parliamo di musica

boro

Utente
5 Maggio 2003
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klà&thecù,toccate generi che non sono per me[|)][:D]

comunque mi sono sempre piaciuti ad esempio i racerX,simphony X,king diamond(abigail è bellissimo)

ah, vi consiglio un album mostruoso di hm, si chiama(VA)no SWORD,e l'album è omonimo, eccellente 5 pugnali su metal shock,beppe riva docet
 

klaus meine

Utente
8 Febbraio 2006
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Cure, a che punto sei con gli FM? Guarda che stavolta ti stresso io eh[:D] NON PUOI perderteli[:p]

(VA)no SWORD?mmmm.. sicuro che siano mostruosi?[8)] Allora cerco pure questo!!



 

klimt

Utente
8 Febbraio 2006
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Anche per me la musica è una grande passione, ma non avevo mai lasciato post qui, dato che avevo avuto modo di vedere che si discuteva principalmente di hard rock, metal e generi simili; comunque dopo aver parlato con the cure e klaus, ho pensato di inserire questo intervento, riguardante un personaggio davvero unico nella storia dell'arte musicale che è Glenn Gould (peraltro ammirato anche da amici musicisti di genere h.rock),
allo scopo di farne conoscere meglio le qualità intrepretative, di render noti alcuni tratti dell'istrionico carattere e delle singolari doti umane e sopratutto, col fine di diffondere la sua musica.

A tal scopo, a piè di pagina ho collocato dei links che rimandano ad interpretazioni di eccezionale valore storico, non facilmente trovabili in commercio, in cui si può studiare la tecnica e tutti i particolari dello stile esecutivo del genio gouldiano.
In particolare consiglio (a chi fosse interessato) di aprire il secondo link, relativo alla interpretazione delle Variazioni Goldberg ove, grazie al movimento della telecamera ravvicinata, si potrà osservare da posizioni ravvicinatissime lo stile dell'artista e si potrà al contempo percepire il trasporto la grande suggestione emotiva che caratterizza la performance del pianista canadese (in special modo tra i minuti nove e dieci).





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-- Glenn Gould nasce in canada a Toronto, sulle rive del un lago Ontario, la madre anche'essa pianista dilettante, era parente del grande musicista scandinavo E. Grieg.
Glenn frequentò il Royal Conservatory of Music di Toronto dall'età di soli dieci anni e vi studiò pianoforte con Alberto Guerrero, organo con Frederick C. Silvester, e teoria musicale con Leo Smith.
È del 1945 la sua prima esecuzione pubblica (all'organo) e dell'anno successivo la sua prima apparizione con un'orchestra (la Toronto Symphony Orchestra) con l'esecuzione del Concerto per pianoforte No. 4 di Beethoven che riscosse un successo straordinario. Aveva 14 anni.




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La madre di glenn passava molto tempo al pianoforte durante la gravidanza, mentre il figlio era nel suo grembo, poichè era convinta che le vibrazioni acustiche delle onde sonore penetrassero la placenta (come in effetti avviene) e accarezzassero il feto.


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Questa scena è mirabilmente rappresentata nel film 32 piccoli film su glenn gould, in essa il regista si sofferma sulla sequenza di scene che pone a confronto l'immagine della madre che dolcemente suona il piano nel salotto della casa e l'immagine del lago (che si poteva scorgere dalle finestre di casa di glenn), col suo flusso e riflusso delle acque, proponendo la suggestiva comparazione dialettica tra le due scene, ovvero tra la cultura e la bellezza dell'arte della musica e quella della natura allo stadio incontaminato,.. con i suoi silenzi, ricolmi di suono.., come a suggerire la compenetrazione tra le onde della musica e quelle delle acque che, simbolicamente, richiamano anche il liquido amniotico in cui è immerso il feto.

Glenn a questo proposito disse: Mia madre suonava per me, quando ancora non ero alla luce, ma nel suo grembo..fu in quei momenti che io sono diventato un pianista.




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Gould, fu spirito acuto e indagatore, eccentrico ed analitico, caratterizzato da una passionalità intensa, non solo per la musica ma per tutti gli aspetti della vita, fu anticonformista in tutto e fino all'eccesso.



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Suonava quando cantava (a volte parlava anche come si può ascoltare nel link del secondo video, soffermandosi al nono minuto di esecuzione). Pur cercando disperatamente la perfezione del suono e dell'esecuzione (tanto che poteva passare settimane in sala di registrazione per incidere poi solo un minuto di musica o anche meno), inspiegabilemente lui sceglieva spesso di lasciare il suo flebile canto nella traccia sonora; gli ingegneri del suono, i tecnici i produttori, non riuscirono mai a dissuaderlo e rimanevano anch'essi stupefatti da questa profonda partecipazione emotiva e fisica che mostrava il pianista canadese nelle esecuzioni.

Glenn cantava e si dondolava sulla sedia costruita per lui dal padre (che continuò a usare sempre anche quando era semidistrutta) esprimendo trasporto ed una trans estatica che non possono che suggestionare coloro che ascoltano o che guardano le sue esecuzioni.

