Vitamina D

arnoldo

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12 Gennaio 2013
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benefabio ha scritto:
Caro Marlin trovo il tuo approccio all'argomento alquanto curioso, non è che mi aspettassi diversamente ma francamente io non andavo cercando nessuna soluzione alla calvizie, non era il mio problema, per me era un problema di salute e non di capelli, non vado cercando certo di vendere il mio prodotto perchè francamente non mi interessa, nè inondarvi di tutte le notizie, le scoperte, gli agganci, le traduzioni, i collegamenti che ho fatto di documenti anche parecchio datati, nè stare a convincere qualcuno, non è il mio interesse potrei citari la scienziata americana Lynda Frassetto che si occupa anche di alimentazione, di Michael Holick il grande esperto della vitamina D o il Prof. Mark Hegsted per i problemi legati all'osteoporosi o il dottor Ola Engesten con cui mi sono relazionato per i problemi sull'esposizione solare, tutto quello che dico e affermo è supportato da documenti che non ho solo studiato ma anche approfondito, a voi arriva la punta dell'iceberg ma sotto c'è sostanza, sulla vitamina D potrei fare una tesi universitaria e prendere il massimo dei voti anche se non ho mai studiato medicina, prendetela come volete ma forse il treno che passa non può aspettare, l'androgenetica avanza, specchiatevi con il doppio specchio e guardate un pò dove vi hanno portato le vostre convinzioni, il vostro pressopochismo nel giudicare un'idea altrui, non vi ponete neanche il problema, il dubbio che forse l'idea è buona su cui bisogna lavorare e apporfondire, stai a dire sono cose vecchie che non reggono alle prove dei fatti, ma i fatti dicono che la vostra androgenetica è avanzata malgrado le vostre cure, la vostra attenzione e una vitamina potentissima come lo è di fatto la vitamina D non può essere ridotta ad una pasticca.


Guarda io te l'ho scritto sopra poi ci rinuncio anche perchè non sono un moderatore quindi per quanto mi riguarda puoi fare/dire quello che vuoi, se tu fossi un po' più umile e meno disordinato nel esporre i dati un dialogo poteva starci, così hai fatto in modo da passare per uno che vuole avere ragione a tutti i costi.

Sia l'attuale scienza medica ma anche il semplice buon senso, vedi quello che ti ho detto io, che non valgo niente, e soprattutto quello che un utente esperto come Marlin ti ha detto, esistono controesempi alla tua teoria, quindi deve essere ridemensionata, se non accetti di essere contradetto sei il primo a non volere un dialogo.
 

benefabio

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18 Dicembre 2006
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Arnoldo ha scritto:
se tu fossi un po' più umile e meno disordinato nel esporre i dati un dialogo poteva starci, così hai fatto in modo da passare per uno che vuole avere ragione a tutti i costi
.
interpreta come vuoi, libero di pensarla come ti pare, di giudicare, di puntare il dito, poi su cosa? Sull'aria fritta, autoconvincimenti, che stai nella mia testa per sapere che penso? Questo è il topic della vitamina D ed io di quello ho parlato non di altro ed ho collegato con l'androgenetica solo perchè ho notato miglioramenti, i problemi nel relazionarmi non ce l'ho io ma chi si diverde a dare risposte sarcastiche o a lanciare assolutismi inconfutabili.
A me si può dire tutto ma non che non ho un'idea sulla vitamina D, un'idea che ho sviluppato supportandola con approfondimenti, quello che vedo è che uno può anche criticare ma la critica a casa mia è sempre costruttiva, qui nelle risposte non vedo niente di costruttivo al punto che penso che di fatto voi un'idea sulla vitamina D non l'avete, anche per ignoranza nel senso stretto del termine ossia ignorate certi meccanismi, perchè forse non avete approfondito abbastanza come ho fatto io, che mi sono trovato in un momento della mia vita a farlo per forza perchè ci stava di mezzo la salute.
 

