Trinov Capelli Fidia (già PGE1, dr. Brotzu)

marlin

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Dal brevetto si evince che la differenza la farebbe l'equolo, quindi Samumed non è proprio il diretto concorrente. Penso che prima usciranno prodotti con liposomi di ultima generazione con isoflavoni, olio di borragine, carnitina e altre cosucce interessanti.

Ciao

MA - r l i n
 

ilkraken

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19 Settembre 2010
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Marlin ha scritto:
Dal brevetto si evince che la differenza la farebbe l'equolo, quindi Samumed non è proprio il diretto concorrente. Penso che prima usciranno prodotti con liposomi di ultima generazione con isoflavoni, olio di borragine, carnitina e altre cosucce interessanti.

Ciao

MA - r l i n


Liposomi cationici?
 

alb40enne

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25 Dicembre 2008
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In realta’ (correggimi Marlin se sbaglio) sulla validita’ degli isoflavoni in tricologia non mi pare ci siano molti studi/prove a sostegno (attenzione con questo non voglio dire che non servano o non possano servire ..); sembrano infatti avere un ruolo in tricologia, quando parliamo delle donne asiatiche, poco prima e durante la menopausa, ma attenzione in Asia si consuma quasi esclusivamente soia fermentata dove abbonderebbe, per l’appunto, l’equolo.
Ma attenzione, I benefici sarebbero da attribuire soprattutto alla capacita’ dell’equolo di legarsi strutturalmente al noto androgeno, se poi l’equolo riesca a dare (anche) una spinta in direzione dell’anagen ben venga .
Ora, gli isoflavoni o comunque quelli precursori dell’equolo, hanno anche loro dimostrato (in vivo o in vitro) attivita’ antiandrogena? Hanno dimostrato (in vivo o in vitro) di poter dare una spinta in direzione dell’anagen?
 

gel

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22 Novembre 2014
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Mi sa che la sanno lunga questi, tanto da sapere che a breve non uscirà nulla di buono nel mercato calvizie e quindi potersi permettere di temporeggiare fin che vogliono.
 

marlin

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9 Maggio 2004
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Se fosse per la farmaceutica il prodotto uscirebbe subito, ma deve rispettare delle normative e non ha scelta.

In Asia non sono tutti equol producer e hanno anche una genetica più favorevole ai capelli, quindi non possiamo dire che sia merito dell'equolo e basta il fatto che abbiano in media meno problemi di capelli. Gli isoflavoni sono tutti fitoestrogeni di potenza analoga a quella dell'equol, in questo senso agiscono come antiandrogeni.

Preparati con l'equol non sono una novità, ma non sono risultati fin qui risolutivi, forse la forza della lozione di Brotzu potrebbe stare nella veicolazione con i liposomi cationici, ma questo può voler dire che anche con sostanze analoghe si possono avere risultati.

Non sopravvaluterei la questione dell'equolo come anti-DHT, anche perché non c'entra nulla con l'areata che pare si possa curare con questo preparato. Come detto sopra la vicenda di questo preparato non è lineare, prima l'attivo era solo la PGE1 a cui è subentrato il DGLA e era prevalentemente diretto all'areata, poi è spuntato l'equolo per far fronte anche all'aga e stando agli studi e ai brevetti pare funzionare con entrambi i tipi di alopecia, ma in comune c'è giusto una cosa...il veicolante, quindi quello su cui si può scommettere è che veicolando così i principi migliori si possano ottenere risultati in varie patologie, ma i principi migliori non sono solo due o tre.

Ciao

MA - r l i n
 

alb40enne

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25 Dicembre 2008
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Solo una precisazione di carattere generale, che a questo punto potrebbe essere necessaria.
I fitoestrogeni conosciuti si dividono in :

flavoni
flavanoni
isoflavoni (genisteina, ecc. ..) => soia ecc.
lignani
calconi
cumestani (cumestrolo) => medicago sativa
steroidi (acteina) => cimifuga racemosa
lattoni

Ora, degli isoflavoni, forse abbiamo o potremmo avere solo una certezza: sono degli antiaromatasi

Francamente …, e’ vero che qualcuno asserisce l’utilita’ degli antiaromatasi in tricologia … ma, io credo sia piu’ logico sposare la scuola di pensiero tradizionale secondo cui per l’alopecia androgenetica sia piu’ utile un attivo pro-aromatasi che un anti-aromatasi …

Detto questo, va chiarito che probabilmente l’equolo e’ anch’esso un antiromatasi ma, per lo meno, abbiamo la quasi certezza che si lega strutturalmente con l’androgeno piu’ potente (e forse .. parzialmente anche con gli altri ..)
Questa precisazione era importante anche per far comprendere a chi ci legge che una cosa e’ l’affinita’ (leggasi potenza) dei fitoestrogeni per i RECETTORI degli ESTROGENI (ER) molto bassa per gli isoflavoni e una cosa e’ parlare di attivita’ antiandrogena: ad oggi appurata (forse) solo per l’equolo.



 

alb40enne

Utente
25 Dicembre 2008
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Dimenticavo .., in Asia si consuma da secoli per non dire millenni, quasi esclusivamente soia fermentata (gia' ricca di equolo) e questo, non entra in contrasto con il dato di fatto degli equol producer..
 

marlin

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Gli isoflavoni vengono usati da anni per i problemi di capelli e se non hanno dato risultati eccezionali, non si sono mostrati nemmeno deleteri, quindi la loro proprietà antiaromatasica andrebbe inquadrata meglio: sono regolatori degli estrogeni legandosi ai recettori ER e occupando i siti al posto dei più potenti estrogeni, sono infatti fitoestrogeni. Non so quindi se il termine antiaromatasi sia usato a proposito per questi composti.

