Piccolo aneddoto

antoxx

Utente
20 Febbraio 2007
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Piccolo aneddoto, giusto per riprendere un po' il commento di giu in cui si dice che a volte gli uomini si piangono un po' addosso.

Qualche tempo fa ero single.
Sì, lo giuro, lo ero.

Mi vivevo la mia situazione in maniera molto serena, avevo mille amici, avevo sempre una valigia pronta nel caso qualcuno mi avesse invitato fuori all'improvviso, e in borsa avevo sempre spazzolino e trucchi fondamentali alla sopravvivenza (robetta, in fondo, ma mi faceva sentire libera di tornare a casa o non tornare, quando volevo).

Insomma, in questa fase di serenità totale, le persone che volevano uscire con me erano un tot.
Per me uscire con un ragazzo non ha mai significato nulla più di questo, nel senso che non ho problemi a passare un po' di tempo con qualcuno, fare due chiacchiere, mangiare una pizza, scambiarsi pareri su film, libri, costume e società, viaggi, e chi più ne ha più ne metta.
Adoro ridere e far ridere.
Insomma, belli o brutti, se un ragazzo ha piacere di passare un po' di tempo con me, in amicizia, per me non ci sono problemi. Non me la sono mai tirata, e mi sta sulle palle chi lo fa.
E mi sta sulle palle pure chi pensa che per il solo fatto che ci stiamo rivolgendo la parola, io voglia andarci a letto insieme. Per me parlare è parlare.

L'amore, poi, è un'altra cosa. Ma qui non parliamo di amore, sto parlando di approcci iniziali.

Insomma, in quella fase lì di spensieratezza e divertimento, un mio amico aveva parlato di me ad un suo amico, che io non conoscevo, e insieme mi avevano chiamato, così avevo scambiato due chiacchiere con entrambi al telefono.

Dopo un po', l'amico dell'amico mi ha chiamato per chiedermi di uscire, ma a me al telefono era sembrato parecchio 'spento', poco reattivo all'ironia, incapace di starmi dietro. Così ho esitato, dicendo una cosa che poche altre volte avevo detto, e cioè che non mi sembrava il caso, di cercare altrove, che ero molto impegnata.
E poi che secondo me non avevamo nulla da dirci. E poi scriveva 7 parole negli sms, di cui 6 erano orrori grammaticali... Ma questo non gliel'ho detto.

Dopo tre o quattro inviti, ha lasciato perdere, mandandomi anche a ca.ga.re, e dicendomi che ero come tutte le fi.ghe che aveva conosciuto prima, e cioè st.ro.nza.

Mi chiama il mio amico, a cui suggerisco di dire al suo amico che io e lui non c'entravamo nulla, eravamo troppo diversi, e il mio amico mi dice che ho fatto una sciocchezza, perchè il tipo è molto dolce e sensibile, serio, e davvero voleva co
 

tempions

Utente
15 Maggio 2003
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E vissero felice e contenti...anzi no!
Non capisco dove vuoi andare a parare con questa storia ma è evidente che chi ti ha chiesto di uscire ha più di un problema a relazionarsi con te e con le ragazze in genere. Avrà i suoi motivi, anche se questa sua aria dismessa non di certo gli gioverà in futuro.
Saluti all'amico e auguri per il futuro ;P
 

antoxx

Utente
20 Febbraio 2007
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Hai centrato perfettamente il punto.
Io sono sicura che avrà i suoi motivi per essere così dimesso, ma quello che mi ha sconcolto è stato sentirmi dire che io l'ho scartato perchè avevo saputo che era calvo, oppure che volevo uscire con lui per pietà, perchè avevo saputo che era calvo...

Insomma, io NON SAPEVO AFFATTO CHE ERA CALVO!!

Ma lui è partito con il vittimismo che, spesso, fa allontanare la gente.

Volevo andare a parare proprio qui.
Ciao, a uguri anche a te per il futuro! ;P
 
14 Settembre 2005
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Antoxx, capisco perfettamente che tu non voglia più avere a che fare con il tipo e ti do ragione. Però non posso non provare dispiacere per questa persona. Molto banalmente, tutti noi siamo il prodotto delle esperienze che facciamo, soprattutto quelle negative, e se il tipo è abituato a prendersi pali in fronte dalle donne (in parte sicuramente per colpa sua) è difficile che abbia ancora questa gran voglia di fare il brillante e il sicuro di sè. Poi è un cane che si morde la coda, più l'autostima cala, più ci si chiude, più due di picche si beccano, e così via in un circolo vizioso...
 

antoxx

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20 Febbraio 2007
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Lo so perfettamente. Vi ricordo, nel caso qualcuno se ne fosse dimenticato, che anch'io sono messa malissimo, a capelli, e che ad una serie di pali in fronte da parte degli uomini sono stata esposta a lungo anch'io.

