Guarda, non c'è nulla di segreto o complicato
La tintura jaborandi (lozione n°1) di solito si può trovare con una titolazione del 10%, ma nel brevetto viene usata alemeno al 20%. Ovviamente prendendone di più di quanto serve la si può concentrare facendo evaporare un po' l'idroalcoolica. I brevettatori tuttavia parlano solo di tintura in alcool (senza acqua).
La lozione n°2 è quella che prevede nel prodotto che dovrebbe uscire il Veratrum album, questo si trova come preparazione omeopatica e quindi a percentuali bassissime inadatte al ns. uso. Altrimenti sono pieni i pascoli del Centro e Nord Italia, anche se in molte regioni è una specie protetta.
Io ho usato il Buxus, pure previsto dai brevettatori (ma anche la Dulcamara poteva andare bene, se i legislatori non l'avessero vietata da poco, pur lasciando in circolazione i vari amari fatti con questa patata selvatica).
Si trita la pianta (foglie, rametti) e la si mette in alcool sempre in modo che rappresenti in peso il 20-25% del tutto. La si lascia lì (possibilmente al buio) per almeno 10 gg e quindi si filtra.
Per il Verarum si dovrebbero invece usare le radici.
La tintura di fucus (lozione n°3) si trova ovunque anche se non molto titolata. Il brevetto prevede addirittura che in peso costituisca il 50% della soluzione in cui il solvente è sempre alcool puro.
Che dire ? Mi picerebbe solo provare il Veratrum, ma se funziona il Buxus perchè cambiare ?
Ah dimenticavo, pare che queste sostanze funzionino meglio alla luce del sole (sono un po' fotoreattive), io però non ne prendo molta in questo periodo.
Ciao e grazie.
MA - r l i n