.....sono stato latitante per un problema familiare ma vi ho sempre seguito senza trovare il tempo per un intervento che non fosse una frasetta di commento.
Allego un intervista a Masterjohn sulla più o meno necessità di integrare la D e i dosaggi da utilizzare.....
https://translate.googleusercontent.com/translate_c?depth=1&hl=it&prev=search&rurl=translate.google.it&sl=en&sp=nmt4&u=https://drruscio.com/how-to-determine-what-your-optimum-level-of-vitamin-d/&usg=ALkJrhix0tjeB5lBFEyKrHridtotpzX7UA
Penso che a livello generale non ci sia una approfondita conoscenza dell'argomento e facilmente si cada nella fugace conclusione - sono carente - integro fino al livello considerato ottimale - amen.
E' assodato che questo livello può essere più o meno indicato a seconda del risultato che si intenda ottenere:
per esempio a livello cardiovascolare il livello trovato per essere quello con la più bassa percentuale di eventi avversi è solo 25, che per i parametri vigenti sarebbe di carenza.
Basta pensarci su un attimo per comprendere che la vitamina D aumenta l'assorbimento del calcio e in mancanza di fattori sinergici (la nostra K2) questa potrebbe andare a fare dei danni a livello dell'albero coronarico, calcificando appunto i vasi.
Uno dei più autorevoli studi sull'argomento, il famoso Rotterdam Study aveva tra le altre evidenziato che gli individui con il più alto introito di vitamina K2 da alimenti avevano la più bassa incidenza di eventi cardiovascolari.
Anche il cosiddetto paradosso francese è quasi certamente dovuto a questo:
pur consumando una elevata quantità di grassi saturi da prodotti caseari i cugini d'oltralpe si assicurano un bel po' di K2 ( il brie, per esempio è l'alimento tra i più ricchi in assoluto).
Se uno invece avesse la sxxxx di ammalarsi di tumore, con ogni probabilità sarebbe congruente tenere quel livello più alto, magari attorno a 50 (preferibilmente da esposizione solare, aggiungo io) e se poi il problema fosse una patologia autoimmune il protocollo Coimbra prevederebbe mega dosi giornaliere ma a quel punto c'è quasi la certezza che la Vitamina D agirebbe da immunosoppressore.
Quindi, quando leggo che la vitamina fa questo e quello e che l'integrazione è consigliata a prescindere mi sembra più una scorciatoia che potrebbe non condurre ai risultati attesi (e magari regalarne altri meno desiderati).
Comunque una sperimentazione personale che si attenga a dosaggi tranquilli è senza dubbio auspicabile fermo restando che appena il sole diventa naturale attivatore, una consapevole esposizione è senz'altro da preferire.
Per tornare alla nostra K2 volevo precisare che l'azione che dovrebbe interessarci sul fronte dei capelli sarebbe quella riguardante l'inversione della calcificazione del cuoio cappelluto, presumibilmente ottenuta con dosaggi terapeutici ossia superiori a quelli con l'alimentazione (seppur ricca di alimenti che la contengano in quantità) che per quanto riguarda la K2 (mk4) viene considerata 1 mg (al lordo di difetti di assorbimento).
Il dosaggio di 100/200 mcg di Mercola & Co è chiaramente riferito alla mk7 ma dopo aver letto tanto sull'argomento mi soffermerei sicuramente sulla mk4.
Una assolutamente empirica conversione mk4-mk7 potrebbe essere 1000mcg mk4 = 100 mcg mk7 necessitando quindi la prima di ordini di grandezza 10volte superiori alla seconda.
Probabilmente potrebbero essere necessarie quantità ancora superiori che chiaramente ognuno assumerebbe a proprio rischio e pericolo.
Volevo solo ricordare per l'ennesima volta, che la vit. K2 è usata in Giappone per il trattamento dell'osteoporosi da oltre 20 anni al dosaggio di 45 mg/die e che è sperimentata a quantità di 5/15 mg/die da moltissimi utilizzatori (vedi Longecity/Ray Peat forum) e di frequente ci sono riscontri entusiasti sulla situazione capillifera.
Non ha un UL fissato poiché non è stata riscontrata alcuna tossicità anche a dosaggi elevatissimi anche se chiaramente mi terrei ben lontano dal sperimentarli.
Poi ci sta di tutto.
Una reazione allergica agli eccipienti (ho scelto Thorne perché a parte la K2 c'è solo MCT), magari una reazione di Herxheimer o solo un fenomeno di tipo idiosincratico o qualcos'altro (a me la rodiola, Solgar, fa venire le afte alla bocca ed io di afte non ho mai sofferto in tutta la mia vita).
Sono comunque lusingato dal ritorno che ha avuto il mio intervento e seriamente interessato ai riscontri (spero caldamente positivi) degli utenti che hanno iniziato l'integrazione.
Spero quindi che questa discussione abbia un seguito, sì da creare un filone alternativo........(poi Marlin, tu che ne capisci ma la la K2 e Brotzu non sono sulla stessa falsariga.....sempre di microcircolazione si tratta......lo so, l'avevo già detto e mi avevi cassato....).
A presto.