Dott. Gigli, non si tratta di terrorismo gratuito, non ci sono secondi fini, ma solo di una forte esigenza di informazioni. Tale esigenza passa inevitabilmente per domande dirette a Lei, che è medico (quindi in possesso di conoscenze specifiche di cui noi tutti difettiamo) e che prescrive il farmaco in questione. Dalla sua prima risposta ho capito quindi che la finasteride si può assumere fino ai 40 anni. Sul tema degli effetti gravi o irreversibili per una persona che ha assunto sistematicamente il farmaco per 23 anni (ammettiamo un inizio a 17 anni), non è stato però preciso. Non ci sono studi e statistiche (immagino) perchè non sono 17 anni che la finasteride è stata approvata per l'a.a. Allora non abbiamo casi di persone che l'hanno assunta per 17 anni. Non le sembra questo già sufficiente per identificare la nostra generazione come generazione di CALVI-CAVIE? Può anche non essere d'accordo, ma non è una provocazione, è una constatazione.
Immagino che la sua sicurezza nel prescriverla e nell'ipotizzare la futura assenza di danni gravi e irreversibili derivi dal suo studio sul meccanmismo di azione e sulla farmacocinerica e farmacodinamica della finasteride, per cui lei ha detto che: se si dovessero verificare side importanti sarebbero nel breve termine cio'e al massimo quaLCHE MESE E NON NEL LUNGO TERMINE. Ora, questo è il frutto di una sua analisi, di un suo studio, ma non ha evidenze empiriche. E questo è l'anello debole di tutta la catena, secondo me. Inoltre, quando cita coloro che prendono la finasteride per ipertrofia prostatica, ritiene tale categoria di malati equiparabile a noi che prendiamo la finasteride sotto i 20 anni? confesso la mia ignoranza in materia, ma i malati di ipertrofia prost. io li ho sempre visti in là con gli anni, quindi in una fase diversa del ciclo di vita, dove quindi anche la finasteride può avere effetti diversi in termini di side.
Chiedo quindi Dott. Gigli risposte precise ai quesiti che ho sollevato e chiedo anche agli altri utenti di evitare di affannarsi a fornire pareri propri, che in termini di valore aggiungono poco e che poi non sono altro che una sintesi, mediata da esperienze personali (tutte da verificare!), delle risposte che medici di questo forum forniscono di volta in volta per pura filantropia (bambagia=provocatore; gigli=filantropo, no?)