La dieta fornisce L-dopa e non direttamente dopamina, la dopamina peraltro non passa la barriera emato-encefalica, ma L_Dopa sì.
https://it.wikipedia.org/wiki/L-DOPA
La L-DOPA è utilizzata come profarmaco della dopamina, nel trattamento del Parkinson, in quanto quest'ultima non è in grado di attraversare la barriera ematoencefalica, la L-DOPA invece grazie ad un sistema di trasporto di amminoacidi riesce ad entrare nel sistema nervoso centrale e una volta qui viene metabolizzata in dopamina, avvalendosi di un enzima (la DOPA decarbossilasi).
Ad ogni modo le fave funzionano anche perché hanno carbidopa:
https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/23905090
Inoltre non hai notato che tirando in ballo i MAO inhibitors si preserva la dopamina endogena (da qui il consiglio di cui sopra di prendere anche un caffè dopo le fave) e tra le varie sostanze che agiscono in questo senso ci sono le catechine del the che appunto vedo presenti anche in questo integratore dello studio (di cui qui si è parlato, se ricordo bene).
Ciao
MA - r l i n