Gli antiandrogeni naturali: quali sono e il ruolo nella calvizie

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elduderino

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27 Novembre 2018
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Bell'articolo, ovviamente queste sostanze avrebbero il loro senso solo se usate topicamente. Peccato per
ASC-J9 di cui non si hanno più notizie.
 

kibith3

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26 Giugno 2019
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Articolo notevole.
Interessante anche l'ericifolina che potrebbe portare ad annullare l'effetto dei recettori AR. Mica cosa da poco, il problema é farla funzionare sui follicoli.
Esiste un estratto di questa pianta, se ho cercato correttamente, ma se funzionasse per i capelli credo che l'avrebbero già scoperto e pubblicizzato.

Forse é OT, ma l'ara55 in quale fase ricade durante questo "girovagare" di molecole e recettori AR fuori e dentro le cellule?
 
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Lucio83

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18 Giugno 2020
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@marlin in pratica il tè verde è molto importante da quanto ho capito. Ma a livello di follicoli come si potrebbe utilizzare? Sempre in modo orale? Cioè bevendolo?
 

marlin

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Bell'articolo, ovviamente queste sostanze avrebbero il loro senso solo se usate topicamente. Peccato per
ASC-J9 di cui non si hanno più notizie.
No, il the verde molti lo usano da anni non topicamente, io stesso lo utilizzo prendendo l'Anti-Age Vitaminity. Anche il DIM e comunque gli estratti di crocifere sono molto utilizzati a livello sistemico e non topico.

Articolo notevole.
Interessante anche l'ericifolina che potrebbe portare ad annullare l'effetto dei recettori AR. Mica cosa da poco, il problema é farla funzionare sui follicoli.
Esiste un estratto di questa pianta, se ho cercato correttamente, ma se funzionasse per i capelli credo che l'avrebbero già scoperto e pubblicizzato.

Forse é OT, ma l'ara55 in quale fase ricade durante questo "girovagare" di molecole e recettori AR fuori e dentro le cellule?

Grazie, ci ho messo tutta la settimana scorsa a scriverlo badando a non dire castronerie (se leggete il primo documento da cui è tratto troverete che non è proprio facilissimo da capire se non si conosce già come è fatto il recettore AR a livello biochimico e che funzioni svolgono le varie parti).

Non sarei così sicuro che se funzionasse l'ericifolina per i capelli l'avrebbero già scoperta e pubblicizzata, perché io non sono un complottista di quelli che credono che la cura per la calvizie esista già e non la si voglia diffondere per interesse a vendere i prodotti già esistenti, ma ho potuto toccare con mano come ci siano pochi scambi tra dermatologi e oncologi e endocrinologi, quindi l'info può semplicemente non essere passata da un settore all'altro. In compenso varie specie di pepe erano venute alla ribalta come attivi anti 5 alfa reduttasi.

Ecco ARA55, sembra un'acquisizione più del versante dermatologico che di quello oncologico, qui si insiste di più sull'ARA70, che per la calvizie appare ogni tanto insieme a ARA 55. Le cose sono complicate anche dal fatto che ARA 55 ha anche nome HIC-5 e appare solo con questo in vari documenti scientifici. Penso di tornarci comunque con il prossimo articolo su questo coattivatore.

@marlin in pratica il tè verde è molto importante da quanto ho capito. Ma a livello di follicoli come si potrebbe utilizzare? Sempre in modo orale? Cioè bevendolo?

Con EGCG ci sono anche i prodotti tipo il siero The Ordinary e il Panthrix. Io ho puntato sul primo perché ha veramente di tutto di più a livello di attivi naturali, ma il Panthrix che è stato quello inizialmente segnalato dall'utente che lo ha lanciato ha giusto l'attivo con l'EGCG e immagino in dosi maggiori e quindi è possibile che funzioni meglio, anche se costa molto di più di The Ordinary. Se il segreto è l'EGCG però direi che è meglio risparmiare e usare il the verde anche topico , fatto in casa.

La cosa più importante di questo studio per me è il fatto che gli antiandrogeni naturali NON sono antiandrogeni classici che si legano al dominio di legame dell'AR, ma agiscono in altri modi. Modi che possono forse essere più blandi, ma che messi assieme potrebbero essere anche più efficaci o comunque potrebbero rafforzare l'azione degli antiandrogeni che si legano al dominio di legame. Questi ultimi non sono perfetti, come abbiamo visto possono trasformasi da antagonisti in agonisti e magari questo è quello che avviene quando le cure anticalvizie non funzionano o non funzionano più.

