per Marlin e Julien, parere

isak borg

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18 Febbraio 2011
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http://www.ergo-log.com/gingerprostatecancerinhibitor.html

http://www.ergo-log.com/proteindietcancer.html

[...]Of the ten NOP mice in the group that got standard feed, seven developed cancer. Of the eleven mice that were given feed containing only 15 percent carbohydrates, only three developed cancer. In addition, the protein-rich diet lengthened their life. The mice on a protein-rich diet were also a little lighter and had lower levels of glucose and insulin in their blood.
 

marlin

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9 Maggio 2004
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Ottime ricerche Julien. Del primo articolo trovo molto interessante l'esperienza clinico/empirica del famoso tricologo, che finalmente fa capire il dilemma dell'IGF1, considerato anabolizzante anche per i follicoli, ma allo stesso tempo temibile a livello sistemico. In pratica farebbe aumentare il T libero e quindi aumentare la conversione del T in DHT che nei soggetti predisposti porta alla calvizie.

L'elenco delle sostanze sconsigliate è interessante anche per la questione creatina che porterebbe a incremento diretto del DHT, mi stupiscono invece un po' i bruciagrassi, forse la loro azione negativa indiretta è legata all'aumento relativo della massa muscolare. Le fad diets invece non sono un refuso per fat diets ma :

http://en.wikipedia.org/wiki/Food_faddism

...in pratica tutte le diete che farebbero perdere molti chili subito, ma è ovvio che le low-carb sono quelle più prese di mira (per par condicio ci aggiungerei la CR e magari anche quelle estreme vegane, fruttariane, crudiste etc.[:D]).

Ciao

MA - r l i n


PS: interessante anche lo studio sull'EGCG, se non altro perché sposta l'attenzione dall'inibizione della 5 AR alla degradazione del recettore AR.

 

juliensorel

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21 Marzo 2005
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http://www.universonline.it/_sessoesalute/salute/11_10_17_a.php
http://salute.agi.it/primapagina/notizie/201110111155-att-rsa1011-integratori_vitaminici_possono_essere_dannosi_se_non_necessari

no a vit e e ferro. Passi per la vit. e, ma il ferro nessuno l'ha mai consigliato salvo carenza. cmq sarebbe interessante ragionare sugli articoli originali...
 

romero

Utente
10 Maggio 2010
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cmq sarebbe interessante ragionare sugli articoli originali...

http://www.cancer.gov/newscenter/qa/2008/selectqa
 

marlin

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9 Maggio 2004
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Sì ho letto nella prima sezione alcuni giorni fa questo studio. Lo studio in questione è serio, ma i risultati attuali vengono utilizzati dai soliti molti detrattori delle integrazioni naturali per battere l'usuale grancassa contro i principi naturali.

E' significativo statisticamente solo l'aumento di tumori con la vit. E, ma è dell'ordine dell'1,6% cosa che lo rende appunto individuabile, ma che lo mette alla stregua di chissà quanti altri alimenti e comportamenti che influiscono su questo tipo di tumore probabilmente in maniera anche più significativa (magari anche cose all'apparenza più che innocue: bicicletta, rapporti sessuali, peperoncino e simili solanacee...).

Non sono invece significativi gli aumenti con vit.E e selenio presi assieme e neppure quello col solo selenio, mi sarebbe quindi piaciuto vedere cosa sarebbe accaduto con altri mix a cominciare da quello vit.E e vit.C che è considerato il più benefico.

Chiaro che chi studiava gli effetti di vit.E e selenio (come appunto lo studio Select) sul solo tumore alla prostata è rimasto deluso, perché non fanno molto, ma se si guardasse anche ad altri fattori tipo, chessò, quello cardiovascolare potrebbe essere che chi ha assunto vit.E è campato di più e magari proprio per questo è incappato maggiormente in questo tumore, che, ricordiamolo, interessa pressoché tutti i maschi prima o poi (solo che quando è poi, ossia sugli 80 anni, di solito diventa a crescita lentissima).

