Dammi retta, non discuterci che ci scleri solo.Ma poi nell'intimità vince sempre il bello capellone rispetto al calvo (non rasato, ma calvo) bruttarello.
Lì non contano i vestiti
Ma non è che lo dico io, lo dice la realtà di tutti i giorni.Dammi retta, non discuterci che ci scleri solo.
Ma infatti il punto che sembra non si voglia accettare è che la bellezza, sia per uomini che per donne, è oggettivamente dimostrato sia all'interno di determinate proporzioni armoniche.Ma soprattutto i visi oggettivamente brutti lo erano 100 anni fa come oggi
No è che Delta non è una persona portata al confronto.Ma non è che lo dico io, lo dice la realtà di tutti i giorni.
Poi però quando provo a farlo notare a qualcuno sembro sempre io quello matto...
Diciamo che la bellezza conta molto all'inizio per fare in modo che possa iniziare una conoscenza, che se ci sono contenuti e affinità di tipo anche mentale prosegue, altrimenti finisce.Ma infatti il punto che sembra non si voglia accettare è che la bellezza, sia per uomini che per donne, è oggettivamente dimostrato sia all'interno di determinate proporzioni armoniche.
Infatti la soggettività esiste, ma esiste all'interno dell'oggettività. È ovvio che ci saranno ragazze che troveranno più attraente Henry Cavill rispetto a Chris Hemsworth e chi il contrario, ma non esiste una soggettività tra David Gandy e Danny DeVito.
Poi certo, la bellezza va saputa portare. Se sei attraente ma non sai spiccicare parola, non sai fare ragionamenti e non riesci a comportarti, dopo aver attratto all'inizio, dopo 10 minuti vieni scaricato. Ma tanto è.
Ma perché un calvo non dovrebbe arrivare all'intimità?Beh, se il calvo arriva all'intimità ha vinto, no?
Ciao
MA - r l
Diciamo che la bellezza conta molto all'inizio per fare in modo che possa iniziare una conoscenza, che se ci sono contenuti e affinità di tipo anche mentale prosegue, altrimenti finisce.
Se manca però il presupposto dell'attrazione fisica è difficile proprio che inizi la conoscenza, anche con vestiti straeleganti, carisma da vendere ecc....
naturalmente parlo di rapporti che vadano al di là dell'amicizia.
A parte figli Dell evoluzione e quindi a livello istintuale privilegiati.. Si parla anche di archetipo Dell inconscio collettivo... Che sposta l attenzione più che su un aspetto genetico su un aspetto socialeMa sicuramente l'attrazione iniziale gioca spesso un ruolo fondamentale nell'approccio con un'altra persona, se il fine è sessuale o sentimentale (ricordiamo che nel sentimentalismo il sesso è una base).
L'antropologia è piena di studi sull'attrazione nelle diverse specie animali. Spiega chiaramente quanto delle caratteristiche che decretano un'ottima genetica vengano prioritizzate dalle femmine. Nel caso umano, tutte quelle caratteristiche che le donne notoriamente cercano (mascella squadrata, sguardo profondo, altezza, spalle larghe ecc) hanno radici in un istinto primordiale frutto di una evoluzione della specie che prevede una storia di centinaia di milioni di anni e si ricollega a contesti di sopravvivenza della specie e della prole. Anche quello è sbagliato quindi bollarlo come capriccio femminile.
Restando in argomento, se vieni considerato subito attraente, una ragazza è sicuramente più disponibile a permetterti di farti conoscere. Poi, come detto, se sei un caso estremo ti va male anche in quel caso. Siamo animali, funziona così.
Ricordo una puntata vista per sbaglio di un programma che si chiama "primo appuntamento" mi pare. Dove c'era sto ragazzo altissimo, mascellone e super palestrato che viene presentato ad una ragazza. Lei inizialmente ne è molto attratta e cerca per tutta la serata di spronarlo con domande e racconti di sé stessa, ma lui sta tutta la sera muto e con la faccia apparentemente annoiata. Alla fine la ragazza gli dà il palo, ma comunque per l'attrattività di lui lei ha tentato.
