fino a che punto

ronald

Utente
6 Maggio 2003
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ecco infatti vetriolo, senza psicologo.

cmq io sì lo farei, ovviamente non da bisanga con le conoscenze attuali. difatti il miglioramento è molto modesto.








agato = svantaggiato
 

ronald

Utente
6 Maggio 2003
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difatti se uno non avesse problemi seri nel proprio cervello non si metterebbe a studiare psicologia.








agato = svantaggiato
 

rockabilly

Utente
16 Settembre 2007
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Signori non c'è bisogno di ribadire in ogni post ho problemi di autostima oppure sono un tipo insicuro: se siete qui è implicito.

Quoto vetriolo e Ronald. Dipende solo da come mi sveglio.

May the Rock be with you.
 

xandy

Utente
1 Settembre 2008
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alex 86 convinciti del fatto che col passare del tempo il corpo subisce delle trasformazioni!! il declinio fisico comincia per tutti sia che riguardi i capelli sia qualche altra parte del corpo! è impensabile pretendere di rimanere sempre uguali come quando avevamo 18 anni..faresti bene ad accetarlo e ringraziare per quello che già hai( con riferimento non solo alla tua situazione tricologica ).Ognuno è quello che è,ovviamente è giusto curarsi ma le manie di perfezione portano solo ad essere perennemente insoddisfatti svalutando quello che già possediamo.
In ultima istanza trovo davvero insensato l'attegiamento di chi si svilisce raffrontandosi con senso d'inferiorità ad altri solo per i capelli...
 

ronald

Utente
6 Maggio 2003
4,135
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peccato che a 20 anni di tutto si dovrebbe parlare fuorchè di declino fisico, questa analisi non ha alcun senso








agato = svantaggiato
 

lavezzi766

Utente
28 Agosto 2008
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Si ma voi ci siete stati dallo psicologo?

io ci sono stato claudia , sono stato da 3/4 psicologi/psichiatri , ci andai perche quando iniziai a perdere i capelli (17 anni) non uscivo di casa dalla vergogna ,e stando chiuso i ncasa col passare del tempo mi vennero attacchi di panico e ansia ,.......mi danno medicinali antidepressivi ecc ,...ma nessun psicologo è mai riuscito a farmi cambiare la mia opinione ,cioè che ch iperde i capelli da giovanissimo sta messo male ,.........anche se gia da molti anni hò ripreso ad uscire di casa ma no grazie all psicologo perche crescendo con l età che avanza in giro si vedono altri giovani della mia età calvi (ma intanto m i son perso tutta la mia gioventù nascondendomi in casa perche a 17 anni era davvero raro vedere miei coetanei senza capelli) e tutt ora anche uscendo non fermo ragazze/donne sempre x vergogna e per paura di rifiuti , non vado i ndiscoteche ecc ,....come vedi la mia opinione è sempre la stessa alla fine sia con psicologo che non[X]
 

claudia

Utente
5 Maggio 2003
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Caro Lavezzi,
come dicevo prima, se non si ha intenzione di cambiare, andare dallo psicologo è assolutamente inutile... Se state bene così...


Ricordatevi di consultare la homepage www.calvizie.net
 

dexter80

Utente
17 Settembre 2008
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Infatti, le cose stanno esattamente in questo modo. Bisogna voler andare dallo psicologo e non essere portato, altrimenti la terapia rischia di non aver alcun successo.
Mi rendo conto che in alcune famiglie e contesti lo psicologo (o qualsiasi psi) venga visto come il medico dei pazzi, ma le cose non stanno esattamente in questo modo.
Addirittura il retaggio culturale sulla questione fa vedere lo psicologo come il primo portatore di problemi psichici. E' come dire che l'avvocato ha problemi con la legge, il medico problemi fisiologici, e il biologo istinti di morte.
Sarebbe quindi utile ritargliarsi uno spazio da persone adulte, andando autonomamente dallo psicologo e crearsi una determinata cultura sull'argomento.
Spesso si fanno numerose ricerche su argomenti che gia' fanno parte di un loop disfunzionale, quindi ricercare qualche notizia sulle modalità di supporto psicologico non sarebbe una cattiva idea, soprattutto verso coloro che hanno istaurato una fobia sociale da giovanissimi.
Poi ognuno è libero di agire come crede.
Ciao
 

jador

Utente
7 Agosto 2006
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Nelle relazioni umane l'empatia, quella magnifica forma di comunione intellettuale, raramente si ha la fortuna di vivere.