benefabio

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18 Dicembre 2006
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maurizione io ti suggerisco prima di farti una cultura sulla vitamina D, magari anche le analisi e poi di venire a relazionarci la tua idea corredandola e supportandola con documenti, graditi se già tradotti, per il nick puoi usare vitamoneD3.
 

ginu

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23 Novembre 2014
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Ragazzi io sto prendendo 30 gocce di di base 10.000 ui al giorno ...come dose va bene ? È quella indicata nel foglietto del farmaco come terapia di trattamento e non prevenzione ...ma multicentrum quanta vitamina D ha ? Perché l'ho preso fino al mese scorso
 

benefabio

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18 Dicembre 2006
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Va bene per che cosa? Le analisi come stavano e in che periodo sono state fatte? 30 gocce corrispondono a 7.500 unita internazionali, la LARN che fissa le quote massime ha stabilito come quota massima 50 mg di vitamina D al giorno che corrispondono a 2.000 unità internazionali, quindi presumo che è su indicazione del medico e il Dbase da ricetta medica.
 

marlin

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Sì, benefabio, qui ci siamo fatti davvero una cultura in questi anni sulla vitamina D, infatti la consigliamo, ma sappiamo anche i limiti che mostra, nell'aga sopratutto.

Tutto quello che scrivi e che affermi semplicemente l'abbiamo già letto e abbiamo fatto tutti i collegamenti, ma l'utilizzo e la produzione della vitamina stessa non risolvono da anni questo problema di capelli che è la calvizie comune. Fattene una ragione, nessuno pensa che ci sia un secondo fine, proprio perché ti conosciamo sappiamo che ti entusiasmi per varie questioni, ma con questo entusiasmo crei delle illusioni per te e per molti altri che ti possono seguire.

La vitamina D è diventata nota nell'800 come la vitamina antirachitismo, la sua carenza è infatti la causa della stessa malattia, quindi è logico che con le ossa ha molto a che vedere e ha a che vedere anche un po' coi capelli, ma l'aga è un problema in parte diverso e in questo caso è difficile che possa essere risolutiva anche se una mano la da.

Ciao

MA - r l i n
 

benefabio

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18 Dicembre 2006
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Non mi sembra, qui l'unico che ha seguito un certo dialogo è stato JulienSorel, che peraltro ha espresso non una sua idea ma quello che crede la scienza, a me della scienza e dei medici poco importa, perché altrimenti dovrei anche andare a valutare la loro incompetenza, trova per esempio un medico che ti fa fare sia l'0-25OH e l'1--25OH e dopo sa valutare correttamente i due risultati, l'ignoranza dilaga a tutti i livelli, più di quanto si immagina.
 

juliensorel

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21 Marzo 2005
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Non capisco il senso di affermazioni quali a me alla scienza e dei medici poco importa. è un controsenso anche perché i principi da cui parti hanno delle basi scientifiche, citi Holick che è MD non certo un guaritore e che è stato uno dei primi a consigliare la supplementazione con vitamina D sintetica.
Io credo alla scienza non solo perché è il mio ambito professionale, ma soprattutto perché la scienza è un ragionamento logico-deduttivo, falsificabile e, in teoria, riproducibile, pubblico e controllabile intersoggettivamente. le religioni e la metafisica o le leggende metropolitane sono un'altra cosa.
Riguardo all'assunzione di vitamina d di sintesi non c'é alcun tipo di problema, ribadisco, quello che si trova nel pesce grasso e il Di-Base è la stessa cosa. l'unica cosa che potrebbe, in teoria cambiare, è la farmacodinamica: non mi pare siano descritti casi di intossicazione a seguito di esposizione solare, mentre sporadici casi di intossicazione iatrogena esistono. Nondimeno presa alle dosi consigliate il DiBase o Anister, una volta a settimana o 1-2 volte al mese è sicura al 100%.

