Opinioni su terapia

VperVenditti

Utente
11 Dicembre 2020
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Qualcuno sa spiegarmi cosa sono queste Annurmets forte?
Ovviamente presumo siano le solite compresse "rinforzate", ma io finora ho usato solo la versione normale, che assumo tuttora.
Soprattutto se davvero sono utili e hanno qualcosa in più dell'altre.
Grazie
 

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antoine_live

Utente
24 Giugno 2018
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L'ho comprato, ci sono due € di differenza con la versione normale.
Però non ho ancora capito se è migliore l'Annurmets o l'Annurkaps. Se ho capito bene l'unica differenza è che in quest'ultimo c'è anche lo zinco.
A parte ovviamente che nell'Annurmets forte c'è più concentrato di melannurca, e quindi più prostaglandine.
 

proxy

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12 Febbraio 2003
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L'ho comprato, ci sono due € di differenza con la versione normale.
Però non ho ancora capito se è migliore l'Annurmets o l'Annurkaps. Se ho capito bene l'unica differenza è che in quest'ultimo c'è anche lo zinco.
A parte ovviamente che nell'Annurmets forte c'è più concentrato di melannurca, e quindi più prostaglandine.
Sono tutte uguali, stesso produttore,in questo tipo di integratore conta solo l'estratto,il resto è solo per poterlo vendere come integratore per capelli
Il dosaggio 1000 mg,lo consiglio come boost nel primo mese.
Alla fine noi ci eravamo già mossi con la nostra versione plus 800+ 200
(Mela Annurca campana IGP (800 mg/die) con aggiunta di ulteriore estratto di mela titolato al 4% in procianidina B2 (200 mg/die)
 

antoine_live

Utente
24 Giugno 2018
249
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Sono tutte uguali, stesso produttore,in questo tipo di integratore conta solo l'estratto,il resto è solo per poterlo vendere come integratore per capelli
Il dosaggio 1000 mg,lo consiglio come boost nel primo mese.
Alla fine noi ci eravamo già mossi con la nostra versione plus 800+ 200
(Mela Annurca campana IGP (800 mg/die) con aggiunta di ulteriore estratto di mela titolato al 4% in procianidina B2 (200 mg/die)

Ti volevo chiedere anche questo: nella mia terapia orale fatta di Ajuga e antidht vitaminity, alternati, sto includendo anche degli amminoacidi e arginina. E ovviamente la Melannurca già inclusa. Prendo tutto la mattina a stomaco vuoto.
L'arginina come si sa ha anche altri effetti collaterali...piacevoli, visto che qui si parla sempre di sides.
Di solito la prendo la sera prima di andare a letto, come sarebbe corretto, ma quando salto un'assunzione serale la prendo di mattina in contemporanea con gli alti prodotti.
A proposito di arginina ne ho provate diverse di marche, quella con cui mi trovo meglio e che da i migliori risultati in fatto di surplus erettivo, garantito, è quella di Eurosup, una marca italiana credo con sede a Padova.
Comunque la mia domanda era se è corretto prendere tutto insieme come ti ho descritto. Io presumo di si visto che si tratta di prodotti con funzioni diverse.
 

proxy

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12 Febbraio 2003
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Ti volevo chiedere anche questo: nella mia terapia orale fatta di Ajuga e antidht vitaminity, alternati, sto includendo anche degli amminoacidi e arginina. E ovviamente la Melannurca già inclusa. Prendo tutto la mattina a stomaco vuoto.
L'arginina come si sa ha anche altri effetti collaterali...piacevoli, visto che qui si parla sempre di sides.
Di solito la prendo la sera prima di andare a letto, come sarebbe corretto, ma quando salto un'assunzione serale la prendo di mattina in contemporanea con gli alti prodotti.
A proposito di arginina ne ho provate diverse di marche, quella con cui mi trovo meglio e che da i migliori risultati in fatto di surplus erettivo, garantito, è quella di Eurosup, una marca italiana credo con sede a Padova.
Comunque la mia domanda era se è corretto prendere tutto insieme come ti ho descritto. Io presumo di si visto che si tratta di prodotti con funzioni diverse.
Se già prendi annurca gli aminoacidi sono in più, quindi già qui puoi togliere qualcosa
Poi non capisco il senso di prendere Ajuga e anti DHT alternati.
 

antoine_live

Utente
24 Giugno 2018
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Se già prendi annurca gli aminoacidi sono in più, quindi già qui puoi togliere qualcosa
Poi non capisco il senso di prendere Ajuga e anti DHT alternati.

