Antica cura sarda.

marlin

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9 Maggio 2004
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Milano
L'aloe arborescens cade nella stessa categoria dell'asfodelo e ha gli stessi principi attivi, mentre il sambuco rovina tutte le ipotesi si cui si è lavorato sinora che erano abbastanza plausibili. Uno dei motivi principali di utilizzo dell'asfodelo al posto dell'aloe arborescens è che in qualche modo i principi attivi del primo si conservano più a lungo, probabilmente perchè sono nelle radici, mentre nella seconda si concentrano sulla parte esterna delle foglie e quindi sono maggiormente esposti alla degradazione provocata da luce e calore.

Il sambuco può anche entrare nella cura sarda perchè ha questo odore non gradevole che è stato più volte segnalato da chi si è sottoposto alla cura.

La ragazza del sambucus afferma peraltro che in mancanza di standardizzazione (probabilmente voleva dire stabilizzazione) si tiene il decotto in frigorifero. Bisognerebbe capire se è così anche per la cura di cui stiamo parlando, ossia se quando la si applica è fredda, ma questo non risulta, anche se risulta (da Xdavid) che possa essere tenuta a bagnomaria...

Ciao

MA - r l i n

Fra la piazza e il fiume, di qua e di là, vi sono alberi di vita, che portano frutto dodici volte, una ogni mese, con foglie che hanno virtù medicinale per la guarigione delle genti. (Ap 22,2)
 

marghem

Utente
13 Gennaio 2009
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La mia impressione è che la signora non conservi le sue lozioni in frigorifero.
La prima lozione, quella più concentrata e che brucia , non è fredda e da quello che ho visto non la tiene in frigo ma nel mobile della cucina. L'altra lozione , quella liquida che viene spruzzata abbondantemente è fredda a temperatura ambiente .Sarebbe da vedere se in estate tenga queste bottiglie in frigo, forse adesso non c'è bisogno perchè c'è freddo, chi lo sa...
inoltre io non ho visto nessun recipiente a bagnomaria.
 

atarax

Utente
19 Maggio 2008
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Marghem ma tu non conosci nessuno che stia facendo la cura da tempo affetto da aga a cui chiedere che risultati ha avuto??
 

cambridge

Utente
21 Marzo 2007
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Padre Romano Zago a proposito della sua cura, sconsigliava il mantenimento in frigo perchè a suo dire l'aloe alle basse temperature perde le sue proprietà.
A questo indirizzo è possibile ascoltare una sua conferenza a riguardo http://www.aloedipadreromanozago.it/ita/padre_romano_zago.htm
 

marlin

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9 Maggio 2004
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Mi pareva invece vero il contrario e rileggendo il tuo link semrerebbe invece che il frigorifero sia necessario:

La risposta la fornisce lo stesso Padre: “Togliere le spine dai bordi delle foglie e la polvere depositatasi, utilizzando uno straccio asciutto o una spugna. Tagliare a pezzi le foglie (senza togliere la buccia) e metterle nel frullatore assieme al miele e al distillato prescelto. Frullare bene e il preparato è pronto per il consumo. Non va filtrato, né cotto, ma solo conservato con cura in frigorifero all'interno di un barattolo scuro, ben chiuso”.


Il padre è tuttora vivo peraltro...

Ciao

MA - r l i n


Fra la piazza e il fiume, di qua e di là, vi sono alberi di vita, che portano frutto dodici volte, una ogni mese, con foglie che hanno virtù medicinale per la guarigione delle genti. (Ap 22,2)
 

marghem

Utente
13 Gennaio 2009
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Atarax no, non conosco nessuno a cui chiedere. In questi giorni che sto andando non ho incontrato nessuno li 'per i capelli, tutti per problemi della pelle.
La signora dice che ha trattato dei casi con successo, ma non ho testimonianze dirette.

