Trinov Capelli Fidia (già PGE1, dr. Brotzu)

mattew23

Utente
21 Febbraio 2015
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Perduto ha scritto:
HeynZ ha scritto:
Perduto ha scritto:
Torno a ripetere che se Bayer, Pfizer,Merck,Novartis ecc che fatturano miliardi non si sono interessate alla lozione, mentre invece lo ha fatto Fidia che fattura milioni, un motivo ci sarà! Secondo me la stabilità della lozione è impossibile e, produrre un prodotto con scadenza breve con alti costi (non si parla di latte che viene pagato all'allevatore pochi centesimi...) è infattibile per chiunque.


Il motivo l'ha spiegato benissimo l'utente Mattew23, e non ha nulla a che vedere con queste supposizioni. Semplicemente le altre case non avevano interesse a investire su un prodotto per l'AGA, perchè non fa parte della loro strategia attuale: contrariamente a quanto si crede, è un mercato che non rende così tanto (le cure per la calvizie non vengono mai rimborsare dal SSN), sicuramente molto meno delle cure oncologiche.
Non ha niente a che vedere con la supposta efficacia o con la difficoltà a produrre la lozione, sono tutte idee che si mettono in testa le persone che non conoscono il settore.

Per cortesia, basta riproporre problemi che hanno già avuto risposta.


Ma di cosa parli?? Tu credi che le case farmaceutiche facciano soldi solo con le cure rimborsate dal SSN (oltretutto è un discorso che vale forse per la sola Europa visto che negli Usa te le paghi con l'assicurazione le cure...)??
Inoltre, ho citato anche la Merck, ti dice niente? Ti do un indizio: FINASTRERIDE. Se la lozione fosse ''ottimamente funzionante'' e la Merck avesse avuto paura di un competitor, avrebbe comprato il brevetto e lo avrebbe lasciato nel cassetto (pratica fatta da moltissime aziende) cosa che invece non ha fatto.

Per cortesia, basta scrivere cose per fare malainformazione.


I grossi guadagni delle aziende farmaceutiche provengono proprio dai farmaci contro le malattie più importanti che vengono rimborsati dai SSN dei vari paesi (o i fondi assicurativi privati nei paesi in cui non esistono SSN sviluppati come quelli Europei). Non a caso un processo molto importante che devono affrontare le case farmaceutiche riguarda la definizione del prezzo di immissione sul mercato e la conseguente quota di rimborso. Questo processo consiste in una negoziazione del prezzo stesso con le autorità specifiche di ogni stato ed è vitale per la redditività dell'impresa. Per riuscire a collocarsi nella fascia più alta di prezzo o aggiudicarsi il rimborso completo, le aziende devono mostrare i dati raccolti durante le sperimentazioni e dimostrare inequivocabilmente l'efficacia del nuovo farmaco in comparazione con altri già esistenti. Tutto ciò non avviene per i semplici cosmetici; per questa categoria basta fare analisi di mercato e incrociare le curve di domanda e offerta, arrivando ad un prezzo ottimale che consenta di massimizzare i guadagni nel lungo periodo.
Ora in questo link troverai un paper redatto da un'agenzia specializzata in cui viene analizzato il mercato farmaceutico globale da differenti prospettive: http://info.evaluategroup.com/rs/607-YGS-364/images/wp16.pdf

Come è possibile vedere, si parla esclusivamente di farmaci soggetti a prescrizione medica. Nelle varie analisi proposte si possono vedere anche le maggiori aree terapeutiche in ordine di importanza, il fatturato dei primi 50 farmaci venduti con tanto di nome e categoria a cui appartengono, ecc. Di farmaci per l'automedicazione o cosmetici non se ne parla quasi, proprio perché rappresentano le briciole rispetto al settore farmaceutico vero e proprio.
Inoltre citi Merck come se dovesse avere chissà quale paura di questo prodotto. Finasteride c'è da 20 anni in commercio, sono scaduti quasi tutti i brevetti sui vari dosaggi a cui veniva venduta, non a caso te la fanno galenica ed è pieno di generici, quindi questa è l'ennesimo complottismo da quattro soldi di chi parla senza essere informato.

Ripeto nuovamente un discorso, così magari si finisce di dire che Brotzu è andato a bussare alla Fidia perché tutte le altre case farmaceutiche lo hanno respinto (ovviamente non si sa con chi abbia parlato, ma i luminari che scrivono qui immaginano che si sia rivolto alle grandi multinazionali e che sia stato schifato). Nel 2015 è uscito un prodotto per la cura del Parkinson dopo 10 anni in cui non veniva immesso sul mercato nulla. La molecola nacque negli anni '90, scoperta da un ricercatore italiano che fondò un piccola società proprio per sviluppare un nuovo farmaco. Gli esiti positivi degli studi di fase 1 e fase 2 attirarono l'interesse di una grande multinazionale, la Merck. Venne stipulato un accordo di sviluppo del valore di centinaia di milioni di euro e si continuò con la fase 3. Di solito è buona prassi eseguire due studi di fase 3 per avere una mole di dati tale da fugare ogni dubbio. Intorno al 2011, nonostante gli studi di fase 3 stessero dando ottimi risultati, la Merck decise di interrompere completamente lo sviluppo del prodotto per via di una razionalizzazione del proprio portafoglio farmaci. La Merck aveva in sviluppo altri 2 prodotti per la cura di patologie importanti a carico del Sistema nervoso centrale. Questi due prodotti non superarono la sperimentazione clinica e Merck tagliò tutta la linea, poiché avere un solo prodotto (quello contro il Parkinson) non era più STRATEGICO. Venne poi stipulata un'altra partnership e nel 2015, grazie ad un'azienda italiana di dimensioni nettamente minori rispetto alla Merck, venne immesso sul mercato il prodotto che ad oggi sta avendo un grande successo.

