"Odio i ragazzi pelati"

Utente1988

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no dai, a 30 anni si è obiettivamente non più giovani, direi dopo i 28 anni è abbastanza comune essere diradati, fa parte dell'invecchiamento
 

Utente1988

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12 Febbraio 2019
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essere giovani significa essere ragazzi e non adulti (nell'aspetto, nella cultura, nello stile di vita). Sta sera vai in discoteca e chiedi a un ragazzo di 21 anni se sei giovane.

Anche io se chiedessi a mio zio se sono giovane mi direbbe che sono nel fiore degli anni hehe
 

simwe9one

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10 Settembre 2018
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COMO
Si ma a quell'età non hai la percezione dell'età altrui, anche io a 18-20 anni pensavo , vedendo mio fratello e i suoi amici, che erano vecchissimi eppure avevano 26-28 anni all'epoca, uno di 40 lo classificavo come persona che poteva essere mio papà, non hai bene la percezione dell'età altrui.
 
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Utente1988

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12 Febbraio 2019
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il concetto è che la giovinezza è solo una convenzione, non è che ci sia un'età biologica precisa (diciamo che dai 23-25 anni si attiva il processo di invecchiamento, ma per un medico un quarantenne è classificabile come soggetto giovane), in società che richiedono un alto livello di responsabilizzazione (paesi poveri dove si lavora subito e non c'è istruzione) si è già abbastanza uomini a 15 anni, mentre in società - chiamiamole - lassiste, ricche e dove lavoro non manca uno può anche programmare la propria vita con più calma e più in là negli anni (conosco un uomo di sessant'anni che ha un figlio di 10 anni!). La questione della giovinezza infatti è entrata prepotentemente nella retorica di questi ultimi anni perché si sta assistendo al crollo della Società del Benessere, e si vede come un ragazzo finito il liceo non può davvero perdere più tempo ma deve responsabilizzarsi il più presto per evitare di cadere nella povertà.
Ma in linea sociale, il concetto di giovinezza, e i margini di integrazione e discriminazione che ne conseguono, è riferibile nei termini di integrazione nei particolari contesti micro-culturali, micro comunitari. Per esempio: io a 32 anni ho ancora qualche chance di essere accettato in un gruppo di studenti universitari dottorandi, ma ho zero chance di essere accettato in una comitiva di studenti triennali.
Se un ragazzo di liceo, o dei primissimi anni di università, ha una sua cultura fatta di: vestiario leggero, cuffie grosse in testa per ascoltare la musica, un modo un po' cafone di relazionarsi e magari anche arrogante e irrispettoso, la tendenza a non sentirsi obbligato a seguire delle regole, o pure quella di poter avere la propria cameretta a casa dei propri genitori, di parlare sguaiatamente e magari anche urlare per strada insieme ad amici... ecco, se io mi comportassi così sarei considerato un pazzo.
Se andassi in un parco pubblico a fare skate sarei visto come ridicolo
Se andassi a una festa per studenti universitari magari mi tollererebbero, ma non mi starebbero troppo vicino.

Questo perché quella dimensione non è più mia, e chi ne fa parte inconsapevolmente applica meccanismi di emarginazione proprio per preservare la propria comunità. La società da un uomo di 30 anni si aspetta un comportamento nettamente diverso: parlare con calma e rispetto, evitare di essere sguaiato o disordinato per strada, soprattutto essere diplomatico e cercare di risolvere potenziali conflitti con equilibrio.

Io ho un parente più vecchio di me che al contrario pretende di essere ancora un ragazzo, e rutta sonoramente, attacca le gomme da masticare sotto il tavolo, fa il maleducato e sta a letto con le scarpe leggendo fumetti giapponesi. Il problema è che alla sua età viene considerato un deficiente uno che si comporta così, e di fatto non è integrato. lui soffre perché vorrebbe tornare quello che era, ma è ridicolo. Lui deve formattare l'hardware e cercare di integrarsi nel mondo degli adulti. Probabilmente c'è qualcosa di traumatico dietro il suo comportamento.