Poi ci sono i cosiddetti "imbrogli sensoriali" di cui si parlava prima, in cui i maschi di diverse specie animali utilizzano degli escamotage e delle tattiche per sembrare più attraenti di quello che in realtà sono. Ma non è un'accezione negativa, è semplicemente una definizione scientifica. Semplicemente tutto ciò che non fa parte della propria genetica, ma di una volontaria "mascherazione" artificiosa del proprio aspetto naturale, rientra in questo argomento. Anche il trucco delle donne o un corpetto stringente, per dire.
Ma questo appunto è un discorso prettamente relativo all'approccio a freddo, che sia online o dal vivo. Solo quando si cerca di attirare l'attenzione di una sconosciuta.
Poi nel mondo reale è pieno di calvi, bassi e non proprio fotomodelli che sono fidanzati, alcuni anche con ragazze carine. La maggiorparte delle volte perché hanno avuto la fortuna di vedere tale ragazza più volte nel tempo, spesso perché si hanno amici in comune, escono nello stesso gruppo, fanno teatro insieme che ne so, e lui ha avuto quindi modo di giocarsela in parecchie fasi. Magari ci ha messo un mese, se fosse stato David Gandy avrebbe iniziato a messaggiare con lei dal giorno che si sono conosciuti, ma tanto è.
Come ho detto: io penso che quasi tutti abbiano la possibilità di trovare una ragazza, attraenti o meno, alti o meno, calvi o meno. Tutto dipende dalla propria vita sociale, dalle proprie aspettative, dal tipo di ragazza che si cerca (sia in termini estetici che caratteriali) e dalla propria forza di volontà.
Tinder e simili sono discorsi a parte. Lì davvero hanno successo solo i belli, ma anche perché la maggiorparte delle ragazze che sono lì sono pretenziose e anche assuefatte dalla marea di foto dei profili che giornalmente vedono e matchano.
Su tinder è facile trovare statistiche su Google: i ragazzi mettono like mediamente al 70% delle ragazze che gli compaiono, le ragazze mediamente al 2%.
Ah beh, se infiliamo nel discorso anche Jung non finiamo più.A parte figli Dell evoluzione e quindi a livello istintuale privilegiati.. Si parla anche di archetipo Dell inconscio collettivo... Che sposta l attenzione più che su un aspetto genetico su un aspetto sociale
Il "vestiti elegante" non mi quadra proprio, siete giovani e io ero piccolo, ma ho letto di recente il successo dei playboy "italiens" in Costa Azzurra, era la fine degli anni '60 ed erano appunto vestiti con jeans e maglietta e Gigi RIzzi si è fatto Brigitte Bardot
1968. Tutti vogliono essere come Gigi Rizzi, il playboy italiano che fa sognare per la sua liaison con Brigitte Bardot sulla Costa Azzurra - 70-80.it
1968. Tutti vogliono essere come Gigi Rizzi, il playboy italiano che fa sognare per la sua liaison con Brigitte Bardot sulla Costa Azzurrawww.70-80.it
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Il belloccio vestito di "stracci" è quello che ha sempre beccato di più nella mia esperienza, perlomeno tra le donne più emancipate del jet set e dintorni di alto livello.
Ciao
MA - r l i n
Ma infatti qua penso che ci sia un deficit di comprendonio sul concetto di stile e di tipo di situazioni. Presentarsi in un supermercato o un pub in giacca e cravatta probabilmente tirerebbe su più risate che ammirazione."Pezzente" è uno stile pure lui, almeno a certi livelli e quegli abiti da pezzente spesso sono costosi e quindi presentano al pubblico femminile comunque persone non indigenti.
Probabilmente la tua "riserva di caccia" è di un certo tipo, ma nel mondo della moda, dello spettacolo e artistico in genere, che è quello su cui ruota di più la bellezza femminile, il vincente è il "pezzente" da sempre, quindi la "trasgressione" rispetto alla "regolarità" da cui quel mondo prende le distanze e siccome quel mondo è rivolto al vasto pubblico che lo segue questi stili finiscono per risultare vincenti anche nella società in genere, anche perché la trasgressione o l'immagine della stessa è legata strettamente alla sessualità, quindi con quello stile si finisce anche per avere successo con le persone più portate a una vita libera e libertina che non vede di buon occhio damerini vari e "ingessati".
Ciao
MA - r l i n
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