La questione del ruolo della vitamina D nell'aga non è qualcosa che non sia stato preso in considerazione dalla SCIENZA, quindi cadi male e arrivi tardi. posto che l'aga non è qualcosa che si presenta in un modo o che non c'é, ma è passibile di molti gradi di severità, una sorta di continuum, è possibile che la vitamina D sia un fattore di rischio che moduli il decorso e la severità, certamente non può causare l'aga la carenza di vitamina D, al massimo la carenza può innescare un telogen effluvium come è stato da più parti evidenziato. E' ovvio, se hai un telogen effluvium che si sovrappone a un defluivo androgenetico il quadro peggiora. Inoltre la vitamina D regola l'immunità e l'immunità ha recentemente riguadagnato una certa attenzione anche in una patologia come l'aga, che era stata precedentemente inguadrata da un punto di vista riduttivamente ormonale.


Prevalence of vitamin D deficiency in scarring and non-scarring alopecias
Natasha Atanaskova-Mesinkovska, MD, PhD (atanasn@ccf.org),a Danyelle M. Dawes, BA (dxd201@case.edu), b Paul Adenuga, BS (poa2@case.edu), b Melissa P. Piliang, MD (pilianm@ccf.org) a and Wilma F. Bergfeld, MD (bergfew@ccf.org) a
From the a Department of Dermatology, Cleveland Xxxxxx Foundation, Cleveland, Ohio and b Case Western Reserve University School of Medicine, Cleveland, Ohio.
Abstract
Background: Vitamin D is an important regulator of the hair follicle growth cycle, and its deficiency may play a role in pathogenesis of alopecias.
Objective: To evaluate the prevalence of vitamin D deficiency in an ethnically diverse cohort of patients with five different types of alopecia: alopecia areata, androgenetic alopecia, central centrifugal cicatricial alopecia, lichen planopilaris, and telogen effluvium.
Methods: Retrospective evaluation of patients who presented with alopecia to the Cleveland Xxxxxx in 2009-2010 and had 25-hydroxyvitamin D (vitamin D) levels measured within 3 months of a new or recurrent episode of hair loss. Based on previously established definitions, vitamin D deficiency was defined as vitamin D levels < 30 ng/ml, and rated as mild (21-30 ng/ml), moderate (12-21 ng/ml), or severe (<12 ng/ml). We compared the odds of vitamin D deficiency in patients with different types of alopecia, and analyzed the significance of age and race on vitamin D deficiency in different alopecic conditions.
Observations: We evaluated the prevalence of vitamin D deficiency in an ethnically diverse cohort of 358 patients with five different types of alopecia: alopecia areata, androgenetic alopecia, central centrifugal cicatricial alopecia, lichen planopilaris, or telogen effluvium. In our study cohort, 64.8% of the patients with alopecia had vitamin D deficiency (#8804; 30 ng/ml): 32.96 % had mild deficiency, 17.60% had moderate deficiency, and 14.25 % had severe deficiency of Vitamin D. Patients with scarring alopecias: central centrifugal cicatricial alopecia and lichen planopilaris had the lowest average serum vitamin D levels. The odds of being vitamin D deficient were higher in African American and Asian patients.
Conclusion: Vitamin D deficiency is highly prevalent in patients with alopecia.
 

marlin

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Beh, la scienza che c'è in giro per la maggior parte non segue i principi idealisti elencati sopra da Julien, comunque in medicina c'è il vantaggio che si può essere pragmatici: le cose funzionano o non funzionano (lo scientismo è invece solo cattiva filosofia della scienza, anzi cattiva metafisica, perché fa metafisica anche chi la vorrebbe negare...).

Tuttavia la posizione di benfabio è largamente contraddittoria come evidenzia Julien. Poco male, siamo in campo medico quindi le cose funzionano o non funzionano, nel caso della vit.D e l'aga più la seconda che la prima...

