Omeopatia per capelli

csongrad

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9 Settembre 2010
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mattafix bisogna fare attenzione, perché se basiamo tutto sulla sensazione di chi usa un farmaco su un forum allora dovremmo pensare che la finasteride è un farmaco da bandire subito perché velenoso ad alti livelli. Non possiamo avere due pesi e due misure, dobbiamo valutare le ricerche scientifiche e le evidenze empiriche sempre.

Comunque sono anche io d'accordo con jean, non mi sembra un luogo adatto per discutere di queste cose.
 

marlin

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9 Maggio 2004
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Beh l'Inquisizione ha tutto il mio appoggio...[:)] (a parte gli scherzi si ricorda sempre questo fatto per questo filosofo, ma non si ricorda che è stato denunciato da un nobile veneziano che si era trovato male coi suoi rimedi e neppure che il processo è durato 8 anni, ossia un tempo assurdo che nessun tribunale civile dei tempi avrebbe potuto garantire...- per non dire che Bruno è il campione del pensiero magico che è ovviamente antiscientifico - è la storia che si dovrebbe relativizzare rapportandola ai tempi, prima di farlo col pensiero attuale..., almeno per onestà intellettuale...).


Per me questo posto può essere utile, perché ho altri studi sui quali dibattere (seriamente), oltre a quello postato sopra e sono studi che possono avere ricadute pratiche immediate (e, cosa che non guasta, a basso costo...).

Ciao

MA - r l i n
 

juliensorel

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21 Marzo 2005
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cmq parliamo di aria fritta. Per essere più pragmatici: io non conosco casi che descrivono un successo terapeutico a base di omeopatia sul versante calvizie maschile.
Qualcuno conosce articoli che dimostrino il contrario? ben venga e li segnali qui stesso.
 

marlin

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9 Maggio 2004
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Beh diciamo che se ti attieni al titolo della discussione è sensata la tua considerazione, Julien, ma qui si era arrivati a disputare sull'omeopatia in toto, non solo riguardo ai capelli. Probabilmente c'è qualcosa anche su questo aspetto, del resto se hai letto sopra proprio io ho invitato a trattare questa questione dei medici fautori dell'omeopatia....


Comunque lo studio di Montaigner non mi pare aria fritta e così altre cosucce che posterei in seguito e che non sono propriamente omeopatiche, ma che portano dritto a considerazioni sull'omeopatia (e magari alla sua utilità a livello di life extension, che è un argomento che dovrebbe interessarti almeno quanto i capelli...)

Ciao

MA - r l i n
 

juliensorel

Utente
21 Marzo 2005
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Saprai meglio di me che lo studio di Montagnier ha ricevuto delle critiche pesantissime.
il fatto che sia un premio Nobel non mi rassicura per niente. K. Mullis , altro Nobel, appoggiava coloro che sostenevano che l'HIV non era la causa eziologica della sindrome da immunodeficienza acquisita (AIDS)
 

marlin

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9 Maggio 2004
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JulienSorel ha scritto:
Saprai meglio di me che lo studio di Montagnier ha ricevuto delle critiche pesantissime.
il fatto che sia un premio Nobel non mi rassicura per niente. K. Mullis , altro Nobel, appoggiava coloro che sostenevano che l'HIV non era la causa eziologica della sindrome da immunodeficienza acquisita (AIDS)


Veramente si dice anche che abbia pubblicato questo studio perché ormai aveva preso il Nobel (e non gli poteva succedere più nulla a livello di carriera)...cosa che farebbe capire come certo establishment accademico predominante abbia i nervi scoperti quando si toccano certi argomenti (e reagisce appunto pesantemente...) o, peggio, una vera e propria coda di paglia.

Joe, lo studio è semplicemente molto serio e peraltro argomentato, non intendevo aprire una discussione in merito allo studio, ma proprio mostrarne la serietà. Del resto sopra si parlava degli omoepati come degli astromomi potrebbero parlare degli astrologi, ma volevo far capire che gli omeopati sono anch'essi astronomi[:)]

Jeanne d''Arc ? Ma quelli erano semplicemente...inglesi[:)]

Vive la France et la libertè de pensée...Benveniste, Montaigner, ce n'est qu'un debut[:)]

Ciao

MA - r l i n



 

pierre83

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15 Gennaio 2012
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non volevo intervenire, ma mi vedo costretto anche io a ribadire che l'omeopatia in toto, quindi anche per problemi di calvizie, è semplice aria fritta, curarsi con l'acqua serve solo a sviluppare simpatici effetti placebo e a riempire le tasche di alcune persone.
 

marlin

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Non so perché Jeanjacques si sia cancellato, mi ha scritto in pvt, ma non mi ha detto che avrebbe fatto questo, solo diceva che preferisce confrontarsi con chi conosce dal vivo la materia e non da dietro un monitor...(purtroppo io conosco l'ambiente medico e della ricerca da alcuni decenni e quindi questa resta un attacco poco fondato...)