 

cambridge

Utente
21 Marzo 2007
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Marlin se ascolti l'audio della conferenza, poco prima della metà, dice chiaramente che non conviene tenere il preparato in frigo.
Purtroppo il lettore non visualizza il tempo, per indenderci ne parla quando fa il confronto con i prodotti di un' industria brasiliana.
 

cambridge

Utente
21 Marzo 2007
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Ho recuperato gli url dei file che carica il lettore sul sito, da qui si possono scaricare le 4 parti direttamente in mp3:
http://www.e-antiqua.tv/zago/1aloe.mp3 -->Al minuto 10:20 parla appunto delle sollecitazioni termiche sull'aloe.
http://www.e-antiqua.tv/zago/2aloe.mp3
http://www.e-antiqua.tv/zago/3aloe.mp3
http://www.e-antiqua.tv/zago/4aloe.mp3
 

dondon

Utente
22 Giugno 2004
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si in effetti anche in questa conferenza stampa ,dice che e meglio mantenerlo a temperatura ambiente.
http://www.aloedipadreromanozago.it/ita/padre_romano_zago.htm

domenic
 

ciollo

Utente
2 Febbraio 2006
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Macchè peperoncino! In Sardegna esiste un'erba (adesso non ricordo il nome) che solo a sfiorarla ci si ustiona malamente. Inoltre atre piante possono causare forti ustioni,ved. il lattice del fico.

Il segreto sta certamente nella lozione che viene applicata dopo, in quanto è questa che crea il vero prodigio.
Da un lato riesce a sedare il dolore generato dall'ustione, dall'altro fa ricrescere la pelle sana.

L'altro giorno mi è capitato di comprare il pane in un alimentari, e, sorpresa delle sorprese, la busta di carta aveva lo stesso odore della medicina sarda. I D E N T I C O. Una puzza indimenticabile.
 

marlin

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9 Maggio 2004
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Milano
Da quanto intendo padre Zago dice che anche se tunuto a temperatura ambiente non va a male. Comunque non sappiamo ancora a cosa si riferisca questo sambucus e quindi è difficile fare un parallelo con l'aloe di padre Zago.

Ciollo, noto con piacere che sei ancora dei nostri, quindi qualche tuo dubbio sull'inefficacia della cura deve essere venuto a cadere e me ne rallegro, infatti era piuttosto frustrante che l'inizitore di una discussione così di successo che ha alimentato per varie pagine le speranze su questa cura, si fosse messo in testa alla fine che non servisse.

Lo stesso Mariano che tu hai citato altrove per dire che esistendo calvi zona, la cura non poteva funzionare in quei pochi post scritti pare invece ribadire la sua fiducia nella cura, tanto da lasciare un recapito per contattarlo e a mio avviso non sarebbe male farlo, vist che è del posto...

L'erba che ustiona non è per caso appunto il Gigaro citato sopra ? Ottimo poi l'accenno al lattice del fico perchè pare sia esattamente simile a quello della chelidonia e visto che questa è dal 2004 che non si può usare in preparati se non con ricetta medica, può venir utile puntare sul fico che è altrettanto diffuso, ma ha il vantaggio di essere più facilmente riconoscibile (è il consiglio che mi ha dato la mia erboristeria di fiducia...)

Ciao

MA - r l i n




Fra la piazza e il fiume, di qua e di là, vi sono alberi di vita, che portano frutto dodici volte, una ogni mese, con foglie che hanno virtù medicinale per la guarigione delle genti. (Ap 22,2)
 

raimondo

Utente
1 Febbraio 2009
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la medicina della vecchina è fatta di 2 parti una prima ustionante (odore tipico di acido fenico - esistono erbe con una altissima concentrazione di questo acido) ed una dermorigenerante.
parlando con dei colleghi esperti in fitoterrapia e medicina popolare sarda la pozione miracolosa è quella dermorigenerante[8D]
 