Comunque le impressioni di benefabio, che è un utente saltuario del forum, sono piuttosto sballate, perché io ho trattato la vit.D infinite volte sul forum e pure nella nostra home:

http://www.calvizie.net/documento.asp?args=6.1.1074

http://www.calvizie.net/documento.asp?args=29.1.1214

http://www.calvizie.net/documento.asp?args=29.1.1282

Ciao

MA - r l i n

 

benefabio

Utente
18 Dicembre 2006
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Poco importa riferito proprio al fatto che si basano sulla D sintetica, di Holick per esempio ho solo preso spunto per i suoi consigli sull'esposizione solare, quando parla di 25% e 50% del tempo MED, in quel momento quello mi interessava, perché i problemi sulla carenza e sul perché viene già me li ero risolti da solo, soprattutto con l'alimentazione, perché se vado a leggere da uno studio di Mark Hegsted ormai è noto che alti livelli di calcio riducono la produzione di 1-25OH e andando più in profondità vado a verificare che lui per alti livelli di calcio intende sopra i 300/400 mg già in parte mi rendo conto da solo che la proposta attuale della nostra società con i latticini limita di brutto la trasformazione da 0-25Oh a 1-25OH non solo a livello renale, ma soprattutto a livello periferico, perchè mentre a livello renale c'è una diminuzione della produzione di 1-25OH a livello periferico, e qui veniamo al nostro caso specifico il cuoio capelluto, c'è una specie di black out che di fatto arresta la produzione di 1-25OH che è quella riferita agli slides che ho postato.

Quindi se il corpo trasforma di fatto meno 1-25OH che succederà? Chi lo sa? Per me potrebbe trasformare di conseguenza anche meno 0-25OH a monte e avere un ruolo determinante della carenza di vitamina D, la scienza dice che la trasformazione da vitamina D a 0-25OH nel fegato è automatica e non è regolata, ma il corpo invece si regola sempre in qualche modo, quindi la prima cosa che ho tirato fuori sono i latticini.

Ma l'eccesso di calcio non è solo legato a quanti latticini si mangiano è anche legato a quante proteine animali si assumono, e allora si rafforza la tesi dell'alimentazione che verificando gli studi di Lynda Frassetto effettivamente esce fuori che una alimentazione a maggioranza di frutta e verdura limita e in parte azzera questo richiamo sia di calcio dalle ossa che di sali minerali dal cuoio capelluto, interpellata personalmente mi ha riferito che per loro le quantità giuste per non innescare questo processo sono nell'ordine dell'80% di frutta e verdura e del 20% il resto (carne, pesce, latticini, pane, pasta, dolci) cioè se nell'arco della giornata si mangiano per esempio 800 grammi di frutta e verdura si potranno assumere conseguentemente soltanto 200 grammi totali del resto.

Già ridurre questo richiamo è una gran cosa, perché da una parte non si sottraggono sostanze utili ma dall'altra si riattiva la produzione della 1-25OH, ovviamente limitando i latticini, ma con quello schema di cui sopra limitare i latticini diventa un obbligo.

Manca la parte finale quella legata alla vitamina D nella sua forma iniziale e qui non andiamo d'accordo per niente, mentre voi molto allegramente vi sollazzate con la D artificiale, di cui ovviamente non farei mai uso, io ho preso un'altra strada, quella naturale, quella del sole, è uguale fare 10.000 Unità Internazionali fuori all'aria aperta o prendere 40 gocce di Dbase estratto dalla lanolina delle pecore e irradiata con raggi UV artificiali? Se per voi è uguale bene, ma per me non lo è per niente, proprio riferito alle catelicidine che ho postato, ma siete certi che dopo la D sintetica avrà lo stesso comportamento della naturale nel regolare la produzione di queste proteine? E allora come mai gli studi sugli integratori parlano di immunosoppressione? Che parolona, al punto che qualcuno ha affermato che quegli studi non esistono.