Alternati nel senso che prima finisco una confezione poi uso l'altra, non che li prendo a giorni alterni.
 

VperVenditti

Utente
11 Dicembre 2020
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Aggiornamento:
Ho sentito il mio tricologo per telefono, per cercare di chiarire i miei dubbi. Probabilmente però siamo punto e a capo…
Il problema principale era la diagnosi: Miniaturizzazione U.F., che a detta del dottore non significa per forza AGA, come direbbe un normale dermatologo (testuali parole). Quello che mi perplimeva era quindi la vastitá della diagnosi: a fronte di un sintomo così poco indicativo, quale sarebbe il mio problema? Come posso valutare i trattamenti offerti?
Una volta postogli il quesito, prima di addentrarmi nella diagnosi, mi precede enunciando: “Ipotrichia estrone carenziale, giusto?”
Rispondo di no, non capendo se mi stesse confondendo con un altro paziente o se si riferisse a me, rifacendosi a una diagnosi più precisa maturata a posteriori rispetto al referto.
Cercando di capirci qualcosa chiedo per l’ennesima volta se la mia condizione é dovuta a effluvio o a qualche stadio iniziale di AGA; mi viene risposto finalmente che il disturbo nasce dal protrarsi di un effluvio anormale e che non sarebbe corretto, al momento, di imputarlo all’AGA.
Mi viene riferito che in base alla VDS eseguita durante la prima visita, i capelli presentavano tutte le strutture fisiologiche e che per il momento non se la sarebbe sentita, in maniera oggettiva, di imputare il mio problema ad un androgenetica; oltretutto non é stata notata nessuna attività ormonale a livello del bulbo, attualmente. Inoltre, mi viene ribadito che facendo almeno i trattamenti integrativi prescritti, essendo ancora giovane, arriverei pronto a un’eventuale androgenetica, tra 4-5 anni, prima che l’effluvio sfoci in alopecia.

Sicuramente io sono pesante, ma in base alle mie conoscenze (sicuramente non paragonabili a quelle di un medico), vorrei porvi le seguenti domande:

1) L’ipotrichia estrone carenziale sarebbe una patologia esclusiva delle persone di sesso femminile o sta anche ad indicare il pattern di diradamento femminile che si manifesta, più raramente, anche negli uomini?

2) Non ho capito la cautela con cui viene trattata la componente temporale della mia situazione - perché continuamente rimandare a un futuro prossimo, quando mi pare di capire che l’AGA la si debba poter diagnosticare anche agli stadi più lievi?
Sono io che mi faccio i viaggi o potrebbe essere uno di quei dottori che non diagnosticano AGA fino a quando non si presenta un NW4?
Potrebbe essere invece cautela giustificata dalla familiarità, giá confermata in visita, con l’AGA?
Non riesco a capire se sia troppo prudente o troppo conservativo nei miei confronti, quando io vorrei semplicemente una diagnosi chiara, scritta nero su bianco.

3) non ho idea di come un effluvio possa sfociare in alopecia androgenetica, mi sembrava che la patogenesi delle due condizioni forse totalmente separata.

A fronte di tutto questo, devo ammettere di essere stato sciocco a non chiedere il motivo della prescrizione della Serenoa, che per carità non mi pesa affatto (anzi), ma stando a quanto detto fino ad ora, non ne avrei bisogno, ’non avendo’ AGA.
Potrei ipotizzare che sia un approccio preventivo, ma mi sembra di capire che non sia una strategia valida per un AGA, che ha un meccanismo di manifestazione ben diverso.
Se riusciste ad illuminarmi voi, mi fareste un favore immenso.
 

