http://salute.agi.it/primapagina/notizie/201003161219-att-rsa1024-tumore_alla_prostata_i_calvi_sono_meno_a_rischio
per Marlin e Julien, parere
- Thread starter juliensorel
- Start date
Vedi che quel bizzarro ungherese che aveva ipotizzato che la calvizie fosse nata e diffusa alle nostre latitudini per contrastare il cancro alla prostata ci aveva azzeccato[
]
Comunque lo studio è questo:
http://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/20206591
Lo posto perchè come al solito la divulgazione pseudo-scientifica della nostra stampa porta ad affermazioni che lasciano perplessi, come questa:
I ricercatori americani hanno collegato gli alti livelli di testosterone che in genere hanno i calvi con un minor rischio di tumori
...non è mai risultato che i calvi abbiano livelli più alti di testosterone (è notoriamente errato il mito della maggiore virilità dei calvi), semmai alcuni studi lo hanno riscontrato inferiore (e si era detto per maggiore produzione invece di DHT, ma anche questo è dubbio).
Bisognerebbe anche capire se curare la clavizie porta ad evitare questo vantaggio (del tutto probabilistico) contro il cancro alla prostata.
Ciao
MA - r l i n
]Comunque lo studio è questo:
http://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/20206591
Lo posto perchè come al solito la divulgazione pseudo-scientifica della nostra stampa porta ad affermazioni che lasciano perplessi, come questa:
I ricercatori americani hanno collegato gli alti livelli di testosterone che in genere hanno i calvi con un minor rischio di tumori
...non è mai risultato che i calvi abbiano livelli più alti di testosterone (è notoriamente errato il mito della maggiore virilità dei calvi), semmai alcuni studi lo hanno riscontrato inferiore (e si era detto per maggiore produzione invece di DHT, ma anche questo è dubbio).
Bisognerebbe anche capire se curare la clavizie porta ad evitare questo vantaggio (del tutto probabilistico) contro il cancro alla prostata.
Ciao
MA - r l i n
http://www.nature.com/jid/journal/v123/n3/pdf/5602462a.pdf
Interessante. Molto di quello di cui andiamo speculando dovrebbe passare attraverso un riesame del concetto di stress e sul peso che quest'ultimo ha nelle nostre vite e, indirettamente, sullo stato capillifero.
Interessante. Molto di quello di cui andiamo speculando dovrebbe passare attraverso un riesame del concetto di stress e sul peso che quest'ultimo ha nelle nostre vite e, indirettamente, sullo stato capillifero.
Ok Julien, ricordo questo studio, se non erro è quello che ha lanciato le questioni sulla sostanza P. Pare promettere bene per gli antagonisti dell'NK1, ma poi ripiega sul minox e qui si spiega perchè alla fine la tanta strombazzata alopecia psicogena si cura come l'androgenetica (con cui spesso convive).
Piuttosto che ne dici di questo gene della senescenza (Skp2) ?
http://www.giornalettismo.com/archives/55722/pandolfi-sconfiggo-cancro-facendo/
http://www.unita.it/index.php?section=news&idNotizia=96315
...più seriamente[]:
http://focus.hms.harvard.edu/2009/040309/oncology.shtml
...ancora più seriamente[]:
http://www.nature.com/nature/journal/v464/n7287/full/nature08815.html
Ciao
MA - r l i n
Piuttosto che ne dici di questo gene della senescenza (Skp2) ?
http://www.giornalettismo.com/archives/55722/pandolfi-sconfiggo-cancro-facendo/
http://www.unita.it/index.php?section=news&idNotizia=96315
...più seriamente[
]:http://focus.hms.harvard.edu/2009/040309/oncology.shtml
...ancora più seriamente[
]:http://www.nature.com/nature/journal/v464/n7287/full/nature08815.html
Ciao
MA - r l i n
http://www.ncbi.nlm.nih.gov/pmc/articles/PMC534658/
rincaro sull'argomeno stress. Noi tutti dobbiamo difenderci da questa perversione della vita moderna che prende il nome vago di stress. mi sentirei anzi di dire che il primo passo per una cosìdetta roadmap to longevity è innanzitutto una: controllare lo stress (abolirlo è impossibile).
rincaro sull'argomeno stress. Noi tutti dobbiamo difenderci da questa perversione della vita moderna che prende il nome vago di stress. mi sentirei anzi di dire che il primo passo per una cosìdetta roadmap to longevity è innanzitutto una: controllare lo stress (abolirlo è impossibile).
