Mesoterapia dutasteride

Fra9999

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10 Marzo 2020
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Beh ragazzi comunque si dimentica certe volte che bisogna prendere farmaci che diano risultati al minor dosaggio possibile o comunque con meno frequenza nel caso di fine se danno risultati..
 

mattew23

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Questa è una novità... l'ultima volta che l'ho visto ad agosto non me ne ha parlato?
A me ne ha parlato a settembre, dicendo che ha iniziato e che bisogna ancora aspettare un po' per capirci meglio dato che sono pochi i soggetti in questione.
 

Luca_77

Utente
27 Giugno 2020
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Non ti arrampicare sugli specchi.
Eri critico verso i medici che prescrivono cure con medicinali off label in quanto userebbero i pazienti come cavie.
È tutto scritto, non vado oltre nella polemica, era solo far notare come la gente cambia opinione molto facilmente
 
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proxy

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Tu non ti arrampicare, rileggiti per bene di cosa abbiamo discusso dai
Si parlava di varie cure sistemiche,vedi minox ecc infatti parlavo di ingurgitare.
Vedi che proprio non hai capito una mazza e parli senza cognizione ;)
Taci che è tutto scritto :ROFLMAO:
 

Winter

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24 Agosto 2019
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Io cerco di non espormi su scelte personali degli specialisti, ognuno ha il diritto di scegliere la sua linea. Ma devo dire che un po’ l’ho pensato anche io, nonostante stiamo parlando di una terapia non sistemica. Ma oltre allo specifico di questa questione in generale penso una cosa, che queste terapie off label poi di solito tempo 2/3 anni le adottano anche gli altri specialisti, sfruttando i dati di chi le ha usate prima di loro, e in questo caso non mi riferisco a singoli specialisti intendiamoci ma è un discorso trasversale, ad es anche la Tosti non è la prima ad aver utilizzato la bicalutamide quindi in questo senso ha sfruttato ciò che risulta da chi la sta utilizzando nel mondo già da un po’. E in tutto questo non c’è niente di anomalo. Con questo voglio dire che il discorso vale un po’ anche al contrario, nel senso che questa fase in cui si inizia a introdurre una nuova terapia sulla base di uno storico limitato (MA sempre utilizzando farmaci comunque approvati e registrati per altre patologie, il cui profilo di sicurezza non è sconosciuto) qualcuno deve passarla, non c’è alternativa, poi è relativamente più facile ovviamente accodarsi sull’onda di chi si è anche esposto e preso un minimo di rischio precedentemente. Purtroppo i dati di sicurezza a 40 anni li avremo appunto tra 40,anzi se qualcuno non inizia ora non li avremo neanche tra 40 anni, e a quel punto a chi ha il problema adesso poco cambia, perciò secondo me, considerando che funziona esattamente così in tutti gli ambiti della medicina, la questione non sussiste. Non si tratta di cavie ecc, semplicemente sono terapie nuove, già dimostrate relativamente sicure, e utilizzate da chi tendenzialmente è un passo avanti. Questi stessi specialisti sono quelli che pubblicheranno in merito e su cui si baseranno poi gli altri per proporre gli stessi protocolli. Quindi se volessimo dirla in modo provocatorio potremmo anche sostenere che poi è “facile” muoversi su un terreno più tranquillo già sondato da altri, che hanno tentato soluzioni alternative prima e si sono presi anche il relativo rischio di farlo. Ci stiamo comunque muovendo entro i termini etici e legali in entrambi i casi. C’è chi arriva prima e chi dopo o chi sceglie di usare una cosa o no, sia come specialista che come pz. Ma sono dell’idea che se nel mondo si fa una cosa con relativa sicurezza, lo specialista dovrebbe almeno informare il pz che questa alternativa esiste, con relativi rischi e benefici, poi al pz la scelta. Invece vedo abissi terapeutici tra specialisti diversi, e anche questo secondo me non è etico.
 

