Marlin ha scritto:
Ha avuto almeno un caso di ripigmentazione in corso su una persona che lo sta prendendo a dosi elevati (6 volte quelle standard), da qui si ipotizza un uso topico per evitare costi e possibili sides.
Alla SV hanno creato il prodotto seguendo pedissequamente quello usato nell'esperimento che l'ha portato alla ribalta per la longevità. Hanno fatto bene, perché altrimenti molti avrebbero speculato sulle differenze tra un preparato e l'altro, ma questo non significa che il prodotto sia ottenibile solo in quella maniera. In un laboratorio lo mettono in un macchinario e lo tolgono quando pensano che sia ben oltre l'ottima miscelazione, perché a loro non cambia molto, però spesso basta meno per avere lo stesso effetto. Per esempio, la scuola erboristica prevede tradizionalmente tre settimane di macerazione per i vari preparati in idroalcoolica, ma negli studi vengono fatti in pochi giorni.
Idem per la filtrazione, lo studio era fatto per valutare il C60 più puro possibile perché se qualcosa andava storto non si potesse dubitare che non fosse il C60 a essere tossico, ma ora tutto questo è un po' superato. Comunque se il tizio (Sensei) dovesse mantenere o accrescere nel tempo i risultati con il metodo fai da te significa che Niner (che è un veterano di Longecity) ci ha visto giusto (peraltro sul forum stanno facendo numerosi esperimenti su animali con il C60 e credo che molti siano fatti proprio con l'artigianale e sinora non pare che questo abbia deluso).
Ciao
MA - r l i n
Mah, per il fullerene non sembrerebbe essere così. Sono andato a rivedere il topic su Longecity. Il primo procedimento di Niner era come ho specificato prima, cioè mortaio e scuotimento manuale del composto per una o due settimane. Più avanti però lo stesso Niner dice che è stato un errore. Il fullerene deve essere il meno possibile a contatto con l'aria e la luce perchè si ossida facilmente. Non va quindi pestato perchè in stato di polvere l'ossidazione aumenta. I cristalli vanno messi direttamente nell'olio e quindi è indispensabile il miscelatore magnetico (magnetic stirring) che lavori a lungo. Dice tre settimane. Alla fine si filtra con una pompa a depressione con filtro a 0,22 micron.
I found a pretty good paper by Werner et al. from 1994 that details the sensitivity of dry C60 crystals and thin films to O2. They find C60 to be sensitive to O2 under all conditions. They find the most stable storage form to be solutions in the absence of light. It's unusual for the solution form to be more stable than the solid, as chemical substances go. I wouldn't have guessed that. They also find that large crystals are quite stable, but that fine powders or thin films are particularly bad. When they talk about solutions, that would typically be in a solvent like toluene. Exactly how olive oil would act is an open question. One thing that occurs to me, considering this, is that it may be better to put the large crystals directly into the oil rather than grinding them first. This means that magnetic stirring is probably essential. If possible, it would probably be beneficial to degas or sparge the oil before mixing, and it should probably be in a sealed flask with no air space, or with an inert gas instead of air. Light should be avoided.
Does this mean that everything we've done is wrong? Well, speaking for myself, mistakes were made, yet my first batch seemed to work fine. For a while, anyway. (It's now about 10 months old.) I've had a sense for a while now that it's not working quite as well as it used to, and I think my cavalier attitude toward storage conditions may have a lot to do with that. I'm officially putting make new batch on my list of things to do
http://www.longecity.org/forum/topic/57849-equipment-mixing-centrifuging-and-filtering/page-10
Magari per chi vuol preparare il C60, può essere utile.