Ora, in base a queste considerazioni, volete dirmi che ogni grande multinazionale avrebbe dovuto afferrare al volo il brevetto di Brotzu senza valutare la compatibilità con la propria strategia aziendale, con l'area terapeutica su cui ci si focalizza, ecc ecc solo perché sembra funzionare bene?
 

heynz

Utente
30 Settembre 2009
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Mattew23 ha scritto:
Perduto ha scritto:
HeynZ ha scritto:
Perduto ha scritto:
Torno a ripetere che se Bayer, Pfizer,Merck,Novartis ecc che fatturano miliardi non si sono interessate alla lozione, mentre invece lo ha fatto Fidia che fattura milioni, un motivo ci sarà! Secondo me la stabilità della lozione è impossibile e, produrre un prodotto con scadenza breve con alti costi (non si parla di latte che viene pagato all'allevatore pochi centesimi...) è infattibile per chiunque.


Il motivo l'ha spiegato benissimo l'utente Mattew23, e non ha nulla a che vedere con queste supposizioni. Semplicemente le altre case non avevano interesse a investire su un prodotto per l'AGA, perchè non fa parte della loro strategia attuale: contrariamente a quanto si crede, è un mercato che non rende così tanto (le cure per la calvizie non vengono mai rimborsare dal SSN), sicuramente molto meno delle cure oncologiche.
Non ha niente a che vedere con la supposta efficacia o con la difficoltà a produrre la lozione, sono tutte idee che si mettono in testa le persone che non conoscono il settore.

Per cortesia, basta riproporre problemi che hanno già avuto risposta.


Ma di cosa parli?? Tu credi che le case farmaceutiche facciano soldi solo con le cure rimborsate dal SSN (oltretutto è un discorso che vale forse per la sola Europa visto che negli Usa te le paghi con l'assicurazione le cure...)??
Inoltre, ho citato anche la Merck, ti dice niente? Ti do un indizio: FINASTRERIDE. Se la lozione fosse ''ottimamente funzionante'' e la Merck avesse avuto paura di un competitor, avrebbe comprato il brevetto e lo avrebbe lasciato nel cassetto (pratica fatta da moltissime aziende) cosa che invece non ha fatto.

Per cortesia, basta scrivere cose per fare malainformazione.


I grossi guadagni delle aziende farmaceutiche provengono proprio dai farmaci contro le malattie più importanti che vengono rimborsati dai SSN dei vari paesi (o i fondi assicurativi privati nei paesi in cui non esistono SSN sviluppati come quelli Europei). Non a caso un processo molto importante che devono affrontare le case farmaceutiche riguarda la definizione del prezzo di immissione sul mercato e la conseguente quota di rimborso. Questo processo consiste in una negoziazione del prezzo stesso con le autorità specifiche di ogni stato ed è vitale per la redditività dell'impresa. Per riuscire a collocarsi nella fascia più alta di prezzo o aggiudicarsi il rimborso completo, le aziende devono mostrare i dati raccolti durante le sperimentazioni e dimostrare inequivocabilmente l'efficacia del nuovo farmaco in comparazione con altri già esistenti. Tutto ciò non avviene per i semplici cosmetici; per questa categoria basta fare analisi di mercato e incrociare le curve di domanda e offerta, arrivando ad un prezzo ottimale che consenta di massimizzare i guadagni nel lungo periodo.
Ora in questo link troverai un paper redatto da un'agenzia specializzata in cui viene analizzato il mercato farmaceutico globale da differenti prospettive: http://info.evaluategroup.com/rs/607-YGS-364/images/wp16.pdf

Come è possibile vedere, si parla esclusivamente di farmaci soggetti a prescrizione medica. Nelle varie analisi proposte si possono vedere anche le maggiori aree terapeutiche in ordine di importanza, il fatturato dei primi 50 farmaci venduti con tanto di nome e categoria a cui appartengono, ecc. Di farmaci per l'automedicazione o cosmetici non se ne parla quasi, proprio perché rappresentano le briciole rispetto al settore farmaceutico vero e proprio.
Inoltre citi Merck come se dovesse avere chissà quale paura di questo prodotto. Finasteride c'è da 20 anni in commercio, sono scaduti quasi tutti i brevetti sui vari dosaggi a cui veniva venduta, non a caso te la fanno galenica ed è pieno di generici, quindi questa è l'ennesimo complottismo da quattro soldi di chi parla senza essere informato.

Ripeto nuovamente un discorso, così magari si finisce di dire che Brotzu è andato a bussare alla Fidia perché tutte le altre case farmaceutiche lo hanno respinto (ovviamente non si sa con chi abbia parlato, ma i luminari che scrivono qui immaginano che si sia rivolto alle grandi multinazionali e che sia stato schifato). Nel 2015 è uscito un prodotto per la cura del Parkinson dopo 10 anni in cui non veniva immesso sul mercato nulla. La molecola nacque negli anni '90, scoperta da un ricercatore italiano che fondò un piccola società proprio per sviluppare un nuovo farmaco. Gli esiti positivi degli studi di fase 1 e fase 2 attirarono l'interesse di una grande multinazionale, la Merck. Venne stipulato un accordo di sviluppo del valore di centinaia di milioni di euro e si continuò con la fase 3. Di solito è buona prassi eseguire due studi di fase 3 per avere una mole di dati tale da fugare ogni dubbio. Intorno al 2011, nonostante gli studi di fase 3 stessero dando ottimi risultati, la Merck decise di interrompere completamente lo sviluppo del prodotto per via di una razionalizzazione del proprio portafoglio farmaci. La Merck aveva in sviluppo altri 2 prodotti per la cura di patologie importanti a carico del Sistema nervoso centrale. Questi due prodotti non superarono la sperimentazione clinica e Merck tagliò tutta la linea, poiché avere un solo prodotto (quello contro il Parkinson) non era più STRATEGICO. Venne poi stipulata un'altra partnership e nel 2015, grazie ad un'azienda italiana di dimensioni nettamente minori rispetto alla Merck, venne immesso sul mercato il prodotto che ad oggi sta avendo un grande successo.