Il punto è che:

1) Se le cose ci vanno storte, spesso i capelli non c'entrano niente.
2) Se l'altra persona, dall'altra parte, si sente troppo responsabilizzata perchè pensa che da quell'incontro ne deriva la salute psico-fisica dell'altro, è normale che ci pensi dieci volte prima di uscirci, no?
E se, invece di tirarmi indietro al primo appuntamento, mi fossi tirata indietro al secondo? Cosa avrebbe pensato il tipo?

Mah, io penso che abbattersi sia l'ultima cosa da fare, in certi casi.
Almeno provateci, no?

Un abbraccio!
 

sal77

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14 Agosto 2006
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Un uomo con o senza capelli ha la sua dignità e l'ultimo messaggio che ti ha mandato ,oltre a vittimizzarsi all'esasperazione, mostra che l'ha persa.

Potrei pure morire per una donna ma non mi ridurrei mai in quello stato, specie per una che non conosco, tutti abbiamo momenti difficili e anch'io ne ho passati non pochi ma mai ho perso il rispetto per me.



 

antoxx

Utente
20 Febbraio 2007
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Citazione:Messaggio inserito da sal77
Un uomo con o senza capelli ha la sua dignità e l'ultimo messaggio che ti ha mandato ,oltre a vittimizzarsi all'esasperazione, mostra che l'ha persa.

Potrei pure morire per una donna ma non mi ridurrei mai in quello stato, specie per una che non conosco.



Promettimi che non lo farai mai, nemmeno se la conosci...
 

tempions

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15 Maggio 2003
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Penso comunque che il tizio in questione possa manifestare tutto il suo dolore per i capelli, ma diventare una vittima e imporsi una auto-pietà lo sminuizza e lo rende piccolo a sè stesso.
Soffrire ci stà ma esasperare un malessere agli occhi degli altri è un mancarsi di rispetto.
 

juliensorel

Utente
21 Marzo 2005
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Citazione:Messaggio inserito da AntoXX
Qualche tempo fa ero single.
Sì, lo giuro, lo ero.

Mi vivevo la mia situazione in maniera molto serena, avevo mille amici, avevo sempre una valigia pronta nel caso qualcuno mi avesse invitato fuori all'improvviso, e in borsa avevo sempre spazzolino e trucchi fondamentali alla sopravvivenza (robetta, in fondo, ma mi faceva sentire libera di tornare a casa o non tornare, quando volevo).

Insomma, in questa fase di serenità totale, le persone che volevano uscire con me erano un tot.
Per me uscire con un ragazzo non ha mai significato nulla più di questo, nel senso che non ho problemi a passare un po' di tempo con qualcuno, fare due chiacchiere, mangiare una pizza, scambiarsi pareri su film, libri, costume e società, viaggi, e chi più ne ha più ne metta.
Adoro ridere e far ridere.
Insomma, belli o brutti, se un ragazzo ha piacere di passare un po' di tempo con me, in amicizia, per me non ci sono problemi. Non me la sono mai tirata, e mi sta sulle palle chi lo fa.
E mi sta sulle palle pure chi pensa che per il solo fatto che ci stiamo rivolgendo la parola, io voglia andarci a letto insieme. Per me parlare è parlare.


interessante questa caratterizzazione che dai di te...[8D] mi sono quasi commosso, lo dico senza ironia.
Comunque ragazzi di che vi sorprendete? la calvizie è vissuta da alcuni, molto sensibili, come una castrazione, come una perdita che li spoglia finanche della virilità, che fa perdere stima in se stessi, con risultati catastrofici in chi di autosima ne ha già poco di suo. La calvizie precoce instilla in chi è giovane il monito dell'inselinimento, il memento mori, sconvolge il malcapitato che esce dalla frivolezza della prima giovinezza mostrandogli bruscamente tutta la vanitas e la brutalità del mondo, dove ciò che conta non è essere ma apparire. Insomma riesco a comprendere e compatire (non in accezione negativa, ma nel senso latino, cum-pateo, patire assieme) tali reazioni psicologiche alterate che non vanno né compiante né condannate ma comprese.


 

antoxx

Utente
20 Febbraio 2007
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Citazione:Messaggio inserito da clifford
Quel ragazzo ti stava chiedendo aiuto...[:D]


Sì, ma io in che modo potevo aiutarlo?

Si è capito che io, questo qui, non l'ho mai visto e nessuno me ne ha mai fatta una descrizione fisica?
E poi vi ricordo, nel caso serva ripeterlo, che anche la mia autostima non è che sia sempre al massimo della forma!!! Sono CALVA anch'io, anche se mascheravo bene...

Il punto è, adesso: possono due persone tendenti al depresso costruire qualcosa che non sia la strada che porta al fond? O può una persona che combatte tutti i giorni per non buttarsi giù di morale, andare d'accordo (al punto di creare una relazione) con una persona che costantemente la spinge verso il basso?

