ilkraken ha scritto:
Lo spread riflette la forza di una moneta rispetto alle altre??? Ma cosa stai blaterando. Allora germania e italia dovrebbero avere spread zero visto che hanno la stessa moneta.
- Avere una moneta forte NON è sempre un bene. Avere tassi di interessi bassi NON è sempre un bene.
- Passiamo ai tassi d'interesse:
Allora tu pensi. Tassi d'interessi bassi --->
https://www.google.it/search?q=mercato+immobiliare+italia&espv=2&biw=1474&bih=799&source=lnms&tbm=isch&sa=X&ved=0ahUKEwi00cDQr73SAhUCShQKHTAOCYcQ_AUIBygC#imgrc=ZJ_hzzrXFkqozM:
Una bolla immobiliare!!!. Questo è il motivo per cui i prezzi delle case sono arrivati a cifre folli. Ora paradossalmente il loro valore è giusto.
Ecco, perfetto.
Dal complotto del Sole24 ore passando per lo sbarco in Normandia di ieri, oggi siamo passati alla bolla immobiliare.
Ma vi rendete conto di come vi stiano avvelenando il cervello 'sti 4 ciarlatani del NO-euro?
Lo capite che vi stanno prendendo per i fondelli, almeno?
Premesso che ho parlato di spread collegato a monete perché di questo stiamo discutendo, ossia di ritorno a monete nazionali ed è evidente che queste inglobino poi i vari indicatori economici di ogni singolo Paese, la bolla immobiliare non c'entra nulla con l'euro. Infatti la crisi del 2008 è stata conseguenza dei collaterali di una bolla immobiliare scoppiata negli Usa.
E non è sempre è collegata a tassi bassi, giacché le bolle immobiliari possono essere anche ristrette a aree geografiche limitate dello stessa nazione o, addirittura, a delimitate zone di una stessa città.
A parte questo, per parlare d'immobiliare bisognerebbe anche conoscere un po' la tematica. Io con gli immobili ci lavoro. E so cosa comporta, come indotto, un periodo d'investimenti sostenuti nell'immobiliare: tra imprese edili, professionali di progettazione, produzione di complementi d'arredo e manutentori vari dà una spinta all'economia come nessun altro settore riesce a fare. Senza contare che un bolla, sia questa immobiliare o azionaria, volendo si può sempre bloccare o prevenire con la leva fiscale (dopo gli interventi fiscali del Gov. Monti infatti l'immobiliare regge solo sulla sostituzione delle prime case e il comparto case di lusso. Seconde case e investimenti in zone turistiche sono finiti, morti).
Chiarito questo, un Paese indebitato come il nostro ha bisogno come l'aria di tassi bassi. E' delirante arrivare a sostenere il contrario, adducendo a riprova improbabili bolle immobiliari.
E tra emettere titoli del debito pubblico in euro o in lire la differenza è enorme. Già questo dovrebbe chiudere la discussione (a maggior ragione se si pensa poi che dovremmo rimborsare in euro tutto il pregresso).
Riguardo poi le produzioni industriali, la competitività di sistema e quant'altro andate sostenendo circa la discrepanza tra diverse economie, ti ricordo che la Germania ha inglobato la ex DDR, una Paese messo ben peggio della Grecia. Eppure è riuscita a ristrutturalo e rilanciarlo usando la stessa identica moneta per entrambe le zone: prima il marco, poi l'euro. Eppure oggi è proprio la zona est a dare maggior impulso di crescita alla sua economia.
Negli Usa hanno una sola moneta, eppure le differenze tra California e Ohio, per esempio, sono forse maggiori di quella tra Germania e Italia o Francia e Spagna. Come mai a nessuno viene in mente di rinunciare al dollaro?
Anche l'Italia, volendo, ha al suo interno, tra Nord industrializzato e mezzogiorno rurale, differenze maggiori rispetto a zone omogenee con altri Paesi UE: che si fa, si istituiscono due differenti monete?
Lo capite che parlate di niente?
La svalutazione competitiva non è una prerogativa virtuosa ma una sorta di droga con effetti collaterali devastanti. Ed è allucinante che ancora ci sia qualcuno che la rimpiange.
Cercate di ragionare con la vostra testa, non fatevi infinocchiare dai venditori di fumo o articoli deliranti trovati su internet
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@ Marlin.
I danni del populismo credo siano, a livello sociale (non solo economico, quindi), ben maggiori di quanto elencato nel documento. Il fatto stesso di riuscire a far passare come nemica l'Unione Europa, ossia il più grande progetto del secolo scorso a cui i nostri padri hanno lavorato per più di mezzo secolo, ha un che di delinquenziale. E il danno prodotto è inestimabile