Ora, in base a queste considerazioni, volete dirmi che ogni grande multinazionale avrebbe dovuto afferrare al volo il brevetto di Brotzu senza valutare la compatibilità con la propria strategia aziendale, con l'area terapeutica su cui ci si focalizza, ecc ecc solo perché sembra funzionare bene?


Grazie dell'intervento Mattew [:)]
Ne avevamo già parlato (incluso l'esempio del farmaco sul Parkinson), ma certo il tuo parere è più autorevole del mio, perchè sei del settore.
 

mary7876

Utente
18 Luglio 2015
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certo hai ragione le aziende farmaceutiche ragionano per guadagni, marketing aziendale, e strategie.......hanno altri parametri . Noi non sappiamo quali sono quelli della Fidia........sono tante discussioni ma di certo non sappiamo nulla
 

account_01

Utente
10 Giugno 2013
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oh finalmente uno che ragiona!!! bravo Mattew mi sei piaciuto, finalmente uno con un pò di sale in zucca e che si tiene informato.

ti quoto al 100%.
 

mattew23

Utente
21 Febbraio 2015
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Non c'è nessun bisogno di utenti che fanno l'ispettore Colombo e cercano di parafrasare i comunicati o di interpretare le situazioni. Il comunicato di Fidia non è un granché, avrebbero potuto essere un pelo più chiari e la correzione apportata non è proprio il massimo, però basta, rilassatevi...
 

perduto

Utente
16 Marzo 2008
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Mattew23 ha scritto:
Perduto ha scritto:
HeynZ ha scritto:
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Torno a ripetere che se Bayer, Pfizer,Merck,Novartis ecc che fatturano miliardi non si sono interessate alla lozione, mentre invece lo ha fatto Fidia che fattura milioni, un motivo ci sarà! Secondo me la stabilità della lozione è impossibile e, produrre un prodotto con scadenza breve con alti costi (non si parla di latte che viene pagato all'allevatore pochi centesimi...) è infattibile per chiunque.


Il motivo l'ha spiegato benissimo l'utente Mattew23, e non ha nulla a che vedere con queste supposizioni. Semplicemente le altre case non avevano interesse a investire su un prodotto per l'AGA, perchè non fa parte della loro strategia attuale: contrariamente a quanto si crede, è un mercato che non rende così tanto (le cure per la calvizie non vengono mai rimborsare dal SSN), sicuramente molto meno delle cure oncologiche.
Non ha niente a che vedere con la supposta efficacia o con la difficoltà a produrre la lozione, sono tutte idee che si mettono in testa le persone che non conoscono il settore.

Per cortesia, basta riproporre problemi che hanno già avuto risposta.


Ma di cosa parli?? Tu credi che le case farmaceutiche facciano soldi solo con le cure rimborsate dal SSN (oltretutto è un discorso che vale forse per la sola Europa visto che negli Usa te le paghi con l'assicurazione le cure...)??
Inoltre, ho citato anche la Merck, ti dice niente? Ti do un indizio: FINASTRERIDE. Se la lozione fosse ''ottimamente funzionante'' e la Merck avesse avuto paura di un competitor, avrebbe comprato il brevetto e lo avrebbe lasciato nel cassetto (pratica fatta da moltissime aziende) cosa che invece non ha fatto.

Per cortesia, basta scrivere cose per fare malainformazione.


I grossi guadagni delle aziende farmaceutiche provengono proprio dai farmaci contro le malattie più importanti che vengono rimborsati dai SSN dei vari paesi (o i fondi assicurativi privati nei paesi in cui non esistono SSN sviluppati come quelli Europei). Non a caso un processo molto importante che devono affrontare le case farmaceutiche riguarda la definizione del prezzo di immissione sul mercato e la conseguente quota di rimborso. Questo processo consiste in una negoziazione del prezzo stesso con le autorità specifiche di ogni stato ed è vitale per la redditività dell'impresa. Per riuscire a collocarsi nella fascia più alta di prezzo o aggiudicarsi il rimborso completo, le aziende devono mostrare i dati raccolti durante le sperimentazioni e dimostrare inequivocabilmente l'efficacia del nuovo farmaco in comparazione con altri già esistenti. Tutto ciò non avviene per i semplici cosmetici; per questa categoria basta fare analisi di mercato e incrociare le curve di domanda e offerta, arrivando ad un prezzo ottimale che consenta di massimizzare i guadagni nel lungo periodo.
Ora in questo link troverai un paper redatto da un'agenzia specializzata in cui viene analizzato il mercato farmaceutico globale da differenti prospettive: http://info.evaluategroup.com/rs/607-YGS-364/images/wp16.pdf

Come è possibile vedere, si parla esclusivamente di farmaci soggetti a prescrizione medica. Nelle varie analisi proposte si possono vedere anche le maggiori aree terapeutiche in ordine di importanza, il fatturato dei primi 50 farmaci venduti con tanto di nome e categoria a cui appartengono, ecc. Di farmaci per l'automedicazione o cosmetici non se ne parla quasi, proprio perché rappresentano le briciole rispetto al settore farmaceutico vero e proprio.
Inoltre citi Merck come se dovesse avere chissà quale paura di questo prodotto. Finasteride c'è da 20 anni in commercio, sono scaduti quasi tutti i brevetti sui vari dosaggi a cui veniva venduta, non a caso te la fanno galenica ed è pieno di generici, quindi questa è l'ennesimo complottismo da quattro soldi di chi parla senza essere informato.