Siamo sicuri di essere troppo stressati? Non abbiamo predatori da cui scappare, non abbiamo l'assillo di reperire il pranzo e la cena, non corriamo quasi mai il rischio di morire dissanguati o di restare mutilati nelle nostre interazioni con l'ambiente circostante, di restare avvelenati o intossicati da alimenti avariati o fonti d'acqua non potabile. Le pestilenze sono sempre più rare e beninge ... e via discorrendo.
Ciò non toglie che ultimamente mi senta molto stressato
Ciò non toglie che ultimamente mi senta molto stressato
funes io credo che proprio per queste cose che hai scritto siamo stressati. Viviamo in mondo e in un modo moolto poco naturale e in linea con le nostre funzioni biologiche. Questo è stressante, pensaci bene. Ciò non vuol dire che prima non fosse anche stressante..
Prima - mi ricordo bene []- c'erano anche molti periodi di riposo, per non dire di noia, tra uno stress acuto e l'altro...si crepava presto così non si accumalvano più di tanto gli effetti di questi momenti stressanti.
Ciao
MA - r l i n
]- c'erano anche molti periodi di riposo, per non dire di noia, tra uno stress acuto e l'altro...si crepava presto così non si accumalvano più di tanto gli effetti di questi momenti stressanti.Ciao
MA - r l i n
http://info.toageornottoage.com/2010/
finalmente i temi che ci piacciono in un documentario indipendente.
finalmente i temi che ci piacciono in un documentario indipendente.
http://care.diabetesjournals.org/content/27/1/281.full - un dito di aceto dopo un pasto ricco di carboidrat complessi.
Ageing Research Reviews - Protein kinase A signaling as an anti-aging target
Linda C. Enns, Warren Ladiges#8727; Department of Comparative Medicine, University of Washington, Seattle, WA 98195, USA
Plant secondary metabolites (flavonoids, anthocyanins and
polyphenols) have been the subject of increasing interest as
potential agents for both disease prevention and therapy. Many
plant-derived compounds, such as those found in pomegranate,
grapeseed, apples and green tea, have been shown to have cancerpreventing
properties and to protect against heart disease and
artherosclerosis (Nakachi et al., 2000; Clifton, 2004). In addition,
some have been found to target adipocyte function, resulting
in suppression of adipogenesis in cell culture (Hsu and Yen,
2007). Extracts from green tea, crowberry, clove, cinnamon and
pomegranate have been shown to be inhibitors of PKA activity
(Moskaug et al., 2008). However, their specific mechanism of inhibition
is not known so they could be inducing harmful effects by
altering vital PKA signaling. A screening assay is therefore needed
to distinguish those compounds that specifically inhibit PKA Cand
not other PKA subunit genes.
The PKA pathway has become of great interest to the study of
aging, since mutations in this pathway that cause a reduction in
PKA activity have been shown to extend lifespan in yeast, and to
promote leanness and longevity, and resistance to stress-induced
cardiomyopathy in mice. There is increasing interest in the reduction
and/or redistribution of adiposity in conjunction with delayed
aging. Obesity is associated with impaired function of most organ
systems, and is a strong risk factor for shortened life span (Fontaine
et al., 2003). Its association with coronary heart disease, hypertension,
type 2 diabetes, cancer, sleep apnea and osteoarthritis
is leading to its accession as a leading cause of global ill health,
ahead of under nutrition and infectious disease (Kopelman, 2000).
Therefore, genes that promote adiposity through cellular signaling
pathways are potential inhibitory targets for aging intervention.