Questo per dire che per me la scienza esiste, ma esiste anche la mia testa per crearmi una mia idea su come vanno le cose, la base scientifica mi serve per fondare la mia idea e non il contrario, io le idee ce l'ho e le porto avanti e purtroppo per gli altri questa volta le fondo su una base molto solida, quindi liquidarmi con i soliti discorsi dell'equol e della cura sarda mi fanno solo sorridere, mi auguro che pure a voi, magari in un momento che pensate di aver preso la via giusta, arrivi qualcuno pronto a sminuirvi, liquidarvi e soprattutto compatirvi.


io ho trattato la vit.D infinite volte sul forum e pure nella nostra home:

http://www.calvizie.net/documento.asp?args=6.1.1074

http://www.calvizie.net/documento.asp?args=29.1.1214

http://www.calvizie.net/documento.asp?args=29.1.1282


Si l'hai trattata, ma molto superficialmente e soprattutto per un argomento che non c'entra niente con l'aga, dato che si parla di areata, dimmi tu se questo può interessare a qualcuno, il modo in cui l'ho trattata io può invece creare molto interesse e forse è questo il problema.

Marlin ha scritto:

Tuttavia la posizione di benfabio è largamente contraddittoria come evidenzia Julien.

Comunque le impressioni di benefabio, che è un utente saltuario del forum, sono piuttosto sballate

Ciao

MA - r l i n




Senza parole, meditate gente meditate.
 

juliensorel

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21 Marzo 2005
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Sui latticini con me sfondi una porta aperta: il mio consumo è limitato a pochi grammi di pecorino a settimana, per passione (una delle poche che mi concedo) oltre che per salute (è un probiotico quello stagionato). Non penso tuttavia che la conversione nel metabolita attivo, se si garantiscono buoni livelli di vit. 25OH siano deficitari, addirittura inibiti dai latticini:
se ciò accadesse si avrebbero dei segni clinici che in genere non si vedono (parlo per esperienza personale e spiego in seguito).
A mio modesto avviso, un consumo supernormale di calcio (> 2g/die) è difficile da ottenere con una dieta passabile, non è che basti fare uso regolare di latticini occorre farne un abuso. Il calcio inoltre non è contenuto solo nei lattici e comunque il suo fabbisogno va coperto giornalmente, non se ne può fare scorta, se può avere una azione di inibizione sulla attivazione della vitamina D ce l'ha a breve termine (oppure in patologia che portano a una ipercalcemia cronica) in quanto il bilancio tra entrate e uscite è quotidiano.
In ospedale ne ho visti centinaia di casi perché ho scelto il ramo clinico... in genere una ipovitaminosi d correla con calcemia subnormale o ipocalcemia franca, in base alla gravità della stessa, inoltre aumentata calciuria urinaria (2 parametri facilmente ottenibili con analisi ordinarie) oltre che iperparatidoidismo secondario (viene meno il feedback negativo sulle paratiroidi).
La supplementazione con DiBase ha sempre, almeno nell'evoluzione delle cartelle che ho visto io, oltre che nella letteratura medica disponibile, corretto le calcemie e gli iperparatiroidismi secondaria a ipovitaminosi. il corpo converte il 25-OH in metabolita attivo secondo necessità, in genere gli esami clinici documentano l'efficacia. Fanno eccezioni i casi, rari, di recettore VDR con ridotta funzionalità.
 

benefabio

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18 Dicembre 2006
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Dubito fortemente che venga controllata la 1-25OH, dato che a livello medico non fanno controllare neanche la 0-25OH, Mark Hegsted nel suo studio dell'osteoporosi affermando che alti livelli di calcio inibiscono la formazione di 1-25OH sottolineava che questo fenomeno è ormai noto, L'assunzione di bassi livelli di calcio aumentano i livelli circolanti di calcitriolo e migliorano l'efficienza dell'assorbimento del calcio, mentre un elevato consumo di calcio deprime la formazione di calcitriolo cioè è una cosa acquisita da tempo, per il semplice motivo che se nell'organismo si trova una quantità maggiore di calcio richiesta, parte subito l'ordine di assorbirne di meno a livello intestinale e dato che l'assorbimento a livello intestinale è eseguito dalla 1-25OH renale ecco che quella produzione va riducendosi, i fatti gravi per me sono 2: 1) Mark Hegsted, noto nutrizionista di Harvard, considerava alti i livelli di calcio superiori ai 300 mg. e stava facendo studi sull'osteoporosi quindi l'apporto necessario di calcio comunque lo valutava, e 2) ancora più grave il fatto che conseguenza di questo calo di produzione a livello renale della 1-25OH si innesca un meccanismo che va a spegnere la capacità periferica della 0-25OH di trasformarsi in 1-25OH.

