fare una domanda a Dio

jari

Utente
21 Febbraio 2004
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va be',ma neanche gesu' è venuto sulla terra a farsi una vacanza..va be salvy è facile starsene passivi e dare la colpa a dio di questo,se credi ci sara' una spiegazione anche per questo invece di giudicare senza sapere..
 

marlin

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9 Maggio 2004
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A molti le piccole creature fanno pena solo una volta uscite dal grembo materno, ma non battono ciglio se vengono uccise prima e a milioni ad opera dell'uomo.

Ciao

MA - r l i n
 

marlin

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9 Maggio 2004
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I tumori, Salvy, non ritengo siano l'esempio migliore per provare a dare la colpa a Dio e non all'uomo, meglio provarci con le catastrofi naturali....(te lo dice un ex-ateo[:D]).

(peraltro nell'epoca preindustriale - nella quale i tumori erano, guarda caso, rarissimi - erano più i bambini che morivano che quelli che sopravvivevano e non c'era meno fede di ora, anzi...).

Ciao

MA - r l i n
 
18 Maggio 2003
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Vacilla solo quando vedo i bambini morire non solo per tumore(lì c'entra l'uomo) ma per malattie genetiche rare...allora mi chiedo perchè? Che colpa hanno loro...
x salvy: Dio ha creato il mondo in un modo lasciando il libero arbitrio...il resto l'abbiamo fatto noi. Possibile che hai dei dubbi quando ammiri la perfezione dell'universo. Gli equilibri sottili che ti permettono di vivere? Chi avrebbe fatto tutto ciò??? Il caso?
 

jari

Utente
21 Febbraio 2004
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yuza mi hai tolto le parole di bocca..[8)]credo che se invece di starsene fermi a puntare il dito contro dio,se ognuno di noi cominciasse ad essere meno egoista e facesse qualcosa di buono nel suo piccolo per aiutare gl altri e per rispettare la natura,forse sarebbe un mondo un po' migliore,a prescindere se uno ci crede o no.

siamo anche al mondo perchè forse il suo modo per farci capire che l uomo con il peccato nn puo'vivere nell'aldila' e se l'unica cosa certa che abbiamo è la morte è perchè la nostra vita possa terrena possa avere un significato.se lui si manifestasse chiaramente sarebbe troppo semplice comportarsi bene e credergli,siamo qui per essere messi alla prova e la morte sara' solo l 'inizio della vera vita..
 

the cure

Utente
7 Ottobre 2005
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L'uomo ha bisogno di credere in Dio, qualcuno direbbe che ne ha talmente tanto bisogno che l'ha creato!

Battuta a parte, in una discussione del genere sarebbe un sogno riuscire a mettere da parte i convincimenti dogmatici in un senso e nell'altro.
Ammettere un pensiero opposto al proprio, è la prima base di partenza.

Un fatto vero è che l'uomo da quando esiste, ha da sempre spostato in avanti quella che chiamerei simbolicamente, asticella della presenza di Dio , mano a mano che l'idea del divino, a causa dell'evoluzione del pensiero e della conoscenza crescente, la rendeva obsoleta e poco credibile. Sarebbe assurdo negarlo. Lo fa ancora. A prescindere che ci sia o meno ed è strano che funzioni così.
Occorrerebbe anche capire quale figura rappresentativa del divino, ha valore superiore assoluto. Chi può farlo?
E' lo stesso Dio, solo con espressioni diverse?
Se fosse così, direi che non siamo pronti per la religione e per il divino, dato quanto facciamo in suo nome. Difficile negare che...non si tratta di credere o meno, è un fatto, la religione non sia stata spessissimo usata come oppio per i popoli , A pensarci, pare proprio che l'uso principale della religione sia questo. Lo scrivo perchè, rimaniamo in casa nostra, sembra che coloro i quali credono meno in Dio, siano per l'appunto i numerosi vicari terreni del Verbo! Sarebbe incredibile... se non fossimo uomini!

Nella mia mente di chimico, forse troppo bisognosa di riscontri, mio grandissimo limite, ma non è colpa mia...qualcuno ha voluto nascessi con queste caratteristiche, non riesco a capire come sia possibile che Dio abbia creato tutto quanto. Più che altro perchè banalmente mi chiedo chi ha messo lì, Dio???? se Lui c'è sempre stato, allora posso ben credere che anche l'universo, col suo inizio e via discorrendo, ci sia sempre stato. Capite il guaio???
Abbiamo la testa per farci le domande ma non per darci le risposte e la fede rischia di essere una comoda scusa per non ragionare.
Vorrei poter credere ma per farlo non mi basta che mi si dica, attendi e saprai. E' una prova. Etc.
Alla mia mente suona troppo debole.
Nella vita comune in quanti campi si darebbe per buona questa risposta? Che so, sul lavoro, da un medico etc. Ben pochi, credetemi. Noi vogliamo sapere e dove non riusciamo, arriva l'asticella da spostare innanzi. Ovvio, c'è l'asticella personale che vale molto per se stessi e fa miracoli. Ma poi sono moltissime le domande da porsi, talmente elementari che fanno paura. Tutto cambia a seconda di dove si nasce, perchè giudicare?
Probabilmente è l'uomo che ha rovinato l'idea del divino e risultati si vedono.