Ripeto nuovamente un discorso, così magari si finisce di dire che Brotzu è andato a bussare alla Fidia perché tutte le altre case farmaceutiche lo hanno respinto (ovviamente non si sa con chi abbia parlato, ma i luminari che scrivono qui immaginano che si sia rivolto alle grandi multinazionali e che sia stato schifato). Nel 2015 è uscito un prodotto per la cura del Parkinson dopo 10 anni in cui non veniva immesso sul mercato nulla. La molecola nacque negli anni '90, scoperta da un ricercatore italiano che fondò un piccola società proprio per sviluppare un nuovo farmaco. Gli esiti positivi degli studi di fase 1 e fase 2 attirarono l'interesse di una grande multinazionale, la Merck. Venne stipulato un accordo di sviluppo del valore di centinaia di milioni di euro e si continuò con la fase 3. Di solito è buona prassi eseguire due studi di fase 3 per avere una mole di dati tale da fugare ogni dubbio. Intorno al 2011, nonostante gli studi di fase 3 stessero dando ottimi risultati, la Merck decise di interrompere completamente lo sviluppo del prodotto per via di una razionalizzazione del proprio portafoglio farmaci. La Merck aveva in sviluppo altri 2 prodotti per la cura di patologie importanti a carico del Sistema nervoso centrale. Questi due prodotti non superarono la sperimentazione clinica e Merck tagliò tutta la linea, poiché avere un solo prodotto (quello contro il Parkinson) non era più STRATEGICO. Venne poi stipulata un'altra partnership e nel 2015, grazie ad un'azienda italiana di dimensioni nettamente minori rispetto alla Merck, venne immesso sul mercato il prodotto che ad oggi sta avendo un grande successo.

Ora, in base a queste considerazioni, volete dirmi che ogni grande multinazionale avrebbe dovuto afferrare al volo il brevetto di Brotzu senza valutare la compatibilità con la propria strategia aziendale, con l'area terapeutica su cui ci si focalizza, ecc ecc solo perché sembra funzionare bene?


Il discorso farmaco rimborsato dal SSN era generale. Per la lozione Brotzu infatti si ipotizza un bacino di utenza talmente ampio e di gente disposta a pagare di tasca propria (hai presente la chirurgia plastica estetica che solo negli USA ha un giro di mercato di miliardi di dollari??????) da giustificare un investimento anche a lungo termine, purchè funzioni. Non è stato fatto da nessuna grande casa (nell'elenco ho messo Merck per far capire i livelli visto che è tra le prime 10 nel mondo). Inoltre, potevano persino comperare il brevetto e metterlo nel cassetto per renderlo inutilizzabile da altri o cederlo in licenza ad esempio a L'Oreal (visto che nel caso della lozione si parla di cosmetico più che di farmaco).

Quanto al discorso sulla riuscita della cura del parkinson è una goccia nel mare. Quante volte infatti si è sentito dire di scoperte sul cancro (vedi Di Bella, ricerca su cui ancora si dibatte), sull'hiv, epatite ecc finite nel dimenticatoio perchè troppo dispendiose nello sviluppo o perchè intralcianti.

Tornando poi al discorso SSN, vatti a vedere tutte le indagini che pendono su Pfizer per le truffe ai danni dello Stato su false ricette ecc.
Davvero pensi che se volessero non potrebbero trovare un motivo per rendere la lozione rimborsabile dal SSN visto oltretutto che è ''nata'' cercando la soluzione ad un altro problema??

 

heynz

Utente
30 Settembre 2009
549
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Perduto ha scritto:
Mattew23 ha scritto:
Perduto ha scritto:
HeynZ ha scritto:
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Torno a ripetere che se Bayer, Pfizer,Merck,Novartis ecc che fatturano miliardi non si sono interessate alla lozione, mentre invece lo ha fatto Fidia che fattura milioni, un motivo ci sarà! Secondo me la stabilità della lozione è impossibile e, produrre un prodotto con scadenza breve con alti costi (non si parla di latte che viene pagato all'allevatore pochi centesimi...) è infattibile per chiunque.


Il motivo l'ha spiegato benissimo l'utente Mattew23, e non ha nulla a che vedere con queste supposizioni. Semplicemente le altre case non avevano interesse a investire su un prodotto per l'AGA, perchè non fa parte della loro strategia attuale: contrariamente a quanto si crede, è un mercato che non rende così tanto (le cure per la calvizie non vengono mai rimborsare dal SSN), sicuramente molto meno delle cure oncologiche.
Non ha niente a che vedere con la supposta efficacia o con la difficoltà a produrre la lozione, sono tutte idee che si mettono in testa le persone che non conoscono il settore.

Per cortesia, basta riproporre problemi che hanno già avuto risposta.


Ma di cosa parli?? Tu credi che le case farmaceutiche facciano soldi solo con le cure rimborsate dal SSN (oltretutto è un discorso che vale forse per la sola Europa visto che negli Usa te le paghi con l'assicurazione le cure...)??
Inoltre, ho citato anche la Merck, ti dice niente? Ti do un indizio: FINASTRERIDE. Se la lozione fosse ''ottimamente funzionante'' e la Merck avesse avuto paura di un competitor, avrebbe comprato il brevetto e lo avrebbe lasciato nel cassetto (pratica fatta da moltissime aziende) cosa che invece non ha fatto.

Per cortesia, basta scrivere cose per fare malainformazione.


I grossi guadagni delle aziende farmaceutiche provengono proprio dai farmaci contro le malattie più importanti che vengono rimborsati dai SSN dei vari paesi (o i fondi assicurativi privati nei paesi in cui non esistono SSN sviluppati come quelli Europei). Non a caso un processo molto importante che devono affrontare le case farmaceutiche riguarda la definizione del prezzo di immissione sul mercato e la conseguente quota di rimborso. Questo processo consiste in una negoziazione del prezzo stesso con le autorità specifiche di ogni stato ed è vitale per la redditività dell'impresa. Per riuscire a collocarsi nella fascia più alta di prezzo o aggiudicarsi il rimborso completo, le aziende devono mostrare i dati raccolti durante le sperimentazioni e dimostrare inequivocabilmente l'efficacia del nuovo farmaco in comparazione con altri già esistenti. Tutto ciò non avviene per i semplici cosmetici; per questa categoria basta fare analisi di mercato e incrociare le curve di domanda e offerta, arrivando ad un prezzo ottimale che consenta di massimizzare i guadagni nel lungo periodo.
Ora in questo link troverai un paper redatto da un'agenzia specializzata in cui viene analizzato il mercato farmaceutico globale da differenti prospettive: http://info.evaluategroup.com/rs/607-YGS-364/images/wp16.pdf

