Ma i calvi dove sono?

Arthur_B

Utente
18 Ottobre 2022
213
115
165
Ci ho pensato parecchio anche io a questa domanda.

Per curiosità, una volta ho guardato su facebook il profilo di quaranta uomini di età che varia dai 31 ai 38 anni, tutta gente che conosco da una vita e di cui posso valutare lo stato dei capelli in momenti saltuari (gente che è stata fuori per studio, chi ho perso di vista alle superiori e rivisto pochi anni fa ecc). In questo modo, attraverso le foto scattate nei periodi in cui non li vedevo, si poteva capire se c'erano problemi di capelli.

Su queste 40 persone ce ne sono 3 che hanno perso i capelli. Due completamente calvi, il terzo con un AGA lenta che al momento lo ha lasciato con un diradamento frontale e stempiatura.

Gli altri, che hanno acconciature che vanno dal taglio corto a spazzola simil-militare, doppio taglio medio e doppio taglio con la coda dietro (quindi tutti tagli che mostrerebbero e peggiorerebbero palesemente una situazione di AGA), sono tutti strapieni di capelli e con una hairline perfettamente dritta e folta.

Le situazioni familiari (come detto, li conosco da una vita) non danno neanche un accenno di coerenza: chi è capellone con nonni entrambi calvi, chi è calvo con padre capellone, chi è stempiato con padre e fratello capelloni, chi ha padre calvo e nonni stempiati-diradati ecc ecc.

Quindi, almeno empiricamente parlando, 3 su 40 è decisamente una percentuale che non combacia affatto con quelle ufficiali, anzi. Poi può darsi che viva in una società di tricologicamente fortunati, ma anche io a volte mi chiedo dove siano tutti sti calvi.
 

KR90

Utente
3 Giugno 2020
1,377
537
415
34
Pianeta terra
Le percentuali ufficiali sono riferite a tutta la vita, non a un range specifico di età, più si va avanti con l'età e più ci sono agati, se guardate i 70enni 7 su 10 sono calvi e a 80 anni 8 su 10.
Se non ricordo male la percentuale va di pari passo con l'età, a 20 anni 20% di agati a 30 30% di agati a 40 il 40% e così via
 
  • Mi Piace
Reazioni: joehope

Arthur_B

Utente
18 Ottobre 2022
213
115
165
Le percentuali ufficiali sono riferite a tutta la vita, non a un range specifico di età, più si va avanti con l'età e più ci sono agati, se guardate i 70enni 7 su 10 sono calvi e a 80 anni 8 su 10.
Se non ricordo male la percentuale va di pari passo con l'età, a 20 anni 20% di agati a 30 30% di agati a 40 il 40% e così via
Ma mi pare che sulla calvizie giovanile si parli di percentuali ben più alte del 5% o 10% sopra i 30 anni. Inoltre, se non ricordo male, la maggiorparte dei casi di alopecia androgenetica vera iniziano a presentarsi entro i 30 anni, con un picco medio nella fascia dei 40. Perciò già superati i 30 si cominciano a notare i primi segni quali stempiature, piccoli diradamenti e perdita di massa. Addirittura ci sono studi che indicano come inizio minimo di AGA i 12 anni, ora come ora.

Poi secondo le statistiche quasi tutti gli over 60 dovrebbero essere calvi, eppure nei tavoli dei bar è comune vedere amici pensionati in cui metà hanno palesemente AGA mentre l'altra metà no, almeno nella concezione comune di AGA in termini estetici. Certo, in questo caso bisogna vedere cosa si intende per calvizie, perché credo nella vita tutti gli uomini perdono un po' di capelli, se se ne vuol parlare in senso ampio.

Difatti, se non sbaglio, quella che inizia dopo i 50 anni è alopecia senile, ed è un tipo di alopecia che ha spesso dei pattern completamente differenti da quelli dell'AGA: spessissimo si verifica una diminuzione omogenea di capelli, non veri e propri buchi in testa.