...sopra parlavo appunto di nervi scoperti quando si toccano certi argomenti in certi ambiti...

...è comunque comprensibile: le università formano i nuovi medici e nemmeno si immagina quanto si investa sulle nuove leve...e anche dopo (p.es lo sapevate che ben il 20% del prezzo al pubblico di un prodotto farmaceutico va agli informatori del farmaco che fanno una testa tanta a qualsiasi camice bianco che si aggiri nella loro zona di competenza ? ).

Per me comunque qualcosa si sta muovendo e c'è bisogno di pazienza, proprio a jeanjacq portavo l'esempio di Semmelweis il medico ungherese che fu il pioniere dell'igiene in campo medico avendo constatato come molte donne morivano di setticemia (infezione) dopo il parto perché i medici di allora neppure si lavavano le mani. Fu bannato da tutto l'establishent dell'epoca e morì in discredito e disgrazie, anni dopo lo stesso dr. Lister, inglese, che si muoveva sulle scoperte di Pasteur dovette lottare per affermare questa idea e perché si affermasse quello che ora è un cardine dell'attuale pratica medica. Nel frattempo, visto che che era passato tra ostracismi e denigrazioni più di mezzo secolo, erano passate a miglior vita un'infinità di partorienti e pazienti vari che si sarebbero potuti salvare seguendo le indicazioni del emarginato pioniere ungherese:

http://it.wikipedia.org/wiki/Ign%C3%A1c_F%C3%BCl%C3%B6p_Semmelweis

In altre parole non se ci si appella giusto alla maggioranza a livello accademico per sostenere le proprio ragioni, ci si pone già fuori dalla ricerca scientifica, che richiede la pratica del dubbio continua e non una tantum (che è quello che credo abbia poi fatto il dr. Montaigner, visto che solo accennare alla memoria dell'acqua significa ottenere l'immediato discredito da parte della maggior parte dei colleghi...)

Ciao

MA - r l i n


 

marlin

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9 Maggio 2004
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In famiglia ho medici e ricercatori di poco più anziani di me che hanno smesso da tempo di credere in certe cose e di far riferimento ai vari baroni con ammirazione e timore reverenziale, sono approdati però a un sostanziale scetticismo globale sulle varie cure sia alternative che canoniche, anche per questo ritengono di doversi affidare ai farmaci con molta prudenza (cosa che però dovrebbe contraddistinguere il medico esperto dal novellino).

E' una posizione un po' triste, ma che con la maturità acquisiscono molti medici anche perché la plancia di comando e il ruolo di luminari resta appannaggio di pochi e tutti gli altri finiscono al massimo per fare da sfondo o da claque, ma questo li rende a volte più liberi di provare strade alternative.

Comunque la mia posizione attuale sull'omeopatia è che possa massimizzare l'effetto placebo. Questo non è un effetto trascurabile e anche in tricologia spesso ci si chiede perché compaia, ossia spesso ci si chiede, leggendo alcuni studi, perché alcuni soggetti migliorino un poco quando per un lungo periodo non gli viene somministrato nulla di attivo.
Ovvio che il farmaco deve sempre dimostrarsi superiore al placebo e quindi lungi da me pensare che fina e simili esistano solo per interessi commerciali e non perché siano relativamente efficaci (un relativo che diventa assoluto se rapportato alle alternative...). Certo gli interessi economici possono in parte impedire che si migliorino le soluzioni in tempi rapidi, questo penso lo si possa affermare alla luce di quanto si è visto in questi anni.

Allo stesso modo vorrei sottolineare che non è che ogni medicina alternativa sia corretta perché osteggiata dall'establishment medico-scientifico-faramceutico, infatti potrebbe benissimo rivelarsi falsa. Tuttavia questo establishment è seduto su delle verità acquisite e non è molto portato ad andare oltre, rischiando di compromettere posizioni consolidate anche per motivi del tutto comprensibili, perché è umano non voler buttare tutto a mare dopo aver conseguito con fatica delle posizioni di tutto rispetto nel proprio ambito lavorativo (solo dopo un Nobel qualcuno lo può fare...:)

Se proprio si vuole forzare un paragone tra le disavventure di Sammelweis o quelle, più fortunate, di Lister e l'attuale scontro tra medicina omeopatica e medicina ufficiale si può notare come, ora come allora la questione verta su forze invisibili, allora i batteri, oggi le frequenze della vita che sono molto deboli, ma da alcuni anni comunque rilevabili (come Pasteur del resto aveva rilevato i microrganismi ai tempi..). Per questo occorre restare in attesa di sviluppi e non girare la testa dalla parte opposta.

