i capelli fanno la differenza

ilkraken

Utente
19 Settembre 2010
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Probabilmente dipende anche dalla situazione in cui c si trova. Un mio amico norwood 5 dai 20 anni,in una relazione stabilissima con una donna che lo accetta cosi come è, un lavoro stabile (non è ricco o strapagato) mi ha confessato che per lui adesso non ha più importanza l'alopecia.
Dipende molto da se dobbiamo essere giudicati: chi una donna deve cercarla ci soffre per la paura d essere respinto, chi deve inserirsi in un nuovo ambiente, sociale o lavorativo, ha paura del giudizio altrui.
Scommetto che tu james fai parte del secondo tipo...
 

nico problem

Utente
4 Ottobre 2012
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... appunto è quello che dicevo ilKraken. Un conto è rilanciarsi nella vita senza aver perso parte di se stessi, un conto è farlo da calvi. Ci vogliono il doppio delle palle che compensino la mancanza!... magari uno cambia stile e quindi taglio e si rilancia in altre avventura. Un pelato resta pelato e se non piace, non piace. E non venitemi a dire che stiamo dando troppo peso a questa cosa, non saremmo qui se non ci interessasse.
 

jamesflipper

Utente
5 Marzo 2009
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ilkraken ha scritto:
Probabilmente dipende anche dalla situazione in cui c si trova. Un mio amico norwood 5 dai 20 anni,in una relazione stabilissima con una donna che lo accetta cosi come è, un lavoro stabile (non è ricco o strapagato) mi ha confessato che per lui adesso non ha più importanza l'alopecia.
Dipende molto da se dobbiamo essere giudicati: chi una donna deve cercarla ci soffre per la paura d essere respinto, chi deve inserirsi in un nuovo ambiente, sociale o lavorativo, ha paura del giudizio altrui.
Scommetto che tu james fai parte del secondo tipo...

Esatto nico, ma solo per quanto riguarda la ricerca di una donna; nel mio caso, fortunatamente, non per l'inserimento in un ambiente lavorativo nuovo. Prima di iniziare a curarmi, quando mi ero rasato e iniziavo a rassegnarmi, una donna però ce l'avevo e non è che guardasse poi molto alla mia testa, o almeno non ha mai fatto osservazioni a riguardo. [:)]
Poi ho iniziato a curarmi 2 anni fa, e relazioni stabili non ne ho più avute, sta attento che adesso è colpa della migliorata situazione capillifera [:D]
Comunque, sarà quel che sarà, sto aspettando l'aereo per andare a Bruxelles, per poi spostarmi ad Hasselt..... [8D][;)]
 

nico problem

Utente
4 Ottobre 2012
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... il rischio è solo uno: con i capelli apposto saremmo tutti troppo belli per questo mondo!, e dopo chi la fa la parte dello sfigato! [:D] ... buona fortuna James!
 

reflex5

Utente
17 Gennaio 2014
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avete detto bene, il problema principale spesso e la selezione di massa, come puo' essere quella dei requisiti per trovare un lavoro, o una presentazione della propria persona i una determinata professione, che spesso al calvo viene associata apparentemente non redditizia dal punto di vista fisico.
Per esempio molti quando si tratta di associare capacita' intellettive tendono a fidarsi piu' di alcune figure e meno di altre, che a differenza associano piu capacita' fisiche.
 

lopez

Utente
3 Agosto 2012
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Non volevo postare in questo tipo di thread che io oserei definire lamentoso/trash, dei quali ne è piena zeppa la rete - persino su Yahoo Answer - della serie: ma perché i brutti non piacciono alle donne?. Però, avendo letto l'ottimo post di Nico problem, vorrei comunque lasciare la mia, così pour parler, perché in fondo questi pensieri ci attanagliano un po' tutti.

Nico ha centrato il problema: ne fa un cruccio chi vuole essere un po' sempre al centro dell'attenzione, chi vuole piacere quasi ad ogni costo e godere solo del fatto di essere apprezzato fisicamente. Una sorta di sottile droga dell'edonismo. Il semplice grazie detto con modestia quando si riceve un complimento estetico che in realtà cela un'intensa e appagante fibrillazione interiore.
Ed ecco, l'allontanarsi da quello, il sapere che ciò va pian piano sbiadendo, l'attaccarsi a quell'immagine che ci eravamo fatti di noi stessi e della vita, ci fa soffrire.

