Marlin ha scritto:
Va precisato che i trials sono stati fatti in primo luogo per stabilire la sicurezza dell'utilizzo del preparato con queste nuove sostanze, l'efficacia non è richiesta per un cosmetico, è sufficiente che non faccia danni. Sorge anche il dubbio che se fosse troppo efficace forse potrebbe avere dei problemi a essere classificato come cosmetico. Fidia sta aspettando la fine dei test, ma non tanto per sapere se il preparato è efficace, ma per poter finalmente procedere alla produzione e commercializzazione, diciamo che si toglie un obbligo previsto per legge e può procedere.
Quindi tutta questa trepida attesa degli esiti dei trials è un altro grosso abbaglio che alcuni stanno prendendo equivocando sulla reale significato di questi trials.
Ciao
MA - r l i n
Finalmente il Marlin di sempre.
Quando sono intervenuto per la prima volta qui dentro, due mesi fa, riportando un attimo l'attenzione sul dubbio che differenziava cosmetico e farmaco, sono quasi stato attaccato. Ho deciso di lasciar perdere le preoccupazioni relative all'argomento, e mi sono focalizzato su altro. Il dubbio di fondo però mi è rimasto e mi si alimenta ogni volta che leggo di queste cose qua.
Colgo l'occasione per ricordare la fittizia categoria dei cosmeceutici, ossia quella a cui appartengono quei cosmetici che possiedono dei veri e potenti principi attivi e che sono usati sistematicamente come terapia, ma NON di una patologia. Come ricordava Mary pagine fa, alcune volte gli enti dedicati promuovono automaticamente questi prodotti a farmaci, con tutte le limitazioni del caso.
È quindi una possibilità reale che, in caso di effettivo e decisivo funzionamento, posso fatto venire balzato di categoria, ma non è poi così grave. Anzi, forse, sarebbe anche meglio!