Ciao

MA - r l i n

 

pierre83

Utente
15 Gennaio 2012
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Marlin ha scritto:
In famiglia ho medici e ricercatori di poco più anziani di me che hanno smesso da tempo di credere in certe cose e di far riferimento ai vari baroni con ammirazione e timore reverenziale, sono approdati però a un sostanziale scetticismo globale sulle varie cure sia alternative che canoniche, anche per questo ritengono di doversi affidare ai farmaci con molta prudenza (cosa che però dovrebbe contraddistinguere il medico esperto dal novellino).

E' una posizione un po' triste, ma che con la maturità acquisiscono molti medici anche perché la plancia di comando e il ruolo di luminari resta appannaggio di pochi e tutti gli altri finiscono al massimo per fare da sfondo o da claque, ma questo li rende a volte più liberi di provare strade alternative.

Comunque la mia posizione attuale sull'omeopatia è che possa massimizzare l'effetto placebo. Questo non è un effetto trascurabile e anche in tricologia spesso ci si chiede perché compaia, ossia spesso ci si chiede, leggendo alcuni studi, perché alcuni soggetti migliorino un poco quando per un lungo periodo non gli viene somministrato nulla di attivo.
Ovvio che il farmaco deve sempre dimostrarsi superiore al placebo e quindi lungi da me pensare che fina e simili esistano solo per interessi commerciali e non perché siano relativamente efficaci (un relativo che diventa assoluto se rapportato alle alternative...). Certo gli interessi economici possono in parte impedire che si migliorino le soluzioni in tempi rapidi, questo penso lo si possa affermare alla luce di quanto si è visto in questi anni.

Allo stesso modo vorrei sottolineare che non è che ogni medicina alternativa sia corretta perché osteggiata dall'establishment medico-scientifico-faramceutico, infatti potrebbe benissimo rivelarsi falsa. Tuttavia questo establishment è seduto su delle verità acquisite e non è molto portato ad andare oltre, rischiando di compromettere posizioni consolidate anche per motivi del tutto comprensibili, perché è umano non voler buttare tutto a mare dopo aver conseguito con fatica delle posizioni di tutto rispetto nel proprio ambito lavorativo (solo dopo un Nobel qualcuno lo può fare...:)

Se proprio si vuole forzare un paragone tra le disavventure di Sammelweis o quelle, più fortunate, di Lister e l'attuale scontro tra medicina omeopatica e medicina ufficiale si può notare come, ora come allora la questione verta su forze invisibili, allora i batteri, oggi le frequenze della vita che sono molto deboli, ma da alcuni anni comunque rilevabili (come Pasteur del resto aveva rilevato i microrganismi ai tempi..). Per questo occorre restare in attesa di sviluppi e non girare la testa dalla parte opposta.

Ciao

MA - r l i n




concordo, e comunque tanto per rimanere coi piedi per terra equiparare medicina allopatica all'omeopatia è da folli.
 

marlin

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9 Maggio 2004
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Però anche usare il termine allopatica per la medicina ufficiale è cosa da omeopati [:)]:

http://it.wikipedia.org/wiki/Medicina_allopatica

Ciao

 

goldrake

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1 Gennaio 2004
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joe fanni ha scritto:

Se non altro l'omeopatia non ha la coscienza sporca, perché nessun animale è morto con elettrodi applicati in testa o con lo stomaco devastato da sostanze chimiche. E questo è un dato confortante.
.


Straquoto 1000000 volte
 

mattafix

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11 Gennaio 2012
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Joe nux comica in una dose mi par di ricordare alla 10000 è utile anche in caso di nausea..conosco chi con tale dose in una volta sola ha superato una nausea che durava da tre anni
 

mattafix

Utente
11 Gennaio 2012
2,677
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pardon per comica...è il cellulare che mi cambia le parole che non conosce...si vede anche lui non riconosce l omeopatia [;)]

tornando ai prodotti di regola io uso quelli della weleda..conosci la marca?
 

marlin

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9 Maggio 2004
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I medici di casa mia non hanno preso le distanze dai vari farmaci, ma sono immuni da farmacolatria, una malattia che è abbastanza contagiosa specie nei forum anti-calvizie[:)]

Resto del parere che non solo la medicina convenzionale non sia una scienza esatta, come è del resto noto, ma pure l'omeopatia debba partire da quello che ha di meglio per migliorarsi ed evolversi, altrimenti resterebbe abbinabile alla magia.