Quanto alle proprietà anti-dht dell'equolo io resto perplesso che a livello cellulare questo possa costantemente agire sull'ormone prodotto dalla 5 AR che in tempi rapidissimi si lega al recettore AR e perviene nel nucleo delle cellule. Va benissimo per ammanettare il DHT circolante e sistemico, ma qui parliamo di un topico e quindi di azione periferica.

Quella degli asiatici che si rimpinzano di soia fermentata è un po' una leggenda che forse è nata a fini commerciali del tutto occidentali:

http://www.theveganrd.com/2011/03/soyfoods-in-asia-how-much-do-people-really-eat.html

...e comunque l'aga non è lamarckiana (ossia generazioni che si alimentano a soia fermentata cambierebbero il fenotipo) è proprio in massima parte genetica !

Ciao

MA - r l i n

 

alb40enne

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25 Dicembre 2008
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Premesso che non sono un biochimico ne un biologo molecolare (anzi, qualora, sarebbe gradito anche un loro intervento nella discussione) la questione del rapporto tra “catena enzimatica aromatasi” e “fitoestrogeni” non e’ argomento tanto lineare e completamente chiuso …

Per quello che ricordo alcuni fitoestrogeni sembrano addirittura stimolare/incrementare l’aromatasi … altri invece il contrario …
Sarebbe (uso sempre volutamente il condizionale) caratteristica degli isoflavoni, quella appunto di inibire in una o piu’ fasi la catena enzimatica In oggetto …

Colgo l’occasione per ricordare che gli isoflavoni sono imputati di intralciare il metabolismo della tiroide e dei suoi rispettivi ormoni … (e qui abbiamo letteratura certa e di alto rango)

Tornando in ambito tricologico, non posso quindi aspettarmi molto da delle molecole (si naturali ) che vanno a intralciare pero’ un enzima che mi trasforma gli androgeni in estrogeni…, questo varrebbe soprattutto per noi maschi che abbiamo spesso una carenza di aromatasi proprio sulla zona fronte-temporale …

Potrei…, comunque, chiudere un occhio proprio sull’equolo perche’ (perlomeno) mi fa il favore (quasi certo) di agganciare e inibire l’androgeno (e molto probabilmente non solo il dht)
Giustamente pero’, come hai gia’ detto tu, questo avverrebbe solo a livello extra-cellulare …
Se poi puo’ essere evidenziato/dimostrato (in vivo o in vitro) che anche gli altri isoflavoni sanno fare lo stesso lavoro dell’equolo … ben venga …!! (ma ne dubito).

Per quanto riguarda invece la loro attivita’ “estrogen-like” gli isoflavoni sono ormai (purtroppo) considerati una “sola” anche perche’ si legano ai recettori poco, male, e forse anche per un tempo troppo breve …, forse, tra di essi, l’unica eccezione potrebbe essere ancora una volta l’equolo …

Comunque, se cercassi un fitoestrogeno che fa decentemente il suo dovere di estrogen-like potrei sempre pensare al cumestrolo (visto che si legherebbe ai recettori abbastanza bene e per un tempo sufficiente ..!!)

 

alb40enne

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25 Dicembre 2008
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Non posso che concordare su questo altro aspetto:

Potrei mangiare soia fermentata (ricca di equolo) per decenni e per generazioni ma comunque non andrei a modificare i geni della alopecia androgenetica ...

 

marlin

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Ci sono studi che vanno in un senso e studi che vanno in altro senso, o meglio, studi che evidenziano un aspetto e altri che evidenziano l'aspetto opposto. Con i fitoestrogeni si è appunto visto che agiscono come anticancro alla mammella, ma alcuni hanno affermato che potrebbero invece essere pro-cancro, il tutto è dovuto alla loro attività estrogenica che seppur debole può essere supportata dalle dosi. La pratica tuttavia sembrerebbe favorevole all'effetto protettivo.

Lo stesso si può dire in tricologia gli isoflavoni sono usati da anni e i temuti e teorici danni non li hanno mai dati, su questo ci sono studi appositi, anche perché sono stati testati per vari prodotti, proprio come ora verrà testata la lozione di Brotzu.

Purtroppo anche l'equolo è stato provato topicamente negli ultimi anni e non ha dato grandi risultati (questo Brotzu lo sa). Quindi se vogliamo scommettere su questa lozione non resta che puntare sul veicolante, ma questo vuol dire che potrebbe essere valido anche per molte sostanze analoghe a quelle inserite in questo preparato.

Il cumestrolo, se possibile, ci sarà, è l'equolo che è piuttosto improbabile che ci possa essere (anche perché i test credo li debbano fare proprio a causa sua).

Ciao

MA - r l i n


 

marlin

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No, pare che modificheranno la formulazione del Nivatrix inserendo queste e altre sostanze.

Ciao

MA - r l i n
 

er

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Sarò pessimista ma ogni volta che si sente qualche notizia buona, non si sa perchè, con il passare del tempo si conclude con un buco nell'acqua.
Gli interessi in gioco sono forse troppi!!!
 

alb40enne

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25 Dicembre 2008
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Per Marlin:

Che tempistica e' prevista circa l'uscita del nuovo Nivatrix?

E' stato per caso previsto anche l'inserimento di un attivo pro-aromatasi? (tipo caffeina)