Ne ho visti tanti di over 50-60 in quelle condizioni, magari ad arrivarci. E se la condizione della maggiorparte dei trentenni ora sarà come quella di questi 60enni, si potrebbe quasi dire che la calvizie per loro non sarà certo un problema. Mai.
 

simwe9one

Utente
10 Settembre 2018
10,514
4,270
2,015
45
COMO
E' come dice marlin, noi pensiamo al termine calvo come a qualcuno con nw elevati tipo con capelli solo ai lati e sopra niente o quasi, quando si parla di 80% ma anche di più di popolazione maschile affetta da aga si parla anche di nw minimi, tipo 2-3 dove ufficialmente magari c'e aga certificata ma non si nota, o non si nota ancora. Poi si parla nell'arco della vita, quindi anche contando gente di 90 anni. E' ovvio che se parliamo di NW dai 4 in su e di gente tra i 20 e 30 anni la percentuale non è 80 ma molto molto meno, ma se parliamo anche di NW 2-3 agati a qualunque età quindi anche novantenni... beh allora siamo anche al 90%.
 

marlin

Amministratore
Staff
9 Maggio 2004
33,870
3,626
2,015
Milano
Sì, sto molto attento quando intervistano dei centenari, i maschi sono calvi o con non molti capelli bianchi, le femmine di solito hanno i capelli che danno ancora una buona copertura (si pensi alla Montalcini).

Ciao

MA - r l i n
 

KR90

Utente
3 Giugno 2020
1,377
537
415
34
Pianeta terra
Inoltre, se non ricordo male, la maggiorparte dei casi di alopecia androgenetica vera iniziano a presentarsi entro i 30 anni
Ma non è vero l'aga ti può venire anche a 60 o 70 anni, per esempio a mio nonno è venuta intorno ai 70 anni anni colpendogli il vertex.
Poi secondo le statistiche quasi tutti gli over 60 dovrebbero essere calvi
No, secondo le statistiche a 60 anni il 60% è calvo.
Difatti, se non sbaglio, quella che inizia dopo i 50 anni è alopecia senile, ed è un tipo di alopecia che ha spesso dei pattern completamente differenti da quelli dell'AGA
Esatto è diversa, l'alopecia senile ti coinvolge tutti i capelli ma viene ben più tardi dei 50 anni
 

Arthur_B

Utente
18 Ottobre 2022
213
115
165
E' come dice marlin, noi pensiamo al termine calvo come a qualcuno con nw elevati tipo con capelli solo ai lati e sopra niente o quasi, quando si parla di 80% ma anche di più di popolazione maschile affetta da aga si parla anche di nw minimi, tipo 2-3 dove ufficialmente magari c'e aga certificata ma non si nota, o non si nota ancora. Poi si parla nell'arco della vita, quindi anche contando gente di 90 anni. E' ovvio che se parliamo di NW dai 4 in su e di gente tra i 20 e 30 anni la percentuale non è 80 ma molto molto meno, ma se parliamo anche di NW 2-3 agati a qualunque età quindi anche novantenni... beh allora siamo anche al 90%.

Il punto è proprio questo: essendo l'AGA un problema puramente estetico, diventa tale nel momento in cui si nota alla vista e rende la nostra immagine meno ordinata ed armonica. Quindi sarebbe interessante capire in quanti casi in percentuale l'AGA diventa effettivamente un problema.

C'è poi da dire che, nel range del NW 2-3 con vertex coperto, l'AGA è vero che può non inficiare troppo sull'estetica (ma questo è da vedere sul singolo individuo, perché non è sempre vero), ma è comunque una situazione palese e visibile. Quando io parlo di persone che non hanno problemi di capelli parlo di palesi NW0 o appena appena 1.

Inoltre, in moltissimi dei casi di anziani sopra descritti, la scala NW ha un senso relativo, in quanto ho visto tantissimi over 60 con i capelli bianchi che, pur avendo una quantità mediocre (seppur coprente) di capelli, hanno comunque una quantità omogeneamente distribuita ed un'attaccatura frontale immacolata in termini di altezza, privi totalmente di tempie. Ergo non rispecchiano nessun pattern della scala Norwood. Ed in quei casi non si può neanche parlare di calvizie, in quanto i capelli che hanno non ci riportano una loro immagine di calvi, ma anzi, di capelluti.
 

Arthur_B

Utente
18 Ottobre 2022
213
115
165
Ma non è vero l'aga ti può venire anche a 60 o 70 anni, per esempio a mio nonno è venuta intorno ai 70 anni anni colpendogli il vertex.

No, secondo le statistiche a 60 anni il 60% è calvo.

