quoto jador....
A nessuno piace perdere i capelli, ma da qui a farne un dramma ce ne passa.
La tendenza che sopporto sempre meno é quella di vomitare continuamente il proprio disagio nel forum, e che mi fa pensare alle seguenti motivazioni (giuste o meno che siano):
1)Una specie di transfer psicologico per cui si pensa di alleggerire o esorcizzare il problema scaraventandolo su altri (peró non tenendo in conto che cosí facendo si pesa ovviamente su chi legge, istigando anche da altre parti lo stesso comportamento).
2)Una autocommiserazione pubblica per trovare giustificazioni e quindi plauso per un forte disagio psicologico che (a torto o a ragione) si attribuisce unicamente al fatto di perdere i capelli.
3)Un'autogiustificazione per continuare a crogiolarsi nella propria infelicitá cosmica che é un'arma a doppio taglio... Piú ci si autogiustifica, meno si tende al positivismo o comunque ad una possibile soluzione del problema psicologico.
Siccome i concetti dei post di modem sono stati ripetuti da molti, IVO in primis e me compresa fino alla nausea, ne deriva che é perfettamente inutile parlarne, perché si avrá sempre un rifiuto della ragione per potersi tenere quell'autocommiserazione che fa in apparenza risolvere i conflitti psicologici di una condizione di per sé non certo piacevole, ma non certo unica responsabile del forte disagio che invece si legge.
Il vero problema non é la caduta dei capelli, ma la mancanza di autostima e di soddisfazione di sé in quanto persona. Chi si fa annullare psicologicamente da un concetto estetico (e l'estetica é anche molto soggettiva) evidentemente trasferisce su quel particolare le proprie infelicitá di fondo che vanno ricercate secondo me altrove.
Pur avendo rispetto per chi é caduto in questa trappola, quello che mi fa rabbia é che il lamento é fine a se stesso. Non ho mai visto la volontá nemmeno di ascoltare pareri diversi. Anzi una rabbia scatenata nei confronti di chi la pensa diversamente e che cerca di aiutare chi si deprime facendogli vedere un altro punto di vista, che potrebbe essere altrettanto totalmente valido. Allora dico, se uno vuol restare nel proprio brodo ben venga, ma allora a che serve continuare a sbandierare questo disagio ai 4 venti? In quale dei tre punti esposti sopra ricade la motivazione?
Allora perché sprecare energie e rischiare battibecchi e incomprensioni per convincere qualcuno a stare meglio quando pare chiaro che quel qualcuno non ha nessuna intenzione di stare meglio?
Personalmente lo trovo talmente frustrante da non raccogliere nemmeno piú la sfida.
P.S. Grillo, io leggo con interesse tutto quello che scrivi, anche se per alcune cose non sono d'accordo non significa che non mi interessa...
A nessuno piace perdere i capelli, ma da qui a farne un dramma ce ne passa.
La tendenza che sopporto sempre meno é quella di vomitare continuamente il proprio disagio nel forum, e che mi fa pensare alle seguenti motivazioni (giuste o meno che siano):
1)Una specie di transfer psicologico per cui si pensa di alleggerire o esorcizzare il problema scaraventandolo su altri (peró non tenendo in conto che cosí facendo si pesa ovviamente su chi legge, istigando anche da altre parti lo stesso comportamento).
2)Una autocommiserazione pubblica per trovare giustificazioni e quindi plauso per un forte disagio psicologico che (a torto o a ragione) si attribuisce unicamente al fatto di perdere i capelli.
3)Un'autogiustificazione per continuare a crogiolarsi nella propria infelicitá cosmica che é un'arma a doppio taglio... Piú ci si autogiustifica, meno si tende al positivismo o comunque ad una possibile soluzione del problema psicologico.
Siccome i concetti dei post di modem sono stati ripetuti da molti, IVO in primis e me compresa fino alla nausea, ne deriva che é perfettamente inutile parlarne, perché si avrá sempre un rifiuto della ragione per potersi tenere quell'autocommiserazione che fa in apparenza risolvere i conflitti psicologici di una condizione di per sé non certo piacevole, ma non certo unica responsabile del forte disagio che invece si legge.
Il vero problema non é la caduta dei capelli, ma la mancanza di autostima e di soddisfazione di sé in quanto persona. Chi si fa annullare psicologicamente da un concetto estetico (e l'estetica é anche molto soggettiva) evidentemente trasferisce su quel particolare le proprie infelicitá di fondo che vanno ricercate secondo me altrove.
Pur avendo rispetto per chi é caduto in questa trappola, quello che mi fa rabbia é che il lamento é fine a se stesso. Non ho mai visto la volontá nemmeno di ascoltare pareri diversi. Anzi una rabbia scatenata nei confronti di chi la pensa diversamente e che cerca di aiutare chi si deprime facendogli vedere un altro punto di vista, che potrebbe essere altrettanto totalmente valido. Allora dico, se uno vuol restare nel proprio brodo ben venga, ma allora a che serve continuare a sbandierare questo disagio ai 4 venti? In quale dei tre punti esposti sopra ricade la motivazione?
Allora perché sprecare energie e rischiare battibecchi e incomprensioni per convincere qualcuno a stare meglio quando pare chiaro che quel qualcuno non ha nessuna intenzione di stare meglio?
Personalmente lo trovo talmente frustrante da non raccogliere nemmeno piú la sfida.
P.S. Grillo, io leggo con interesse tutto quello che scrivi, anche se per alcune cose non sono d'accordo non significa che non mi interessa...