VperVenditti

Utente
11 Dicembre 2020
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Dopo un paio di giorni a meditarci sopra, penso proprio che abbandoneró il mio attuale tricologo, che personalmente non mi soddisfa. Sicuramente integreró le due carenze (Vitamina D e Zinco) come da ricetta, ma a fronte della poca chiarezza non ho intenzione di intraprendere un trattamento da altri 3 integratori (da 90€ al mese, non contando esami e visite).

Sinceramente non capisco perché dovrei prendere la Serenoa se come dice non ho AGA, non capisco perché dovrei prendere un integratore come il Dedalox (per il sistema immunitario…) e spendere 40€ per altri SEI mesi per l’Annurmets, se non mi è chiaro a cosa possano servire, non avendo una chiara diagnosi (nonostante le mie richieste di spiegazione e ricerca di alleanza terapeutica).

Sono molto deluso.
 

VperVenditti

Utente
11 Dicembre 2020
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8
15
Ho letto meglio il mio referto, e indirettamente, potrebbe essermi stata diagnosticata alopecia psicogena. Gli indizi sparsi riguardo il mio somatizzare ed avere notevoli incidenze, unite alla fugacemente citata “ipotrichia estrone carenziale”, mi fanno presumere di avere questo pattern - e spiegherebbe in parte l’impuntarsi da parte del mio tricologo di non diagnosticarmi AGA, e forse anche la smisurata componente integrativa.
Conoscendo il mio temperamento, non nego che potrebbe essere abbastanza realistico.
Mi sembra l’unica ipotesi possibile, anche a fronte dei trattamenti offerti: un’infinita serie di nutraceutici da assumere per arginare un tipo di alopecia che sconfina le classiche definizioni e terapie.

E il fatto di non dirmelo fuori dai denti, secondo il mio medico, mi avrebbe dovuto tranquillizzare e stressare di meno?
 

VperVenditti

Utente
11 Dicembre 2020
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Effettivamente, questo ragionamento è anche congruo al discorso che mi fece al telefono il tricologo, che non escludeva questa mia perdita di capelli all’insorgere di un eventuale AGA tra 4-5 anni, essendo AGA e Psicogena due condizioni patogeneticamente distinte (da quello che ho capito); anche se mi sembra che l’argomento sia abbastanza controverso e c’è chi tratta la psicogena farmacologicamente, proprio come una androgenetica, a differenza del mio dottore.
 

vivanco

Utente
2 Settembre 2018
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Roma
Ho letto meglio il mio referto, e indirettamente, potrebbe essermi stata diagnosticata alopecia psicogena. Gli indizi sparsi riguardo il mio somatizzare ed avere notevoli incidenze, unite alla fugacemente citata “ipotrichia estrone carenziale”, mi fanno presumere di avere questo pattern - e spiegherebbe in parte l’impuntarsi da parte del mio tricologo di non diagnosticarmi AGA, e forse anche la smisurata componente integrativa.
Conoscendo il mio temperamento, non nego che potrebbe essere abbastanza realistico.
Mi sembra l’unica ipotesi possibile, anche a fronte dei trattamenti offerti: un’infinita serie di nutraceutici da assumere per arginare un tipo di alopecia che sconfina le classiche definizioni e terapie.