L'effetto placebo non va sottovalutato e in un recente dibattito su queste questioni è stato di molto rivalutato da una pregevole testata in lingua anglosassone. Peraltro nella pur doverosa critica alle medicine alternative e complementari trovo che vi siano alcune pecche non da poco, la prima è quella di sottovalutare sistematicamente tutti gli studi a supporto delle altre medicine. Guarda caso questo giochetto sta diventando meno agevole da quando la Cina e le altre potenze industriali orientali hanno iniziato a difendere le proprie tradizione mediche che i vengono inesorabilmente catalogate come alternative. Segno che anche la medicina cosiddetta convenzionale dipende dal potere economico e tecnologico e quindi è costretta a varia nel tempo le proprie posizioni.

Questo ha portato alcuni fautori di questo approccio logico-scientifico a ridefinire convenzionale, tutto ciò che funzionerebbe (la solita bella furabata, a mio avviso[:)]).

(segue...)

Ciao

MA - r l i n

 

goldrake

Utente
1 Gennaio 2004
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Segnalo un'interessantisima lettura sul drenaggio e la disintossicazione con farmaci omeopatici-omotossicologici.

http://www.aipro.info/drive/File/Drenaggio%20e%20disintossicazione%20omotossicologica.pdf

Viene menzionato un prodotto che io uso per sgonfiare il viso (effetti di fina e minox): il Lymphomyosot.


http://omotossicologia.blogspot.it/2009/07/lymphomyosot-n-soluzione-composizione.html?m=1

Lo abbino anche al Ribes Nigrum T.M.
 

marlin

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9 Maggio 2004
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(continua)

Si perfetto Joe era quello che notavo anch'io: l'omeopatia come disciplina tramandata e cristallizzata, invece io sto seguendo un filone che è potrebbe essere innovativo, ovviamente con le dovute cautele...

Colgo l'occasione per precisare che i link che volevo sottoporre alla vostra attenzione non li ho ancora postati e quello di Montaigner si è aggiunto successivamente e non voleva essere nulla di conclusivo...(ma nemmeno i link che ho in mente sono conclusivi solo che lanciano dei begli interrogativi, che fanno pensare...)

Infine proseguo il discorso interrotto sopra tornando sulla medicina convenzionale che si baserebbe sulle sole evidenze; anzitutto queste evidenze sono alla fine studi statistici e le statistiche possono essere usate in modo fuorviante (proprio oggi ne parlavano degli specialisti, anche se in campo economico, ma il discorso non cambia i trucchetti e gli inganni con le cifre possono essere gli stessi). Con questo non voglio di nuovo far pensare che le statistiche sulle quali si basano le evidenze della medicina convenzionale siano tutte falsate, magari sono solo leggermente ritoccate in alcuni casi limitati, ma di certo si possono notare almeno due facce della stessa medaglia che non tornano: l'effetto placebo con cui si confrontano le varie sostanze testate non viene mai spiegato; dalla parte opposta delle statistiche stesse neppure si spiega perché abitualmente il farmaco non dia risultati nel 100% dei casi trattati, infatti non ci si avventura mai o quasi mai a motivare la parte di insuccesso della sostanza testata.

Questi fatti ribadiscono che medicina e biologia non sono scienze esatte perché hanno a che fare con variabili e organismi complessi e non uniformi, quindi una logica ferrea e matematica difficilmente si potrà applicare a questi ambiti e ci si deve accontentare della statistica che però da sola non porta a nuove conoscenze, soprattutto se non si indaga sulle zone non spiegate come l'effetto placebo e la percentuale, a volte davvero elevata. di insuccesso della cura o della sostanza testata.

Le medicine alternative hanno, forse per questo motivo, trovato spesso rifugio nel fattore umano che risulta a oggi molto importante per chi cura, tanto che è ormai un luogo comune porre una discriminante tra medici che si occupano dei pazienti e quelli che si occupano solo al più della malattia trascurando l'aspetto umano. Non sorprende pertanto che in tanti medici additati come ciarlatani dalla medicina ufficiale, finisca invece per prevalere questa attenzione per il paziente e per l'insieme della sua persona (visione olistica).

Cose trite e ritrite si dirà, ma che forse possono spiegare i successi attribuiti da molti pazienti alle cure eretiche, così come sottolineare che quando si ha a che fare con organismi complessi e in particolare con l'uomo, che è più di un semplice organismo, ci sia da mettere in conto una variabilità accentuata che nessuna sostanza potrà affrontare e curare con successo pieno e assicurato, mentre nel confronto tra medicina convenzionale e medicine alternative e complementari può sembrare che con la medicina convenzionale tutto si risolva con sostanze che non falliscono mai e questo non è di solito vero, quindi spesso è semplicemente millantato.

