Susina non preoccuparti, qui è da anni che proviamo un po' di tutto con la sola soddisfazione di non aver visto peggiorare le nostre capigliature, ma c'è sempre una prima volta[
]
La cura sarda per chi è appassionato di cure naturali è interessantissima, infatti la modalità di utilizzare prima un vescicante (così si chiama in fitoterapia qualcosa che ti fa venire qualche reazione sulla pelle... diciamo un po' più forte di quella che può dare un rubefacente...) e quindi farla seguire dall'applicazione di qualcosa di propriamente curativo, avvicina questa cura alle moderne tecniche di rigenerazione della pelle.
Per il vescicante direi che con buona probabilità si potrebbe trattare di una ranuncolacea, probabilmente della vitalba, a meno che non sia qualcosa di non vegetale (chessò... soda caustica[
].
Mentre per asfodelo e simili è interessante sapere che appartengono alla stessa famiglia dell'aloe, ma anche sapere che l'aloe che può funzionare non si trova in commercio, visto che la prima cosa di cui ci si preoccupa per commercializzarla è di privarla dell'alcaloide più attivo, ossia l'aloina.
Questa si concentra in alcuni periodi e soprattutto nelle piante con almeno 5 anni di vita ed esposte al sole. Da qui il dubbio che le leggende sull'aloe, secondo le quali avrebbe ridato i capelli a varie persone, non siano un semplice mito della medicina popolare, ma possando fondarsi su basi più solide.
L'asfodelo (per wito, asphodelus microcarpus il più diffuso, non solo in Sardegna, ma ci sarebbe anche l'asphodelus fistolosus, il ramosus e il raro ,tenuifolius) potrebbe non presentare tutti questi problemi, anche se quasi di sicuro il principio attivo va raccolto in un certo periodo.
Non tutti possono disporre di queste piante in queste ideali condizioni, comunque chi si trova o si troverà in Sardegna può provare con la crema Kerdos Derm appena sarà disponibile, sperando che abbia un Inci che sia abbastanza trasparente da capire quale sia il suo principio attivo.
Ciao
MA - r l i n