E il fatto di non dirmelo fuori dai denti, secondo il mio medico, mi avrebbe dovuto tranquillizzare e stressare di meno?
Tra l'altro, che io sappia, la psicogena è semplicemente una AGA classica avente un pattern particolare e aggravata dal fattore psicologico.
Coerentemente, non scorderò mai quello che mi disse Hasson al consulto:" la c.d. Alopecia psicogena non è altro che una classica AGA nonché una invenzione di alcuni dermatologhi italiani". Così mi disse
 

VperVenditti

Utente
11 Dicembre 2020
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Tra l'altro, che io sappia, la psicogena è semplicemente una AGA classica avente un pattern particolare e aggravata dal fattore psicologico.
Coerentemente, non scorderò mai quello che mi disse Hasson al consulto:" la c.d. Alopecia psicogena non è altro che una classica AGA nonché una invenzione di alcuni dermatologhi italiani". Così mi disse

Ho letto di opinioni discordanti anche su questo forum, giustamente a livello medico ogni specialista procede con le proprie convinzioni, nel bene o nel male.
Purtroppo per noi, è medicina e non matematica…
Sembrerebbe che nella psicogena il meccanismo di attivazione sia diverso da quello dell’AGA ma che il decorso poi alla fine sia lo stesso - la calvizie - passando per delle cascate ormonali di cui so molto poco.
 
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VperVenditti

Utente
11 Dicembre 2020
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Quello che mi sarei evitato volentieri invece è il dover cercare di estrapolare io (che non sono nessuno), delle diagnosi realistiche a fronte di quanto riferitomi e prescrittomi, è davvero frustrante.
Il mio quadro presenta miniaturizzazione ma mi è stato detto che a livello follicolare il bulbo non presentava azione ormonale, che alla VDS i capelli presentavano tutte le componenti (guaine, fusto…) in salute… peró poi tra integratori e i nutraceutici è stata inserita la Serenoa. Evidentemente per tamponare il DHT.

le opzioni sono due: o il mio medico diagnostica AGA solo alle persone ormai calve, oppure esclude che la mia condizione rientri nella classica androgenetica e la tratta come una condizione parafisiologica (ed è per questo che ho ipotizzato sia una psicogena).
Nella prima email di chiarimento, peró, io avevo avanzato anche quest’ipotesi, che non ha ricevuto risposte, se non la solita: ho i capelli malati, che cresceranno sempre più deboli e scopriranno sempre più la cute MA questo non significa che io abbia AGA, anche a fronte della famigliaritá e la miniaturizzazione.
 

proxy

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12 Febbraio 2003
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Io ti ho consigliato cosa fare il 10 Luglio fallo attendi tre quattro mesi e vedi come va.
Se tu fissi non ne esce più, credimi
 
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antoine_live

Utente
24 Giugno 2018
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Volevo fare il punto della situazione nel mio caso, e sentire le vostre opinioni.
Sono esattamente 3 mesi che ho iniziato la cura in modo giornaliero e senza pause, cosa che invece facevo prima, purtroppo.
Faccio presente che non uso farmaci, perlomeno per ora:
I prodotti sono esattamente questi, per la maggior parte già descritti i altri post:

Orale:
Vitaminity Ajuga, prima prendevo l'antdht semopre Vitaminity, Annurmets forte, Biotina Iesi, Arginina, amminoacidi Euramin. Poi ogni tanto vitamin complex.
Topici:
Procapil, The Ordinary Hair, Annurmets lozione (che ora ho sospeso visto che molti di voi dicono che è inutile e ho voluto dar retta), e ora ultimamente ho acquistato il Panthrix, avendo letto in vari articol che Procapil e Redensyl usati insieme sono una bella sinergia.

Ma a prescindere dalla cura chiedo questo:
Io avevo e ho una forte diradamento tipico da Aga, certificato anche da tricologo, ma vedo che ora c'è una certa ricrescita in alto nella porzione fino al vertice essendoci diversi capelli visibili in fase di crescita, veri non vellus, mentre dietro dal vertice in poi ho ancora la tipica chiazza, nel mio caso tra l'altro è irregolare non tipicamente circolare, che invece mi pare non ne voglia sapere di riempirsi. O perlomeno a occhio di pare di non vedere nulla.
Possibile che la cura possa agire in una zona e nell'altra no?
Leggendo qui su vari post c'è qualcuno che dice che è più difficile la ricrescita sulle tempie, ma nel mio caso appunto non pare così.
 