trilly

Utente
9 Aprile 2007
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Ragazzi, ma non potrebbero esserci due filoni, due tradizioni? Una, in cui si usa principalmente l'asfodelo, così come riportato nel brevetto svizzero, e che è culminata nel Kedos derm (che dovrebbe essere a base proprio di asfodelo), e un'altra, che userebbe il sambucus, o qualunque cosa sia....[:D]
Anche perchè se ci pensate il kedos non brucia, invece la lozione di caterina sì, a meno che questa prima lozione non sia solo un veicolante della seconda(cosa che io non credo)........e comunque se anche si scoprisse che la pianta usata dalla signora è proprio il sambuco ( magari con l'aggiunta di altro), non penso che sarebbe una delusione, pensate a quante piante specifiche per i capelli, o promettenti in questo senso, non fanno poi effetto, magari una che sulla carta non sembra valida, invece lo è..........comunque aspettiamo di saperne di più da quella ragazza di yahoo, sperando che risponda, e grazie a magico che ha trovato questa notizia!!!
Io personalmente mi sono fatta questa idea sulla cura di Nuchis: la lozione veramente efficace è la prima, quella che brucia, la seconda invece potrebbe contenere altre erbe che semplicemente calmano questo bruciore, che so, ci potrebbe essere la calendula, e magari anche l'iperico.......
Ma anche se con questa seconda lozione il bruciore si spegne, intanto la prima continuerebbe a fare il suo effetto sul cuoio capelluto........
Per ciollo: ma l'odore che tu hai sentito, di che tipo era? Che so, di muffa, di rinchiuso? E' vero a volte questi sacchettini di carta per il pane fanno un brutto odore, ma non mi è capitato spesso di sentirlo.......
 

trilly

Utente
9 Aprile 2007
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Ah, ecco, ho postato senza leggere il mess di raimondo..........ma tu per caso hai quelche idea sulle piante usate?
 

@calvin@

Utente
2 Ottobre 2008
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Mi scuso per l'assenza ma quà in sardegna non mancano solo i capelli ma anche INTERNET!!![:(!]

X energy
Io sarei curioso di sapere una cosa da @Calvin@:
tu sostieni che è plausibile per poter ottenere dei risultati concreti dover restare lì non 10 giorni, non 20, bensì qualche mese.
In effetti a rigor di logica è più plausibile rispetto a pensare che in dieci giorni ci possano essere risultati definitivi nel tempo.

Quello che mi incuriosisce sapere è se da quella volta che sei andato la tua situazione è peggiorata o meno e se stai usando dell'altro.

Quelli del forum che sono andati finora riferiscono un blocco della caduta dei capelli.
Hai notato anche tu questo effetto?
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Allora io in 10 giorni ho notato un reinfoltimento sproporzionato credo dovuto ad un irrobustirsi dei peluzzi già esistenti (perchè se fossero stati nuovi capelli sarebbe un vero miracolo), ho notato anche che la mattina non trovavo più capelli sul cuscino quindi ipotizzo un blocco della caduta, ma nel tempo poi ho ricominciato a perderli ma mi sembra logico perchè comunque 10 giorni sono veramente troppo pochi per curare l'aga!

Riguardo agli indizi sulle sostanze di questa cura io noto affinità con follica ed altre sopratutto sulla finestra temporale, infatti quando uno ha una ustione grave dalla signora caterina ci deve andare subito con ferita fresca e non cicatrizzata e sopratutto senza andare prima da medici che potrebbero applicare medicine che avvierebbero il processo di cicatrizzazione. Ho la sensazione di continuare a calpestare l'erba che mi cura, credo che sia qualcosa di molto comune dalle nostre parti!!! Che beffa!!!
 

ronald

Utente
6 Maggio 2003
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dopo quanto tempo hai ricominciato a perderli?

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Il ventenne agato è una persona invecchiata precocemente.
E' come un inverno che vira improvvisamente in estate, gli mancherà per sempre la primavera, ossia la giovinezza.
 

@calvin@

Utente
2 Ottobre 2008
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Potrei dirti una bugia ronald, non ricordo i tempi anche a causa del fatto che dal problema mi sono allontanato subito dopo che avevo capito che non potevo continuare a curarlo, non ci ho più pensato fino a poco tempo fa quando ho sentito di follica e compagnia e la curiosità mi ha nuovamente avvicinato al problema, mi spiace non poterti aiutare ma proprio non ho idea.[:(]