Volevo mettere in attachment un libro, reperibile in formato word su Internet a costo zero, dove sono tradotte e raccontate dalla loro viva voce le vite di ragazze prostitute di Recife Nord Del Brasile. I libro è stato fatto da una associazione (Coletivo Mulher Vida) che cerca di aiutare queste ragazze ad uscire dal giro e darsi una vita normale. Sono decine di persone, volontari che spendono la loro vita a combattere questa piaga.
Vi giro il link dove chi vuole puo' scaricare il libro in formato zip
http://xoomer.alice.it/brasil21/turisex/index.htm
di seguito vi incollo 3 testimonianze VERE dal libro che è bellissimo e vi consiglio di leggete
Citazione:
CLÁUDIA
È necessario drogarsi per poter andare a letto con qualcuno che non ami. Tutte le ragazze che lavorano la notte si fanno spinelli e sniffano tutto lo sniffabile, altrimenti non riesci a sopportarlo. In quest’ambiente, con 20 anni si è già vecchie. Se riesci ad accalappiare un gringo entro i 19 anni bene, altrimenti sei fregata, perché vogliono solo carne giovane. E la carne giovane è ogni giorno di più. Ci sono perfino ragazze di 12 anni che frequentano il night, e lì i gringos impazziscono
MARIA
Ma chi ha mai visto una pu***na sognare? Può nutrire delle speranze solo chi ha avuto una famiglia unita, la tavola imbandita, dei giocattoli… Nella mia vita niente l’ho avuto gratis, ho sempre pagato tutto a caro prezzo. Esco con i turisti, mi pagano, e con quei soldi compro il diritto di vivere a Boa Viagem, un quartiere dove vive gente benestante. Voglio spremere dai gringos un sacco di dollari per comprare una casa per mia madre che è vecchia, ha lavorato come domestica una vita intera e adesso non ha un tetto sotto cui ripararsi. Questo è il mio sogno.
RAQUEL
Smettere questa vita è molto difficile. Non si riesce a trovare un lavoro, e quei pochi che si trovano sono pagati un salario minimo [circa 150.000 lire]. Ma quello è solo un modo per morire di fame spaccandosi la schiena. Lo stesso Presidente [della Repubblica, F. H. Cardoso, una delle personalità politiche brasiliane di maggior spicco di questo secolo] non ha saputo cosa rispondere quando quel giornalista gli ha chiesto come avrebbe fatto a sopravvivere con una retribuzione di 100 reais [nell’aprile del 2.000 il salario minimo è arrivato a 151 R$, ma a causa dell’inflazione il potere d’acquisto è rimasto sostanzialmente invariato]. Ma è chiaro, con una retribuzione di 100 R$ in Brasile una persona può sopravvivere solo rubando.
Io lascerò questa vita solo quando troverò un uomo che mi mantenga [è importante ricordare che nei ceti più poveri del Brasile, la mentalità generale è dominata dal maschilismo, che attribuisce alla donna un unico ruolo sociale, quello di moglie e madre; non appartiene quindi all’immaginario di queste ragazze sognare un riscatto sociale conquistato per mezzo di una carriera professionale che porti all’indipendenza finanziaria; l’unica aspettativa ragionevole rimane un marito che le mantenga[/s. O in alternativa quando incontrerò un lavoro pagato in modo decente. È facile biasimare le ragazze che lavorano coi turisti, difficile è aiutarle ad uscire da questa situazione.
Per avere la forza di uscire e fare sesso con un uomo che non mi piace – grasso, slavato, vecchio, nauseante – devo per forza usare marijuana e cocaina. È l’unico modo per affrontare questa vita. Altri modi non esistono.
Ora, a chi si ritiene così sciolto da ironizzare su prese di posizione nette contro la prostituzione, chiedo che cosa proverebbe se la propria madre o la propria sorella si trovassero in situazioni simili a raccontare vicende simili
E poi ridiamo insieme su quello che dicono [X]