Esatto è diversa, l'alopecia senile ti coinvolge tutti i capelli ma viene ben più tardi dei 50 anni

Secondo gli studi che ho letto, l'aga senile parte dai 50 anni. Parlando sempre empiricamente, ad un uomo di 61 anni che conosco ha iniziato a presentarsi l'alopecia senile a poco più di 50 anni. Ora ha un'attaccatura perfetta, i capelli li ha e sono omogenei, ma sono ovviamente sensibilmente diradati.

In un contesto in cui il 60%-70% è calvo, socialmente dovrebbe essere facilissimo vedere più calvi che capelluti, cosa che a me non pare.

Questo però non contraddice gli studi? Il testosterone è molto ma molto meno presente a 70 anni piuttosto che a 20, 30 e 40. Infatti se non sbaglio la stessa AGA senile non è una questione ormonale, ricordo male? E poi scusa, ma se inizi a perdere i capelli a 70 anni che te frega. Sarebbe come dire che a 70 anni l'intestino non lavora più come dovrebbe e quindi i problemi intestinali sono comuni. A quell'età l'AGA è l'ultimo dei problemi fisiologici che capitano, credo.
 
  • Mi Piace
Reazioni: farmaciadeisali

KR90

Utente
3 Giugno 2020
1,377
537
415
34
Pianeta terra
Secondo gli studi che ho letto, l'aga senile parte dai 50 anni
Ma non è "aga senile" non c'entra niente con l'aga, è un deperimento del follicolo pilifero che in quanto organo invecchia come tutti gli altri organi e produce capelli più sottili. Ma prima dei 70 anni non incomincia, guarda per esempio Fiorello che non soffre di aga, ha la stessa densità di quando era giovane eppure ora ha 62 anni, lo vedo anche su mia madre che ha la stessa età di Fiorello e ha la stessa densità che aveva a 30 anni. Forse tu per aga senile intendi aga che inizia da una certa età in poi, ma se è così non cambia nulla dall'aga che inizia a un 20enne la causa è la stessa solo che magari la chiamano senile perché inizia dopo i 50. Io parlavo di assottigliamento di tutti i capelli dopo una certa età anche in una persona senza aga
Questo però non contraddice gli studi? Il testosterone è molto ma molto meno presente a 70 anni piuttosto che a 20, 30 e 40.
Si, il testosterone, ma il dht rimane invariato se non addirittura aumenta (vediamo che dice @marlin).
Infatti se non sbaglio la stessa AGA senile non è una questione ormonale
Non ho ancora capito cosa intendi per aga senile, come patologia non esiste, esiste l'aga e stop se poi l'hanno voluta chiamare aga senile perché insorge dopo una certa età è un altro conto.
Quello che esiste è il deperimento del follicolo con l'invecchiamento che produrrà capelli più sottili su tutta la testa a prescindere che si abbia aga o meno
 

Arthur_B

Utente
18 Ottobre 2022
213
115
165
Ma non è "aga senile" non c'entra niente con l'aga, è un deperimento del follicolo pilifero che in quanto organo invecchia come tutti gli altri organi e produce capelli più sottili. Ma prima dei 70 anni non incomincia, guarda per esempio Fiorello che non soffre di aga, ha la stessa densità di quando era giovane eppure ora ha 62 anni, lo vedo anche su mia madre che ha la stessa età di Fiorello e ha la stessa densità che aveva a 30 anni. Forse tu per aga senile intendi aga che inizia da una certa età in poi, ma se è così non cambia nulla dall'aga che inizia a un 20enne la causa è la stessa solo che magari la chiamano senile perché inizia dopo i 50. Io parlavo di assottigliamento di tutti i capelli dopo una certa età anche in una persona senza aga

Si, il testosterone, ma il dht rimane invariato se non addirittura aumenta (vediamo che dice @marlin).

Non ho ancora capito cosa intendi per aga senile, come patologia non esiste, esiste l'aga e stop se poi l'hanno voluta chiamare aga senile perché insorge dopo una certa età è un altro conto.
Quello che esiste è il deperimento del follicolo con l'invecchiamento che produrrà capelli più sottili su tutta la testa a prescindere che si abbia aga o meno
Hai ragione, volevo dire alopecia senile, l'acronimo AGA è ormai diventato un automatismo per me. 😅

Comunque si parla sempre di opinioni di natura empirica, le mie e le tue. Io, di mio, come ti dicevo conosco uomini di poco più di 60 anni che hanno una capigliatura perfettamente omogenea, priva di stempiature o di svuotamenti del vertex, con i capelli bianchi, ma che hanno appunto quel sensibile diradamento fisiologico previsto dalla calvizie senile. E se a 60 anni diventa visibile, evidentemente è cominciata qualche anno prima. Una cosa che posso dire è che effettivamente chi ha questo tipo di alopecia ha sempre i capelli quasi totalmente bianchi. Ma è anche vero che ci sono uomini a cui cominciano a diventare visibilmente bianchi i capelli prima dei trent'anni.