Ciao

MA - r l i n
 
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da0a100in2_9

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1 Marzo 2018
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Articolo davvero interessante, ben esposto ed articolato... mi sovvengono non poche domande, ma fra tutte volevo porre l'attenzione sulla curcuma e curcumina... già assumevo la prima a mezzo tisane, mi chiedo se trova fondamento il ritiro di taluni integratori con queste sostanza causa epatite... sono rischi fondati?
 

kibith3

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26 Giugno 2019
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In effetti si trova l'olio essenziale di pimento e tra le sue attività c'e' proprio "Rinforza i capelli ed è indicato per il trattamento della caduta stagionale e non "


Sicuramente è utile, non risolutivo da solo, ma in un approccio con sostanze multiple ha i suoi perchè, data la sua azione sui recettori AR.

Così, "a naso" potrebbe limitare o ridurre la resistenza alle cure, che avviene dopo un pò di tempo, per via della up regulation, no?
 
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marlin

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Sì, bisognerebbe accertarsi che nell'olio essenziale l'ericifolina sia ben presente, perché è proprio ricavata da un estratto acquoso che non è proprio identico al un olio essenziale. Gli olii essenziali sono fatti soprattutto di terpeni sesquiterpeni e simili, sostanze lipofile, infatti abbiamo visto che c'è qualche problema a veicolarle senza alcool. Se per l'ericifolina si usa l'estratto acquoso siamo in presenza di una sostanza idrofila, quindi un po' l'opposto degli olii essenziali.

Ovviamente anche la sostanza idrofila ha bisogno di un veicolante e l'alcool è proprio quel solvente che può far entrare in soluzione sia sostanze lipofile che sostanze idrofile. Quindi l'estratto acquoso deve diventare più che altro idroalcoolico se da applicare sulla cute. Questo significa che probabilmente si può fare un infuso di pimento, possibilmente molto ristretto che va poi aggiunto all'alcool se si usa topicamente, mentre va benone anche solo acquoso se lo si usa sistemicamente (o in vitro, ma non è il nostro caso).

Voglio dire, è possibile che usando un estratto acquoso come quello dello studio riportato, il pimento possa rivelarsi ancora più efficace sui capelli perché conterrebbe più ericifolina dell'olio essenziale, anche se di solito i terpeni e simili degli olii essenziali hanno pure azione positiva sui capelli e spesso anche contro la calvizie.

Ciao

MA - r l i n
 

oscar74

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Sì, bisognerebbe accertarsi che nell'olio essenziale l'ericifolina sia ben presente, perché è proprio ricavata da un estratto acquoso che non è proprio identico al un olio essenziale. Gli olii essenziali sono fatti soprattutto di terpeni sesquiterpeni e simili, sostanze lipofile, infatti abbiamo visto che c'è qualche problema a veicolarle senza alcool. Se per l'ericifolina si usa l'estratto acquoso siamo in presenza di una sostanza idrofila, quindi un po' l'opposto degli olii essenziali.

Ovviamente anche la sostanza idrofila ha bisogno di un veicolante e l'alcool è proprio quel solvente che può far entrare in soluzione sia sostanze lipofile che sostanze idrofile. Quindi l'estratto acquoso deve diventare più che altro idroalcoolico se da applicare sulla cute. Questo significa che probabilmente si può fare un infuso di pimento, possibilmente molto ristretto che va poi aggiunto all'alcool se si usa topicamente, mentre va benone anche solo acquoso se lo si usa sistemicamente (o in vitro, ma non è il nostro caso).

Voglio dire, è possibile che usando un estratto acquoso come quello dello studio riportato, il pimento possa rivelarsi ancora più efficace sui capelli perché conterrebbe più ericifolina dell'olio essenziale, anche se di solito i terpeni e simili degli olii essenziali hanno pure azione positiva sui capelli e spesso anche contro la calvizie.

Ciao

MA - r l i n
La solubilità in acqua della ericifolina è sotto 1 g/l (stimata teorica 0.3 g/l circa; trovato in giro un riferimento per 0.9 g/l).
Ho cercato info sulla composizione dell'olio essenziale di pimento preparato tramite distillazione in corrente di vapore e purtroppo non ho visto elencata la ericifolina o pimentol.
 

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