Beccata quindi in fallo la vit.E per un dato statistico poco rilevante, ma non casuale, ecco che si lancia la diffida su tutti gli integratori...mi chiedo quindi perché quando, chessò, è scoppiato il caso del Talidomide negli anni '60 non siano statti banditi tutti i farmaci....

Che senso ha coinvolgere nella stessa critica allarmistica centinaia di molecole differenti solo perché entrano nei vari integratori ? Mi pare quanto di più lontano dal corretto ragionamento scientifico ci possa essere (e di più vicino a certi business....che soffiano sempre su queste cose...).

La vit.E è peraltro toco-ferolo, ossia apportatrice di prole, fu chiamata così agli albori della ricerca per le attività sulla sfera riproduttiva, quindi, se ci si pensa bene non è una gran sorpresa che possa in misura minima favorire problemi alla prostata...forse proprio perché funziona come dovrebbe funzionare.

Qui peraltro nessuno prende vit.E per combattere il cancro alla prostata, ma per ottenere al limite effetti proliferativi su qualcosa di analogamente sensibile agli androgeni, ossia i follicoli dei capelli. Tutto quadrerebbe quindi se non ci si fa prendere dall'allarmismo che si nutre di inezie per far spaventare la gente (quella meno preparata, ossia la maggior parte).

Un altro uso consigliato è poi quello per combattere la perossidazione lipidica degli acidi grassi insaturi e bisognerebbe vedere se questo accostamento non finisca appunto per essere benefico anche contro il cancro alla prostata, magari proprio con l'aggiunta di vit.C che notoriamente è sinergica.

Il problema dell'integrazione potrebbe essere semmai quello di richiedere un mix di diverse sostanze e non l'insistenza prolungata su una sola sostanza, già in questo studio si può infatti vedere che il selenio e la vit.E presi assieme rendono statisticamente insignificante il rischio di questo tumore e sono solo due sostanze, un mix elementare quindi, che annulla però la rilevanza statistica di una della due e abbassa quella di entrambe, un piccolo, ma perfetto esempio di sinergia.

Ciao

MA - r l i n
 

romero

Utente
10 Maggio 2010
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Marlin, l'incremento di cancro alla prostata mi sembra non sia stato dell'1,6%, ma del 17% :
the additional data show that the men who took vitamin E alone had a 17 percent relative increase in numbers of prostate cancers compared to men on placebo.
Insomma, un pò dà da pensare...Se poi ci aggiungiamo altre vitamine che di solito assumiamo e che alla lunga hanno dimostrato di incrementare anch'esse il cancro, come l'acido folico, direi che il problema esiste eccome. (l'effetto nefasto potrebbe essere cumulativo o addirittura esponenziale?)
Piuttosto, tornando allo studio, credo ci sarebbe da rilevare il tipo di vitamina E usata. Perchè mai usare il DL-alfa-tocoferolo-acetato, che è un prodotto sintetico, anzichè D-alfa-tocoferolo, che è naturale? Di sicuro non è la stessa cosa. Gli studi su tale forma di vit.E non mancano e i risultati destano non poca perplessità:

http://www.greenmedinfo.com/toxic-ingredient/dl-alpha-tocopherol-acetate
 

marlin

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9 Maggio 2004
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La probabilità statistica intendevo, non i valori assoluti, devi tenere conto che chi ha preso il cancro non sono tutti i partecipanti, ma una percentuale e questo 17% in più è l'1,6% a livello di probabilità.

Mi accorgo quindi che hai linkato non lo studio originale (che in effetti non potrebbe essere fatto con risposte e domande), ma già un interpretazione dello stesso.

Questo è lo studio originale che chiedeva Julien:

http://jama.ama-assn.org/content/306/14/1549.full?sid=234dc615-6fad-481e-964f-c61a01e79e4b

da cui estrapolando la frase precisa abbiamo:

Compared with placebo, the absolute increase in risk of prostate cancer per 1000 person-years was 1.6 for vitamin E, 0.8 for selenium, and 0.4 for the combination.

