Per stimolare le proteine wnt.

dev

Utente
27 Agosto 2007
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Grazie mille Marlin...la varietà di aloe è aloe vera? il brasiliano aveva utilizzato un particolare tipo di aloe?
 

marlin

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9 Maggio 2004
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Il tipo si è scoraggiato da subito quando ha saputo che esistono 200 tipi di aloe, ha provato ad indagare su quale fosse la sua aloe iniziale e doveva fare delle foto che poi non ha fatto, diciamo che non è uno che approfondisce le cose[:)]

In Sardegna non parliamo di aloe, ma di una pianta strettamente imparentata con l'aloe che è l'asfodelo.

Ciao

MA - r l i n
 

marlin

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9 Maggio 2004
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Susina non preoccuparti, qui è da anni che proviamo un po' di tutto con la sola soddisfazione di non aver visto peggiorare le nostre capigliature, ma c'è sempre una prima volta[:)]

La cura sarda per chi è appassionato di cure naturali è interessantissima, infatti la modalità di utilizzare prima un vescicante (così si chiama in fitoterapia qualcosa che ti fa venire qualche reazione sulla pelle... diciamo un po' più forte di quella che può dare un rubefacente...) e quindi farla seguire dall'applicazione di qualcosa di propriamente curativo, avvicina questa cura alle moderne tecniche di rigenerazione della pelle.

Per il vescicante direi che con buona probabilità si potrebbe trattare di una ranuncolacea, probabilmente della vitalba, a meno che non sia qualcosa di non vegetale (chessò... soda caustica[:)].

Mentre per asfodelo e simili è interessante sapere che appartengono alla stessa famiglia dell'aloe, ma anche sapere che l'aloe che può funzionare non si trova in commercio, visto che la prima cosa di cui ci si preoccupa per commercializzarla è di privarla dell'alcaloide più attivo, ossia l'aloina.

Questa si concentra in alcuni periodi e soprattutto nelle piante con almeno 5 anni di vita ed esposte al sole. Da qui il dubbio che le leggende sull'aloe, secondo le quali avrebbe ridato i capelli a varie persone, non siano un semplice mito della medicina popolare, ma possando fondarsi su basi più solide.

L'asfodelo (per wito, asphodelus microcarpus il più diffuso, non solo in Sardegna, ma ci sarebbe anche l'asphodelus fistolosus, il ramosus e il raro ,tenuifolius) potrebbe non presentare tutti questi problemi, anche se quasi di sicuro il principio attivo va raccolto in un certo periodo.

Non tutti possono disporre di queste piante in queste ideali condizioni, comunque chi si trova o si troverà in Sardegna può provare con la crema Kerdos Derm appena sarà disponibile, sperando che abbia un Inci che sia abbastanza trasparente da capire quale sia il suo principio attivo.

Ciao

MA - r l i n



 

marlin

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9 Maggio 2004
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Ricordo che ne abbiamo parlato agli inizi, la struttura delle WNT è data da acido palmitico e cisteina.

Se vuoi approfondire (la questione è assai complessa) c'è molto materiale, ma restando sul fondamentale ho trovato questo:

http://www.stanford.edu/~rnusse/reviews/Wnt-Hhreview.pdf

Ciao

MA - r l i n



Fra la piazza e il fiume, di qua e di là, vi sono alberi di vita, che portano frutto dodici volte, una ogni mese, con foglie che hanno virtù medicinale per la guarigione delle genti. (Ap 22,2)
 

witosten

Utente
29 Gennaio 2005
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si questa cosa me la ricordavo,si tratta di lipoproteine...
cio' che mi interesserebbe sapere e' se oltre alla cisteina ci son altri amminoacidi e quale struttura assume lo scheletro della molecola(primaria,secondaria,terziaria quaternaria,alfa elica,foglietti beta,ecc)
grazie comunque marlin!
 

witosten

Utente
29 Gennaio 2005
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interessante cmq notare ,come riportato dallo studio da te riportato marlin, come il palmitato e non altre molecole lipidiche sian importanti per far si che tali proteine esplichino la loro precisa funzione.
 

witosten

Utente
29 Gennaio 2005
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ciao pondle l'oxypalm non c'entra nulla qui,perche' non si parla di acidi grassi,ma di una molecola di un acido grasso legata ad una complessa struttura proteica con una ben precisa funzione che non e' quella antiossidante.
 

pondle

Utente
18 Novembre 2008
231
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Mi riferivo all'acido palmitico che però evidentemente non c'entra niente...
Ed il pentadecanoico? No è sempre un acido grasso?
Ciao
 

marlin

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9 Maggio 2004
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Non è che non c'entri niente una parte della molecola della WNT è fatta col palmitico, un'altra con la cisteina, in una altro post (o forse proprio in questo, all'inizio) si diceva scherzando che allora basta prendere acido palmitico e citesina frullarli bene assieme per avere queste proteine (magari !), lo stesso dicasi con la somministrazione orale o topica, non è la carenza di materia prima che le rende poco attive o poco presenti, anche se va detto che palmitico e cisteina sono sostanze note in tricologia.

