Salve a tutti, sono nuovo del forum e spero che mi perdonerete se intervengo qui senza aprire la classica scheda/presentazione, perché nel mio caso ho già scelto da scarso un anno la più drastica delle terapie (lametta 3xweek) e esteticamente non mi lamento avendo la fortuna/merito di essere 190x90 kg (sono palestrato di buon livello, ovviamente 100% natural, per questo parlo di “merito” mentre per l’altezza è solo fortuna): più avanti comunque se avrò tempo vi racconterò la mia storia tricologica completa in un topic personale visto che la mia calvizie è quanto meno “atipica” (vi risparmio per ora i dettagli per non andare off topic). Venendo al tema della discussione (che ha attirato la mia attenzione nonostante io abbia diciamo “accettato” la mia situazione escludendo da sempre le cure farmacologiche, trapianti ecc) mi piacerebbe tentare di dare una spiegazione al perché del funzionamento (oltre agli ottimi spunti sulla circolazione sanguigna del creatore Momo81, sicuramente validi) di questo metodo tramite una riflessione che mi è venuta facendo 2+2 fra varie testimonianze scientifiche (funzionamento acclarato da alcuni studi del microneedling “da solo” e dei massaggi del cuoio capelluto, seppur con risultati variabili nella popolazione e certamente non risolutivi cosmeticamente) e alcuni aneddoti personali su temi diciamo “paralleli”: io credo che, più che una questione di una migliorata circolazione sanguigna, che sicuramente c’è, ma più come conseguenza di tutti questi metodi che definirei “meccanici”, la vera causa sia appunto quella che gli anglosassoni chiamano “mechanotransduction”, cioè lo stimolo meccanico che alla fine, in modi diversi, viene sempre dato al cuoio (e ai follicoli) da tutti questi metodi, dove il più “estremo” arriva appunto al “wounding” dato dal microneedling, mentre i più blandi sono quelli tipo “ginnastica” e massaggi dello scalpo, che però possono arrivare ad essere abbastanza energici come nel caso delle “bicchierate” o nel caso dei massaggi proposti da un noto divulgatore americano “Roberto Inglese” (scrivo il nome italianizzato perché non so se posso citarlo sul forum). Tutti questi stimoli meccanici si traducono poi, secondo me, in una qualche risposta da parte del follicolo (che siano fattori di crescita o altro, non entro nel merito essendo solo la mia personale ipotesi). Venendo agli aneddoti personali “paralleli” io sono convinto che lo stimolo meccanico sia una possibile “cura” per moltissime affezioni del nostro corpo (ad averlo saputo prima avrei massaggiato il mio scalpo ai primi segni di alopecia: non sto male rasato a pelle ma sarei disonesto se dicessi che non mi preferivo prima con i capelli) ed ecco le “evidenze”: 1) ho curato anni fa al 100% una fimosi non serrata (la mia) tramite stretching manuale e dilatazione con anelli siliconici appositi della pelle lì sotto quando due andrologi che mi avevano visitato, prima a 14 anni e poi a 17, mi avevano entrambi detto che l’unica soluzione, sebbene avessi fimosi non serrata, era la chirurgia; 2) un mio amico aveva recuperato (secondo visita oculistica) ben 1,5 gradi per occhio di miopia tramite esercizi appositi per i muscoli del cristallino; 3) anche per ottenere ipertrofia muscolare, negli anni 90/2000 si dava importanza a fattori marginali/conseguenti come alimentazione secondo ritmo circadiano, protocolli di pompaggio ecc: alla fine si è scoperto che quello che conta è la “tensione meccanica” che generiamo con gli allenamenti con carichi pesanti: per crescere questa deve essere progressiva aumentando i parametri allenanti quali carico e volume. Stop. Ovviamente poi ci sono altri fattori, quali il recupero dato da alimentazione e sonno, ma questi sono inutili senza lo stimolo allenante che è la base. Con questo mio papiro non voglio assolutamente sminuire l’importanza di terapie farmacologiche quali finasteride e minoxidil per il mantenimento/ricrescita di capelli: voglio solo dire che secondo me meccanicamente si può fare davvero molto. Il fattore limitante? Prendete i 3 aneddoti: ci vuole una pazienza/costanza/disponibilità di tempo assurda per tutti e 3 per avere risultati: quando ho curato la mia fimosi sono stato 1 anno in cui circa 2 ore al giorno le passavo tra l’indossare gli anelli siliconici e la ginnastica/stretching manuale (e tralascio gli sporadici dolori causati dall’esagerare con le durate delle sedute o l’aumento precoce della taglia dell’anello): il 99% delle persone rinuncerebbe di fronte a tali difficoltà; il mio amico che aveva recuperato 1,5 gradi di miopia ha poi abbandonato gli esercizi, riperdendo i gradi guadagnati, perché a una certa si è stufato di farli (a differenza della fimosi dove, per fortuna, una volta creato nuovo tessuto per mitosi delle cellule, si è a posto per sempre, per la miopia bisogna continuarli a vita); pensate anche a quanta poca gente ha fisici degni di nota senza steroidi: oltre alla costruzione (difficile) di muscoli e forza questi poi vanno mantenuti allenandosi a vita (3/4 volte a settimane 2 ore circa ogni volta), e quasi tutti rinunciano o si stufano o, semplicemente, non possono mantenere quello stile di vita per impegni ecc. Con questo papiro voglio solo dire che secondo me se Momo81 e altri hanno visto dei risultati con il suo metodo non c’è da essere scettici, anzi, sono sicuro che al 99% quel tipo di stimolo è corretto per il mantenimento/ricrescita: io stesso, vista l’esperienza precedente con la fimosi, qualche bicchierata la sto dando 10 minuti 2 volte al giorno, 5 giorni a settimana (perdonami momo se non mi propongo come tester "ufficiale", perché non avrei tempo di postare aggiornamenti con regolarità, fare foto sempre nelle stesse condizioni ecc) però qualche foto prima di iniziare l’ho fatta e fra 7/8 mesi sono curioso di confrontare e farò sapere. Una sola domanda per momo: avendo un neo ( fortunatamente piatto) nella zona parietale destra (verso la donor zone che devo comunque trattare avendo “Diffuse thinning”) devo cercare di evitarlo per quanto possibile o almeno passarci sopra con meno forza? O essendo piatto/non in rilievo posso passarci sopra tranquillamente come fosse pelle normale senza preoccuparmi? Credo sia comunque meglio essere prudenti per evitare problemi... Grazie. Fatemi sapere anche cosa ne pensate della mia riflessione! Ripeto, non vuole essere una critica ai farmaci/dottori o nemmeno stabilire con certezza la causa del funzionamento del metodo, ma uno spunto per riflettere sulla “potenza” effettiva di tutti i metodi meccanici… Certo se dovesse uscire un farmaco (ad esempio HMI-115) che risolvesse il problema senza “fatica” e, soprattutto, senza possibili effetti collaterali sarei il primo ad essere contento. Purtroppo però temo che difficilmente si potrà arrivare a farmaci perfetti senza sides, quindi analizzare a fondo la via meccanica potrebbe essere di grande utilità… Ciao a tutti!