Ciao

MA - r l i n



 

juliensorel

Utente
21 Marzo 2005
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http://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/22013497

Astaxantina e aumento dell'aspettativa di vita massima in caernoabditis elegans!!!

N.B.: su google-scholar si trova l'articolo per intero
 

romero

Utente
10 Maggio 2010
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Julien, ma sai quanti ce ne sono o meglio, sarebbero?

Rhodiola
http://www.ergo-log.com/rhodiolarosea.html

Vitamina E
http://www.ergo-log.com/vitaminelongevity.html

Q10
http://www.ergo-log.com/q10longevity.html

Vitamina D
http://www.ergo-log.com/vitdlong.html

Gingko
http://www.ergo-log.com/ginkgolifespan.html

Echinacea
http://www.ergo-log.com/echinacealong.html

Ginseng
http://www.ergo-log.com/longevityginseng.html

etc, etc... ce n'è da diventare quasi eterni [:)]
 

isak borg

Utente
18 Febbraio 2011
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J Clin Invest. 2009 Mar;119(3):524-30. doi: 10.1172/JCI36703. Epub
2009 Feb 9.

Disruption of the Ang II type 1 receptor promotes longevity in mice.

Benigni A, Corna D, Zoja C, Sonzogni A, Latini R, Salio M, Conti S,
Rottoli D, Longaretti L, Cassis P, Morigi M, Coffman TM, Remuzzi G.
Mario Negri Institute for Pharmacological Research, Via Gavazzeni 11,
Bergamo, Italy. aben...@marionegri.it

The renin-angiotensin system plays a role in the etiology of
hypertension and the pathophysiology of cardiac and renal diseases in
humans. Ang II is the central product of this system and is involved
in regulating immune responses, inflammation, cell growth, and
proliferation by acting through Ang II type 1 receptors (AT1 and AT2).
Here, we show that targeted disruption of the Agtr1a gene that encodes
AT1A results in marked prolongation of life span in mice. Agtr1a-/-
mice developed less cardiac and vascular injury, and multiple organs
from these mice displayed less oxidative damage than wild-type mice.
The longevity phenotype was associated with an increased number of
mitochondria and upregulation of the prosurvival genes nicotinamide
phosphoribosyltransferase (Nampt) and sirtuin 3 (Sirt3) in the kidney.
In cultured tubular epithelial cells, Ang II downregulated Sirt3 mRNA,
and this effect was inhibited by an AT1 antagonist. These results
demonstrate that disruption of AT1 promotes longevity in mice,
possibly through the attenuation of oxidative stress and
overexpression of prosurvival genes, and suggests that the Ang II/AT1
pathway may be targeted to influence life span in mammals. PMID:
19197138

Pflugers Arch. 2010 Jan;459(2):325-32. Epub 2009 Sep 11.

Angiotensin receptors as determinants of life span.

Cassis P, Conti S, Remuzzi G, Benigni A. Mario Negri Institute for
Pharmacological Research, Via Gavazzeni, 11, 24125 Bergamo, Italy.

Angiotensin II (Ang II), the central product of renin-angiotensin
system, has a role in the etiology of hypertension and in
pathophysiology of cardiac and renal diseases in humans. Other
functions of Ang II include effects on immune response, inflammation,
cell growth and proliferation, which are largely mediated by Ang II
type 1 receptor (AT(1)). Several experimental studies have
demonstrated that Ang II acts through AT(1) as a mediator of normal
aging processes by increasing oxidant damage to mitochondria and in
consequences by affecting mitochondrial function. Recently, our group
has demonstrated that the inhibition of Ang II activity by targeted
disruption of the Agtr1a gene encoding Ang II type 1A receptor
(AT(1A)) in mice translates into marked prolongation of life span. The
absence of AT(1A) protected multiple organs from oxidative damage and
the alleviation of aging-like phenotype was associated with increased
number of mitochondria and upregulation of the prosurvival gene
sirtuin 3. AT(1) receptor antagonists have been proven safe and well-
tolerated for chronic use and are used as a key component of the
modern therapy for hypertension and cardiac failure, therefore Ang II/
AT(1) pathway represents a feasible therapeutic strategy to prolong
life span in humans. PMID:19763608
 

marlin

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9 Maggio 2004
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Sì Isak ai tempi (2009-2010) ne avevamo parlato di questi studi italiani, si era detto anche di puntare sui naturali che abbassano la pressione tipo l'aglio, il biancospino, l'olivo, i sali di potassio...

