Scusate, le cose che vanno ad attaccarsi al recettore sono già note e utilizzate, nel campo naturale parliamo ad es. del betasitosterolo (del saw, dell'ortica, puro etc.) o lo spironolattone e cose simili, quando sono efficienti come lo spiro non vanno prese sistemicamente nei maschi (pena la castrazione chimica), quindi gli anti-dht sono il minore dei mali e peraltro, quelli naturali non dovrebbero dare questi sides nell sfera sessuale.
A me non ne danno, a partire dai chicchi di caffè, anzi ho problemi in senso opposto e non mi meraviglio, visto che inibendo il DHT aumenta il testosterone ed è questo l'ormone del desiderio e l'unico che agisca potentemente sulla muscolatura (sulla quale il DHT non fa nulla). Quindi è tutto il contrario di quanto detto sopra, salvo un possibile ruolo del DHT per la sopportazione dello sforzo fisico agendo a livello cerebrale e quindi forse anche per cobattere la stanchezza. A livello sessuale il DHT pare avere un ruolo minore legato probabilmente alla produzione di liquido seminale, ma non degli spermatozoi, da cui il seme più liquido notato da tutti coloro che assumono farmaci inibitori della 5 AR.
Venendo alle proteine WNT, credo che sia un percorso biochimico difficile da ripercorrere in vivo, probabilmente il nostro corpo ha dei meccanismi di difesa che bloccano il percorso prima che vengano prodotti nuovi follicoli, come invece avviene nell'embrione. Questo con tutta probabilità ha a fare con la prevenzione dei tumori messa in atto dagli organismi viventi che tende a bloccare ogni processo che porti alla proliferazione eccessiva di tessuti nuovi.
Lo dico dopo aver utilizzato metodi come il martelletto da agopuntura che, sulla carta, dovrebbe appunto portare a rigenerare anche i follicoli, soprattutto se aiutato da qualche sostanza che favorisce i percorsi rigenerativi, ma nella pratica questo accade solo limitatamente, ossia, secondo me dove c'è ancora presenza di staminali del follicolo in grado di riattivarsi, ossia nei follicoli non del tutto atrofizzati.
Il paradosso di tutta la questione, evidenziato dai più recenti studi e successi (ma anche dai trapianti) è che noi possediamo a pochi centimetri (se non millimetri) dalle zone diradate un patrimonio di staminali che è quanto ci servirebbe per riprodurre follicoli sani, ma non possiamo spostarlo dove necessita, ossia poco più in là.
Ciao
MA - r l i n