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Fu prima di tutto un antidivo, non gli importava nulla dei soldi, del successo, degli onori. Diceva di non sopportare le gerarchie che invece di unire, dividevano il mondo in classi , odiava termini preconfezionati che implicavano un dover essere, quali l'artista e il pubblico, sosteneva che i concerti servissero per far esibire gli esecutori a mò di scimmie ammaestrate per far divertire politici e classi privilegiate aggiungendo che ciò mortificava la sua indole creativa; per questo si ritirò nel 64 dalla carriera concertistica (a 32 anni) scegliendo di affidare le sue esecuzioni esclusivamente a dischi in vinile, registrazioni e programmi radiofonici.
Si battè perchè le barriere ideologiche, politiche e sociali crollassero e fu il primo pianista nord americano a esibirsi in unione sovietica nel 1957 in piena guerra fredda.

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Non andava mai a cene o ad incontri con i cosiddetti vip, con star o politici (preferiva fermarsi nei fast-food dove amava ascoltare contemporaneamente i diversi discorsi delle persone comuni che parlavano dei loro problemi d'ogni giorno, sovrapponendone i toni nella sua mente e dirigendo quella composizione di vita, con la mano destra, solfeggiando e imponendo un ritmo , alla stregua un direttore d'orchestra), utilizzò tale capacità analitica (che egli definiva radio contrappunto) per la realizzazione dei suoi singolari documentari. Concedeva raramente interviste, ma quelle poche si rivelavano anticonformiste e di rara finezza intellettuale.


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Amava la solitudine, gli animali e la natura; tra i suoi documentari sono di grande interesse: The Solitude Trilogy (Trilogia della solitudine), The Latecomers (I ritardatari), su Terranova; e The Quiet in the Land (Il riposo in campagna), tutti realizzati con la tecnica del radio contrappunto (tecnica peraltro del tutto ardita e tecnicamente complessa, visto che occorreva sovrapporre le traccie manualmente, dato che a quel tempo non esisteva la possibilità di sovrapposizione digitale dei suoni).

Gould amava la natura ed i paesaggi, poichè sosteneva che un particolare tipo di luogo, potesse plasmare certi lati del carattere, formando la personalità d'un individuo.

Cosicchè un ambiente particolare come quello del nord america, ove dominava il grande freddo, il bianco dei ghiacci e la rifrazione luminosa del riverbero dei cristalli di neve, poteva sensibilizzare alcuni tratti della percezione, favorendo la capacità di ricezione dell' intima armonia di suoni e colori ;come un continuum tra natura e cultura.
Egli, si sentiva come una estesione di quel paesaggio, sentiva che il grande freddo avesse plasmato una parte del suo spirito geniale, per questo volle realizzare un documentario intitolato: The idea of the nord.



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the cure

Utente
7 Ottobre 2005
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Hola Caro Klimt! Ho letto con piacere ed interesse il tuo post, è questo lo spirito giusto! Bisogna scambiare esperienze differenti perchè solo così si progredisce! ammetto che non conoscevo Glenn Gould e non lo avrei mai potuto conoscere se non avessi letto queste righe. Darò un occhio con piacere ai vari links!
 

paolina

Utente
21 Aprile 2006
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Vivaldi ragazzi...il mitico Antonio!
quando sento L'estate mi viene una pelle d'oca alta un metro!
...no...che schifo di immagine...[xx(]

comunque...VIVA IL VIVA!!! [8)]
 

klaus meine

Utente
8 Febbraio 2006
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Bellissimo post Klimt[:)] Neanche io conoscevo questo musicista, pur amando la musica classica (Bach in particolar modo!) Dalla perizia col quale hai parlato di lui, si intuisce un amore sincero per la musica, e in particolar modo per questo interprete, che deve averti comunicato davvero tanto con le sue note! Proverò anche io a fare un piccolo viaggetto nel suo mondo, per vedere cosa si può scoprire[;)]


 

brianmay

Utente
6 Giugno 2006
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grazie klimt...
allora ti dico ke nn conoscevo questo artista...anke se ho una conoscenza mudicale rapportata all eta ke ho abbastaza ampia...
il personaggio ed il suo carattere m piacciono molto..
ho ascoltato ieri ed oggi molti minuti dei link ke c hai dato...devo dirti ke mi hai beccato nel momentop in cui mi sto interessando ai grandi pianisti...pu suonando la chitarra ritengo opportuno allargare il proprio orizzonte musicale cn nuovi suoni ed immagini, nuove realtà...
ha un tocco delizioso (per quel ke posso intendermene) e una velocita d esecuzione e pulizia del suono ottime....questo è pur sempre il mio modesto parere..t ringrazio klimt...
 

klimt

Utente
8 Febbraio 2006
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Grazie a Klaus [;)](non sapevo che amassi anche la musica classica e in particolare J.S.Bach e mi fa piacere apprenderlo) a the Cure e a BrianMay (un giorno verrò a sentirvi suonare [:)]).