Ancor peggio tra paziente e psicoterapeuta, ove spesso quest'ultimo rimane barricato dietro la sua professionalita'.

Questo, a mio avviso, il secondo motivo di fallimento della psicoterapia.



Chi ha il coraggio di ridere e' padrone degli altri (giacomo leopardi)
 

dexter80

Utente
17 Settembre 2008
1,306
1
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Io invece credo che sia molto facile avere delle relazioni umane significative (sia amicali che sentimentali). Quasi tutti hanno fidanzate, amici, familiari ai quali rivolgersi nei momenti di difficoltà e quasi sempre il problema viene accolto con la necessaria empatia.
Spesso pero' ci si rende conto che questa funzione, per quanto contenitiva, non basta.
Questo avviene perchè l'individuo ha voglia di scindere il contesto sociale dai problemi personali, per preservare la propria integrita', dignità e moralita'.
E' un diritto di chiunque.
Lo psicologo aiuterebbe a sfruttare l'empowerment (le potenzialità inespresse), l'auto-efficacia percepita (stima di sè) e la sfera affettiva ed emotiva. Tutte condizioni che preparano il terreno per l'inserimento funzionale nel contesto sociale. E'quindi importante fare una scissione fra i due aspetti, scissione che viene perpetrata dallo stesso paziente.
La professionalità, ossia la distanza che si crea fra paziente e psicoterapeuta, è un atto necessario in primo luogo per il paziente, onde evitare la costituzione di dipendenze eccessive che transferalmente parlando porterebbero alla riproposizione infinita di relazioni non funzionali, in secondo luogo per il terapeuta, che di certo non è amico, fidanzato e familiare di nessuno.
E' quindi un'aspetto fondamentale, che differenzia lo psicologo da un confidente qualsiasi, e che determina l'alleanza terapeutica utile per poter apprendere dall'esperienza analitica.
Il discorso è molto piu' lungo e complesso, magari te lo faccio in pvt[:D].
Un abbraccio jador e buon anno!
 

jador

Utente
7 Agosto 2006
2,061
0
615
hai perfettamente ragione dexter...non intendevo certo che il terapeuta debba diventare amico, fidanzato o roba simile...ma sicuramente hai compreso cio' che intendevo.

Un abbraccio e buon anno anche a te!!![:X]



Chi ha il coraggio di ridere e' padrone degli altri (giacomo leopardi)
 

giordano

Utente
13 Giugno 2008
240
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165
RONALD ha detto:
difatti se uno non avesse problemi seri nel proprio cervello non si metterebbe a studiare psicologia.

Ma che caaaaazzzzaaaata enorome no comment... IO STUDIO PSICOLOGIA e non ho il benche minimo problema, e neppure i miei compagni di corso e neppure i miei professori!
 

exterior

Utente
4 Aprile 2006
2,492
2
615
Beh personalmente sono d'accordo con giordano, mi smebra troppo categorico dire che solo chi ha problemi mentali si mette a studiare psicologia. Per carità, che poi statisticamente parlando gli psicologi sono più pazzi di quelli che curano, è un altro discorso: magari pazzi ci diventano col tempo. Mica è semplice avere a che fare con i pazzi! :D

Per esempio, ve lo immaginate uno psicologo alle prese con jador? Se fossi in lui diventerei pazzo anche io!!!

Da un cartellone pubblicitario:
Agenzia funebre Palo*bi: ci prendiamo cura del tuo riposo... :):)
 

giordano

Utente
13 Giugno 2008
240
0
165
Forse un po' di coda di paglia ce l'ho... Tanto normale non sono [:p]
Però non generalizziamo [:)]

Va bhe ragazzi buon anno va.. Sperando che sia migliore di questo! [8D]
 

batgirl

Utente
28 Giugno 2003
12,792
2
2,015
Qdo generalizziamo dimentichiamo che ogni essere umano è singolo nella sua stupidaggine e genialità.
Buon anno!!!

...For what is a man, what has he got? If not himself, then he has naught.To say the things he truly feels;And not the words of one who kneels...
 

dag

Utente
13 Agosto 2006
1,114
0
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però ogni tanto fate amore con il sapore

fate amore con FINAMULLER

[:)]
 

batgirl

Utente
28 Giugno 2003
12,792
2
2,015
Il caso di Dag non è generalizzazione;ma, ossessione!!![:p]

...For what is a man, what has he got? If not himself, then he has naught.To say the things he truly feels;And not the words of one who kneels...