Come è possibile vedere, si parla esclusivamente di farmaci soggetti a prescrizione medica. Nelle varie analisi proposte si possono vedere anche le maggiori aree terapeutiche in ordine di importanza, il fatturato dei primi 50 farmaci venduti con tanto di nome e categoria a cui appartengono, ecc. Di farmaci per l'automedicazione o cosmetici non se ne parla quasi, proprio perché rappresentano le briciole rispetto al settore farmaceutico vero e proprio.
Inoltre citi Merck come se dovesse avere chissà quale paura di questo prodotto. Finasteride c'è da 20 anni in commercio, sono scaduti quasi tutti i brevetti sui vari dosaggi a cui veniva venduta, non a caso te la fanno galenica ed è pieno di generici, quindi questa è l'ennesimo complottismo da quattro soldi di chi parla senza essere informato.

Ripeto nuovamente un discorso, così magari si finisce di dire che Brotzu è andato a bussare alla Fidia perché tutte le altre case farmaceutiche lo hanno respinto (ovviamente non si sa con chi abbia parlato, ma i luminari che scrivono qui immaginano che si sia rivolto alle grandi multinazionali e che sia stato schifato). Nel 2015 è uscito un prodotto per la cura del Parkinson dopo 10 anni in cui non veniva immesso sul mercato nulla. La molecola nacque negli anni '90, scoperta da un ricercatore italiano che fondò un piccola società proprio per sviluppare un nuovo farmaco. Gli esiti positivi degli studi di fase 1 e fase 2 attirarono l'interesse di una grande multinazionale, la Merck. Venne stipulato un accordo di sviluppo del valore di centinaia di milioni di euro e si continuò con la fase 3. Di solito è buona prassi eseguire due studi di fase 3 per avere una mole di dati tale da fugare ogni dubbio. Intorno al 2011, nonostante gli studi di fase 3 stessero dando ottimi risultati, la Merck decise di interrompere completamente lo sviluppo del prodotto per via di una razionalizzazione del proprio portafoglio farmaci. La Merck aveva in sviluppo altri 2 prodotti per la cura di patologie importanti a carico del Sistema nervoso centrale. Questi due prodotti non superarono la sperimentazione clinica e Merck tagliò tutta la linea, poiché avere un solo prodotto (quello contro il Parkinson) non era più STRATEGICO. Venne poi stipulata un'altra partnership e nel 2015, grazie ad un'azienda italiana di dimensioni nettamente minori rispetto alla Merck, venne immesso sul mercato il prodotto che ad oggi sta avendo un grande successo.

Ora, in base a queste considerazioni, volete dirmi che ogni grande multinazionale avrebbe dovuto afferrare al volo il brevetto di Brotzu senza valutare la compatibilità con la propria strategia aziendale, con l'area terapeutica su cui ci si focalizza, ecc ecc solo perché sembra funzionare bene?


Il discorso farmaco rimborsato dal SSN era generale. Per la lozione Brotzu infatti si ipotizza un bacino di utenza talmente ampio e di gente disposta a pagare di tasca propria (hai presente la chirurgia plastica estetica che solo negli USA ha un giro di mercato di miliardi di dollari??????) da giustificare un investimento anche a lungo termine, purchè funzioni. Non è stato fatto da nessuna grande casa (nell'elenco ho messo Merck per far capire i livelli visto che è tra le prime 10 nel mondo). Inoltre, potevano persino comperare il brevetto e metterlo nel cassetto per renderlo inutilizzabile da altri o cederlo in licenza ad esempio a L'Oreal (visto che nel caso della lozione si parla di cosmetico più che di farmaco).

Quanto al discorso sulla riuscita della cura del parkinson è una goccia nel mare. Quante volte infatti si è sentito dire di scoperte sul cancro (vedi Di Bella, ricerca su cui ancora si dibatte), sull'hiv, epatite ecc finite nel dimenticatoio perchè troppo dispendiose nello sviluppo o perchè intralcianti.

Tornando poi al discorso SSN, vatti a vedere tutte le indagini che pendono su Pfizer per le truffe ai danni dello Stato su false ricette ecc.
Davvero pensi che se volessero non potrebbero trovare un motivo per rendere la lozione rimborsabile dal SSN visto oltretutto che è ''nata'' cercando la soluzione ad un altro problema??




Però, per esempio, la Merck non è che abbia avuto guadagni stratosferici dal finasteride (nonostante nel '97 fosse un trattamento rivoluzionario per la calvizie), questo spiegherebbe perchè molti colossi farmaceutici non siano così interessati a investire nella cura della calvizie comune.
Io a pelle la penserei come te: se c'è la possibilità di aggredire un mercato comunque redditizio, perchè non farlo (se si ha un prodotto comunque migliore di quelli esistenti, chiaro: altrimenti tanto vale la finasteride galenica).
Eppure ti assicuro che *non sempre* è così.
L'unica cosa che dico, va bene avere dubbi, ma non voler essere complottisti c'è sotto qualcosa! proprio a ogni costo.
 