Devo dire che ho cercato di evitare di inserire un post di musica classica, piuttosto ho preferito creare un mess. di tipo divulgativo (cercando un confronto tra generi, come sostiene the cure). Sopratutto ho voluto porre l'accento sul sentimento per la musica che, ovviamente, non è diviso in generi e sul trasporto che essa provoca, non solo negli strumentisti, ma in tutti coloro che hanno una sensibilità musicale.



Naturalmente non è stato difficle percepire tutta la mia ammirazione per il pianista canadese.

Devo dire che raramente ho avuto modo di osservare un tale livello di genialità in un artista, ma sopratutto mi ha affascinato il fatto che in gould erano presenti nella stessa individualità, poliedrici elementi, come degli estremi a prima vista del tutto inconciliabili che caratterizzavano il genio gouldiano, come una sorta di concordia discors.


Sono chiaramente avvertibili l'ethos del tutto apollineo che domina la qualità dell'esecuzione musicale, contraddistinta dalla evidente perfezione interpretativa e dal cristallino nitore di suono e l'eros, quasi dionisiaco che si manifesta nel modo in cui glenn utilizzava lo strumento, cantando, sussurando a volte dondolandosi come in una danza sulla tastiera del piano (cosa che peralto andava completamente contro la rigida etichetta cui doveva attenersi un concertista).

Molti si chiedevano perchè ciò accadesse, tanti si domandavano il perchè di queste volute imperfezioni nel suono, da parte di colui che viveva per trovare la perfezione nell'espressione musicale.

Questo avveniva perchè Glenn considerava il suo strumento come un estensione del proprio essere, come qualcosa di vivo. Mentre suonava lui non era un distaccato, attento e freddo esecutore; bensì diventava un estensione dello strumento e della stessa musica che interpretava. Dunque cantava, come fa lo strumento e sussurrava per comunicare il proprio trasporto emotivo, così come probabilmente aveva fatto il compositore che secoli prima aveva ideato quel pezzo e ancora, si muoveva quasi danzando; come a suggerire la compenetrazione tra tutti questi elementi.

Era questa totale identificazione che rende unica la performance Gouldiana. A tal proposito mi viene in mente una frase di Rainer Maria Rilke tratta dai Sonetti a Orfeo:
Se ti è amaro il bene...diventa vino.


Ma sopratutto mi hanno colpito le sue doti umane, davvero singolari in un concertista.
Una volta un intervistatrice gli chiese: Sig. Gould, a suo avviso per cosa dovrebbe vivere un artista,.. per avere fama? La visibilità mediatica? Molto denaro?
- Lui si meravigliò che tra le possibili risposte non ci fosse quella che aveva in mente e rispose con una domanda:
..Non dovrebbe farlo per amore?..


Non a caso una giovane scrittrice che apprezzo (Isabella Santacroce la stessa della mia firma), anch'essa come Gould anticorfomista e radicale, ma capace di rari slanci poetici, ha scritto: Se potessi reincarnarmi, fra tanti uomini ed donne..vorrei nascere di nuovo, per essere glenn gould.
 

paolina

Utente
21 Aprile 2006
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Citazione:Messaggio inserito da Batgirl
Grande, Paolina!!!
Ecco, Vivaldi io conosco!!! Oggi mi sento Beethoven!!![xx(]


Bat...hai mai sentito le 11 versioni della Sarabanda del nostro Antonio?
anche se io preferisco ancora quella di Hendel.

Raga'...ho trovato le canzoni che mi avete consigliato (tranne Never ending nightmare...era dai tempi di Belive dei Savatage che...che belle!
grazie. [:X]
 

the cure

Utente
7 Ottobre 2005
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Caro Klimt, neanche a farlo apposta ho dei seri problemi con l'audio del mio pc! Non va più, ****! Sto facendo di tutto ma credo sia qualcosa di importante. C'è la possibilità di scaricare qualcosa???

Paolina Cara hai quindi sentito i Grave Digger??? la canzone è realmente bella!!!
Brava, continua così!
 

klimt

Utente
8 Febbraio 2006
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Ciao the Cure [:)], come dicevo i links rimandano a un elenco di video che dovrebbero essere tutti scaricabili sull'hard disk
 

the cure

Utente
7 Ottobre 2005
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Nell'attesa di potermi godere come si deve i video scaricati di Glenn Gould, segnalo il nuovo lavoro dei sempreverdi Motorhead.
Lemmy ormai ha sessant'anni ma sa far bene il suo mestiere!
E' un buon album, migliore del precedente e si ascolta con piacere.
Una vera icona del rock and roll che sforna albums per avere la scusa di continuare a rimanere perennemente in tour!
 

klaus meine

Utente
8 Febbraio 2006
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Se amate la musica classica (piccolo aiuto: soprattutto quella barocca) vi propongo un giochetto: provate ad ascoltare la bellissima prisoner of your love di malmsteen, e ditemi se vi ricorda qualche canzone del succitato genere (o sono solo le mie orecchie a giocarmi brutti scherzi[;)])