Per stare in quei range di 300/400 mg i latticini non bisogna nemmeno annusarli, perchè con una alimentazione normale senza latticini si raggiungono proprio quelle quote, prendere i latticini significa sforare, sforare sistematicamente può significare innescare quel processo, il sole è una componente, perchè in un quadro così composto dove si sfora sistematicamente con i latticini perchè si è convinti che facciano bene, dove si va sistematicamente oltre la quota proteica che il corpo non riesce a smaltire, diciamo oltre i 60 gr.(come quota totale proteica quindi comprese anche quelle vegetali) perchè si è convinti che le proteine fanno bene, anche la carenza del precursore (aggiungo originario) per inadeguata esposizione solare perchè si è convinti che il sole faccia male, può dare il colpo definitivo, sempre trigologicamente parlando, come però viceversa può dare il colpo per ripartire, ripartenza che comunque dovrebbe essere accompagnata dalla lotta alle stesse concause che l'hanno accompagnata, ossia meno latticini e meno proteine animali.
Se interessa Lynda Frassetto fissa la quota proteica animale in 60 gr. di carne e 90 gr. di pesce a settimana.
 

benefabio

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18 Dicembre 2006
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maurizione ha scritto:

Tra le tue tante ricerche sulla vitamina D non ti sarà di certo sfuggito il suo ruolo nell'aumento del testosterone (peraltro non di poco conto...).


Approfondisco solo quello che reputo importante per la salute, i capelli sono l'ultimo dei miei problemi, magari mi aumenta pure il testo così la mattina mi sveglio meglio, domani in virtù di questa notizia doppia seduta solare. [8D]
Qui a Roma già scotta che è un piacere, vi faccio un bel regalo un altro calcolatore per vedere l'orario in cui si sintetizza la vitamina D così sapete pure quando puntarvi verso il sole, http://zardoz.nilu.no/~olaeng/fastrt/VitD.html, gli orari vanno riconvertiti perchè usano i decimali.
 

marlin

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9 Maggio 2004
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La vitamina D si sintetizza con la massima presenza di raggi UV-B, che sono quelli che portano ai danneggiamenti del DNA, proprio nel proteoma della calvizie comune si è rilevata la produzione di proteine dovute al danneggiamento dei raggi UV-B. Quindi è vero che la cura che propone benefabio non è per i capelli e nemmeno per la pelle perché il fotoaging è la principale causa di invecchiamento cutaneo.

Ciao

MA - r l i n
 

ciclo

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15 Luglio 2014
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Io, a chi la vuole assumere in forma di compresse, consiglio il D Complex 1000 della Long Life.

È vitamina D 1000 UI + Vitamina K che è utile proprio per il sistema circolatorio ed evitare calcificazioni. Ne va presa una al giorno e si hanno 7000 UI alla settimana che sono circa la quantità delle gocce.

Ovviamente, se è accertata carenza, meglio altro.

Da monitorare comunque con un esame del sangue ogni tre mesi, anche per capire se si stanno avendo risultati ed evitare di buttare via soldi.
 

benefabio

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18 Dicembre 2006
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Marlin ha scritto:
La vitamina D si sintetizza con la massima presenza di raggi UV-B, che sono quelli che portano ai danneggiamenti del DNA, proprio nel proteoma della calvizie comune si è rilevata la produzione di proteine dovute al danneggiamento dei raggi UV-B. Quindi è vero che la cura che propone benefabio non è per i capelli e nemmeno per la pelle perché il fotoaging è la principale causa di invecchiamento cutaneo.