proxy

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Io cerco di non espormi su scelte personali degli specialisti, ognuno ha il diritto di scegliere la sua linea. Ma devo dire che un po’ l’ho pensato anche io, nonostante stiamo parlando di una terapia non sistemica. Ma oltre allo specifico di questa questione in generale penso una cosa, che queste terapie off label poi di solito tempo 2/3 anni le adottano anche gli altri specialisti, sfruttando i dati di chi le ha usate prima di loro, e in questo caso non mi riferisco a singoli specialisti intendiamoci ma è un discorso trasversale, ad es anche la Tosti non è la prima ad aver utilizzato la bicalutamide quindi in questo senso ha sfruttato ciò che risulta da chi la sta utilizzando nel mondo già da un po’. E in tutto questo non c’è niente di anomalo. Con questo voglio dire che il discorso vale un po’ anche al contrario, nel senso che questa fase in cui si inizia a introdurre una nuova terapia sulla base di uno storico limitato (MA sempre utilizzando farmaci comunque approvati e registrati per altre patologie, il cui profilo di sicurezza non è sconosciuto) qualcuno deve passarla, non c’è alternativa, poi è relativamente più facile ovviamente accodarsi sull’onda di chi si è anche esposto e preso un minimo di rischio precedentemente. Purtroppo i dati di sicurezza a 40 anni li avremo appunto tra 40,anzi se qualcuno non inizia ora non li avremo neanche tra 40 anni, e a quel punto a chi ha il problema adesso poco cambia, perciò secondo me, considerando che funziona esattamente così in tutti gli ambiti della medicina, la questione non sussiste. Non si tratta di cavie ecc, semplicemente sono terapie nuove, già dimostrate relativamente sicure, e utilizzate da chi tendenzialmente è un passo avanti. Questi stessi specialisti sono quelli che pubblicheranno in merito e su cui si baseranno poi gli altri per proporre gli stessi protocolli. Quindi se volessimo dirla in modo provocatorio potremmo anche sostenere che poi è “facile” muoversi su un terreno più tranquillo già sondato da altri, che hanno tentato soluzioni alternative prima e si sono presi anche il relativo rischio di farlo. Ci stiamo comunque muovendo entro i termini etici e legali in entrambi i casi. C’è chi arriva prima e chi dopo o chi sceglie di usare una cosa o no, sia come specialista che come pz. Ma sono dell’idea che se nel mondo si fa una cosa con relativa sicurezza, lo specialista dovrebbe almeno informare il pz che questa alternativa esiste, con relativi rischi e benefici, poi al pz la scelta. Invece vedo abissi terapeutici tra specialisti diversi, e anche questo secondo me non è etico.

La cosa importante e' che tutto venga fatto in modo corretto e la disciplina degli OFF LABEL e' chiara

Per chi non sa cosa sia un farmaco off label e come deve essere disciplinato:
-Per off-label si intende l'impiego nella pratica clinica di farmaci somministrati al di fuori delle condizioni autorizzate dagli enti predisposti per patologia, popolazione o posologia.

http://www.agenziafarmaco.gov.it/ws...01469992960af.pdf?id=111.285023.1154014700132


Chi non la segue,di etico fa ben poco,anzi mette a rischio il pz e lui stesso anche penalmente
Quindi e' giusto informare di nuove terapie,ma allo stesso modo e' giusto anche mettere nero su bianco i rischi del caso
Ricordo agli smemorati ,che parliamo di sistemici !!