Vi sembra un rapporto 'sano'?
 

soukrates

Utente
3 Aprile 2006
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Sto ragazzo c'aveva bisogno di altro, non di uscire con una tipa, per ritrovare la sua autostima...guarda, sto attraversando un periodo allucinante, in cui mi prendo (proprio in senso generale, dappertutto: sul lavoro, nelle relazioni interpersonali, con l'altro sesso) dei cartoni in faccia mostruosi. Penso che capiti, non c'è nulla da fare: di buono c'è che magari imparerò qualcosa, soprattutto spero su me stesso. Sono anche abbastanza incline al vittimismo e all'auto-commiserazione, e non mi sono mai servite quasi a nulla: sono un comodo rifugio, facile da trovare e in cui è facile seppellirmi...ma a parte un sollievo momentaneo non mi offrono nulla di più.
Non so come la viva lui....non credo sia facile tirarsene fuori. perchè è comodo e spesso è un tipo di atteggiamento molto radicato nelle persone credo, che si impara fin da piccoli.
 

antoxx

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20 Febbraio 2007
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Citazione:Messaggio inserito da soukrates
Sto ragazzo c'aveva bisogno di altro, non di uscire con una tipa, per ritrovare la sua autostima...guarda, sto attraversando un periodo allucinante, in cui mi prendo (proprio in senso generale, dappertutto: sul lavoro, nelle relazioni interpersonali, con l'altro sesso) dei cartoni in faccia mostruosi. Penso che capiti, non c'è nulla da fare: di buono c'è che magari imparerò qualcosa, soprattutto spero su me stesso. Sono anche abbastanza incline al vittimismo e all'auto-commiserazione, e non mi sono mai servite quasi a nulla: sono un comodo rifugio, facile da trovare e in cui è facile seppellirmi...ma a parte un sollievo momentaneo non mi offrono nulla di più.
Non so come la viva lui....non credo sia facile tirarsene fuori. perchè è comodo e spesso è un tipo di atteggiamento molto radicato nelle persone credo, che si impara fin da piccoli.



Lo so che non è difficile uscirne, ma almeno un tentativo bisogna farlo. Piano piano, bisogna provare a tirarsi su. Altrimenti rischiamo di portare nel nostro fondo tutti quelli che ci circondano, e la gente ha già fin troppi problemi per pensare di accollarsi anche i nostri, credo.
Noi abbiamo l'angoscia dei capelli, altri hanno di certo altre sfi.g.he...
Se tutti ci mettessimo lì a fare le vittime, non ne usciamo più..

Ma ti do ragione su un fatto: cadere nel vittimismo dà, nell'immediato, grandissima consolazione...
Un abbraccio, coraggio!
 

antoxx

Utente
20 Febbraio 2007
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Citazione:Messaggio inserito da Salvy
Se le cose ci vanno storte, spesso i capelli non c'entrano niente.

La cosa e' consolidata..
Il fatto e' che se uno e' gia' messo maluccio come aspetto i non capelli lo peggiorano ulteriormente e non poco!!
Cosi quel tipo non sa piu' cosa fare.

Fossi in te ci uscirei per parlarci.


Ma no, ormai è impossibile...
E' da un pezzo che non sento quell'amico, che frequento altri giri.

Ormai è andata così, devo confessare però che quel suo atteggiamento mi ha spaventato, e sono fuggita.
E non so, decisamente, se adesso rifarei la stessa cosa.

E comunque non parlo di un ragazzo diciottenne, parlo di qualche anno fa, e lui aveva già almeno 30 anni...
Certe situazioni mi mettono in fuga, non sono perfetta, purtroppo per chi mi sta vicino...
 

kris

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4 Giugno 2006
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io ci uscivo per curiosità!!!

ma quanti anni hai AntoXX?

se sono troppo invasivo accanna la risposta[:D][:D][:D]
 

antoxx

Utente
20 Febbraio 2007
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Citazione:Messaggio inserito da Kris
io ci uscivo per curiosità!!!

ma quanti anni hai AntoXX?

se sono troppo invasivo accanna la risposta[:D][:D][:D]


Ora 30.
All'epoca dei fatti, cinque o sei in meno.
 

tempions

Utente
15 Maggio 2003
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Citazione:Messaggio inserito da AntoXX

Ormai è andata così, devo confessare però che quel suo atteggiamento mi ha spaventato, e sono fuggita.




Sei fuggita da cosa? Da una persona che conoscevi telefonicamente o comunque che non era mai entrata nella tua vita?
Mi sembra la solita frase di circostanza...spavento paure timore non essere pronti/e....le storie sentimentali si vivono a pelle (e talvolta con le p...) e non ci sono giochetti o parole se non l'istinto di essere in sintonia con quella persona.
Tu non sei fuggita, semplicemente non ti interessava o a pelle non ti diceva nulla.