Queste sono alcune indiscrezioni che ho trovato in internet:
«Un campionato tutto falsato», dice a mezza bocca qualcuno che ha potuto gettare uno sguardo sull’incredibile faldone che comprende almeno mille intercettazioni e l’esame «minuto per minuto» di una serie di partite «incriminate». Al centro sempre la Juventus di Luciano Moggi. Ma non solo Juve: sarebbero almeno tre i club coinvolti - sicuramente il Messina e due squadre lombarde - e almeno cinque i «fischietti» nel mirino, una decina i dirigenti finiti nelle indagini insieme a un codazzo di allenatori, vip, calciatori, procuratori e giornalisti. Tutti ingoiati dal calderone dell’indagine napoletana che ipotizza il reato di associazione a delinquere finalizzata all’illecito sportivo. In pratica, nel campionato vinto dalla Juventus molte partite furono taroccate attraverso una «combine» che riguardava arbitri, calciatori e procuratori. Intercettato anche Carraro Ancora qualche giorno, poi lunedì 15 scadranno i termini per la proroga delle indagini avviate due anni fa sulla cenere di un vecchio procedimento riguardante le scommesse clandestine e quelle legali.
Ieri i magistrati della procura di Napoli hanno incontrato a Roma i colleghi di Torino Maddalena e Guariniello, che si erano occupati del procedimento per illecito sportivo poi archiviato. In realtà le indagini della procura di Napoli sono terminate da molto tempo, ora si tratta solo di mettere ordine nelle mille telefonate intercettate. e di studiare carte e filmati da cui emergerebbe che quel campionato è stato condizionato da una sorta di «cupola». Tra le intercettazioni ci sono anche quelle che chiamano in causa il presidente dimissionario della Figc, Franco Carraro. A tirarlo in ballo sarebbero soprattutto molti dei trenta indagati e le espressioni sul suo conto non sarebbero proprio benevoli. Sembra certo, inoltre, che tra le mille telefonate ce ne sarebbe anche qualcuna dell’ex numero uno del calcio tricolore. Ma allo stato sembrerebbe che Carraro non risulti indagato e che il suo ruolo in quest’inchiesta sia assolutamente marginale. Non così quelle di Moggi, che nelle ultime ore sembra sempre più intenzionato a presentare le proprie dimissioni da dg della Juve.
Partite alla «moviola». I magistrati starebbero verificando le immagini delle partite «incriminate», ripassando le cassette e soffermandosi su rigori, azioni contestate, ammonizioni ed espulsioni che «possono venire buone anche nella domenica successiva». Secondo l’avvocato Jacopo Tognon, docente di Diritto Europeo dello Sport nell'Università di Padova, «gli affluenti dell’indagine diventeranno più grandi del fiume principale (Torino, ndr). A Roma e Napoli hanno in mano qualcosa, come dimostra il fatto che non c’è stata l'archiviazione del procedimento bensì l'avviso di garanzia per ipotesi di reato molto gravi».