VperVenditti

Utente
11 Dicembre 2020
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8
15
Volevo fare il punto della situazione nel mio caso, e sentire le vostre opinioni.
Sono esattamente 3 mesi che ho iniziato la cura in modo giornaliero e senza pause, cosa che invece facevo prima, purtroppo.
Faccio presente che non uso farmaci, perlomeno per ora:
I prodotti sono esattamente questi, per la maggior parte già descritti i altri post:

Orale:
Vitaminity Ajuga, prima prendevo l'antdht semopre Vitaminity, Annurmets forte, Biotina Iesi, Arginina, amminoacidi Euramin. Poi ogni tanto vitamin complex.
Topici:
Procapil, The Ordinary Hair, Annurmets lozione (che ora ho sospeso visto che molti di voi dicono che è inutile e ho voluto dar retta), e ora ultimamente ho acquistato il Panthrix, avendo letto in vari articol che Procapil e Redensyl usati insieme sono una bella sinergia.

Ma a prescindere dalla cura chiedo questo:
Io avevo e ho una forte diradamento tipico da Aga, certificato anche da tricologo, ma vedo che ora c'è una certa ricrescita in alto nella porzione fino al vertice essendoci diversi capelli visibili in fase di crescita, veri non vellus, mentre dietro dal vertice in poi ho ancora la tipica chiazza, nel mio caso tra l'altro è irregolare non tipicamente circolare, che invece mi pare non ne voglia sapere di riempirsi. O perlomeno a occhio di pare di non vedere nulla.
Possibile che la cura possa agire in una zona e nell'altra no?
Leggendo qui su vari post c'è qualcuno che dice che è più difficile la ricrescita sulle tempie, ma nel mio caso appunto non pare così.

Guarda, non sono così esperto da poterti rispondere in maniera esaustiva, se è un mio parere che chiedi.

La miniaturizzazione dei capelli dovuta ad AGA ha un meccanismo ben preciso e va ostacolata con le molecole che impediscono al testosterone di venire metabolizzato in DHT e provocare quella reazione a catena che porta prima alla miniaturizzazione del bulbo (e poi alla morte del follicolo); bloccando questo processo è possibile fermare il fenomeno di diminuzione dei diametri.

Se la miniaturizzazione da AGA è l’unica causa del tuo diradamento, allora la cura dovrebbe agire in maniera uniforme: diverso è se la zona interessata è soggetta anche ad effluvio, che invece non è legato strettamente agli androgeni, che comporta una desincronizzazione dei cicli di vita del capello, che appare quindi più rado. In quest’ultimo caso bisognerebbe ristabilire il ciclo vitale dei capelli in modo che crescano e cadano in maniera meno randomica, per la salute del cuoio in primis e per riempire fisiologicamente i diradamenti.

L’AGA peró si manifesta con determinati pattern specifici, e inizialmente (nella maggioranza dei casi) si concentra nella zona della chierica, per poi estendersi alle altre zone del cuoio capelluto; quello che descrivi non potrebbe essere semplicemente dovuto al fatto che essendo quella zona molto sensibile agli androgeni, sia stata soggetta all’azione androgena per più tempo del resto dei capelli e quindi è semplicemente meno folta di tutto il resto, avendo più capelli miniaturizzati, con un grado di miniaturizzazione più elevato?
Più un capello peggiora in qualità, più tempo ci metterà a tornare in salute - e non è assicurato che possa tornare perfettamente integro.
C’è anche da dire peró che diverse volte ho sentito dire che i capelli nella zona del vertice sono i migliori risponditori in assoluto, in quanto (idealmente) bersagliati esclusivamente dal DHT, che è una delle poche concause della caduta dei capelli su cui si può concretamente mettere mano attraverso le cure - integrative o medicinali - come già stai blandamente facendo attraverso l’Ajuga.