Ciao

MA - r l i n

Fra la piazza e il fiume, di qua e di là, vi sono alberi di vita, che portano frutto dodici volte, una ogni mese, con foglie che hanno virtù medicinale per la guarigione delle genti. (Ap 22,2)
 

cambridge

Utente
21 Marzo 2007
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Probabilmente non centra nulla, però mi pare che anche l'amaro svedese come la cura sarda sia in grado di recurerare ustioni e cicatrici, o almeno così scrivono.
Potrebbero avere punti in comune nella loro azione.
 

witosten

Utente
29 Gennaio 2005
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quali son gli ingredienti cambridge?
per marlin:sapresti dirmi se oltre alla cisteina ci son altri amminoacidi nelle wnt?
di sicuro ci saranno legami covalenti molto forti come i ponti disolfuro data la presenza massiccia di cisteina.
 

cambridge

Utente
21 Marzo 2007
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Questo è quello che ho trovato in rete (si ripete uguale in molti siti, dovrebbe essere un estratto del libro La salute dalla farmacia del Signore di Maria Treben, la donna che nel secolo scorso ha riscoperto questa ricetta attribuita ad un medico svedese):

<<Ingredienti:
* 10 g di Aloe (o polvere di Assenzio)
* 5 g di Mirra
* 0,2 g di Zafferano
* 10 g di foglie di Cassia
* 10 g di Canfora (solo naturale, ovvero quella cinese)
* 10 g di Rabarbaro radice
* 10 g di Curcuma radice
* 10 g di Manna
* 10 g di Teriaca Veneziana
* 5 g di Carlina radice
* 10 g di Angelica radice

Le erbe vanno messe a macerare in un litro e mezzo di acquavite di grano o di frutta a 40° in una bottiglia dal collo largo, lasciandola per 15 giorni al sole o in vicinanza di una fonte di calore.

Scuoterla ogni giorno, prima di filtrarla per il travaso in una bottiglia più piccola, ed ancora ogni volta prima di servirsi del suo contenuto. Il resto, cioè quello che non è stato travasato nella bottiglia più piccola, può essere conservato un mese e mezzo e oltre.

Il liquido va travasato in bottiglie piccole che poi, chiuse ermeticamente, vanno conservate in frigorifero. Può essere conservato per molti anni. Più riposa, più aumenta il suo effetto.>>


 

marlin

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9 Maggio 2004
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Ricordo di aver visto e probabilmente anche linkato qui una bella struttura delle WNT, ma ora non riesco a trovarla, esiste però un sito tutto dedicato a queste proteine messo a disposizione dalla Stanford Un. e piuttosto aggiornato:

http://www.stanford.edu/~rnusse/wntwindow.html

Credo che qua ci sia tutto su queste proteine....


Conosco l'amaro svedese, dovrebbe però essere un depurativo, almeno in prima battuta. Quando ti riferisci alla cura delle ustioni e delle cicatrici ti riferisci a un uso topico ?

Ciao

MA - r l i n

Fra la piazza e il fiume, di qua e di là, vi sono alberi di vita, che portano frutto dodici volte, una ogni mese, con foglie che hanno virtù medicinale per la guarigione delle genti. (Ap 22,2)
 

cambridge

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21 Marzo 2007
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Si, premetto che non ho letto il libro, ma in rete si trovano 46 situazioni d'uso tratte presumibilmente dal testo in cui compaiono anche ustioni e cicatrici trattate per uso topico.
Non c'è però alcun riferimento esplicito per problemi di capelli.
 

marlin

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9 Maggio 2004
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Molto interessante Xdavid (la cura sarda ti ha galavanizzato e ritengo che questo sia già un bell'effetto[:)]), in particolare quando dice proprio quello che pensavo/temevo ossia che inizialmente si utilizzava la foglia fresca perchè non si sapeva come conservare l'aloe poi dal 1947 si è trovato come stabilizzarlo in gel. Però si dice che la foglia fresca soprattutto se usata esternamente da risultati migliori dell varie preparazioni ed è perciò raccomandata. Il prodotto stabilizzato il gel pare infatti che ceda una parte della sostanza farmacologicamente attiva durante il processo di stabilizzazione per cui l'attività risulterebe particolarmente ridotta sopratttutto per certi usi.

Detto questo è detto tutto. Perchè l'acaloide attivo, l'aloina è tremendamente deteriorabile essendo anche fotosensibile, quindi anche con la foglia fresca andrebbero fatte delle acrobazie per avere dei benefici.

Il ragazzo brasiliano di cui si parlava sopra, ha preso un pianta matura, probabilmente ricca di alcaloidi e la utilizzava fresca di sera....

Ciao

MA - r l i n



Fra la piazza e il fiume, di qua e di là, vi sono alberi di vita, che portano frutto dodici volte, una ogni mese, con foglie che hanno virtù medicinale per la guarigione delle genti. (Ap 22,2)
 

witosten

Utente
29 Gennaio 2005
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a quanto pare ci son alcaloidi derivati dalla piperidina in alcune forme di aloe,molecole queste strutturalmente imparentate col minox col quale pero' non so se possan condivider le proprieta'...