Attenti ai farmaci!

mod

Utente
29 Giugno 2011
714
3
265
Quindi hai cercato di evitare solo i latticini? E che tipo di risultati hai ottenuto? E' molto interessante la tua discussione!
 

thecrow

Utente
18 Febbraio 2015
1,895
5
615
julienne,ma un eccesso di calcio in chi beve troppe acque minerali che danni porta?
r inoltre chi beve sempre acqua del rubinetto(nelle citta',dove esce buona,che danni potrebbe subire coi decenni dovuti al cloro o altri agenti filtranti e trattamenti pulenti?
 

obrero79

Utente
17 Aprile 2014
539
1
265
thecrow ha scritto:
julienne,ma un eccesso di calcio in chi beve troppe acque minerali che danni porta?
r inoltre chi beve semore acqua del rubinetto(nelle citta',dove esce buona,che danni potrebbe subire coi decenni dovuti al cloro o altri agenti filtranti e trattamenti pulenti?

monta un brita al rubinetto di casa!
 

juliensorel

Utente
21 Marzo 2005
6,223
11
1,415
>>julienne,ma un eccesso di calcio in chi beve troppe acque minerali che danni porta?

Un eccesso di calcio è una cosa che può occorrere indipendentemente dal consumo di acque calciche.
E' molto più probabile ad esempio in chi abusa di latticini come il parmigiani o pecorino.
può dare litiasi renale.
 

jamesflipper

Utente
5 Marzo 2009
3,118
2
915
Se uno soffre di AGA, senza fina e minox va poco distante. Possiamo discutere sul fatto se uno debba prendere farmaci o no per un problema (perchè di problema si tratta) di questo tipo, e comunque è sempre soggettivo (quanto importanti sono per me i capelli?), ma che atraverso una dieta inverti il processo di involuzione/miniaturizzazione, la vedo parecchio dura. Certo con l'alimentazione puoi avere un cuoio capelluto più sano e non solo il cuoio capelluto, su questo non c'è dubbio, ma l'AGA senza farmaci...
 

suphan

Utente
27 Agosto 2010
82
0
65
Ciao officialis,
ho 21 anni e soffro di AGA da quando i miei genitori si sono divorziati, circa 9 anni fa. Da due anni a questa parte sono diventato tendenzialmente vegano. Questa mia dieta viene meno solo quando vado da mio nonno che abita ad Amalfi ed era un ex chef, ti lascio immaginare cosa può preparare. Ad ogni modo la penso come te, i farmaci sono stati creati per farci ammalare più in fretta. Da quando Flexner nel 1920 ha sostenuto che la farmacologia rappresentava l'unica via di guarigione, dopo pochi anni in America i decessi sono aumentati del 500%. Sinceramente la penso anche in un altro modo, cioè che tutto può essere gestito dalla mente. E' scientificamente provato che il 95% delle malattie derivano da conflitti psicologici.
Vorrei smettere di utilizzare il minoxidil per passare magari a qualcosa di assolutamente naturale, ma la strada è ancora lunga...
 

mary7876

Utente
18 Luglio 2015
1,439
3
415
io conosco una mia collega che da quando è diventata vegana ha perso la metà dei suoi capelli! aveva dei capelli meravigliosi e ora ne ha 4 in croce...........penso che l'alimentazione debba essere variegata non eccedendo di latticini per chi ha DS, il nostro organismo ha bisogno di tutti i nutrimenti!poi certo c'è chi mangia male e ha problemi di carenze!
 

mary7876

Utente
18 Luglio 2015
1,439
3
415
i farmaci fanno male ma a volte curano o tengono a bada molte patologie, tipo coloro che soffrono di pressione alta, di diabete ecc non c'è alimentazione che regga!la migliore via è quella che sta in mezzo! i farmaci vanno assunti quando servono!
 

account_01

Utente
10 Giugno 2013
955
0
265
Di sicuro c'è solo la morte.

e se c'è una cosa che è molto lontana dall'essere associata alla parola sicurezza è l'alimentazione o quantomeno l'incidenza che essa ha sullo sviluppo di patologie negli esseri umani.
Ieri si diceva di non mangiare questo. Oggi si dice di mangiare questo. Domani non mangiare più questo. Ma uno dice di mangiare quell'altro. Occhio però che l'altro ancora dice di non mangiare questo e quello.
Allora meglio non mangiare niente.
Sinceramente me ne sbatto di pubmed. Ci sta scritto tutto il contrario di tutto . Se fosse reale e veramente serio anche solo il 5% di quanto scritto, l'umanità sarebbe salva e nessuno morirebbe mai... eppure...