Di sicuro ho capito che avere preconcetti a prescindere, è sbagliato e vale in ogni settore. Pensiamo a Voltaire quando diceva che le streghe hanno smesso di esistere, quando l'uomo ha smesso di crederci, cacciarle, ucciderle emblematico
Ecco, per noi stessi possiamo tentare almeno di seguire questa strada.
 

marmotta

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13 Settembre 2003
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pochi giorni fa ho saputo di un bimbo di tre anni affetto da una distrofia non molto comune. Ho letto le consegueze di questa malattia

ecco gli chiederei perchè far soffrire un bimbo di solo tre anni in questo modo.

Per molti sono queste cose che fanno rafforzare la loro fede per me è il contrario.

 

lilith

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18 Luglio 2009
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Guarda caso, quelli che puntano il dito verso Dio sono quelli che credono in lui.
Chi non ci crede, non ha bisogno di accusare nessuno.

Chi si ritiene beato nel credergli senza bisogno di prove, dovrebbe accettare qualsiasi cosa, anche un bambino che muore, qualsiasi ne sia il motivo.

Ci vorrebbe coerenza nella fede.

Trovo semplicemente assurdo il ritenere che bisogna comportarsi bene in questa vita per garantirsi, dopo la morte, la vita eterna.
E' puramente un atto di interesse, correttezza e generosita' finalizzate alla ricompensa.

Chiederei a chi ha fede cosa farebbe se Dio, esistendo, gli dicesse che non c'e' vita eterna.
Chiederei se con la consapevolezza della inesistenza della vita eterna dopo la morte, ogni atto di correttezza e generosita' in questa vita verrebbe compiuto con lo stesso stato d'animo.

Edulcorare il discorso sulla fede con la meraviglia del creato (che ripeto, non e' dei soli credenti) e' nascondere il vero significato della fede: aver paura della morte.




 

marlin

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I miei primi passi da ex-ateo li ho mossi leggendo un originale fisico, ossia Frank Tipler:

http://ikonovel.wordpress.com/2007/04/11/frank-tipler-la-fisica-della-resurrezione/

(anche questo trovato in un angolino di una biblioteca dell'hinterland).

Per la verità non fui in grado di accompagnare l'autore in tutte le sue complicate e specialistiche dimostrazioni, ma mi soffermai sulla sua prima intuizione basata sulla traduzione del verbo essere ebraico, non al presente, ma al futuro nella frase biblica Io sono colui che è/sarà.

Questo mi soddisfece per un po' di tempo perché potevo restare ateo e credente allo stesso tempo, nel senso che se Dio non esiste, ma esisterà, hanno ragione sia i non credenti (che guardano al presente) che i credenti (che guardano al futuro).

Però il passo immediatamente successivo e pressoché inevitabile è consistito nella constatazione che se Dio ci sarà...allora c'è anche ora e c'è sempre stato.

Ciao

MA - r l i n
 

lilith

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18 Luglio 2009
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SE Dio ci sara'...

quel SE che indica una ipotesi e non una certezza, annulla automaticamente la certezza del allora c'e' anche ora e c'e' sempre stato.

 

marlin

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Infatti anche il fisico in questione fa dipendere il tutto da alcune ipotesi (vedi sopra).

Il se lascia appunto spazio all'atto di fede, senza questo non si sarebbe liberi di aderire o meno (niente quindi libero arbitrio...), in altre parole non avrebbe alcun significato credere, sarebbe un automatismo (e quindi non saremmo nemmeno qui a parlarne[:)]).

Quello che volevo sottolineare però è un'altra cosa, ossia che potrebbero avere ragione sia i credenti che i non credenti, non nel senso che se ce l'hanno gli uni non ce l'hanno gli altri, ma nel senso che ce l'avrebbero entrambi...


Ciao

MA - r l i n
 

lilith

Utente
18 Luglio 2009
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La cosa che ritengo importante non e' stabilire chi ha ragione o no, ma il concetto di fede che ha chi ha fede, che fa tutto in funzione della propria anima.

Come ho detto sopra,un atto di interesse.

Ma nessuno mi risponde in tal senso...


 
18 Maggio 2003
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x the cure: Hai scritto: L'uomo ha bisogno di credere in Dio, qualcuno direbbe che ne ha talmente tanto bisogno che l'ha creato!

Battuta a parte, in una discussione del genere sarebbe un sogno riuscire a mettere da parte i convincimenti dogmatici in un senso e nell'altro.
Ammettere un pensiero opposto al proprio, è la prima base di partenza.