Le tempie sono un discorso a parte poiché il loro arretramento e diradamento, nel 90% dei casi, è relativo all’azione del testosterone e non al DHT, e quindi non rispondono alle cure - che appunto impediscono al T di trasformarsi in DHT.
 

antoine_live

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24 Giugno 2018
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Non c'è nessuno effluvio, ora specialmente che sono in cura perdo pochissimi capelli.
Semplicemente c'è un forte diradamento che come detto è soprattutto nella zona posteriore, la chierica come giustamente hai precisato.
Non che al vertice e alle tempie non ci sia, ma si nota meno, sia perchè oggettivamente lì come descritto un pò di ricrescita c'è, sia perchè ovviamente quando guardi i capelli in quel punto è chiaro che vedendoli in "parallelo" agli occhi lo noti meno. Sulla cherica invece la vista è del tutto perpendicolare ed ovviamente si nota ancora di più.
Quindi domandavo il perchè di questa differenza che c'è anche vedendoli dall'alto.
Sicuramente sono intervenuto tardi, vista anche la mia età non giovanissima, perchè il diradamento c'era da un bel pò ma mi "accontentavo" non si notasse troppo, soprattutto zona chierica. Sono stato poco previdente, forse perchè pensavo che a me non capitasse avendo ormai passato gli anta, e invece è successo.
Sulle cause dell'aga, se lo è come mi ha diagnosticato anche il tricologo, io ho una mia idea, e cioè che dipende soprattutto dallo stress, visto che io sono una persona ansiosa e facilmente suscettibile alle tensioni.
Poi che questo si trasformi in aga e/o abbia i sintomi dell'aga è un altro discorso, ma non credo che sia una cosa ereditaria, anche perchè mio padre non era calvo.

Comunque come detto sono 3 mesi che finalmente faccio una cura continuativa, quela descritta nel post precedente, senza perdere un colpo, era l'ora.
Tu ritieni che dopo 3 mesi anche sulla chierica dovrebbe cominciare a vedersi qualcosa, oppure ci vuole più tempo o dipende da altri fattori anche personali?
Ripeto che per ora se ho ottenuto qualcosa l'ho fatto senza l'uso di farmaci.
 
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VperVenditti

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11 Dicembre 2020
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Secondo me è già un buon risultato avere una ricrescita di questo tipo solo al terzo mese, soprattutto senza farmaci (solitamente si parla di risultati nell’arco di sei mesi - sia per questioni legate alle molecole integrate, ma soprattutto per i ritmi biologici del turnover cellulare dei bulbi). Quello che puoi aspettarti secondo me è un miglioramento della salute del capello che riguadagnando in diametro sarà più coprente e farà tutta la differenza del mondo, anche senza una ricrescita - che è un pò più difficile da ottenere se hai agito poco tempestivamente. A maggior ragione, se ritieni che la tua caduta sia indotta da una componente psicologica, anche solo il fatto di prenderti cura di questa tua condizione aiuta, come sicuramente aiutano anche gli integratori che stai prendendo.

Per quanto riguarda la diagnosi vera e propria, ovviamente non sono nessuno per pronunciarmi, però da quello che mi risulta l’AGA è poligenica e multifattoriale, cioè può essere ereditata da ogni ramo genealogico; e soprattutto non è esclusivamente genetica, ma bensì legata al tuo specificissimo equilibrio ormonale: quella che si eredita è una predisposizione, quindi lo stato dei capelli dei tuoi famigliari è indicativo fino a un certo punto, poichè potrebbero essere dei calvi latenti o avere condizioni parafisiologiche al limite tra la normalità e condizioni come l’ipotrichia - che degenera con l’età ma non sfocia necessariamente in calvizie.

Se effettivamente non hai famigliarità con AGA, però, il tuo sospetto, secondo quanto ho appreso leggendo gli iter diagnostici del SITRI, è giustificato: in questi casi lo specialista - ammesso che abbracci questa filosofia “controversa” - dovrebbe diagnosticarti la cosiddetta Psicogena e non AGA.
Quello che bisogna fare in questi casi però è fare meno ragionamenti possibili e affidarsi al proprio medico curante, visto che gli argomenti sono assai complessi e c’è bisogno di una serie di competenze approfondite e, soprattutto, di tanta esperienza sul campo.