Però c'è anche la questione della pressione bassa e della pressione alta, altri studi che credo tu abbia anche pure postato qui, non mettono in correlazione longevità con la pressione bassa...anzi quasi parrebbe il contrario. Quindi resta il dubbio.

Ciao

MA - r l i n
 

su88

Utente
6 Novembre 2008
276
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Cari Marlin ed esperti,
ho da qualche giorno iniziato Anaser in capsule una al giorno, che contengono oltre alle vitamine del complesso B e Zinco (RDA 100%), serenoa (serenoa serrulata Hook F.) frutti estratto secco (E.S.) 30% liposteroli, 320 mg.
Visto che la dose giornaliera è sì di 320mg di Serenoa, ma è titolata al 30%, se aggiungessi dell'olio di cocco alimentare avrei una copertura più completa in termini di anti-DHT naturali giusto? Ovviamente sto seguendo anche una terapia di minoxidil ed antiandrogeni topici per tempie e frontale. Non intendo assumere finasteride.

Quale marca mi consigliate di olio di cocco ed in che dosi? Non voglio riempirmi di compresse anche se naturali, faccio una dieta sana mangiando praticamente un po' di tutto, mediamente in una settimana diciamo 4 giorni su 7 carne (prevalentemente carni bianche quindi pollo, tacchino ma anche rosse vitello manzo) 2 giorni pesce (merluzzo,spigola,orata, tonno etc) poi uova etc. Latte, thè verde, legumi (fagioli, mais, piselli, lenticchie) in buone quantità, poche verdure però. Pasta tutti i giorni a pranzo o a cena almeno 150g. Faccio sport 3 volte a settimana. Dalle ultime analisi effettuate 1 anno fa non ho carenze di alcun tipo, anche se con l'università spesso a pranzo mi ritrovo a mangiare panini farciti o pizza con salumi vari).
Grazie e buona domenica
 

marlin

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9 Maggio 2004
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Meglio Julien, io ho la pressione bassa (almeno la mattina...)[:D], però anche negli studi che mi avevi inviato tu c'erano le citazioni di altri studi in particolare mi ricordo quello che trovava nel maggiore BMI degli anziani una maggiore possibilità di sopravvivenza (sono i più robusti sopravvissuti o che sopravviveranno ?) e compariva anche questa questione della pressione alta...

Su88, a mio avviso hai sbagliato post, ma non sezione...[:D] Comunque cosa vuoi che ti dica ? A me Anaser non entusiasma, ma so che lo prescrivono i dermatologi, gli acidi grassi non sono tutto nel saw palmetto. Comunque dagli ultimi studi risulta importante anche il ruolo di cibi, sostanze e stili di vita antiinfiammatori (in particolare contro l'IL-6). Come cibi di questo tipo non si possono non citare gli omega 3 (pesce, sementi, frutta secca), come sostanze da integrare gli stessi acidi grassi e magari anche altri, ma se copri il tutto bene coi cibi, puoi pensare ad altre integrazioni. Infine come stile di vita, dovresti ridurre le infiammazioni mangiando solo quando hai veramente fame.

Ciao

MA - r l i n
 

orione65

Utente
13 Maggio 2008
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A me risulta che esista un rapporto fra pressione bassa e longevita'.
Se non erro , nel 2009 vi fu uno studio italiano, con topi privi dei recettori per l'angiotensina II, i quali vissero un 30% in piu' rispetto alla loro media.