Comunque la questione resta la stessa: dal momento che l'AGA è un problema principalmente (se non puramente) estetico, ed appurato che non tutte le forme di AGA diagnosticate hanno un impatto sull'estetica (si può dire fino a NW2), ed concordando sul fatto che esistono uomini la cui AGA, seppur presente, si ferma decisamente prima di raggiungere stadi che ne impediscono l'armonia estetica (Johnny Depp, Henry Cavill, Leonardo Di Caprio, per dirne tre), quali sono le effettive percentuali di AGA problematiche? Esistono?
 
Ultima modifica:

marlin

Amministratore
Staff
9 Maggio 2004
33,870
3,626
2,015
Milano
Non esistono le percentuali di AGA problematiche, perché bisognerebbe chiedere a tutti "scusi, la sua AGA le crea problemi?", quindi la cosa è soggettiva. Infatti citi attori che hanno AGA solo per modo di dire, ossia hanno una fisiologica che è problematica solo per alcuni soggetti di questo forum 😅 , ma di fatto sarebbe la normale evoluzione della capigliatura maschile da adulti.

Quanto alla questione testosterone che diminuisce con l'età, dimentichi un particolare, che è il DHT il principale ormone che influisce sull'AGA, e questo è stabile nel tempo quindi nel rapporto col testosterone va acquisendo più importanza. Inoltre il testosterone è il "padre" degli estrogeni, grazie all'aromatasi, quindi la sua diminuzione causa una calvizie analoga a quella delle donne in menopausa.

Ciao

MA - r l i n
 

Arthur_B

Utente
18 Ottobre 2022
213
115
165
Non esistono le percentuali di AGA problematiche, perché bisognerebbe chiedere a tutti "scusi, la sua AGA le crea problemi?", quindi la cosa è soggettiva. Infatti citi attori che hanno AGA solo per modo di dire, ossia hanno una fisiologica che è problematica solo per alcuni soggetti di questo forum 😅 , ma di fatto sarebbe la normale evoluzione della capigliatura maschile da adulti.

Quanto alla questione testosterone che diminuisce con l'età, dimentichi un particolare, che è il DHT il principale ormone che influisce sull'AGA, e questo è stabile nel tempo quindi nel rapporto col testosterone va acquisendo più importanza. Inoltre il testosterone è il "padre" degli estrogeni, grazie all'aromatasi, quindi la sua diminuzione causa una calvizie analoga a quella delle donne in menopausa.

Ciao

MA - r l i n

Quando parlo di AGA problematiche parlo di persone AGA-percepite, ossia quelli che guardi e dici "Ok, stai diventando/sei diventato calvo", che concettualmente si può considerare dal NW3v in su.

Per fare degli esempi: Bruce Willis in Trappola di Cristallo o Clint Eastwood né I Ponti di Madison County sono palesemente agati, ma non sono certo AGA-percepiti. Se l'AGA si fermasse a quegli stadi (ed in Clint Eastwood è stato così, ad esempio), al massimo con mezzo autotrapianto torni con una capigliatura da 14enne. Oppure parlo di quelle persone che subiscono un pattern simil-femminile che però non scopre loro la testa, con vertex coperto (il mid-vertex è la vera croce dell'AGA secondo me), che con i capelli di media lunghezza riescono a coprire decentemente.

Volevo quindi sapere se esistono statistiche anche sui singoli livelli di AGA.
 

marlin

Amministratore
Staff
9 Maggio 2004
33,870
3,626
2,015
Milano
Gli attori vanno bene come esempio, ma nella realtà proprio per la professione che svolgono non si può giurare che quanto mostrano nei film o nelle occasioni pubbliche sia la loro capigliatura naturale, ossia al netto di trapianti, protesi e cover up.

Ci sono pubblicazioni di studi con campioni numerosi divisi per il grado di AGA, la statistica inferenziale potrebbe essere utilizzata per ribaltare questi gruppi sull'intera popolazione e per fasce di età, sapendo che al crescere dell'età aumenta in medio anche il grado dell'AGA. Quindi non trovo questi dati di particolare utilità rispetto a quelli sempre citati della presenza di agati in percentuale sull'età.

