Buongiorno a tutti,
siamo qui per un approfondimento sulle novità circa gli studi che stiamo svolgendo.
Come descritto in precedenza, nel corso di questi mesi sono stati selezionati ed allestiti specifici modelli cellulari primari umani sui quali si stanno attualmente valutando gli effetti biologici di AMS. In particolare, sono state propagate in vitro colture di cheratinociti epidermici follicolari, ottenute per mezzo di specifici protocolli di dissezione realizzati dopo procedure chirurgiche (biopsie da scalpo umano,) su donatore opportunamente selezionato sulla base di specifici requisiti fenotipici. Ciò ha consentito di avere a disposizione una tipologia cellulare selezionata ad hoc, ma soprattutto direttamente coinvolta, a livello dei follicoli piliferi, nella crescita e nella proliferazione del capello. Le suddette colture di cheratinociti utilizzate nella sperimentazione preclinica di AMS sono a tutti gli effetti cellule umane primarie, ovvero derivanti direttamente da uno specifico tessuto (epidermide, in questo caso) e quindi non manipolate geneticamente. Esse, pertanto, conservano tutte le caratteristiche biochimiche e fisiologiche del tessuto da cui derivano, e ne riflettono le funzioni. Essendo implicati nella crescita dei capelli, i cheratinociti follicolari esprimono in maniera esclusiva cheratine che costituiscono la struttura principale delle produzioni cutanee, localizzate sia nella corteccia che nella cuticola, e pertanto rappresentano le cellule principali del follicolo pilifero responsabili della crescita del capello. In continuità con gli studi preclinici realizzati sui cheratinociti HaCaT, per prima cosa sono stati realizzati bioscreens in vitro per valutare gli effetti di AMS su vitalità e proliferazione cellulare. A questo scopo sono stati utilizzati protocolli sperimentali che riproducessero in vitro somministrazioni sistemiche di AMS in vivo. Pertanto, il disegno sperimentale ha previsto osservazioni a tempi stabiliti compresi tra 24 e 96 ore.
I dati ottenuti, illustrati dal Professore Novellino al Congresso Si.Tri., mostrano una moderata induzione di crescita e proliferazione dei cheratinociti trattati rispetto a colture di controllo non trattate - un dato interessante in accordo con i risultati dei trial clinici e che merita ulteriori approfondimenti.
Per quanto riguarda la produzione di proteine, nelle medesime condizioni sperimentali abbiamo utilizzato una particolare mix di anticorpi selettivamente diretti verso entrambi i tipi I e II di cheratine presenti nei capelli. L'analisi del profilo di espressione di queste cheratine ha evidenziato un significativo incremento di quasi tutte le isoforme cheratiniche in questione. Questi risultati confermano dunque che AMS è in grado di incrementare in modo importante la produzione di cheratine dei capelli. Al meglio delle nostre conoscenze, si tratta dei primi dati sperimentali che mostrano una incrementata espressione di cheratine umane di capello, essenziali per lo sviluppo del follicolo pilifero. Sono in corso analisi quantitative per determinare più accuratamente le cheratine maggiormente implicate in questo processo. I dati ottenuti verranno poi riconsiderati sulla base del loro ruolo nella crescita e nella formazione dei capelli. Inoltre, ancora su cheratinociti follicolari primari, si stanno completando una serie di indagini nel campo della biologia molecolare, basate sull'utilizzo di microarray, allo scopo di valutare il profilo di espressione di una serie geni implicati nella regolazione della crescita dei follicoli e del capello. Accoppiati al profilo di espressione delle cheratine, questi studi potrebbero fornire importati risultati per comprendere quelli che sono i meccanismi molecolari implicati nello sviluppo del follicolo indotto dal trattamento con AMS, e chiarire quindi i targets molecolari coinvolti negli effetti osservati.
Discorso analogo per l’allestimento di modelli cellulari ad hoc per valutare gli effetti di AMS su colture di melanociti primari umani per approfondire l’evidente effetto di ripigmentazione osservato in questi mesi. Di questi dati scriveremo più avanti.
Differenze AppleMets/AnnurMets:
-Dalle osservazioni fatte dal punto di vista farmacocinetico, al fine di massimizzarne l’assorbimento degli attivi a livello intestinale, abbiamo cercato di lavorare sull’estratto. Mb-Med ha ottimizzato il processo di estrazione per aumentare la biodisponibilità dei componenti, il nuovo estratto lo hanno differenziato dal precedente che continuerà ad essere usato per HDL+. In effetti i due estratti hanno ora nomi diversi, AnnurtriComplex per hair e AnnurComplex per HDL+.
- La quantità dello zinco, sotto suggerimento di alcuni dermatologi, lo abbiamo drasticamente ridotto, in effetti viene riportato solo tra gli eccipienti.
-La presenza del Rame catalizzatore della reazione di formazione delle Melanine che coadiuva e potenzia l’effetto di ripigmentazione esercitato dalle Procianidine, osservato solo successivamente al primo trial.
AnnurMets viene quindi considerato l’upgrade del precedente prodotto, che nel giro di qualche mese verrà definitivamente sostituito.
Prodotto topico:
Abbiamo cominciato a sperimentare su un sistema murino in vivo una spuma arricchita con estratto AnnurtriComplex e i risultati hanno mostrato un aumento della crescita del pelo del topo tramite la promozione della fase anagen.
Al momento è in fase di produzione una schiuma ad uso topico e si sta lavorando per la messa a punto di una lozione. Al momento è possibile contattare la Farmacia Biondi in attesa della produzione industriale.
Saluti