Ciao

MA - r l i n
 

pierre83

Utente
15 Gennaio 2012
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joe fanni ha scritto:
Ecco [:)] è arrivato Goldrale e mi ha messo a posto! Ho trovato la lettura di questa sera-notte...

Anche tu il Ribes Nigrum Goldrake? L'ho appena preso ed è formidabile. Lo utilizzo come antiinfiammatorio, anche se nei primi approcci fino a quando non ci si abitua, sarebbe bene tener conto delle sue proprietà cortisonosimili.

Come al solito i post di Marlin sono impegnativi anche quando sono corti perché s'impara sempre qualcosa di nuovo ed interessante.

A mio avviso però l'omeopatia non ha nessun diritto di assumere atteggiamenti avanguardistici quelli da nasino all'insù tanto per intenderci...perché sono pur sempre moltissimi i casi di fallimento delle terapie. Questo fatto è dovuto solo in parte alla variegata schiera dei suoi terapeuti. Io sospetto che l'omeopatia stessa si sia, come dire....si sia fermata a riposare sugli allori dopo aver espresso il meglio di sé nel secolo scorso dando definizioni definitive di determinati farmaci e relativi obiettivi, quasi rifiutando di modificare alcunché, diventando essa stessa medicina tradizionale e venendo a mancare al proprio ruolo innovativo di medicina in costante evoluzione.

Insomma, ci vorrebbe una bella scossa (che secondo me presto arriverà)


Infatti il ribes nigrum è un rimedio fitoterapico, che funziona perchè non è acqua fresca che da effetti placebo. I miei interventi banali sono eqiparabili alle tue idiozie che non hanno nulla di scientifico alla base.
L'omeopatia funziona solo con malattie cicliche, a scadenza o psicosomatiche, ovvero non funziona. Molte guarigioni sono dovute all' azione psicologica del terapeuta.
Le malattie cicliche sono quelle che alternano fasi positive a fasi negative: è ovvio che una cura omeopatica che finisce quando inizia la fase positiva sembra funzionare, ma il paziente al massimo dirà sembra andar meglio. Del resto anche per problemi quotidiani come le allergie, il mal di testa, gastriti, lievi depressioni se l'omeopatia funzionasse veramente le tante guarigioni sarebbero la miglior pubblicità e i rimedi omeopatici avrebbero mandato in soffitta quelli allopatici. Per queste malattie l'omeopatia sfrutta l'effetto coincidenza.
Le malattie a scadenza invece sono quelle che comunque sarebbero guarite, come influenza o raffreddore: si possono curare con l'omeopatia, ma come si fa a sapere se la guarigione è stata accelerata, visto che il tempo ha aiutato il rimedio? Appunto per queste malattie l'omeopatia sfrutta l'effetto tempo.
Nelle malattie psicosomatiche ancora, cioè in quelle dove la psicologia del soggetto ha un certo peso, l'omeopatia sfrutta l'effetto placebo.
La situazione più comune è la contraddittorietà di chi usa per patologie lievi l'omeopatia (ossia acqua fresca) e la medicina convenzionale per patologie gravi.
 

marlin

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9 Maggio 2004
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Milano
Beh secondo me se uno cura le cose lievi con rimedi lievi non sbaglia affatto (se li cura...).

Molti si scagliano contro l'omeopatia come se fosse sempre utilizzata in casi di emergenza e/o gravi a discapito delle cure ufficiali e considerate più efficaci, ma questi sono casi particolari, di solito chi la usa si limita a problematiche non troppo gravi e quindi per me fa benissimo se ottiene risultati per effetto placebo o meno.

Piuttosto visto che secondo le statistiche questo utilizzo delle medicine alternative è alquanto diffuso, posso capire come si voglia assorbire questa notevole fetta di mercato da parte delle farmaceutiche, alcune si sono così inglobate dei marchi omeopatici, ma altre trovano più efficace sparare fucilate contro questa disciplina per levarle almeno una parte dei numerosi pazienti soddisfatti, se poi lo stato o la EU riuscisse a dare una spallata definitiva, tanto meglio....

Comunque va detto che proprio negli stati centro e nordeuropei l'omeopatia è molto consolidata e questo la dice lunga sia sulla sua importanza (si tratta di stati di solito additati come illuminati dai molti soloni nostrani....), sia su come non sarà un giochetto anche a livello europeo potersene sbarazzare senza creare una vasta reazione.

Ciao

MA - r l i n