27 Aprile 2011
609
38
265
Ipotesi: la lozione blocca la perdita dei capelli e li fa anche ricrescere ma non a tutti cioè dipende da età , da quando tempo si sono persi etc etc.
Immaginate che il tutto sia vero, ma vi rendete conto cosa diventerà la Fidia? Se hanno un minimo problema di stabilità della lozione e ci stanno lavorando per ottimizzarla? Loro già sanno le reali capacità della lozione e quindi per lavorarci da tempo sanno che è funzionante. E poi ma lo sapete quanta ne devono spedire in tutto il mondo? Mica vengono da noi a darvi spiegazioni? Mica ci potevano dire.....stiamo aumentando i macchinari per produrla? Anche.logisticamente sicuramente la richiesta sarà altissima. Basterà una sola notizia : calvizie sconfitta e farà il giro del mondo. Perciò il problema è solo per me che ho 46 anni. Un giovane ora almeno è speranzoso. Io così la penso. Non facciamo troppe macchinazioni sul perché non ci spiegano le cose. Ma chi siamo noi? Certo io solo una cosa chiederei alla Fidia, ti tenerci in considerazione per una possibile fase di tester.
 

mattew23

Utente
21 Febbraio 2015
1,570
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Tu dici un mare di idiozie perchè il discorso farmaco rimborsato dal SSN era generale.
Attendo una spiegazione sul significato di questa affermazione. Ok era generale, quindi? I fatti dicono che il grosso dei ricavi provenga da farmaci per patologie importanti rimborsabili dai SSN o dai fondi assicurativi privati, che ti piaccia o no.
Si fa riferimento a questo pseudo-bacino di utenza spropositato quando la realtà dei fatti mostra che tra gli agati, solo una parte sia a conoscenza della possibilità di curarsi e una parte ancora più piccola sia quella che effettivamente si cura. Nel mio piccolo, sono 3 le persone che si curano, a 2 di essi ho parlato io della possibilità di curarsi, altrimenti non avrebbero saputo nulla. Tutti gli altri non si curano per disinteresse o per non conoscenza di questa possibilità. La testimonianza e i grandi risultati ottenuti da uno dei miei amici è qui: http://www.ieson.com/topic.asp?TOPIC_ID=66736
Aspetto comunque che tu mi fornisca dei dati attendibili che mettano a confronto il giro di mercato di miliardi di dollari della chirurgia plastica estetica con una qualsiasi altra area terapeutica citata dal precedente studio che ti ho riportato.

Il discorso del farmaco contro il Parkinson non è affatto una goccia nel mare. È una prassi consolidata delle grandi aziende multinazionali operare razionalizzazioni del proprio portafoglio prodotti dopo aver rivisto la propria strategia aziendale. Me lo disse proprio il responsabile della R&D dell'azienda che poi ha immesso sul mercato il prodotto, dopo una mia domanda dettata dallo stupore di aver lasciato andare un investimento di centinaia di milioni di euro.
Quante volte infatti si è sentito dire di scoperte sul cancro (vedi Di Bella, ricerca su cui ancora si dibatte), sull'hiv, epatite ecc finite nel dimenticatoio perchè troppo dispendiose nello sviluppo o perchè intralcianti. Non capisco cosa c'entri con l'esempio che ti ho riportato io, direi nulla.

Allega un link in cui si possono avere informazioni su tutte queste indagini pendenti su Pfizer per aver truffato lo Stato (ricordo che indagine non vuol dire colpevolezza). Inoltre le false ricette chi avrebbe dovuto farle? Di solito le ricette le fanno i medici, non le case farmaceutiche, ma comunque non c'entra molto con l'origine del guadagno di una farmaceutica (prodotto da prescrizione o per automedicazione).

Penso davvero che non si potrebbe trovare un modo per rendere il cosmetico rimborsabile, dal momento che esiste una rigida distinzione dei vari farmaci in classi, e solo una determinata classe gode del rimborso. Pensa che qui non si parla nemmeno di un farmaco, direi che la conclusione è piuttosto semplice. Vorrai mica dirmi che pensi sul serio che un prodotto che è stato classificato come cosmetico proprio per evitare tutto l'iter delle dispendiose sperimentazioni cliniche poi magicamente venga pure rimborsato? Così dicendo insulti la tua stessa intelligenza.

Guarda, la mia storia sul forum parla per me: pochi interventi limitati a materie che conosco abbastanza bene, uniti a molte domande su tematiche che non conosco e mi interessa approfondire. Direi che di sapientone c'è proprio poco e soprattutto penso che ricevere complimenti in un luogo virtuale dove vige l'anonimato non sia molto appagante come cosa.
 

trezegol

Utente
27 Ottobre 2016
562
31
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emanuelesharon ha scritto:
Ipotesi: la lozione blocca la perdita dei capelli e li fa anche ricrescere ma non a tutti cioè dipende da età , da quando tempo si sono persi etc etc.
Immaginate che il tutto sia vero, ma vi rendete conto cosa diventerà la Fidia? Se hanno un minimo problema di stabilità della lozione e ci stanno lavorando per ottimizzarla? Loro già sanno le reali capacità della lozione e quindi per lavorarci da tempo sanno che è funzionante. E poi ma lo sapete quanta ne devono spedire in tutto il mondo? Mica vengono da noi a darvi spiegazioni? Mica ci potevano dire.....stiamo aumentando i macchinari per produrla? Anche.logisticamente sicuramente la richiesta sarà altissima. Basterà una sola notizia : calvizie sconfitta e farà il giro del mondo. Perciò il problema è solo per me che ho 46 anni. Un giovane ora almeno è speranzoso. Io così la penso. Non facciamo troppe macchinazioni sul perché non ci spiegano le cose. Ma chi siamo noi? Certo io solo una cosa chiederei alla Fidia, ti tenerci in considerazione per una possibile fase di tester.