In testa in questi 20 anni ci siamo messi di tutto e di piu'(almeno parlo per me stesso)
 

Dalcounter

Utente
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Io cerco di non espormi su scelte personali degli specialisti, ognuno ha il diritto di scegliere la sua linea. Ma devo dire che un po’ l’ho pensato anche io, nonostante stiamo parlando di una terapia non sistemica. Ma oltre allo specifico di questa questione in generale penso una cosa, che queste terapie off label poi di solito tempo 2/3 anni le adottano anche gli altri specialisti, sfruttando i dati di chi le ha usate prima di loro, e in questo caso non mi riferisco a singoli specialisti intendiamoci ma è un discorso trasversale, ad es anche la Tosti non è la prima ad aver utilizzato la bicalutamide quindi in questo senso ha sfruttato ciò che risulta da chi la sta utilizzando nel mondo già da un po’. E in tutto questo non c’è niente di anomalo. Con questo voglio dire che il discorso vale un po’ anche al contrario, nel senso che questa fase in cui si inizia a introdurre una nuova terapia sulla base di uno storico limitato (MA sempre utilizzando farmaci comunque approvati e registrati per altre patologie, il cui profilo di sicurezza non è sconosciuto) qualcuno deve passarla, non c’è alternativa, poi è relativamente più facile ovviamente accodarsi sull’onda di chi si è anche esposto e preso un minimo di rischio precedentemente. Purtroppo i dati di sicurezza a 40 anni li avremo appunto tra 40,anzi se qualcuno non inizia ora non li avremo neanche tra 40 anni, e a quel punto a chi ha il problema adesso poco cambia, perciò secondo me, considerando che funziona esattamente così in tutti gli ambiti della medicina, la questione non sussiste. Non si tratta di cavie ecc, semplicemente sono terapie nuove, già dimostrate relativamente sicure, e utilizzate da chi tendenzialmente è un passo avanti. Questi stessi specialisti sono quelli che pubblicheranno in merito e su cui si baseranno poi gli altri per proporre gli stessi protocolli. Quindi se volessimo dirla in modo provocatorio potremmo anche sostenere che poi è “facile” muoversi su un terreno più tranquillo già sondato da altri, che hanno tentato soluzioni alternative prima e si sono presi anche il relativo rischio di farlo. Ci stiamo comunque muovendo entro i termini etici e legali in entrambi i casi. C’è chi arriva prima e chi dopo o chi sceglie di usare una cosa o no, sia come specialista che come pz. Ma sono dell’idea che se nel mondo si fa una cosa con relativa sicurezza, lo specialista dovrebbe almeno informare il pz che questa alternativa esiste, con relativi rischi e benefici, poi al pz la scelta. Invece vedo abissi terapeutici tra specialisti diversi, e anche questo secondo me non è etico.
La bicalutamide associata a un antiromatasi è la cura per la calvizie.100 mg al giorno e mantieni i capelli fino a 100 anni
 

michael

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Ci sono studi con dosaggi da 0.25 mg a 5 mg ma nell’uomo i dosaggi più utilizzati sono intorno ai 2.5 mg anche se già molti hanno benefici con dosaggi inferiori soprattutto se associato a antiandrogeni. Quindi si puoi iniziare da 1 mg al giorno o volendo anche meno e regolarti man mano sia in base agli effetti collaterali che al risultato. Di solito funziona meglio del topico perché viene solfatato a livello epatico perciò la sulfotransferasi cutanea che se carente rende inefficace il topico diventa ininfluente con l’orale. Un po’ di ipertricosi la dà sempre perché agisce dappertutto, ovviamente più basso è il dosaggio meno problemi darà in questo senso. Il discorso inibitorio sulla sintesi del collagene è stato riscontrato in vitro e mai confermato in vivo ma rimane un’incognita preoccupante anche per me. C’è da dire che non ho mai sentito che chi lo usava a dosaggi alti come antiipertensivo avesse questi problemi ma chi lo sa, di sicuro i pz che lo usavano con quella indicazione forse erano meno attenti all’estetica essendo tendenzialmente anche più In là con gli anni
Quindi tra i sides c'è anche un invecchiamento precoce della pelle? Sarebbe un'arma a doppio taglio avere una maggiore ricrescita di capelli ma poi sembrare piu vecchio, ma poi questi sides sono reversibili alla sospensione? Anche il fatto delle occhiaie che ho letto sia un sides frequente e/o orticaria.
Comunque anche questo minoxidil orale una volta iniziato sarebbe da portare avanti tutta la vita perchè poi alla sospensione si avrebbero effetti più negativi rispetto a non averlo mai preso, giusto?
 