Fatto sta che pure lui è narcisista e ha una crisi ossessiva legata alla perdita dei capelli. Ma bambino mio (non te, è retorico), hai l'età che hai, è normale che sei diradato! sei tu che credi che alla tua età non sia una cosa normale, ma lo è eccome, ecco
 
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daniele90

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7 Settembre 2012
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Piagnucolare a 30 anni perchè diradati o calvi è da immaturi senza carattere. Su via.
Non dico che non ci si debba curare,i capelli è sempre meglio tenerseli.
Se va male amen,rasata a zero e si cura il fisico,il modo di vestire,il modo di porsi e via discorrendo.
Penso che chi vi vuole bene e chi vi ha amato non lo ha fatto per i vostri capelli.
Si l'occhio vuole la sua parte,certo. L'occhio però non guarda solo i capelli
 
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Utente1988

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12 Febbraio 2019
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Esatto è da immaturi

Che faccia star male ed esasperi ci sta, ma bisogna farsene una ragione ed evitare che questa cosa controlli la vita di una persona. Da adulto una persona ha la responsabilità di far funzionare le cose in qualche modo, a prescindere di ogni altra considerazione
 

Utente1988

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12 Febbraio 2019
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Dipende
anche perché qui pochi hanno realmente realizzato quanto sia grave la situazione, e non sono io che sono depresso... è davvero la fine della società come l'abbiamo conosciuta. Non è che stiamo per diventare un paese povero, noi siamo già un paese povero, è solo che per adesso c'è questa fase di droga generale facilitata anche dalla tv e certi modelli, ma rendetevi conto che qui dentro quasi nessuno guadagna abbastanza per vivere da solo decentemente, e ci stanno aiutando i soldi della famiglia.
Morti i nostri parenti se qualcosa qui non cambia sarà un ondata di borderline ubriachi per strada stupri incendi ecc. e non è il covid, né solo l'Italia.
Se avete più palle di me datemi ascolto e andatevene da qui. Andate in Svezia, Norvegia... quei posti lì, perché fra 10-15 anni Italia, Spagna, Francia, Germania, sponda adriatica Est cadrà in una miseria spaventosa.
I capelli sono davvero un problema da nulla

Io ho già cominciato a vedere i nuovi poveri... era una coppia con i loro ragazzi al supermercato. I ragazzi erano vestiti tipo alla moda e sembrava una famiglia normale, ma stavano contando i centesimi per una cosa da nemmeno 1 euro. Ero stra sconfortato da questa scena.
Perché noi abbiamo l'immagine della povertà come ci arriva dal libro Cuore o quelle altre cose ottocentesche. La povertà non è più manifesta come nel XIX secolo, coi figli scalzi a scuola o come li troviamo immortalati nei dipinti dell'arte della Controriforma e della Chiesa Trionfante... la povertà di oggi è mascheratissima, è finanziaria, non economica per intenderci. Ma tutti sti sballati che si drogano per strada anche in pieno giorno, o tutti i femminicidi in casa perché il maschio di famiglia ha perso il lavoro, sono tutti segni sintomatici.

Il covid non ha fatto niente di più, ha solo reso manifesto che siamo in un momento in cui tutte le difficoltà del paese sono sulle tasche nostre. Non c'è più una rete assistenziale efficace, è tutto lasciato alla capacità dell'individuo di far fronte da sé, col risultato che molte volte non ce la fa ed è costretto a tornare in casa dai suoi. Presto si tornerà davvero come nell'800 con tutti i fratelli che vivono sotto lo stesso tetto per dire.

Magari le cose miglioreranno, magari sto esagerando e le cose riprenderanno il corso giusto, ma per il lavoro che sto facendo al momento vi assicuro che se non fosse per le continue iniezioni di denaro dalla CE noi saremo già finiti
 
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dragonscar

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16 Settembre 2018
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Napoli
ma a 30 si è ancora giovanissimi, che dite? semmai a 70 anni può diventare quasi indifferente averli o meno
Ma infatti! Che cos'è questa cosa che sui 30 anni non importa se cadono i capelli? Ma chi lo dice? Viviamo in un mondo complesso, meglio se alcune cose rimangono al loro posto! Credetemi che le discriminazioni (di ogni tipo) quelle vere devono ancora manifestarsi.
 
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sssalessio

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5 Giugno 2018
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Ragazzi vi assicuro che passati i 30 uno ci si sente ancora giovane. Nn ci paragoniamo ai 20enni che per noi sono bimbi ma ci sentiamo giovani. Vivendo in una società di pura apparenza perdere i capelli fa male anche a noi. Concordo che a 20 faccia più male ma a 30 vi assicuro che brucia e nn poco, soprattutto se sei ancora sul mercato
 
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joehope

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10 Luglio 2019
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canosa di puglia
Ragazzi, superati i 30, avere problemi di capelli diventa la norma, non più l'eccezione.
Questo non significa potersene fottere dell'aspetto fisico, perché vale sempre molto, ma potersi rilassare su questioni non dipendenti dalla propria volontà o trascuratezza.