Un fatto vero è che l'uomo da quando esiste, ha da sempre spostato in avanti quella che chiamerei simbolicamente, asticella della presenza di Dio , mano a mano che l'idea del divino, a causa dell'evoluzione del pensiero e della conoscenza crescente, la rendeva obsoleta e poco credibile. Sarebbe assurdo negarlo. Lo fa ancora. A prescindere che ci sia o meno ed è strano che funzioni così.
Occorrerebbe anche capire quale figura rappresentativa del divino, ha valore superiore assoluto. Chi può farlo?
E' lo stesso Dio, solo con espressioni diverse?
Se fosse così, direi che non siamo pronti per la religione e per il divino, dato quanto facciamo in suo nome. Difficile negare che...non si tratta di credere o meno, è un fatto, la religione non sia stata spessissimo usata come oppio per i popoli , A pensarci, pare proprio che l'uso principale della religione sia questo. Lo scrivo perchè, rimaniamo in casa nostra, sembra che coloro i quali credono meno in Dio, siano per l'appunto i numerosi vicari terreni del Verbo! Sarebbe incredibile... se non fossimo uomini!

Nella mia mente di chimico, forse troppo bisognosa di riscontri, mio grandissimo limite, ma non è colpa mia...qualcuno ha voluto nascessi con queste caratteristiche, non riesco a capire come sia possibile che Dio abbia creato tutto quanto. Più che altro perchè banalmente mi chiedo chi ha messo lì, Dio???? se Lui c'è sempre stato, allora posso ben credere che anche l'universo, col suo inizio e via discorrendo, ci sia sempre stato. Capite il guaio???
Abbiamo la testa per farci le domande ma non per darci le risposte e la fede rischia di essere una comoda scusa per non ragionare.
Vorrei poter credere ma per farlo non mi basta che mi si dica, attendi e saprai. E' una prova. Etc.
Alla mia mente suona troppo debole.
Nella vita comune in quanti campi si darebbe per buona questa risposta? Che so, sul lavoro, da un medico etc. Ben pochi, credetemi. Noi vogliamo sapere e dove non riusciamo, arriva l'asticella da spostare innanzi. Ovvio, c'è l'asticella personale che vale molto per se stessi e fa miracoli. Ma poi sono moltissime le domande da porsi, talmente elementari che fanno paura. Tutto cambia a seconda di dove si nasce, perchè giudicare?
Probabilmente è l'uomo che ha rovinato l'idea del divino e risultati si vedono.

Di sicuro ho capito che avere preconcetti a prescindere, è sbagliato e vale in ogni settore. Pensiamo a Voltaire quando diceva che le streghe hanno smesso di esistere, quando l'uomo ha smesso di crederci, cacciarle, ucciderle emblematico
Ecco, per noi stessi possiamo tentare almeno di seguire questa strada.



Ti ringrazio perchè quello che hai scritto rafforza la mia fede. Infatti mi fa capire quando siamo deboli noi uomini e piccoli in confronto all'infinito. Non conosciamo che una infinitesima parte del tutto, e addirittura chiedendoci chi ha messo la Dio, vogliamo dimostrare che non esiste!!!!! Questo rafforza la mia fede.
 

marlin

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9 Maggio 2004
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Lilith, nel sottolineare quello che può mettere d'accordo credenti e non credenti, anche se su due piani diversi e due spazi temporali diversi, volevo far capire che siamo simili (per non dire identici, come potrebbe essere il mio caso: nella stessa esistenza, sia non credente che credente...)

Come non credente posso rimproverare al credente di essere solo interessato alla sorte della propria anima, ma come credente posso ritenere che comunque quella di non credere sia solo la posizione più comoda per poter andare dietro ai propri interessi egoistici.

Non c'è nulla di anomalo in quest'ultima posizione che è invece molto umana, infatti l'egoismo è connaturale all'uomo, ma se sono cresciuto un po' è solo perché ho imparato a dubitare del fatto che le posizioni per me più comode fossero anche quelle più giuste in senso assoluto.

Questo senso della giustizia che va contro il naturale egoismo dell'essere umano ritengo che rappresenti già qualcosa di soprannaturale (almeno letteralmente[:)]).

Ciao

MA - r l i n
 

jari

Utente
21 Febbraio 2004
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io dio l ho conosciuto invece la prima volta che mi sono innamorato veramente con tutto il cuore,è li che ho capito che dio era amore e tutto finalmente aveva un senso.probabilmente nn avessi avuto questa fortuna anch io potrei essere scettico riguardo dio,ma ho scoperto che dentro ognuno di noi esiste un vero universo e che c è qualcosa di troppo bello e importante che va al di la' della ragione umana
 

lilith

Utente
18 Luglio 2009
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ma come credente posso ritenere che comunque quella di non credere sia solo la posizione più comoda per poter andare dietro ai propri interessi egoistici.

No Marlin, non puoi dire che non credente significhi essere egoisti. Scusa, ma e' un concetto molto superficiale.

Sono sicura che non ti manca certo la conoscenza di non credenti, che nella vita si comportano in maniera corretta verso il prossimo e credenti non proprio privi di scrupoli.

Ragione ed etica possono esistere senza fede, la fede esiste anche senza di esse (mafiosi e preti pedofili possono essere un piccolo esempio).

Credere per la salvezza della propria anima...qui inizia il primo interesse egoistico.