Una cosa invece che si avvicina alla sicurezza è che i farmaci fanno male.
Ti danno qualcosa, ti tolgono qualcosa. questo è alla base. finasteride, minoxidil non sono certo esenti. questo è quanto.

Questo invece è un consiglio, togliete la possibilità di fare ricerca con la parola finasteride.
 

suphan

Utente
27 Agosto 2010
82
0
65
@mary7876

Mi spiace contraddirti ma noi siamo l'unico essere umano a dover ingurgitare latte dopo lo svezzamento. Hai mai visto mucche che si nutrono di latte? Hai mai visto elefanti che si nutrono di latte? Il nostro organismo ha una logica ben preci
 

juliensorel

Utente
21 Marzo 2005
6,223
11
1,415
>>dopodichè distrugge gli enzimi che servono per la digestione di caseine e lattosio.

Il gene della lattasi viene normalmente e in alcune persone soppresso nella vita adulta, che si beva latte o no.
Alcuni popoli si sono dedicati alla pastorizia e non hanno problemi con i latticini altri non hanno avuto lo stesso adattamento non si può generalizzare in termini assoluti. I sardi sono noti nel mondo per avere alcune blue-zones, cioè aree in cui l'aspettativa di vita è molto maggiore del resto del mondo e sono notoriamente un popolo di pastori. Questo non è un invito ad abbuffarsi di latticini, solo un invito alla prudenza agli assolutismi e alla semplificazioni (le semplificazioni sono sempre o quasi errate).
Inoltre l'uomo ha cominciato a mangiare carne nella sua storia evolutiva e ciò è stato essenziale per il suo sviluppo, soprattutto cerebrale. Bene chi non la mangia o chi ne mangia poca (come il sottoscritto da più di 10 anni) ma non ci si illuda che l'uomo è per natura vegetariano, è una frode.
http://www.scientificamerican.com/article/cooking-up-bigger-brains/

Da Desmond Morris La scimmia nuda:

