Ho 24 anni, il mio calvario è iniziato circa 7 anni fa.
Mio padre si è detto definitivamente calvo verso i 40, io a 17 ho incominciato a notare diradamento su tutto il cuoio capelluto, in particolare ai lati (non sulle tempie, proprio sui parietali…).
La prima dermatologa a cui mi rivolsi mi rassicurò dicendomi che la calvizie di mio padre non implicava che sarei diventato calvo anche io. Non mi diagnosticò né prescrisse alcunché.
La situazione peggiorò.
Un secondo dermatologo mi diagnosticò alopecia androgenetica senza neanche guardarmi in testa (mi fece qualche domanda senza mai alzarsi dallo sedia). Mi prescrisse l’applicazione di alcune fialette di un prodotto di una nota marca di cosmetici, nient’altro, un intruglio con una molecola che avrebbe dovuto “ancorare meglio i capelli al bulbo” …
La situazione peggiorò.
Furioso e deluso dai dermatologi, scovai su internet un “centro tricologico svizzero” presente anche nella mia città, e mi ci affidai.
Ottenni qualche risultato, ma nel frattempo scoprii questo forum e cosa significa curare realmente le patologie del capello. Interruppi la terapia al suddetto centro e visitai un dermatologo specializzato in tricologia celebre su questo e altri forum online.
Egli mi diagnosticò alopecia androgenetica ed effluvio cronico.
Le analisi del sangue indicarono valori insufficienti di ferro, rame e vitamina D.
Così a 20 anni, dopo averne bruciati 3 (non maledirò mai abbastanza i primi due “medici” che mi visitarono), iniziai a curarmi sul serio.
Qualche risultato ci fu, meno delle aspettative e, vorrei sottolinearlo, molto meno di quanto promessomi dal dermatologo di fama che sosteneva io non avessi ancora follicoli atrofizzati e quindi potessi recuperare tanto.
Poi la terapia si arenò.
Ho cambiato dermatologo in questi quattro anni, rivolgendomi ad un altro specialista acclamato, con la speranza di ottenere una terapia migliore.
Niente da fare.
Il mio peggioramento è lento, ma sembra essere inesorabile.
Ho provato a rasarmi a zero, col risultato di non riuscire quasi a guardarmi allo specchio ed esser additato come “inguardabile” da più di una persona.
Inutile dire che la condizione dei miei capelli mi ha fatto e mi fa soffrire, e non poco.
Tra l’altro non capisco bene cosa esattamente mi affligga.
In famiglia l’alopecia androgenetica è presente ma non in maniera eclatante. Poi mi sembra pazzesco che ancora oggi una delle zone più colpite siano i parietali, così come il fatto che nessuna terapia seria abbia avuto esito positivo; specifico che non sono molto stempiato, ho un diradamento diffuso dappertutto, più marcato sulla zona frontale e sul vertex, ma senza gravi stempiature o innalzamento della linea frontale.
Scrivo per salutarvi, per abbracciare virtualmente chi di voi mi legge e condivide con me questo dolore, e per chiedervi:
1) Può essere che il problema sia in parte causato o aggravato da fattori di natura psicologica? Negli ultimi anni ho vissuto periodi di grande sofferenza emotiva.
2) Potete da questa foto dirmi sinceramente quanto son messo male? Secondo voi è arrivato il momento di arrendersi e rasarsi affrontando la mia nuova, brutta immagine? https://ibb.co/b1MT2rq
(Non sono riuscito ad allegare direttamente l'immagine nel thread perché m segnalava fosse troppo grande, nonostante l'avessi ridimensionata e pesasse poco più di 1 MB...)
Mio padre si è detto definitivamente calvo verso i 40, io a 17 ho incominciato a notare diradamento su tutto il cuoio capelluto, in particolare ai lati (non sulle tempie, proprio sui parietali…).
La prima dermatologa a cui mi rivolsi mi rassicurò dicendomi che la calvizie di mio padre non implicava che sarei diventato calvo anche io. Non mi diagnosticò né prescrisse alcunché.
La situazione peggiorò.
Un secondo dermatologo mi diagnosticò alopecia androgenetica senza neanche guardarmi in testa (mi fece qualche domanda senza mai alzarsi dallo sedia). Mi prescrisse l’applicazione di alcune fialette di un prodotto di una nota marca di cosmetici, nient’altro, un intruglio con una molecola che avrebbe dovuto “ancorare meglio i capelli al bulbo” …
La situazione peggiorò.
Furioso e deluso dai dermatologi, scovai su internet un “centro tricologico svizzero” presente anche nella mia città, e mi ci affidai.
Ottenni qualche risultato, ma nel frattempo scoprii questo forum e cosa significa curare realmente le patologie del capello. Interruppi la terapia al suddetto centro e visitai un dermatologo specializzato in tricologia celebre su questo e altri forum online.
Egli mi diagnosticò alopecia androgenetica ed effluvio cronico.
Le analisi del sangue indicarono valori insufficienti di ferro, rame e vitamina D.
Così a 20 anni, dopo averne bruciati 3 (non maledirò mai abbastanza i primi due “medici” che mi visitarono), iniziai a curarmi sul serio.
Qualche risultato ci fu, meno delle aspettative e, vorrei sottolinearlo, molto meno di quanto promessomi dal dermatologo di fama che sosteneva io non avessi ancora follicoli atrofizzati e quindi potessi recuperare tanto.
Poi la terapia si arenò.
Ho cambiato dermatologo in questi quattro anni, rivolgendomi ad un altro specialista acclamato, con la speranza di ottenere una terapia migliore.
Niente da fare.
Il mio peggioramento è lento, ma sembra essere inesorabile.
Ho provato a rasarmi a zero, col risultato di non riuscire quasi a guardarmi allo specchio ed esser additato come “inguardabile” da più di una persona.
Inutile dire che la condizione dei miei capelli mi ha fatto e mi fa soffrire, e non poco.
Tra l’altro non capisco bene cosa esattamente mi affligga.
In famiglia l’alopecia androgenetica è presente ma non in maniera eclatante. Poi mi sembra pazzesco che ancora oggi una delle zone più colpite siano i parietali, così come il fatto che nessuna terapia seria abbia avuto esito positivo; specifico che non sono molto stempiato, ho un diradamento diffuso dappertutto, più marcato sulla zona frontale e sul vertex, ma senza gravi stempiature o innalzamento della linea frontale.
Scrivo per salutarvi, per abbracciare virtualmente chi di voi mi legge e condivide con me questo dolore, e per chiedervi:
1) Può essere che il problema sia in parte causato o aggravato da fattori di natura psicologica? Negli ultimi anni ho vissuto periodi di grande sofferenza emotiva.
2) Potete da questa foto dirmi sinceramente quanto son messo male? Secondo voi è arrivato il momento di arrendersi e rasarsi affrontando la mia nuova, brutta immagine? https://ibb.co/b1MT2rq
(Non sono riuscito ad allegare direttamente l'immagine nel thread perché m segnalava fosse troppo grande, nonostante l'avessi ridimensionata e pesasse poco più di 1 MB...)