Since numerous plant compounds have been found that both
prevent adipogenesis and inhibit PKA activity, a focused investigation
into identifying and characterizing their biological effects and
molecular mechanisms would be of high relevance to the development
of novel and non-toxic compounds as a way to maintain good
health with increasing age.
Linda C. Enns, Warren Ladiges#8727; Department of Comparative Medicine, University of Washington, Seattle, WA 98195, USA
Plant secondary metabolites (flavonoids, anthocyanins and
polyphenols) have been the subject of increasing interest as
potential agents for both disease prevention and therapy. Many
plant-derived compounds, such as those found in pomegranate,
grapeseed, apples and green tea, have been shown to have cancerpreventing
properties and to protect against heart disease and
artherosclerosis (Nakachi et al., 2000; Clifton, 2004). In addition,
some have been found to target adipocyte function, resulting
in suppression of adipogenesis in cell culture (Hsu and Yen,
2007). Extracts from green tea, crowberry, clove, cinnamon and
pomegranate have been shown to be inhibitors of PKA activity
(Moskaug et al., 2008). However, their specific mechanism of inhibition
is not known so they could be inducing harmful effects by
altering vital PKA signaling. A screening assay is therefore needed
to distinguish those compounds that specifically inhibit PKA Cand
not other PKA subunit genes.
The PKA pathway has become of great interest to the study of
aging, since mutations in this pathway that cause a reduction in
PKA activity have been shown to extend lifespan in yeast, and to
promote leanness and longevity, and resistance to stress-induced
cardiomyopathy in mice. There is increasing interest in the reduction
and/or redistribution of adiposity in conjunction with delayed
aging. Obesity is associated with impaired function of most organ
systems, and is a strong risk factor for shortened life span (Fontaine
et al., 2003). Its association with coronary heart disease, hypertension,
type 2 diabetes, cancer, sleep apnea and osteoarthritis
is leading to its accession as a leading cause of global ill health,
ahead of under nutrition and infectious disease (Kopelman, 2000).
Therefore, genes that promote adiposity through cellular signaling
pathways are potential inhibitory targets for aging intervention.
Since numerous plant compounds have been found that both
prevent adipogenesis and inhibit PKA activity, a focused investigation
into identifying and characterizing their biological effects and
molecular mechanisms would be of high relevance to the development
of novel and non-toxic compounds as a way to maintain good
health with increasing age.
Sei sicuro Julien riguardo alla nicotinamide? C'è qualcuno (molto preparato) che la pensa in maniera diametralmente opposta: http://anti-agingfirewalls.com/2010/03/24/sirt1-mtor-nf-kappab-and-resveratrol/
Summary
So, three different theories of longevity seem to be collapsing into one: suppression of mTOR signaling, activation of SIRT1, and inhibition of expression of NF-kappaB. Activating SIRT1 does all of these things, and this seems to be accomplishable to some extent by taking resveratrol supplements. As time goes on, even more powerful activators of SIRT1 are likely to become available.
Why not nicotinamide?
As a side to this discussion, I have often been asked why I do not include nicotinamide, one of the two principal forms of the B-complex vitamin niacin, in my anti-aging supplement regimen. In fact, nicotinamide was recommended by my physician for control of cholesterol levels but I don’t take it and effectively control my cholesterol in other ways. The answer is simple: nicotinamide is a powerful inhibitor of SIRT1 and its anti-aging activities, not only capable of negating any benefits from taking resveratrol but also stopping natural expression of SIRT1 in the body. As stated above “The SIRT1 activator resveratrol reduces, whereas SIRT1 inhibitor nicotinamide enhances mTOR activity in a SIRT1 dependent manner(ref).” That is, nicotinamide is a pro-aging substance so I avoid it.
Summary
So, three different theories of longevity seem to be collapsing into one: suppression of mTOR signaling, activation of SIRT1, and inhibition of expression of NF-kappaB. Activating SIRT1 does all of these things, and this seems to be accomplishable to some extent by taking resveratrol supplements. As time goes on, even more powerful activators of SIRT1 are likely to become available.