Che cosa è accaduto dei primi scimmioni? Sappiamo che il clima cominciò ad essere sfavorevole e che ad un certo punto, circa quindici milioni di anni fa, le loro foreste rifugio si erano ridotte notevolmente di dimensioni. Allora gli scimmioni ancestrali furono costretti o ad attaccarsi a ciò che rimaneva delle loro case nelle foreste, o ad affrontare in un senso quasi biblico la cacciata dall'Eden. Gli antenati degli scimpanzé, dei gorilla, dei gibboni e degli orango rimasero e da allora il loro numero è andato lentamente diminuendo. Gli antenati dell'altro scimmione sopravvissuto, lo scimmione nudo, si aprirono un cammino, lasciarono le foreste e si gettarono in lotta con gli abitatori delle praterie, già ben adattati. Si trattava di un affare rischioso ma che, in termini di evoluzione, ottenne successo.
La storia dello scimmione nudo, da questo punto in poi, è ben nota, ma un breve riassunto sarà utile, perché se vogliamo arrivare a capire obiettivamente il comportamento attuale della specie, è fondamentale ricordare gli avvenimenti che si susseguirono.
I nostri antenati, posti in un ambiente nuovo, si trovarono davanti ad una triste prospettiva: o uccidere meglio dei vecchi carnivori, o mangiare erba meglio dei vecchi erbivori. Oggi sappiamo che il successo venne raggiunto in entrambi i campi, ma l'agricoltura rimonta solo a poche migliaia di anni fa e noi stiamo parlando di milioni di anni.
Uno sfruttamento specializzato della vita vegetale dei territori aperti era al di là della capacità dei nostri primi antenati e per essere realizzato dovette aspettare sistemi più progrediti. Il sistema digerente non era ancora adatto a una conquista immediata della riserva di cibo delle praterie. La dieta della foresta, a base di frutta e di noci, poteva essere adattata a livello del terreno con una dieta di radici e di bulbi, ma le limitazioni erano comunque gravi. Invece di allungarsi pigramente verso l'estremità di un ramo per cogliere un frutto maturo, lo scimmione terrestre in cerca di vegetali era costretto a grattare e a raschiare attentamente il duro terreno. La sua antica dieta della foresta, però, non era tutta a base di frutta e di noci. Senza dubbio le proteine animali avevano per lui una grande importanza. Dopo tutto egli proveniva all'origine da un ceppo fondamentalmente insettivoro e la sua vecchia casa sugli alberi era sempre stata ricca di insetti. Insetti succosi, uova, uccellini di nido, raganelle e piccoli rettili erano tutta farina per il suo sacco e inoltre non ponevano gravi problemi al suo apparato digerente piuttosto elementare. Giù sulla terra questa sorgente di cibo era del tutto assente ma non vi era nulla che gl'impedisse di incrementare questa parte della sua dieta. All'inizio egli non costituì un avversario per gli uccisori di professione. Anche una piccola mangusta, per non parlare di un grosso felino, poteva batterlo nella lotta. Vi erano però giovani animali di ogni tipo, inermi o malati, pronti per essere presi: così il primo passo sulla via di una alimentazione maggiormente a base di carne, fu facile.
Tuttavia le prede realmente importanti avevano gambe lunghe simili a trampoli, pronte a fuggire immediatamente a velocità impossibili. Gli ungulati ricchi di proteine erano al di là della sua portata.
Con ciò arriviamo all'ultimo milione di anni circa della storia ancestrale dello scimmione nudo e ad una serie di sviluppi frammentari e sempre più drammatici. È importante rendersi conto come siano accadute contemporaneamente diverse cose. Molto spesso quando si parla di questa storia, i diversi eventi vengono esposti come se da un progresso importante ne fosse venuto uno successivo, mentre ciò è falso. Gli scimmioni terrestri ancestrali possedevano già cervelli voluminosi di qualità elevata; avevano occhi buoni e mani abili nella presa. Senza dubbio, come primati, possedevano un certo grado di organizzazione sociale.
Grazie alla forte spinta intesa ad aumentare la loro abilità nell'uccidere la preda, cominciarono a verificarsi alcuni cambiamenti fondamentali. Essi assunsero una posizione maggiormente eretta, diventando così corridori sempre più veloci; le mani, liberatesi dalle necessità della locomozione, diventarono forti ed efficienti sostegni per le armi. I cervelli diventarono più complessi, più vivaci e più rapidi nel prendere le decisioni. Questi effetti non si susseguirono in una sequenza principale prestabilita, ma vennero fuori contemporaneamente. Progressi lievi si manifestarono prima in un senso e quindi in un altro, sollecitandosi scambievolmente. Era in formazione uno scimmione cacciatore e uccisore.
Si potrebbe obiettare che questo tipo di evoluzione avrebbe potuto portare al provvedimento meno drastico di far sviluppare un uccisore più tipico, simile al felino o al cane, una specie di cane-scimmione o di gatto-scimmione, semplicemente ingrandendo i denti e le unghie fino a trasformarli in armi come le zanne e gli artigli. Ciò però avrebbe posto l'ancestrale scimmione terrestre in diretta competizione con i felini e i cani, uccisori già altamente specializzati. Ciò avrebbe voluto dire competere con essi sul loro terreno e senza dubbio il risultato sarebbe stato disastroso per i primati in questione. (Per ciò che sappiamo, essi possono averlo effettivamente tentato con esito talmente infausto da non lasciare tracce.) Invece essi usarono un sistema completamente nuovo, servendosi di armi artificiali al posto di quelle naturali, sistema che si dimostrò efficace.
