circa la (possibile) paura di rivelare una nuova cura o composizione di componenti contro la calvizie (RELATIVA PERO', SE NON HO CAPITO MALE COME SEMPRE SUCCEDE ANCHE LE CURE DI PASTORE FUNZIONANO SOLO PER ALCUNI....QUINDI NON SI PUO' PARLARE DI CURA MA DI ESPERIMENTO) se fosse solo questo il problema derivante dalla pubblicazione dei componenti, si potrebbe risolvere facilmente: chiunque con una base di conoscenza sa che qualunque cosa si può BREVETTARE come marchio o progetto, basta una registrazione alla camera di commercio e con circa 200 euro per 10 anni sei protetto e hai pieni diritti di sfruttamento patrimoniale se non sbaglio.....quindi se Pastore pubblica o rivela i componenti della sua cura - anche per generali - e qualcuno tenta di introdurre una cura simile o identica immediatamente lui ne deve ricavare una percentuale sulle vendite: lui ha eslcusiva, e qualsiasi tentativo di clonazione sarebbe punibile con azione risarcitoria....sarebbe un bene ed un investimento anche per lui, perchè se per caso qualcuno adotta una cura simile, o peggio, qualcuno con un pò di testa e qualche centinaio di euro da investire si fa fare una bella scansione a cromatografo dei componenti delle sue lozioni, può anche rivendicarne paternità e proprietà se la brevetta prima di lui.
Io penso sia cosi, ma come ho detto mi informo.
Non so a questo punto cosa possa spingere un uomo a non dire i componenti di una cura, se non è il timore che ti venga presa l'idea, cosa può essere ? il timore di sbagliare ? questo sarebbe peggiore e soprattutto non giustificabile....non sapendo come stanno le cose, mi limito a dire che spero non sia così.