Pensa che potrebbero arrivare richieste del prodotto anche da altri pianeti o altre galassie. La Fidia starà cercando degli spazi abbastanza ampi per aprire una legione di stabilimenti che pompino la Brotzione a più non posso. Inoltre stanno eseguendo test per la corretta conservazione del prodotto nei viaggi interstellari. Si sa che quando si fa il salto nell'iperspazio la materia può subire alterazioni. Alcuni dicono che potrebbe essere addirittura troppo efficace e che Chewbecca ne sia la prova.
 

perduto

Utente
16 Marzo 2008
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Mattew23 ha scritto:
Tu dici un mare di idiozie perchè il discorso farmaco rimborsato dal SSN era generale.
Attendo una spiegazione sul significato di questa affermazione. Ok era generale, quindi? I fatti dicono che il grosso dei ricavi provenga da farmaci per patologie importanti rimborsabili dai SSN o dai fondi assicurativi privati, che ti piaccia o no.
Si fa riferimento a questo pseudo-bacino di utenza spropositato quando la realtà dei fatti mostra che tra gli agati, solo una parte sia a conoscenza della possibilità di curarsi e una parte ancora più piccola sia quella che effettivamente si cura. Nel mio piccolo, sono 3 le persone che si curano, a 2 di essi ho parlato io della possibilità di curarsi, altrimenti non avrebbero saputo nulla. Tutti gli altri non si curano per disinteresse o per non conoscenza di questa possibilità. La testimonianza e i grandi risultati ottenuti da uno dei miei amici è qui: http://www.ieson.com/topic.asp?TOPIC_ID=66736
Aspetto comunque che tu mi fornisca dei dati attendibili che mettano a confronto il giro di mercato di miliardi di dollari della chirurgia plastica estetica con una qualsiasi altra area terapeutica citata dal precedente studio che ti ho riportato.

Il discorso del farmaco contro il Parkinson non è affatto una goccia nel mare. È una prassi consolidata delle grandi aziende multinazionali operare razionalizzazioni del proprio portafoglio prodotti dopo aver rivisto la propria strategia aziendale. Me lo disse proprio il responsabile della R&D dell'azienda che poi ha immesso sul mercato il prodotto, dopo una mia domanda dettata dallo stupore di aver lasciato andare un investimento di centinaia di milioni di euro.
Quante volte infatti si è sentito dire di scoperte sul cancro (vedi Di Bella, ricerca su cui ancora si dibatte), sull'hiv, epatite ecc finite nel dimenticatoio perchè troppo dispendiose nello sviluppo o perchè intralcianti. Non capisco cosa c'entri con l'esempio che ti ho riportato io, direi nulla.

Allega un link in cui si possono avere informazioni su tutte queste indagini pendenti su Pfizer per aver truffato lo Stato (ricordo che indagine non vuol dire colpevolezza). Inoltre le false ricette chi avrebbe dovuto farle? Di solito le ricette le fanno i medici, non le case farmaceutiche, ma comunque non c'entra molto con l'origine del guadagno di una farmaceutica (prodotto da prescrizione o per automedicazione).

Penso davvero che non si potrebbe trovare un modo per rendere il cosmetico rimborsabile, dal momento che esiste una rigida distinzione dei vari farmaci in classi, e solo una determinata classe gode del rimborso. Pensa che qui non si parla nemmeno di un farmaco, direi che la conclusione è piuttosto semplice. Vorrai mica dirmi che pensi sul serio che un prodotto che è stato classificato come cosmetico proprio per evitare tutto l'iter delle dispendiose sperimentazioni cliniche poi magicamente venga pure rimborsato? Così dicendo insulti la tua stessa intelligenza.

Guarda, la mia storia sul forum parla per me: pochi interventi limitati a materie che conosco abbastanza bene, uniti a molte domande su tematiche che non conosco e mi interessa approfondire. Direi che di sapientone c'è proprio poco e soprattutto penso che ricevere complimenti in un luogo virtuale dove vige l'anonimato non sia molto appagante come cosa.

Generale nel senso che qui si stava parlando della Brotzulozione ed è stato tirato fuori il fattore rimborso del SSN (che torno a ripetere che in questa discussione non ha senso perchè se funziona abbiamo visto con altri prodotti che la gente non si fa problemi a spendere).
Comunque se vuoi restare sul discorso SSN, è ovvio che la maggior parte dei ricavi sia con prodotti rimborsabili, ma se ci fai caso è l'insieme del portfolio prodotti a fare cassa, insomma non è che ci sia un prodotto che da solo vale oltre la metà delle vendite perchè non tutte le persone hanno gli stessi problemi (cosa che invece avverrebbe nel caso dell'aga visto che coinvolge almeno la metà della popolazione mondiale anche se con diversi livelli di gravità).
Dici che gli agati non si curano perchè non sanno che ci si può curare: siamo nell'era del web dove basta scrivere su gogle ''rimedi alla calvizie'' per trovare subito fina e minox e tu dici che non si conoscono? La verità è che appunto non sono cure ma palliativi da prendere a vita, e considerando gli scarsi risultati anche costosi se vogliamo. Inoltre, cosa ancora più importante, molti ancora vedono il preoccuparsi della calvizie, e quindi il curarsi, come oggetto di vergogna (o vanità, come può essere la chirurgia estetica) perchè si sa che non c'è cura e quindi è un modo per prendersi in giro da soli. Prova a chiedere in giro se non ci credi. Quelli che dicono di non sapere delle ''cure'' mentono proprio per questo motivo.

Qui puoi ben leggere quanti miliardi si spendano in chirurgia estetica sono negli USA http://www.rainews.it/dl/rainews/articoli/Boom-chirurgia-plastica-ritocchino-seno-Usa-nel-2013-oltre-12-mld-di-dollari-602fa547-aa0d-4cb0-bdd3-c82fce2067cd.html

Il discorso sulle ricerche quali cancro, hiv ecc che dici non c'entrano niente con quella del parkinson è riferito al fatto che tu hai detto che non aveva superato la sperimentazione clinica della Merk, ma che un'altra piccola azienda invece c'era riuscita. In pratica quindi volevo dire riferendomi alla goccia nel mare, che solo una (goccia) tra le tante ricerche (mare) scartate riesce a proseguire in qualche modo e magari a funzionare.

Le indagini su Pfizer le puoi ben trovare su wikipedia dove ci sono anche i link agli articoli. Solo negli USA è stata ACCUSATA e quindi ha dovuto pagare, oltre 2 miliardi di dollari. In Italia è stata indagata per Xxxxxx al SSN per prescrizione di farmaci a gente morta. E la lista è lunga, vattela a leggere.

Quanto al rendere il farmaco rimborsabile, sempre per la Pfizer, leggiti ''Marketing illegale del Bextra''. E stiamo parlando solo della Pfizer, figurati tutte le altre case farmaceutiche!!