Il passo successivo consisté nel passare dall'uso degli strumenti alla loro fabbricazione, il che portò ad un miglioramento dei metodi di caccia, non solo riguardo alle armi, ma anche alla collaborazione sociale. Gli scimmioni cacciatori praticavano la caccia in gruppo e come migliorarono i loro metodi di uccidere, così migliorarono quelli riguardanti l'organizzazione sociale. I lupi usavano la tecnica dello spiegamento, mentre lo scimmione cacciatore possedeva già un cervello molto migliore di quello del lupo ed era in grado di usarlo per problemi come la comunicazione e la collaborazione di gruppo. In questo modo essi poterono mettere in atto manovre più complesse.
Aveva inizio così lo sviluppo del cervello.
Fondamentalmente questo gruppo di cacciatori era costituito da maschi. Le femmine avevano troppo da fare nell'allevare i piccoli per essere in grado di svolgere
un compito importante nel cacciare e nell'impadronirsi della preda. Man mano che la caccia si faceva più complessa e le scorrerie diventavano più lunghe, lo scimmione cacciatore dovette abbandonare il modo di vita vagabondo e nomade dei suoi antenati. Era necessario avere una casa di base, un posto dove tornare con le prede e dove le femmine e i piccoli potessero attendere e dividere il cibo.
Come vedremo nei prossimi capitoli, questo passo produsse effetti profondi anche sul comportamento dello scimmione nudo sofisticato del giorno d'oggi.
In tal modo lo scimmione cacciatore divenne uno scimmione territoriale. Tutto il suo modo di comportarsi come partner sessuale, come genitore e come individuo sociale, cominciò a risentirne. Il suo antico modo di vivere (vagabondare e cogliere frutti) stava finendo.
Adesso egli aveva effettivamente lasciato il suo Eden nella foresta; era ormai uno scimmione con delle responsabilità proprie. Cominciò a preoccuparsi di quelli che erano l'equivalente delle lavatrici e dei frigoriferi dell'epoca preistorica e a migliorare le comodità della casa: fuoco, immagazzinamento del cibo, rifugi artificiali. Arrivati a questo punto, per il momento dobbiamo fermarci perché stiamo passando dal regno della biologia a quello della cultura. La base biologica di questi progressi risiede nello sviluppo di un cervello abbastanza voluminoso e complesso da permettere allo scimmione cacciatore di attuarli, ma l'esatta forma che questi assunsero non fa più parte del controllo genetico specifico. Lo scimmione della foresta, trasformatosi in scimmione terrestre, divenuto scimmione cacciatore, divenuto a sua volta scimmione territoriale, è diventato uno scimmione culturale e qui dobbiamo fermarci, almeno per il momento.
È bene ripetere che in questo libro non ci occupiamo della massiccia esplosione culturale che seguì e della quale l'attuale scimmione nudo è tanto orgoglioso: e cioè l'impressionante vicenda che solo in mezzo milione di anni lo ha portato dall'accensione del fuoco alla costruzione di veicoli spaziali.
Si tratta di una storia sensazionale, ma vi è il pericolo che lo scimmione nudo ne rimanga abbagliato, dimenticando che al di sotto di questa brillante apparenza egli è fondamentalmente un primate. (Uno scimmione è uno scimmione, un valletto è un valletto anche se vestiti di seta rossa.) Anche uno scimmione spaziale deve fare pipì. Soltanto guardando con chiarezza il modo in cui abbiamo avuto origine e quindi studiando gli aspetti biologici della maniera in cui oggi ci comportiamo come specie, potremo capire chi siamo, con assoluta obiettività. Se accettiamo la storia della nostra evoluzione così come l'abbiamo tracciata, un elemento emerge in modo chiaro e cioè che noi siamo sorti fondamentalmente come primati predatori. Questo ci rende unici fra le scimmie e gli scimmioni viventi, ma anche in altri gruppi non sono ignoti cambiamenti fondamentali di questo genere. Il panda gigante, per esempio, è un caso perfetto del processo inverso. Mentre noi siamo vegetariani divenuti carnivori, il panda è un carnivoro divenuto vegetariano, e come noi è per molti aspetti una creatura unica e straordinaria. Il punto fondamentale consiste nel fatto che un cambiamento così essenziale di questo genere dà luogo ad un animale dalla personalità doppia. Una volta arrivato al limite, esso si getta nella sua nuova parte
con una grande energia evolutiva al punto da portare con sé molte delle sue antiche caratteristiche. Non è trascorso un tempo sufficiente perché esso sia in grado di gettare via tutte le sue antiche caratteristiche mentre sta affrettatamente abituandosi alle nuove. Quando i pesci preistorici raggiunsero per la prima volta il terreno asciutto le nuove qualità terrestri continuarono a coesistere con le antiche caratteristiche acquatiche. Ci vogliono milioni di anni per perfezionare un tipo di animale drammaticamente nuovo e di solito le prime forme sono delle mescolanze molto strane. Lo scimmione nudo è una mescolanza di questo genere. Il suo corpo e il suo modo di vivere erano stati predisposti per un'esistenza nella foresta, quando di colpo (di colpo in termini di evoluzione) venne gettato in un mondo in cui poteva sopravvivere solo cominciando a comportarsi come un lupo intelligente e dotato di armi.
 