Ciao

MA - r l i n

Solo che caro Marlin quando vado proponendo sessioni di esposizioni solari lo faccio proponendo le tabelle proposte da Michael Holick, uno dei massimi esperti a livello mondiale di vitamina D, che parla di esposizioni soalri che vanno dal 25% al 50% del proprio tempo MED in base al fototipo, esposizione solare sicura che riduce al minimo il rischio melanoma e cosa più importante assicura una adeguata produzione di vitamina D, rischio che correresti anche facendo una vita normale, camminando e girando all'aria aperta, quindi parli del nulla e ti stai imbarcando in una crociata senza senso.

Ma fatemi capire soprattutto a JulienSorel, che ci fa pure il medico e dovrebbe attivarsi per la salute delle persone, il corpo produce soltanto la vitamina D in maniera autonoma con dei processi complicati che interessano 2000 geni, ma perchè mai dovrei dire al corpo: lascia perdere non produrre vitamina D che te la do io, anzi dirò di più mi tocca pure stare attento al supermercato perchè ci stanno dei geni che hanno addizionato prodotti da banco con vitamina D sintetica, passi il discorso per chi è allettato, per chi non si può muovere neanche per andare ad aprire la finestra, ma per tutti gli altri l'input deve essere diverso: il corpo deve produrre vitamina D in maniera autonoma, quindi mettetevi mezzora al sole ogni giorno seguendo le tabelle di Holick che sono fatte bene.
 

benefabio

Utente
18 Dicembre 2006
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Peraltro la produzione autonoma del precursore della vitamina D va a trasformare il colesterolo nel precursore, quindi spesso alti livelli di colesterolo si accompagnano alla carenza di vitamina D, nel senso quando il corpo va in carenza di vitamina D aumenta la produzione di colesterolo cattivo ed è come dicesse al corpo: Ehi attivati per esporti al sole, perchè qui serve vitamina D ed io ti sto producendo molta base su cui lavorare, dare la D sintetica non ridurrà tutto quel colesterolo in surplus, ma già che stupido, pure per quello sono previste le pasticchette.

Vedo che continua la campagna denigratoria, adesso pure il massimo esperto di vitamina D è uno scemo, avanti così che andate bene, fra un pò mi toccherà sentire che Lynda Frassetto è un'esaurita e Mark Hegsted era un visionario, pace all'anima sua, non c'è più religione e si esce sempre un'ora prima.
Come non sfruttare quell'ora per prendere il sole? [:D]

Ma poi francamente parliamoci chiaro ma tutto questo accanimento ma da che cosa sarà mai dovuto? Ma che per caso proponete integratori di vitamina D nello shop? Mi sembra di no, o pensate veramente che la mia proposta possa avere un effetto dirompente sull'androgenetica al punto da mettere a rischio le vostre vendite?
Ci sarebbe da ridere, anche perchè sarebbe una scoperta non cercata, come del resto però avviene quasi sempre.

Magari tutto finirà in una bolla di sapone, ma il vostro atteggiamento mi fa pensare che se per qualche motivo qualcuno fa una scoperta veramente utile qui si cercherà sempre di boicottarla, al punto che magari potrebbe essere già successo.

Per chi ha la fortuna di vivere in Sardegna il non plus ultra per l'esposizione solare. http://www.sar.sardegna.it/servizi/bio/esposizioneuv.asp#results
 

benefabio

Utente
18 Dicembre 2006
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Bella battuta, la metto agli atti come corredo della campagna denigratoria, almeno mi hai fatto ridere. [:D]

Il problema principale della vitamina D del sole è rappresentato dai mesi ottobre, novembre, dicembre, gennaio, febbraio in particolar modo dai 3 mesi centrali, in quel periodo per esporsi al sole bisogna considerare sempre il transito solare, ossia il momento della giornata in cui il sole è più alto, ed esporsi venti minuti prima e venti minuti dopo.

Transito solare che va evitato viceversa nei mesi primaverili e soprattutto estivi.