Why not nicotinamide?
As a side to this discussion, I have often been asked why I do not include nicotinamide, one of the two principal forms of the B-complex vitamin niacin, in my anti-aging supplement regimen. In fact, nicotinamide was recommended by my physician for control of cholesterol levels but I don’t take it and effectively control my cholesterol in other ways. The answer is simple: nicotinamide is a powerful inhibitor of SIRT1 and its anti-aging activities, not only capable of negating any benefits from taking resveratrol but also stopping natural expression of SIRT1 in the body. As stated above “The SIRT1 activator resveratrol reduces, whereas SIRT1 inhibitor nicotinamide enhances mTOR activity in a SIRT1 dependent manner(ref).” That is, nicotinamide is a pro-aging substance so I avoid it.
O anche questo: http://www.jbc.org/content/277/47/45099.full
Inhibition of Silencing and Accelerated Aging by Nicotinamide, a Putative Negative Regulator of Yeast Sir2 and Human SIRT1
[...]Our results clearly demonstrate that nicotinamide can inhibit Sir2 enzymes, even in noncycling cells, and raise the concern that there may be deleterious consequences of long term nicotinamide therapy in humans.
Inhibition of Silencing and Accelerated Aging by Nicotinamide, a Putative Negative Regulator of Yeast Sir2 and Human SIRT1
[...]Our results clearly demonstrate that nicotinamide can inhibit Sir2 enzymes, even in noncycling cells, and raise the concern that there may be deleterious consequences of long term nicotinamide therapy in humans.
caro K.H., e te credi che non sapessi della nicotinammide? Il punto è che io finché ce le avevo (ora le ho finite) prendevo le pastigli di B complex 50 quando digiunavo. Adesso ho dovuto momentaneamente sospendere i miei digiuni per via del fatto che in tre mesi, per mancanza di tempo, mangiavo poco durante l'arco settimanale e non potevo permettermi di perdere massa magra essendo già 71 kg /184cm.
L'idea era quella di sfruttare l'effetto antilipolitico in condizioni caratterizzate da glucosio basso di modo da attivare la starvazione solo per quelle ore necessarie a sovraesprimere l'autofagia. Poi, come forse avri letto, ho trovato articoli che mostravano come nei fibroblasti l'effetto dell'acido nicotinico è anti-aging, prolungandone la replicative lifespan. Purtroppo se nel lievito di birra l'acido nicotinico agisce come regolatore negativo in un organismo complesso come l'uomo l'effetto è più complesso e imprevedibile. Poi io, approfondendo, credo che l'effetto del resveratrolo sia più da ascrivere al blocco dell'mTOR che all'attivazione delle sirtuine in sé. Diciamo che io sono più un estimatore della curcumina unita alla piperina che al resveratrolo in sé. L'effetto sull'insulina è migliorbile ulteriormente associano aceto (10g) in concomitanza di pasti a base di carbo (ovviamente integrali e meglio se bio).
L'idea era quella di sfruttare l'effetto antilipolitico in condizioni caratterizzate da glucosio basso di modo da attivare la starvazione solo per quelle ore necessarie a sovraesprimere l'autofagia. Poi, come forse avri letto, ho trovato articoli che mostravano come nei fibroblasti l'effetto dell'acido nicotinico è anti-aging, prolungandone la replicative lifespan. Purtroppo se nel lievito di birra l'acido nicotinico agisce come regolatore negativo in un organismo complesso come l'uomo l'effetto è più complesso e imprevedibile. Poi io, approfondendo, credo che l'effetto del resveratrolo sia più da ascrivere al blocco dell'mTOR che all'attivazione delle sirtuine in sé. Diciamo che io sono più un estimatore della curcumina unita alla piperina che al resveratrolo in sé. L'effetto sull'insulina è migliorbile ulteriormente associano aceto (10g) in concomitanza di pasti a base di carbo (ovviamente integrali e meglio se bio).