Mi sono sempre chiesto, e me lo chiedo ancora: come mai c'è il grassone che sta a casa depresso e il grassone, invece, che sa la ride spensierato in facoltà? Forse costui non vive nello stesso mondo? Eppure, a volte quasi sembra che certe persone ne abitino uno e certe un'altro. Non so se ci sia una matrice endogena in questa nostra visione delle cose e quanto, dal punto di vista prettamente psicologico, si possa mutarla. Mha, come recitava la canzone, lo scopriremo solo vivendo...
 

reflex5

Utente
17 Gennaio 2014
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qui comunque non si parla di brutti che non piacciono alle donne, qui si parla di come classificare certe relazione a chi a piu' o meno ha problemi di calvizie, come reagisce la societa' moderna a questo tipo di problema, nelle piu' svariate situazione.
 

raviolo

Utente
23 Agosto 2003
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reflex5 ha scritto:
avete detto bene, il problema principale spesso e la selezione di massa, come puo' essere quella dei requisiti per trovare un lavoro, o una presentazione della propria persona i una determinata professione, che spesso al calvo viene associata apparentemente non redditizia dal punto di vista fisico.
Per esempio molti quando si tratta di associare capacita' intellettive tendono a fidarsi piu' di alcune figure e meno di altre, che a differenza associano piu capacita' fisiche.


In effetti se ci pensiamo la persona pelosa, con molta barba è spesso associata al ladruncolo, al delinquente. Il pelato può essere un intellettuale, un informatico. Poi c'é quello con le mani da musicista, ecc ecc... Sarebbe bello vedere se tutto questo è vero, se corrisponde a realtà.
 

jackbrown

Utente
11 Marzo 2009
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Lopez ha scritto:
Non volevo postare in questo tipo di thread che io oserei definire lamentoso/trash, dei quali ne è piena zeppa la rete - persino su Yahoo Answer - della serie: ma perché i brutti non piacciono alle donne?. Però, avendo letto l'ottimo post di Nico problem, vorrei comunque lasciare la mia, così pour parler, perché in fondo questi pensieri ci attanagliano un po' tutti.

Nico ha centrato il problema: ne fa un cruccio chi vuole essere un po' sempre al centro dell'attenzione, chi vuole piacere quasi ad ogni costo e godere solo del fatto di essere apprezzato fisicamente. Una sorta di sottile droga dell'edonismo. Il semplice grazie detto con modestia quando si riceve un complimento estetico che in realtà cela un'intensa e appagante fibrillazione interiore.
Ed ecco, l'allontanarsi da quello, il sapere che ciò va pian piano sbiadendo, l'attaccarsi a quell'immagine che ci eravamo fatti di noi stessi e della vita, ci fa soffrire.

Mi sono sempre chiesto, e me lo chiedo ancora: come mai c'è il grassone che sta a casa depresso e il grassone, invece, che sa la ride spensierato in facoltà? Forse costui non vive nello stesso mondo? Eppure, a volte quasi sembra che certe persone ne abitino uno e certe un'altro. Non so se ci sia una matrice endogena in questa nostra visione delle cose e quanto, dal punto di vista prettamente psicologico, si possa mutarla. Mha, come recitava la canzone, lo scopriremo solo vivendo...



Grande intuizione Lopez... Bisogna vedere come uno proietta il suo mondo, perchè noi tutti , pur vedendo le medesime cose e frequentando le medesime persone, abbiamo un'idea personale sull'andamento della vita.
Ecco che ad esempio non ci capacitiamo di come certa gente viva e , per contro, altra gente penserà che siamo pazzi a stare qui a parlare di capelli.

Ragazzi parliamoci chiaro, qui non si parla di capelli in senso stretto, qui si parla dei risvolti che ha la calvizie nell'individuo.
C'è chi se ne frega e c'è chi ne fa un dramma, dipende da come abbiamo impostato la nostra vita, da quello che siamo o , meglio, crediamo di essere.

Per assurdo vi dico che avrei preferito perdere 3 dita pur di non soffrire di calvizie. Essere senza 3 dita è infatti giustificabile come incidente sul lavoro/automobilistico/missione di guerra, la virilità è intatta, anzi... Perdere i capelli, pur portandoti ad essere certamente meno handicappato del non avere 3 dita, ti mette in una condizione di difetto fisico che non puoi giustificare, un disagio non compatito che però può sortire non pochi risvolti a livello sociale.
Non importa che posizione hai, quanti soldi hai, e nemmeno chi sei. Diventi comunque quello calvo/pelato, una realtà alla quale non ti puoi sottrarre.

Il significato dei capelli è molto più profondo di quanto ad una prima analisi possa sembrare. Non è solo un difetto estetico, è una limitazione socialmente rilevante, dove la somma delle sfumature conduce obbligatoriamente ad un diverso approccio alla vita.
Chi ad esempoio si sente fermamente bello tenebroso , difficilmente potrà reggere la parte da pelato/diradato. Se questo vi sembra poco, vi dico che per certi individui è tutto.
Non sono i capelli il problema, ma la proiezione di noi stessi e del nostro mondo, quella che ci siamo(ci hanno) inculcato sin da piccoli.

La soluzione è il continuare ad essere se stessi nonostante tutto.

Altrimenti, cambiare in funzione di questo inestetismo. Ma questa non è più vita o, per lo meno, la vita che avremmo voluto.