Ciao

MA - r l i n
 

Arthur_B

Utente
18 Ottobre 2022
213
115
165
Gli attori vanno bene come esempio, ma nella realtà proprio per la professione che svolgono non si può giurare che quanto mostrano nei film o nelle occasioni pubbliche sia la loro capigliatura naturale, ossia al netto di trapianti, protesi e cover up.

Ci sono pubblicazioni di studi con campioni numerosi divisi per il grado di AGA, la statistica inferenziale potrebbe essere utilizzata per ribaltare questi gruppi sull'intera popolazione e per fasce di età, sapendo che al crescere dell'età aumenta in medio anche il grado dell'AGA. Quindi non trovo questi dati di particolare utilità rispetto a quelli sempre citati della presenza di agati in percentuale sull'età.

Ciao

MA - r l i n
Certo, ho citato attori solo per esporre esempi che tutti possono riconoscere. Ma il concetto è quello. Tra gli uomini comuni è pieno di esempi di agati fortunati.

Potrei citare mio zio, che sui 30 ha cominciato a stempiare e perdere un po' di capelli nel mid, ma ad oggi coi suoi 60 anni passati è rimasto esattamente in quel modo, senza buchi o piazze ma con capelli ormai bianchi che può tagliare come vuole, e non si cura di certo.

O potrei parlare di un proprietario di un bar delle mie parti, che ha un visibile diradamento (visibile perché si taglia i capelli corti) al centro del front, sulla linea che unisce idealmente le tempie. Contestualmente al pattern avrebbe dovuto ritrovarsi con il classico ciuffo a isolotto frontale ed il vertex in piazza. Eppure sono almeno 15 anni che è rimasto esattamente in quello stato tricologico.

Per questo dicevo che non tutte le AGA possono considerarsi oggettivamente problematiche in termini estetici e, alcune che lo sono, sono anche facilissimamente risolvibili. Dopotutto c'è anche da mettersi nei panni dell'ignorante: se io leggo "percentuale di calvi in Italia" (perché le statistiche vengono spesso titolate così) penso a uomini con una situazione maggiore di NW3. E contestavo appunto il fatto che in giro non vedo il 70% di uomini calvi, nel senso comune del termine. Anche nelle età avanzate.

In questo contesto personalmente troverei interessante una statistica più elaborata sull'AGA. Ad esempio capire in quale percentuale la relazione "età in cui inizia il processo -> stadio finale previsto" incida sulla gravità del disturbo. O, appunto, sapere qual è lo stadio più comune, in che percentuali, cose del genere.

Ho provato a cercare su Google ma non ho trovato nulla a riguardo.
 
  • Mi Piace
Reazioni: KratosSpartan20

marlin

Amministratore
Staff
9 Maggio 2004
33,870
3,626
2,015
Milano
Anni fa ero entrato in possesso di una statistica della Doxa sul colore dei capelli degli italiani che però presentava problematiche simili a quella di una classificazione dell'AGA. Ad esempio non erano in grado di dire se il colore fosse quello originale o una tinta e questo in genere valeva per i colori chiari, ma anche per quelli scuri e quindi per i capelli bianchi veri o presunti. Ipotizzavano peraltro che imbiancassero prima i capelli chiari, quando di solito sono quelli scuri a diventare bianchi per primi o comunque si nota di più l'imbiancamento su fondo scuro che su quello chiaro.

Insomma quelli sui capelli o la mancanza degli stessi sono dati molto poco oggettivi. Per me a livello maschile la calvizie non esiste sino a NW2 e inizia ad esistere con NW3V, ossia col diradamento al vertex, perché anche il NW3 solo frontale può essere accettabile per un maschio adulto. I gradi di calvizie sono comunque mobili, ossia normalmente si va peggiorando con l'età, quindi si rischia di fare una fotografia di una caratteristica che evolve nel tempo e che avrebbe bisogno, per così dire, di un film. Nel complesso ne uscirebbero dei dati che non ritengo molto utili e che sarebbero poco comunque poco obiettivi.