Sì posso confermare che Julien era in precedenza contrario alla niacina, poi alla luce di studi recenti si è convertito...[]
Mi interessa la questione dell'aceto, perchè sono un estimatore di questa sostanze, diciamo che da piccolo sino alla maturità mi piceva addirittura berne delle sorsate ! Allora mi dicevano, non so in base a quali studi, che sale e aceto non facessero sviluppare (in altezza), mi è rimasto il dubbio quindi che senza queste sorsate potessi diventare più alto del metro e ottanta scarso che sono....[]
La mia passione per l'aceto è rimasta, tanto che per me mangiare l'insalata singifica condirla con il solo aceto, solo che da quando si è diffuso l'aceto balsamico non riesco più ad apprezzare l'aceto normale e uso sempre questo. Ora so che l'aceto balsamico di qualità è molto benefico, ma costoso, quello che troviamo a prezzi decenti ricrea invece il sapore del balsamico usando anche lo zucchero (magari non molto).
Mi chiedevo se l'utilizzo di questi aceti balsamici comuni fosse ugualmente benefico rispetto all'aceto normale (non rispetto ai balsamici de luxe). Qui ci vorrebbe Dep che è un produttore di aceto balsamico di qualità di Modena (ha fatto anche la tesi di laurea sull'aceto balsamico), ma penso sia chiedere troppo....[] (anche se un giorno sì e un altro no lo vedo collegato...).
Infine sempre sull'aceto, va detto che a livello ormonale qualcosa di (negativo) dovrebbe fare, perchè è sconsigliato da per la produzioni di vari ormoni (più utili o meno a seconda degli obiettivi, ad es. progesterone, si veda il famigerato libro di Hertoghe la cura ormonale). Il motivo non è chiaro di questo ban per l'aceto (non so se c'è sempre sotto la questione dell'acidosi, che pure andrebbe valutata...), chi dovesse sapere il perchè si esprima pure, siamo in ascolto...[]
Ciao
MA - r l i n
]Mi interessa la questione dell'aceto, perchè sono un estimatore di questa sostanze, diciamo che da piccolo sino alla maturità mi piceva addirittura berne delle sorsate ! Allora mi dicevano, non so in base a quali studi, che sale e aceto non facessero sviluppare (in altezza), mi è rimasto il dubbio quindi che senza queste sorsate potessi diventare più alto del metro e ottanta scarso che sono....[
]La mia passione per l'aceto è rimasta, tanto che per me mangiare l'insalata singifica condirla con il solo aceto, solo che da quando si è diffuso l'aceto balsamico non riesco più ad apprezzare l'aceto normale e uso sempre questo. Ora so che l'aceto balsamico di qualità è molto benefico, ma costoso, quello che troviamo a prezzi decenti ricrea invece il sapore del balsamico usando anche lo zucchero (magari non molto).
Mi chiedevo se l'utilizzo di questi aceti balsamici comuni fosse ugualmente benefico rispetto all'aceto normale (non rispetto ai balsamici de luxe). Qui ci vorrebbe Dep che è un produttore di aceto balsamico di qualità di Modena (ha fatto anche la tesi di laurea sull'aceto balsamico), ma penso sia chiedere troppo....[
] (anche se un giorno sì e un altro no lo vedo collegato...).Infine sempre sull'aceto, va detto che a livello ormonale qualcosa di (negativo) dovrebbe fare, perchè è sconsigliato da per la produzioni di vari ormoni (più utili o meno a seconda degli obiettivi, ad es. progesterone, si veda il famigerato libro di Hertoghe la cura ormonale). Il motivo non è chiaro di questo ban per l'aceto (non so se c'è sempre sotto la questione dell'acidosi, che pure andrebbe valutata...), chi dovesse sapere il perchè si esprima pure, siamo in ascolto...[
]Ciao
MA - r l i n
http://ouroboros.wordpress.com/2010/03/26/scientific-evidence-for-health-supplements-an-interactive-generative-data-visualization/
