internazionale non esiste e forse non esisterà per almeno cinquant'anni.

Detto questo, io alcune scelte della società continuo a non spiegarmele e conseguentemente a non condividerle.

Saluti.