 

nico problem

Utente
4 Ottobre 2012
335
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azzeccato in pieno Jackbrown. Ci vuole tanta forza di volontà per cambiare l'immagine che si ha di se stessi proiettata nel mondo e nel futuro. Se tutti avessero la possibilità di non subire questa ingiustizia genetica, il mondo sarebbe molto più pieno di gente attiva, vogliosa, felice. Sarebbe un mondo sicuramente migliore, questo lo credo fermamente. E' forse anche per questo che non hanno mai affrontato il problema seriamente, proprio perchè la differenziazione sociale deve continuare ad esistere per non dare a tutti le stesse possibilità. Non credo nella cospirazione mondiale anticalvizie sia chiaro, ma credo che la medicina abbia pensato ad investire su altre strade piuttosto che su altre. E' sicuramente più facile e redditizio drogare una persona depressa per via della calvizie con psicofarmaci piuttosto che curare la calvizie e avere gente felice.
 

nannitemujin

Utente
17 Febbraio 2013
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Vorrei dire una cosa trashissima anche io(anche se non c'entra quasi niente), e cioè che non sopporto proprio quando si dice che cominciare a perdere i capelli è brutto uguale anche a quarant'anni... A me la stempiatura si è presentata alla fine della pubertà, proprio nell' età in cui ci si approccia all'altro sesso... non sapete quanto invidio i miei coetanei che solo adesso cominciano a spelacchiarsi sui 21 anni, e loro ancora invidieranno chi comincia a perderli a 30 e così via...
Le battutine della gente, ve lo immaginate quanto brucino dentro a 15-16 anni? Per non parlare della dermatite seborroica e le scaglie giallastre di forfora...
Ricordo quando da bambino non facevo caso più di tanto ai capelli delle persone, adesso -che io lo voglia o no- è la primissima cosa che guardo negli altri e spesso mi sorprendo incantato a fissare la testa delle persone, anche adesso che guardo la tv, mentre dovrei pensare a quello che mi dicono gli altri e dovrei guardarne la mimica facciale io guardo i capelli. Probabilmente penso più ai capelli che al sesso in una giornata, ed è una cosa tristissima.

Tutto questo non per dire io merito più compassione di voi ma per... boh, ho smesso da tempo di pensare che ci sia un senso dietro alle cose, interpretatela come volete.

Anzi una cosa ve la dico, avete presente quegli str***i che dicono sempre eh io non vorrei avere i capelli così non dovrei tagliarli, pettinarli e asciugarli he he he... e con l'immaginazione li prendete a calci sulle gengive? Ecco, lo faccio anche con chi dice perdere i capelli a 40 anni è brutto.
 

jamesflipper

Utente
5 Marzo 2009
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Nanni capisco che perdere i capelli in giovane età quando si iniziano i primi approcci con le ragazze sia molto più traumatico che perderli a 40 anni, non c'è dubbio su questo, però ti assicuro che, per me, non è piacevole nemmeno a 40 (io ne ho quasi 42).
Anche a questa età c'è chi se ne frega e chi no, dipende… quello che ha detto nico soprattutto col post a pagina 1 rispecchia molto bene la realtà delle cose.

Spero tu non voglia prendermi a calci sulle gengive adesso [:D]
 

nannitemujin

Utente
17 Febbraio 2013
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no, figurati, più che altro era uno sfogo, mentre scrivevo quelle cose mi rendevo conto di non averle mai dette a nessuno in tutti questi anni
 

reflex5

Utente
17 Gennaio 2014
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allora secondo voi chi sono piu' cattivi i calvi o i capelloni?

Molta gente calva o no a la fortuna di avere determinate posizioni sociali, cosa ne comporta questo? Di chi ci si puo fidare?

La calvizia e' uno svantaggio relativamente delle giovani eta', dopo che succede?
 

jamesflipper

Utente
5 Marzo 2009
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La calvizie, almeno per quel che mi riguarda, è comunque sempre uno svantaggio. Chiaro, come si diceva con nanni, che in giovane età assume contorni decisamente più problematici nella maggior parte delle volte.
 

nannitemujin

Utente
17 Febbraio 2013
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reflex5 ha scritto:
allora secondo voi chi sono piu' cattivi i calvi o i capelloni?

Molta gente calva o no a la fortuna di avere determinate posizioni sociali, cosa ne comporta questo? Di chi ci si puo fidare?

La calvizia e' uno svantaggio relativamente delle giovani eta', dopo che succede?


Dipende(diciamo che la domanda non ha molto senso poiché ognuno è diverso e ci sono una miriade di variabili che influenzano la vita di ciascuno), la calvizie è certamente un trauma, può farti rinchiudere in un guscio ma può anche temprarti(e non è detto che non possa fare entrambe le cose), sta ad ognuno di noi cercare di superare ogni ostacolo che ci si pone davanti nella vita, trarne gli insegnamenti che ci possono servire e lasciarci tutto il resto alle spalle.
 

kakaroth86

Utente
9 Marzo 2012
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Nessuno è cattivo a parte chi fa battute su chi come noi ha pochi capelli (e non capisce il male che può causarci) .. si tratta sempre e solo di essere fortunati o sfigati per quanto riguarda i capelli.