Nico Problem ha scritto:
Adesso azzardo con una triste cavolata e verrò massacrato per questo: nella vita normale, semplice, felice e spensierata la calvizie non conta poi tanto, è naturale, è irreversibile e ti permette di fare comunque qualsiasi cosa tu voglia. La calvizie è un problema serio e non trascurabile per chi vuole qualcosa di più nella vita per chi ha una sensibilità più marcata e una fragilità diversa. Per quelli a cui piace piacersi e piacere sempre in ogni situazione. Per coloro che fanno dei capelli uno status simbol personale, una caratteristica irrinunciabile un motivo di bellezza e una corazza da esibire. Perdere i capelli è un pò come scoprirsi improvvisamente spacciati, vecchi, chiusi in una gabbia, non potersi rinnovare mai ma accettare la normalità. E' standardizzarsi in un contesto che magari non ci rispecchia come quello dignitosissimo dell'uomo rasato. Tutto questo magari è valido per chi non ha una personalità spiccata al di là dell'aspetto e non affronta le cose con coraggio. Ma guardarsi allo specchio e scoprirsi cmq immutati da una forza in più per poter affrontare la vita. E' questo non avere le stesse possibilità degli altri che fa rabbia il sentirsi leggermente più sfigati, è entrare in una condizione fantozziana della vita che di certo non fa piacere... Poi ripeto questo è solo uno sfogo.
belvpost. Quoto e aggiungo che mi sento di far parte della prima categoria d persone, quelle cge vogliono sempre piacersi e piacere. L'alopecia mi sta forzando a cambiare visione, forse mi sta facendo ceescere, forse mi sta rendendo fragile e insicuro, non lo so ancora nn l'ho capito. So solo che mi sembra di avere un costume nuovoma che cerco di recitare la stessa parte e mi accorgo sempre di piu chhe non è congruente con il personaggio.