Lo specifico perchè io in primis mi sono trovato più volte ingarbugliato in ipotesi e teorie (e questo thread ne è la prova vivente), e quindi nel dubbio e nella sfiducia del mio medico: condizione che non mi ha portato da nessuna parte, poichè ho conoscenze limitate e pochissima voce in capitolo.
Infatti da una settimana ho cominciato tutte le cure prescrittemi e nutro una rinnovata fiducia nella mia condizione tricologica.
 
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antoine_live

Utente
24 Giugno 2018
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Secondo me è già un buon risultato avere una ricrescita di questo tipo solo al terzo mese, soprattutto senza farmaci (solitamente si parla di risultati nell’arco di sei mesi - sia per questioni legate alle molecole integrate, ma soprattutto per i ritmi biologici del turnover cellulare dei bulbi). Quello che puoi aspettarti secondo me è un miglioramento della salute del capello che riguadagnando in diametro sarà più coprente e farà tutta la differenza del mondo, anche senza una ricrescita - che è un pò più difficile da ottenere se hai agito poco tempestivamente. A maggior ragione, se ritieni che la tua caduta sia indotta da una componente psicologica, anche solo il fatto di prenderti cura di questa tua condizione aiuta, come sicuramente aiutano anche gli integratori che stai prendendo.

Per quanto riguarda la diagnosi vera e propria, ovviamente non sono nessuno per pronunciarmi, però da quello che mi risulta l’AGA è poligenica e multifattoriale, cioè può essere ereditata da ogni ramo genealogico; e soprattutto non è esclusivamente genetica, ma bensì legata al tuo specificissimo equilibrio ormonale: quella che si eredita è una predisposizione, quindi lo stato dei capelli dei tuoi famigliari è indicativo fino a un certo punto, poichè potrebbero essere dei calvi latenti o avere condizioni parafisiologiche al limite tra la normalità e condizioni come l’ipotrichia - che degenera con l’età ma non sfocia necessariamente in calvizie.

Se effettivamente non hai famigliarità con AGA, però, il tuo sospetto, secondo quanto ho appreso leggendo gli iter diagnostici del SITRI, è giustificato: in questi casi lo specialista - ammesso che abbracci questa filosofia “controversa” - dovrebbe diagnosticarti la cosiddetta Psicogena e non AGA.
Quello che bisogna fare in questi casi però è fare meno ragionamenti possibili e affidarsi al proprio medico curante, visto che gli argomenti sono assai complessi e c’è bisogno di una serie di competenze approfondite e, soprattutto, di tanta esperienza sul campo.

Lo specifico perchè io in primis mi sono trovato più volte ingarbugliato in ipotesi e teorie (e questo thread ne è la prova vivente), e quindi nel dubbio e nella sfiducia del mio medico: condizione che non mi ha portato da nessuna parte, poichè ho conoscenze limitate e pochissima voce in capitolo.
Infatti da una settimana ho cominciato tutte le cure prescrittemi e nutro una rinnovata fiducia nella mia condizione tricologica.

Io mi sono affidato a un tricologo conosciutissimo soprattutto qui, ma meglio non mi pronunci direttamente in quello che penso sarei molto sgradevole.
Controllo di 2 minuti non di più per vedere la condizione dei capelli, non esagero, 15 minuti totale si e no visita totale.
Praticamente c'è voluto più tempo solo per stampare quei 3 fogli con la cura orale e topica già predisposta presa pari dal computer, che il controllo sui miei capelli.
Non ho avuto tempo nemmeno di fare qualche domanda che avevo preparato, solo accenni, che mi ha accompagnato "gentilmente" alla porta per far entrare il successivo.
Una cosa veramente scandalosa e che fa rabbia, vista anche la tariffa richiesta.
Praticamente è servito solo a fare la prescrizione obbligatoria di minox e fina, che poi in realtà finora non ho usato perchè ho deciso di fare di testa mia, sulla mia testa.
A prescindere che questo si giusto o sbagliato, vedremo.