E' in parte condivisibile quanto affermi, ma diciamo che il bisogna mangiare di tutto è un'estrama sintesi per il pubblico di quello che si va evidenziando a suon di studi.
Prendiamo le posizioni linkate sopra di OMS e AIRC, NON vengono eliminate le carni rosse, si dice di limitarsi a (ben) due volte alla settimana, le carni lavorate sono concesse saltuariamente, ma le carni lavorate sono carni rosse, quindi sono limitate in quanto lavorate, non in quanto rosse e tanto meno in quanto carni (come molti fanno credere).
La distinzione è fondamentale perché la lavorazione significa salatura e spesso affumicatura, quindi non è la carne in sé a essere così rischiosa. Tanto è vero che i maggiori problemi per la salute a livello di alimentazione sono dati da eccesso di zuccheri ed eccesso di sale, quindi anche l'allarme sulle carni lavorate deve essere inquadrato dentro ad analoga, se non maggiore, pericolosità di sostanze su cui si allarmano in pochi, ma che sono quelle che fanno i maggiori danni.
E' del tutto evidente che da questi allarmi restano escluse le carni bianche che sono a livello mondiale le più consumate e non c'è traccia di allarme su latte e derivati che sono proprio gli alimenti da cui siamo partiti qui dicendo di evitarli...
Peraltro il tutto dovrebbe essere inquadrato tenendo conto del rischio differenziale perché anche i cibi vegetali sono allarmati e non da oggi, per l'abuso di pesticidi, diserbanti, fungicidi e sostanze chimiche varie (inevitabili se si è letta la recente analisi nazionale sull'inquinamento delle acque in aumento proprio con queste sostanze a rischio).
Pertanto il consiglio di mangiare un po' di tutto dovrebbe diventare mangiare un po' di niente, ma ovviamente il rimedio non è morire di fame al posto di morire di malattia[
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Ciao
MA - r l i n