Marlin ha scritto:
1) e come te la spieghi la barba che spunta dopo l'adolescenza e i peli pubici che si ri-miniaturizzano con la vecchiaia ?
2) il perché è piuttosto complicato da spiegare, bisogna però almeno riconoscere -se non conoscere- la genetica, anche se potrebbe bastare conoscere la complessità dei geni legati e collegati all'AR e il ruolo dei coattivatori, dei corepressori e annessi:
tanto per sgrezzare l'argomento si può iniziare anche da Wiki:
http://en.wikipedia.org/wiki/Androgen_receptor
3) La logica è semplice: i castrati non diventano calvi per carenza di androgeni, gli altri uomini per predisposizione genetica. Non c'è molto da aggiungere, Aristotele l'aveva intuito secoli fa...(ma prima di lui sicuramente molti altri).
4) L'epigenetica è una cosa seria, ma non dipende da un solo ricercatore, tu conosci quello che ha scritto un libro divulgativo per farsi leggere da più gente possibile e vendere molte copie, ma la ricerca non procede coi best-sellers (al massimo questi selezionano una serie di ricerche per dimostrare quello che si propongono di dimostrare, scartando ovviamente tutte le altre...)
La domanda per Julien....i test genetici ci sono già e si stanno sempre più affinando.
Ciao
MA - r l i n
1) e come te la spieghi la barba che spunta dopo l'adolescenza e i peli pubici che si ri-miniaturizzano con la vecchiaia ?
Mi fa piacere che hai fatto questo esempio perchè mi da'la possibilità di andare dritto alla essenza della questione.
Con questa domanda volevi mettere in evidenza due elementi importanti:
a) sia la barba che i peli del pube hanno tempi programmati dalla biochimica del corpo per fare la sua comparsa o miniaturizzarsi
( secondo la teoria ufficiale questa è una rappresentazione fedele dell'evoluzione della calvizie )
b) sia la barba che i peli del pube sono zone differenti dove l'intelligenza biochimica agisce per produrre peli con modalità differenti.
( anche qui il tentativo di cercare similitudini con quello che succede nella calvizie è ovvio )
Pero c'è un aspetto che viene evitato con molta accuratezza dai sostenitori della teoria ufficiale.
Le due zone che hai indicato hanno le loro caratteristiche, non c'è dubbio,e ogni settore è perfettamente identificato e delimitato,
cosi come lo è il cuoio capelluto. Sei d'accordo che il cuoio capelluto si estende in una zona ben identificata e delimitata, si?
Allora, per ritornare all'esempio della barba, hai mai visto qualcuno a cui cresce la barba solo in un lato della faccia e nell'altro no?
O gli cresca solo nella zona del mento e ai lati è completamente glabro ?
Quello che voglio dire è che è quasi impossibile una discriminazione genetica all'interno di un settore con identiche peculiarità biologiche!
E quando questo succede, lo ripeto nuovamente, è per la presenza di gravi alterazioni biologiche ( per questo ti ho chiesto se potevi indicare alcuni esempi di patologie di programmazione genetica
che possano essere comparati con il fenomeno della calvizie sotto TUTTI gli aspetti, e non ne hai fatto )
Tant'è vero che nei casi di alopecia totale, qualunque sia la causa che deteriore i follicoli in un soggetto, lo fa in TUTTO il cuoio capelluto,colpendo indistintamente ogni follicolo. La unica eccezione al principio di uniformità sarebbe proprio la calvizie comune,
guarda un po' tu che casualità!!!)
2) il perché è piuttosto complicato da spiegare, bisogna però almeno riconoscere -se non conoscere- la genetica, anche se potrebbe
bastare conoscere la complessità dei geni legati e collegati all'AR e il ruolo dei coattivatori, dei corepressori e annessi:
tanto per sgrezzare l'argomento si può iniziare anche da Wiki:
http://en.wikipedia.org/wiki/Androgen_receptor
Io non sono un medico, tu non sei un medico, è chiaro che non abbiamo un conoscimento cosi profondo della materia. Pero'se farai la stessa domanda a Gigli, che è un dermatologo specializzato e competente,
darà la stessa risposta che hai dato tu. Quindi, in questa discussione specifica,
il punto non è essere un esperto di genetica, perché gli stessi investigatori che si occupano da anni dello studio della calvizie NON
sanno spiegare PERCHÉ I geni modificherebbero solo i follicoli situati in determinati settori della testa e non in altre zone del
cuoio capelluto, pur avendo identici processi biologici e chimici .
Se gli stessi esperti non possono ricostruire il processo attraverso il quale si instaura la calvizie, come fanno a dire qual'è la causa?
E meno ancora potrebbero trovare una cura, com'è evidente fino ad oggi.
3) La logica è semplice: i castrati non diventano calvi per carenza di androgeni, gli altri uomini per predisposizione genetica.
Non c'è molto da aggiungere, Aristotele l'aveva intuito secoli fa...(ma prima di lui sicuramente molti altri).
Ripeto che bisogna cambiare la prospettiva : analisi fra uomini che mantengono la chioma fino a eta' avanzata e uomini che soffrono di calvizie.
La storia della predisposizione è compresa nella risposta 2.
4) L'epigenetica è una cosa seria, ma non dipende da un solo ricercatore, tu conosci quello che ha scritto un libro divulgativo per farsi leggere da più gente possibile e vendere molte copie, ma la ricerca non procede coi best-sellers (al massimo questi selezionano una serie di ricerche per dimostrare quello che si propongono di dimostrare, scartando ovviamente tutte le altre...)
La domanda per Julien....i test genetici ci sono già e si stanno sempre più affinando.
Bene, come i test genetici sono avanzati e molto buoni, allora ritorno a proporre la stessa domanda:
Se esiste una predisposizione o, come ha affermato Julien, esiste una sensibilità che si svilupperebbe fin dalle primissime fasi di vita,sarebbe possibile individuarla e prevedere la comparsa
della calvizie in un soggetto 20 o 30 anni dopo?
Grazie per le risposte