proxy

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Quindi tra i sides c'è anche un invecchiamento precoce della pelle? Sarebbe un'arma a doppio taglio avere una maggiore ricrescita di capelli ma poi sembrare piu vecchio, ma poi questi sides sono reversibili alla sospensione? Anche il fatto delle occhiaie che ho letto sia un sides frequente e/o orticaria.
Comunque anche questo minoxidil orale una volta iniziato sarebbe da portare avanti tutta la vita perchè poi alla sospensione si avrebbero effetti più negativi rispetto a non averlo mai preso, giusto?
Beh per il minox,agirebbe a livello sistemico su tutti i peli, capelli,mentre con la lozione applichi dive serve
 

michael

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Beh per il minox,agirebbe a livello sistemico su tutti i peli, capelli,mentre con la lozione applichi dive serve
Si, però la lozione quando ho la zona dello scalpo interamente diradata è impossibile applicarlo tutto, e mi si imprignano di lozione tutti i capelli, questo forse è il motivo del poco assorbimento e dei risultati pari a zero nella zona di applicazione rispetto a quella dove non metto nulla. D'altro canto la pastiglia di minoxidil divisa in quattro è ancora più economica di finasteride/dutasteride, con un pacchetto da 12 euro si possono fare quattro mesi senza doversi impastrocchiarsi completamente i capelli dopo il lavaggio tutti i giorni e soprattuto la comodità di una pillola rispetto all'applicazione della lozione una o due volte al giorno.
In tutto questo quello che mi preoccupa è non tanto che funzioni (ormai non ho molte aspettative su questi medicinali, considerando che l'alopecia continuerà il suo decorso finché non si elimina tutto il dht sullo scalpo), ma che non vada incontro ad occhiaie, orticaria e soprattutto ad un invecchiamento della pelle precoce, in quel caso sarebbe peggio che il diradamento stesso! Oltre a ciò devo cercare di capire come convincere il mio medico di base, perché la dutasteride me la prescrisse su indicazione della visita dermatologica passata, nel caso del minoxidil orale non saprei come giustificarla.
 

Winter

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Quindi tra i sides c'è anche un invecchiamento precoce della pelle? Sarebbe un'arma a doppio taglio avere una maggiore ricrescita di capelli ma poi sembrare piu vecchio, ma poi questi sides sono reversibili alla sospensione? Anche il fatto delle occhiaie che ho letto sia un sides frequente e/o orticaria.
Comunque anche questo minoxidil orale una volta iniziato sarebbe da portare avanti tutta la vita perchè poi alla sospensione si avrebbero effetti più negativi rispetto a non averlo mai preso, giusto?
Non è un effetto collaterale confermato, ci sono solo studi in vitro che in generale sono un’altro pianeta rispetto poi alla realtà “in vivo”. È un timore alimentato da testimonianze online, però ci sono anche molti utilizzatori che smentiscono questo effetto. Le occhiaie potrebbero essere anche dovute solo alla vasodilatazione.
Si, in caso di aga andrebbe continuato ma non c’è dimostrazione che una volta sospeso si peggiori più di quanto previsto senza mai aver assunto il farmaco
 

marlin

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Milano
Che poi se il minox stimola la produzione di elastina avremmo il farmaco antinvecchiamento che tutti stanno cercando. È l'elastina il segreto della cute giovane, non il collagene che caratterizza i tessuti fibrotici.
Del resto crescita di capelli su cute invecchiata è una contraddizione in termini.

Ciao

MA - r l i n