Ciao

MA - r l i n
 

KR90

Utente
3 Giugno 2020
1,377
537
415
34
Pianeta terra
In questo contesto personalmente troverei interessante una statistica più elaborata sull'AGA. Ad esempio capire in quale percentuale la relazione "età in cui inizia il processo -> stadio finale previsto" incida sulla gravità del disturbo. O, appunto, sapere qual è lo stadio più comune, in che percentuali, cose del genere.
lo stadio finale previsto dell'aga è nella quasi totalità di casi è NW6, perché la zona safe a livello di recettori è la corona che rimane ai NW6, quindi è quello lo stadio finale in cui si ferma l'aga.
Poi è ovvio che se a uno gli viene aga a 65 anni sicuramente avrà una progressione molto lenta e questo morirà prima di arrivare a nw6, magari muore a 80 anni che è arrivato a NW4 ma se questa persona potesse vivere fino a 130 anni diventerebbe anche lui NW6.
Se invece uno si becca l'aga a 20/30/40 anni a NW6 ci arriva per forza, ovvio se si becca l'aga a 40 anni e a 42 muore no 😅

Per quanto riguarda "la relazione "età in cui inizia il processo -> stadio finale previsto" incida sulla gravità del disturbo" più inizia in età precoce e più l'aga è aggressiva, se uno si becca l'aga a 15 anni vuol dire che ha molti recettori degli androgeni presenti sullo scalpo e gli stessi hanno anche molta affinità recettoriale con gli androgeni e quindi l'aga insorgerà prima e sarà molto aggressiva, se invece uno si becca l'aga a 60 anni vuol dire che ha pochi recettori e poco affinità recettoriale e prima che l'aga si palesi e inizi a fare danni ci vogliono 60 anni e una volta insorta sarà anche più lenta a progredire rispetto a uno che se la becca a 15 anni
 
20 Maggio 2021
108
39
165
lo stadio finale previsto dell'aga è nella quasi totalità di casi è NW6, perché la zona safe a livello di recettori è la corona che rimane ai NW6, quindi è quello lo stadio finale in cui si ferma l'aga.
Poi è ovvio che se a uno gli viene aga a 65 anni sicuramente avrà una progressione molto lenta e questo morirà prima di arrivare a nw6, magari muore a 80 anni che è arrivato a NW4 ma se questa persona potesse vivere fino a 130 anni diventerebbe anche lui NW6.
Se invece uno si becca l'aga a 20/30/40 anni a NW6 ci arriva per forza, ovvio se si becca l'aga a 40 anni e a 42 muore no 😅

Per quanto riguarda "la relazione "età in cui inizia il processo -> stadio finale previsto" incida sulla gravità del disturbo" più inizia in età precoce e più l'aga è aggressiva, se uno si becca l'aga a 15 anni vuol dire che ha molti recettori degli androgeni presenti sullo scalpo e gli stessi hanno anche molta affinità recettoriale con gli androgeni e quindi l'aga insorgerà prima e sarà molto aggressiva, se invece uno si becca l'aga a 60 anni vuol dire che ha pochi recettori e poco affinità recettoriale e prima che l'aga si palesi e inizi a fare danni ci vogliono 60 anni e una volta insorta sarà anche più lenta a progredire rispetto a uno che se la becca a 15 anni
Io sono l'esempio vivente , le tempie hanno cominciato ad andare a pu**ane dai 15 anni, ora a quasi 21 tempie completamente andate , si sta formando l isolotto centrale sul front,mid e vertex già un po miniaturizzati ma che ancora tengono botta
 

marlin

Amministratore
Staff
9 Maggio 2004
33,870
3,626
2,015
Milano
Sì, comunque i gradi restano un approccio grossolano alla forma (pattern) dell'AGA. E' vero che ci può essere questa evoluzione nel tempo verso i gradi più elevati, ma ci può anche non essere. Ho detto prima che i primi due gradi possono essere solo il naturale formarsi del frontale dei maschi adulti, soprattutto tra noi caucasici. Molti NW3V restano tali anche invecchiando (vedi il tipico esempio Liguori, ormai anziano "capellone" con la piazzetta).

I gradi restano un approccio grossolano perché in realtà la perdita della densità è un fenomeno naturale e piuttosto drastico, solo che quando è omogenea e a ritmo non elevato si può non notare. Ricordiamoci sempre che ci si accorge di avere diradamenti quando la densità originaria si è più che dimezzata e che i trapianti riportano appunto la densità alla metà di quella originaria.

Ciao

MA - r l i n
 
Ultima modifica: