fino a che punto

vetriolo

Utente
27 Marzo 2008
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rispondo a ronald, che mi chiede quel'è il collegamento (certo che la funzione quote farebbe comodo!)

RONALD: dipendesse da me l'aga farebbe parte delle malattie invalidanti, ne fa parte l'anoressia e la bulimia, l'aga può portare a conseguenze psicologiche del tutto analoghe.

VETRIOLO: scusa tu dici l'aga farebbe parte delle malattie invalidanti [...] può portare a cnoseguenze psicologiche del tutto analoghe, però quando ho parlato di psicologo hai reagito con sarcasmo. boh...

RONALD: scusa quale sarebe il collegamento? io penso male degli psicologi, non penso che non esistano le malattie psicologiche


dunque qual'è il collegamento? non so se son tonto io o se sei tu che fai il finto tonto.


aga --> conseguenze invalidanti sulla psiche --> necessità di curarle/attenuarle, o quantomeno provare a farlo --> psicologo.


se poi tu pensi male degli psicologi questo è un altro paio di maniche, ma il collegamento è del tutto logico e oggettivamente corretto. e non solo sul piano teorico, in cui direi che è del tutto pacifico che i problemi psicologici sono di competenza degli psicologi, ma anche nella pratica, se qualcuno dovesse subire conseguenze così gravi dalla perdita dei capelli.
 

ronald

Utente
6 Maggio 2003
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boh pare che sti psicologi abbiano poteri taumaturgici. secondo me uno ci va e se avesse fatto una chiacchierato con un amico sarebbe più felice e con 100 euro in più.
 

vetriolo

Utente
27 Marzo 2008
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vabè, continui a fare il finto tonto...

io scrivo necessità di curarle/attenuarle o quantomeno provare a farlo sottolineo PROVARE, ripeto P R O V A R E

e tu dici che per noi gli psicologi sono i salvatori della patria e che hanno poteri taumaturgici.



 
25 Agosto 2007
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Certo la parte difficile inquesto caso sarebbe trovare un'amico abbastanza intelligente che potrebbe capiresenza prenderti in giro. Ma se ce l'hai è molto meglio di uno psicologo prosciugasoldi.

La questione è non lasciare che il mondo reale scompaia per paura di affrontarlo.

Batgirl
 

vetriolo

Utente
27 Marzo 2008
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almeno tu provi a risollevarti, a differenza di qualcuno che sembra perfino determinato a continuare a crogiolarsi nel suo pessimismo cosmico.

mi chiedo cosa succederebbe se aveste un problema vero.
 

lavezzi766

Utente
28 Agosto 2008
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andare dallo psicologo o psichiatra se si è complesati x la perdita dei capelli è inutile ,..cioè nel senso che nessuno vi farà cambiare la vostra opinione a riguardo ,ma lo psicologo o psichiatra puo aiutarti solo dandoti dei psicofarmaci se nel caso il vostro complesso vi porta conseguenze tipo=ansia forte o attcchi di panico ecc,......ma non vi farà mai passare sto complesso
 

ronald

Utente
6 Maggio 2003
4,135
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ne ho visti due per altri motivi e mi sono cascati i cogliòni invece che i capelli








agato = svantaggiato
 

claudia

Utente
5 Maggio 2003
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Boh è vero che è difficile trovarne di bravi, ma se sono bravi, davvero aiutano tantissimo.
Un po' come i dermatologi insomma! [:D]
In ogni caso se non si ha intenzione di cambiare è assolutamente inutile andarci...

Ricordatevi di consultare la homepage www.calvizie.net
 

dexter80

Utente
17 Settembre 2008
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Dunque, in contesti medicalizzanti (dove cioe' si è istaurata la convinzione che solo un medico puo' risolvere con un farmaco un determinato problema) la figura dello psicologo viene vista con scetticismo e menefreghismo, proprio perchè non interviene sul sintomo (calvizie) ma sul modo di percepire tale malattia (la causa).
Il modo di percepire la malattia è la causa semplicemente perche' la calvizie comune è un fenomeno para-fisiologico comune, che coinvolge la maggior parte degli uomini senza limitazioni o gravi conseguenze dal punto di vista fisico. E' evidente che cio' che conta non è il danno estetico in quanto tale, ma il danno psichico inflitto al malcapitato, che tenderà a vedere la calvizie come una grave deturpazione spesso limitante a livello sociale e relazionale.
L'OMS (organizzazione mondiale della sanità) ha tracciato delle linee ben precise per quanto riguarda il benessere del paziente: esso non deve piu' essere inteso solo come benessere fisiologico (cura della malattie organiche) ma anche come benessere psicologico, essendo le patologie psichiche spesso piu' gravi di quelle fisiche.
Da questo punto di vista, curare la calvizie è un fattore fondamentale, e l'ausilio del dermatologo è notevolmente importante (anche per dare un maggior peso alla questione).
Spesso pero', come ha sottolineato implicitamente anche claudia (un po' come i dermatologi insomma!) chi si rivolge ad un medico per problemi di capelli è già psichicamente provato e fragile, e la figura del dermatologo diviene spesso sostitutiva a quella dello psicologo .
Di fronte all'ineluttabilità del destino genetico, il paziente appare affranto, disperato, fragile. Tende a chiudersi socialmente, prediligendo le ore notturne per le uscite. Cio' che latentemente ricerca non è un dermatologo che prescriva una determianta cura (che, secondo il consenso informato, legge sanitaria severissima introdotta nel 2006, dovrebbe essere ben delinenata come palliativo e non come cura definitiva essendo l'aga incurabile per definizione), ma una figura professionale che prenda in carico il proprio problema.
Ora, la differenza sostanziale per la quale è IMPOSSIBILE che il dermatologo diventi anche psicologo, risiede nel fatto che il primo perenderà in carico il paziente prescirevendogli palliativi, che non risolvono il problema (spesso viene addirittura ed inconsapevolmente rafforzato il sintomo) mentre il secondo è in grado, in linea di massima, di aiutare il paziente a cambiare la prospettiva nei confronti del disagio estetico in maniera del tutto autonoma(e il paziente stesso che si rende conto di tali problematiche).
Vi faccio un rapido esempio di cambio di prospettiva. Provate a leggere questo:
http://www.focus.it/Community/cs/blogs/il_blog_di_amelia_beltramini/archive/2006/08/04/126455.aspx
E' un articolo di focus, dove viene sottolineato l'ausilio che nel nuovo millenio viene fatto (ed anche l'abuso, per certi versi) dei farmaci lifestyling (che cambiano cioe' lo stile di vita e non curano forme cliniche, ossia delle vere malattie ). Fra questi farmaci, naturlamente, v'e' anche la finasteride adoperata per la ricrescita dei capelli.
Leggendo questo articolo ci si rende presto conto che farmaci che non curano malattie cliniche (che conducono alla morte o a gravi limitazioni) ma solo vezzi estetici, sono ampiamente adoperati con abili artifici pubblicitari a tutto vantaggio delle compagnie farmaceutiche (si calcola che il business si aggiri intorni ai 29 miliardi di dollari).
Questi farmaci rafforzano il sintomo, nel senso che rallentano la progressione verso l'accettazione del proprio problema proprio perche' lo migliorano temporaneamente, ma non risolvono il disagio alla base delle motivazioni che conducono all'intrapresa di un percorso farmacologico.
Possono pero' essere utili nelle fasi iniziali, ossia quando il problema diventa insostenibile (grossi effluvi, afflizioni), ma l'obiettivo finale dovrebbe essere il raggiungimento di un equilibrio privo di farmaci nei confronti della situazione.
Le figure del dermatologo /psicologo non devono quindi entrare in contrasto, ma lavorare in un'ottica interdisciplinare per migliorare il benessere psico/fisico descritto dall'OMS in precedenza.
Purtroppo viviamo in contesti sanitari poco evoluti, dove le due figure tendono a sovrapporsi e sostituirsi a vicenda, ma in linea di massima sono convinto che è possibile uscire dal tunnel calvizie con l'ausilio di entrambi i professionisti.
E' altresi' importante ricordare che:
1)curare la calvizie è importante ma laddove diventi un problema limitante sarebbe davvero utile rivolgersi allo psicologo per i cambi di prospettiva (per questi motivi molti medici hanno nel proprio studio anche lo psicologo).
2)che il percorso psicoterapico, se intrapreso, non sia mai coercitivo, ma sempre spontaneo
3)che la scelta del professionista non dipenda dal paziente che ha scarse e nulle conoscenze sulle abilità psicologiche, ma che venga indirizzato dal medico curante (spesso anche di famiglia) che suggerira', sotto prescrizione, un ciclo di 8 colloqui psicologici da svolgere nei policlinici universitari o nelle asl di appartenenza.
4)che tali colloqui servano da orientamento per individuare la natura del disagio e poter successivamente suggerire il professionista piu' adatto alle proprie esigenze (psichiatra, psicoanalista, psicodinamico, sistemi-relazionale,ecc).
5)che lo psicologo non succhia soldi, ma spesso il percorso è anche gratuito.

Leggo spesso di problemi psicologici molto gravi che riguardano la calvizie. Spero quindi di essere stato utile a qualcuno.
Ciao
 

vetriolo

Utente
27 Marzo 2008
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il pezzo di dexter è lungo e ora non ho voglia di leggerlo [:D]

quindi mi limito a rispondere a ronald (RONALD: prova vetriolo, prova)


mi sa che stai proprio sbagliando persona a cui dire di provare... io ho già provato e ci son riuscito, in pochi mesi e senza bisogno di psicologo; d'altronde ho l'alopecia universale, mica un tumore incurabile.

se c'è uno a cui dovresti dire di provare, quello sei proprio tu.
 

vetriolo

Utente
27 Marzo 2008
882
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comunque quasi nessuno ha risposto alla mia curiosità, ossia se si farebbe un trapianto come quelli che ho linkato nella pagina precedente.
 

alex86

Utente
23 Dicembre 2007
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x vetriolo....



ognuno la vive a modo suo. Pure io la vivo abbastanza male, cioè ho 22 anni, la maggior parte dei miei coetanei hanno tutti i capelli, io invece no e fidati ne mancano davvero pochi, roba che quell'ultimo trapianto che hai postato (questo per intenderci http://www.ieson.com/topic.asp?TOPIC_ID=31680) ne ha molti in meno di me e intendo DOPO il trapianto non prima. Però per esempio quando vado in giro rosiko quando vedo un ragazzo che ha tanti capelli mentre io sono costretto a fare i salti mortali.... vedi lozioni, medicine (con l'incubo sides), lavaggi frequenti e impossibilità di scegliere un taglio a mio piacimento (li ho sempre tenuti rasati e ora se li raso a meno di 1cm il diradamento si nota). Inutile prenderci in giro i capelli contano e tanto nell'aspetto di una persona, io di mio sono un tipo abbastanza insicuro, quindi ovviamente questa cosa mi toglie autostima e fidati che se basta una semplice operazione per riacquistare sicurezza, va fatta. E altri piccoli difetti come normale che sia ce li ho anche io, però senza capelli starei malissimo visto che già ora che non ne ho tantissimi la cosa mi da molto fastidio.... personalmente non vedo l'ora che capiscano cm cakkio si fa a stabilizzare l'aga di una persona o a trovare un benedetto modo di azzerare i sides (o almeno quelli sessuali, gli altri sinceramente non mi fanno paura) in maniera tale che possa farmi un trapianto così posso portare i capelli come voglio come tutte le cakkio di persone normali....
 

dexter80

Utente
17 Settembre 2008
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infatti alex86, il problema persiste anche se non è gravemente invalidante. Me ne sono reso conto su me stesso, nonostante non abbia grossi problemi, anche un'assottigliamento generale fa quantomeno innervosire. Anche io spero che si trovino soluzioni concrete ad un problema attualmente incurabile, ma nel frattempo ti suggerisco di non abbatterti e di cercare sempre strade alternative.
X tutti gli altri: mi spiace di aver posto riflessioni ed articoli interessanti in una sezione dove vige evidentemente l'esclusivo riversamento di frustrazioni ed il gusto del puro litigio (ed è anche giusto cosi'). Chiedo venia.
Ciao
 

alex86

Utente
23 Dicembre 2007
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quali sarebbero le soluzioni alternative??? mi sto curando con la fina e minox (il dottore continua a darmelo a dosi basse tipo intorno al 2,8%) da un anno ma dopo una ricrescita durante i primi 3-4 mesi, la situazione ora è ferma. E nel frattempo continuo a spendere soldi e tempo con l'incubo sides dietro l'angolo... il problema poi è che io partivo da una stempiatura fisiologica (per intenderci me lo fecero notare per la prima volta quando avevo 16 anni) quindi quel poco e ripeto poco che ho perso si nota più di quanto si dovrebbe (ad essere onesto il diradamento è maggiore sulla tempia destra sulla quale non ho avuto ricrescita mentre il vertex è tornato quello di un ragazzino). Il problema con l'altro sesso c'è, dipende da come la vedete, ovvio che si trovano ragazze anche così, però andare dietro ad una per mesi e poi vedere che la stessa ragazza per cui sbavate da tempo se la fa con un altro la cui capigliatura aiuta e renderlo migliore rispetto a te, è pesante fidatevi....




 

dexter80

Utente
17 Settembre 2008
1,306
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Non lo so, io sto provando con ginnastica facciale ed altri accorgimenti...prova a fare un giro nella sezione[:D]!
E' tutto cio' che posso dirti...
ciao
p.s. la tua situazione è OTTIMA, capisci adesso in quale tipo di nevrosi siamo inseriti?[:D]
 

alex86

Utente
23 Dicembre 2007
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bah serve veramente a qualcosa??? dico a far ricrescere nuovi capelli perchè quelli che ho ora sono tutti grossi anche nelle parti critiche(parole testuali del dott campo). Certo alla fine potrei anche accontentarmi di tenermi quelli che ho, però ripeto, vorrei tanto poter portare i capelli come mi pare e non dover essere condizionato da questa fottutissima aga del cakkkio!


ps metto le foto che mi sono fatto tanto per tagliare la testa al toro.... rasati a 9mm qualche giorno fa.....


frontale:
frontcw7.jpg


da sopra:
sopjq9.jpg
 

dexter80

Utente
17 Settembre 2008
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Personalmente non so dirti perche' la provo da poco, ma dicono che sia utile a stabilire delle condizioni ideali per la ricrescita. Potrebbe essere un'adiuvante ottimo ai trattamenti che gia' fai.
Ciao