suphan

Utente
27 Agosto 2010
82
0
65
1) Il latte contiene la lattoglobulina, la più allergenica delle proteine, visto che non abbiamo alcun enzima per disintegrarla, 2) Il lattosio, lo zucchero del latte, si trasforma il galattosio ed è causa specifica di cataratta, 3) Il latte contiene la prolattina PRL, ormone secreto dall'ipofisi anteriore che ha come organo bersaglio la mammella, ed è infatti notissimo come stimolatore di nodi tumorali e di cancro al seno, 4) Il latte è causa prima di anemia essendo deficitario in ferro, 5) Le statistiche mondiali dimostrano con inequivocabile regolarità e chiarezza che le nazioni a più alto consumo di latticini hanno anche la più alta incidenza di patologie degenerative tipo artrite reumatoide, sclerosi multipla, cardiopatie, diabete e tumori.
 

mary7876

Utente
18 Luglio 2015
1,439
3
415
suphan per me la dieta deve essere variegata......la migliore alimentazione è la dieta mediterranea (a mio avviso) .....poi la mia amica che è diventata vegana e anche quella che segue una dieta macrobiotica hanno avuto grossi problemi di capelli e non solo.....non mangiando latticini ha perso all'età di 40 anni 3 denti e in più non ha potuto fare un impianto perché non c'era osso). Non si può non mangiare carne, pesce, latticini, ma state scherzando?
 

suphan

Utente
27 Agosto 2010
82
0
65
@mary7876
Il fatto che il latte apporta calcio all'organismo è una delle bufale più grandi esistenti.
http://valdovaccaro.blogspot.it/2014/11/la-verita-sul-latte-ruba-calcio-viene.html
 

thecrow

Utente
18 Febbraio 2015
1,895
5
615
pero'vogliamo parlare del mondo crudele verso mucche e vitelli che ce'dietro al latte e al caio animale?
 

suphan

Utente
27 Agosto 2010
82
0
65
@thecrow
Esatto, questi animali vengono maltrattati quotidianamente per fornice cibo all'uomo.
 

mattafix

Utente
11 Gennaio 2012
2,677
5
615
suphan ma il latte e la carne fanno male anche in quei giorni in cui vai da tuo zio chef o in quei giorni li sono permessi? [8D]
sennò dal lato opposto anche noi siamo tendenzialmente carnivori salvo quei giorni in cui lo zio di turno non ci fa un bel minestrone e diventiamo vegani, o sbaglio?
 

marlin

Amministratore
Staff
9 Maggio 2004
33,870
3,626
2,015
Milano
Se tiriamo fuori le statistiche sanitarie delle popolazioni del mondo e quelle legate ai consumi alimentari delle stesse, si vede chiaramente che le popolazione più longeve sono quelle dove abbonda il consumo di carne e pure quello dei derivati del latte. Questi sono gli studi più affidabili perché hanno campioni vastissimi di popolazione (in pratica tutta la popolazione) e dati certi, tutto il resto sono illazioni e allarmismi senza molto fondamento.

Ciao

MA - r l i n
 

account_01

Utente
10 Giugno 2013
955
0
265
illazioni senza fondamento...
mentre scienziati di calibro e istituti di ricerca evidenziano sempre di più la correlazione tra consumo di carne (soprattutto carne rossa e ancora di più la carne lavorata) e sviluppo di Tumori, uno, che si auto-dichiara NON ESSERE UN MEDICO (anche se qui sarebbe richiesto essere SCIENZIATI) dice che sono illazioni senza fondamento..
Mentre OMS, Veronesi ecc. dichiarano che chi consuma carne ha un rischio maggiore di malattie cardiovascolari o di tumori, un’ APPASSIONATO DEGLI ARGOMENTI DEL FORUM se ne esce con questi discorsi…
A volte sarebbe bene sbattere forte le dita contro un tavolo per 5 minuti prima di appoggiarle su una tastiera e scrivere, così da capire se, nonostante il dolore sia veramente necessario scrivere; ma questo è solo un mio personalissimo consiglio.



Interessante anche l’intervento di mattafix.. Veramente l’antitesi della realtà. Sarebbe da prendere come NON esempio.
Una cosa è sempre più evidente, una semplice cosa: che estremizzare porta all’errore.
Creare questo dualismo fra vegani e carnivori è insensato quasi quanto crearlo fra uomini e donne, fra gay e eterosessuali, fra bianchi e neri ecc.
Quando invece la chiave è proprio nell’equilibrio.. Consumare carne (così come latticini ecc.) una volta ogni tanto non aumenterà significativamente il rischio di contrarre malattie.. per cui uno strappo alla regola ogni tanto è concesso… farlo in modo costante e continuativo è, evidentemente, sintomo di irresponsabilità e di ignoranza (ignorare).

Una risposta come questa di cosa sarà sintomo invece?

mattafix ha scritto:
suphan ma il latte e la carne fanno male anche in quei giorni in cui vai da tuo zio chef o in quei giorni li sono permessi? [8D]
sennò dal lato opposto anche noi siamo tendenzialmente carnivori salvo quei giorni in cui lo zio di turno non ci fa un bel minestrone e diventiamo vegani, o sbaglio?


[:142]