Quindi uno dovrebbe conoscere un utente in base alla sua storia su un forum???
 

giuseppe1954

Utente
19 Settembre 2003
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mojolo90 ha scritto:
Non capisco perché non viene nemmeno menzionata nella classifica pipeline nuovi trattamenti contro la calvizie[V]

https://www.hairlosstalk.com/pipeline/


E' assente perchè è un cosmetico composto da sostanze note e non-farmaci.
 

mattew23

Utente
21 Febbraio 2015
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Il discorso del SSN è venuto fuori per dire che i dati parlano chiaro, i grossi guadagni si fanno con farmaci da prescrizione medica. Ha senso dirlo non perché la gente non spenderebbe mai per questo prodotto, ma semplicemente perché i prodotti rimborsabili si portano sulle spalle anni e anni di costose sperimentazioni e generalmente hanno un costo unitario piuttosto elevato (basta fare una breve ricerca sui alcuni anti-tumorali o sugli immunosoppressori utili per l'areata di cui parla tanto la Christiano). Nessuno ha mai detto che arrivino da un solo prodotto i guadagni, ma da una pluralità di farmaci sempre facenti parte della stessa categoria, ovvero quelli soggetti a prescrizione medica che hanno diritto ad essere rimborsati. I dati dimostrano questo. Poi però affermi che per l'aga invece ciò non sarebbe valido, dando per scontato che il prodotto funzioni su tutti allo stesso modo, abbia efficacia nettamente superiore a tutti gli altri già presenti e che i suoi effetti durino all'infinito. Non mi pare che il discorso regga molto.
insomma non è che ci sia un prodotto che da solo vale oltre la metà delle vendite perchè non tutte le persone hanno gli stessi problemi (cosa che invece avverrebbe nel caso dell'aga visto che coinvolge almeno la metà della popolazione mondiale anche se con diversi livelli di gravità).

Hai ragione, siamo nell'era del web, ma molti pensano ancora che l'unica cosa che fermi la caduta dei capelli sia il pavimento. Pure tra i medici ci sono persone che sanno poco o nulla delle cure, figurati quelli che di medicina non ne sanno nulla. Al massimo sentono due pubblicità di cosmetici in radio e dopo qualche mese, non ottenendo risultati, pensano che sia tutto fuffa. L'informazione richiede tempo e voglia...

Mi hai citato un articolo che parla del costo dei trattamenti chirurgici. 12 miliardi nel 2013. Questo valore non è però un valore che esprime quanto è stato speso in farmaci o cosmetici attinenti a quell'area terapeutica. È sicuramente un valore elevato, ma non è confrontabile con quello che ti ho proposto io perché al suo interno ci sono i costi dei vari interventi, ovvero il guadagno del medico. È come se nello studio di EvaluatePharma fossero inclusi anche tutti i costi sostenuti per visite, interventi chirurgici, ricoveri, ecc.. La cifra sarebbe decuplicata come minimo.

Il discorso sul prodotto per il Parkinson non ti è proprio chiaro. Non è che un prodotto debba superare la sperimentazione clinica DELLA Merck. La Merck non fa nulla, al massimo esegue le sperimentazioni cliniche che vengono poi vagliate dalle agenzie regolatorie (FDA e EMA le più importanti). Il più, il prodotto in questione aveva superato brillantemente le fasi 1 e 2, e si trovava in fase 3. La Merck, siccome altri due prodotti non avevano dato i risultati sperati in fase 3, decise di interrompere la sperimentazione poiché il prodotto per il Parkinson, da solo, non era più strategico. Quindi non c'entra nulla la goccia nel mare. Ho riportato questo esempio per far capire come ci siano dinamiche che vanno oltre al semplice prodotto valido/ prodotto non valido. E siccome si trattava di un investimento di centinaia di migliaia di euro, immaginati come vengano trattati i semplici cosmetici.

Più tardi mi leggerò tutto su Pfizer. Rimane il fatto che il marketing illegale sia per aver riportato aspetti positivi del farmaco senza riportarne tutti i fattori di rischio. Questo con la classe a cui appartiene il farmaco non c'entra nulla e nemmeno con il rimborso.

Certo, penso che cosa un utente scrive e come si pone dia una buona idea sulla persona che c'è dietro.
 

obrero79

Utente
17 Aprile 2014
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daniele80 ha scritto:
Scusate l'OT ma la discussione sulla Spatolozione è stata chiusa?

no, tranquillo! le selezioni di polli da spennare sono ancora aperte!
accorrete numerosi!
 

ten tigers

Utente
6 Novembre 2016
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Se i problemi erano solo i tempi tecnici per la produzione e il commercio, il comunicato sarebbe stato qualcosa tipo siamo felici di avere questa nuova soluzione, ci serve tempo per commercializzarla. A me sembra diversa la situazione. C'è qualcosa della lozione che non va bene e si prendono tempo per provare a sistemarla. Quindi non è tutto da buttare, ma neanche si può dire che stia andando tutto come previsto
 

nada

Utente
16 Marzo 2011
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mary7876 ha scritto:
vedo che è presente l'utente fidia farmaceutici, la invito gentilmente nel darci maggiori informazioni ...........

anch'io vorrei ulteriori informazioni, infatti è alquanto anomala tutta questa sperimentazione per un cosmetico, considerando anche che nel 2017 usciranno farmaci per altre patologie che sono stati prodotti da pochissimo
 

agato

Utente
13 Marzo 2016
21
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Siamo alle solite a quanto vedo.

Peccato, questa volta sembrava seria la cosa, qualche speranzella ce l'avevo...

So che a molti non piace, ma meno male che c'è finasteride.
 

mr_blushine

Utente
30 Ottobre 2015
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Secondo me, parlando di areata, che è quello su cui fanno leva x mettersi in mostra rispetto alle altre aziende, non è soddisfacente il tempo di azione/ricrescita.