Innanzitutto grazie a tutti per le risposte, non mi sarei aspettato tante attenzioni.
La mia sfiducia verso i medici c'è, è inutile negarlo, ma soprattutto per via dei primi due inetti che mi "visitarono" a 17/18 anni, e per l'esperienza di uno dei miei migliori amici anche lui illuso da dermatologi che gli hanno fatto spendere migliaia di euro in cure inutili (alla fine ha dovuto arrendersi a 23 anni...). I due professionisti che mi hanno seguito in questi ultimi anni, che avevo scovato grazie a questo forum, sono invece stati molto seri e mi sono parsi assai preparati. Il mio dubbio riguarda, più che la terapia in sé, la mia condizione. Non capisco se davvero ciò che mi affligge sia una semplice aga o ci sia dell'altro. Ad esempio, perché ho un diradamento anche sui parietali?
Specifico che conosco da molto tempo la finasteride, e in generale sono molto informato in ambito tricologico. Studio in un corso di laurea magistrale affine a medicina e ho letto per conto mio manuali di tricologia e un sacco di pagine di questa e altre community. Anche per questo valuto la terapia che sto seguendo ora come buona, nell'ottica di contrastare una calvizie non troppo aggressiva e ancora relativamente giovane. Eppure i risultati sono nulli.
Mi sembra doveroso fare una precisazione.
Ora come ora io non mi sento "depresso" nel senso clinico del termine, tuttavia:
1) negli ultimi anni, come ho detto ho trascorso dei periodi (in particolare due) di sofferenza psicologica molto intensa, l'ultimo è durato da gennaio 2018 a luglio 2018 ed è stato così estremo che in certi giorni si poteva dire io avessi proprio "perso il senno";
2) al momento vivo in una situazione che, dall'esterno, credo si potrebbe inquadrare in uno stato simil-depressivo: da anni vado di norma a dormire molto tardi ma negli ultimi mesi questa cosa mi è sfuggita di mano (spesso mi corico verso le 4/5 di mattina) e arrivo a stare a letto anche 11/12 ore al giorno, ho smesso di fare attività sportiva, il mio ciclo circadiano è totalmente compromesso così come la cadenza dei miei pasti (spesso quando mi alzo resto senza mangiare per molte ore e il primo pasto della giornata è la merenda pomeridiana o la cena), faccio un'immane fatica a studiare e dare gli esami (che infatti non stanno andando come vorrei), e non passa giorno senza che io pensi almeno qualche volta all'argomento "suicidio". Ciononostante ci tengo a specificare che io non soffro, non mi sento particolarmente triste e interagisco normalmente con gli altri godendo anche di eventi mondali piacevoli in compagnia, anzi sto pure piuttosto simpatico a chi mi frequenta. Tutte queste cose comunque non le ho mai dette a nessun dermatologo (in generale non le ho mai dette ad anima viva, le scrivo qui protetto dall'anonimato).
Un'ultima considerazione: a me spaventa molto la finasteride, ho paura dei sides.