Citazione:Messaggio inserito da Geppo
Un'ultima cosa pero', per rispondere a Peter.
Io ho iniziato a perdere i capelli prestissimo, nel lontano 1993, allora avevo appena 14anni.
Ricordo benissimo il giorno in cui mi accorsi che la testa si stava diradando: ero ancora un bambino, in fondo.
Allora la finasteride non esisteva. Provai prima con le Kevis fiale, poi col minoxidil, ma nulla. A 15-16 anni ero gia' ridotto male, molto male, peggio di adesso, decisamente peggio di adesso.
Ero diventato l'oggetto di scherno ideale da parte di parenti serpenti e amici nemici. Lacrime, depressione, malinconia: questo era il condensato amaro di un'esistenza precocemente segnata al peggio (non solo dalla perdita dei capelli, avevo anche altri problemi ben piu' gravi).
Un ragazzino di soli 15anni che perde i capelli, incapace di difendersi: l'oggetto ideale per le battute venefiche e gli sguardi terrorizzati di amici e nemici, nessuno doveva avere pieta' con me, l'umiliazione davanti a tutti come deriva inevitabile di una vita al limite dello sfascio esistenziale.
Battute a scuola da parte degli amici e (persino!) da parte dei professori, sguardi allucinati di chi mi aveva appena conosciuto, indifferenza perniciosa di chi mi avrebbe dovuto proteggere (i miei genitori) e manco' completamente al suo compito. Il mondo sa essere crudele, delle volte.
Erano gli anni della mia adolescenza, ho sofferto tanto: perdere i capelli cosi' giovane e' un'esperienza che non consiglierei a nessuno, nemmeno al piu' cattivo della terra.
Ma non ho ceduto. Ho sofferto, pianto, maledetto piu' volte la vita che mi aveva riservato un destino cosi' amaro, ma ho resistito. Poi ho scoperto la fina.
Ho iniziato a prenderla, non cedendo alle battute e agli sguardi terrorizzati di chi vedeva il mio diradamento avanzare insesorabilmente, giorno dopo giorno, al mondo cinicamente soddisfatto che mi ruotava attorno, e a crederci sempre, ogni giorno di piu'.
Consegnarmi nelle mani di chi mi voleva male non mi avrebbe salvato, ne ero consapevole.
Poi ho scoperto le lozioni antiandrogeni, e altri vari presidi (parimenti utili). Ho speso tanti soldi, esaurito il mio tempo libero: dovevo provare qualcosa, lottare anche se ne fossi uscito sconfitto.
Ma cosi' non e' stato. E, dopo tanto buio, inizio' ad arrivare la luce. Prima un bagliore appena fioco, poi una fonte sempre piu' intensa ad irradiarmi di una ritrovata serenita'. E la situazione ha iniziato a volgere al meglio, la vita a non girarmi piu' le spalle, almeno per i capelli (perche' altri problemi piu' grossi si affacciavano, con una certa regolarita').
Con costanza, pazienza grande spirito di sacrificio e volonta' di abnegazione, decisi che la vita avesse dovuto riservare per me un altro destino.
E ora, dopo tanti anni, nessuno mi guarda piu' la linea frontale per dileggiarmi. Nessuno mi prende piu' in giro per la fronte diradata, nessuno mi guarda piu' la testa con aria esterrefatta. La resistenza al dolore ha dato i suoi dolci frutti, che adesso assaporo intensamente, con spirito voluttuoso e soddisfatto culto dell'immagine (quello che tu definivi 'pavoneggiamento').
Tu dici che sono stato 'fortunato'? E da quale pulpito?
Tu hai idea di come possa essermi sentito io, quando, ad un lontano pranzo di Natale di 12 anni fa, uno perfido zio divertito si ingegnava a dileggiarmi davanti a tutti, con l'espressione soddisfatta (che ancora ricordo, come se fosse ieri): 'Antonio, stai perdendo i capelli! (detto a tavola, davanti a una ventina di persone).
Ma smettila tu. Smettila davvero. Tu (come altri) non mi conosci, non sai chi sono, e ti permetti (pure) di giudicarmi.
Ma come ti permetti. Ma smettila. Io la smettero' per davvero. Ma quest'ultima replica, me la dovevi proprio concedere.
Geppo mi fa davvero piacere che tu ne sia uscito. Concedimi qualche dubbio sul fatto che la tua caduta fosse addebitabile ad alopecia androgenetica, dato che, non l' avresti fermata con gli antiandrogeni, poichè sarebbe dovuta essere molto aggressiva se iniziata a soli 14 anni.
So che significa perdere i capelli e sentirsi diverso a 14 anni. Io ne avevo 15 e mezzo quando ho iniziato a notare il diradamento sul frontale e sulle tempie. Ed è davvero brutto sentirsi osservato.
Tuttavia, non tutte le sfortune vengono solo per nuocere.
LA sofferenza, il doversi misurare sin da piccoli con difficoltà che a molti sembrano insormontabili, lì per lì sembrano indebolirti. Distruggerti a livello strutturale. Ma dopo ti accorgi che in realtà ti hanno fortificato, che sei + interessante della media delle persone, perchè hai riflettuto su te stesso, sui tuoi limiti e sulle tue diffcoltà, anche di auto-accettazione. E ti assicuro, non è solo un modo di dire buonistico, un accontentarsi della situazione.
Vedi, quel tuo perfido zio, probabilmente, oggi vale un centesimo di te, perchè non ha dimostrato un minimo di sensibilità all'epoca. Una persona intelligente, e per intelligente intendo dotato di intelligenza emotiva, cioè RELAZIONALE, vale a dire che riguarda anche la capacità di capire gli altri, non avrebbe fatto quelle battute. Anche a me le hanno fatte. Una volta, appena iniziata la caduta, al liceo, una ragazza alla quale piacevo, giocando, mi disse :ma stai perdendo i capelli?...che peccato.......
Vi lascio immaginare che mazzata che è stata. Beh sono stato male.
Tuttora sono incline a dare colpa dei miei insuccessi, qualche volta, ai capelli. Ma è una tendenza che va sempre più rarefacendosi.
Se me lo ridicessero adesso avrei una reazione di questo tipo.
Il primo impulso sarebbe di spaccare il grugno di quello che mi sta davanti (se maschio...le donne neanche con un fiore...!). E sono abbastanza grosso, non avrei problemi a farlo. E questa è la parte strettamente emotiva.
La parte razionale, quella che cercherei di seguire, mi farebbe solo ritenere il soggetto stazionante di fronte a me un perfetto imbecille. Uno che ancora non ha fatto i conti con se stesso. E per questo gli lascerei il tempo per maturare, magari lo aiuterei pure in tal senso. Qualche passo in avanti l'ho compiuto.
E comunque buttarsi dalla finestra per la calvizie è un pò un'esagerazione, non credi? Razionalmente penso di si!.
Senza alcuna offesa o polemica davvero.
Un abbraccio a tutti![ov]